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Un italiano in Islanda. Storia e storie della Terra del Ghiaccio, Roberto Luigi Pagani

Casa Editrice: Sperling & Kupfer | Prezzo: € 17,90| Data di pubblicazione: 5 Aprile

Quarta di copertina: La chiamano la Terra del Ghiaccio e del Fuoco: una tundra avvolta dal gelo e punteggiata dai vulcani. È il Paese delle aurore boreali, delle pulcinelle di mare, degli iceberg e dei geyser. Comunemente, l’Islanda è tutto questo. Ma per conoscere veramente quest’isola, per scoprire la sua anima, non basta fermarsi alle prime impressioni. Perché ghiacciai e spiagge nere non sono solo meraviglie della natura, ma anche silenziosi testimoni di sbarchi di pirati e cacce agli stregoni. Perché sotto le luci del Nord vive un popolo con una cultura straordinaria, in parte molto diversa dalla nostra, ricca di capolavori letterari e tradizioni affascinanti. Perché l’architettura moderna, talvolta poco attraente, racchiude profumi ed esperienze sorprendenti. Questa Islanda ce la racconta Roberto Luigi Pagani, autore del blog Un italiano in Islanda. L’autore, che dal 2014 vive a Reykjavík, ci prende per mano e ci porta alla scoperta dell’isola attraverso venti tappe fondamentali: parte dal promontorio di Ingólfshöfði, dove ha avuto inizio la storia d’Islanda, e passa da luoghi come Hörgsland e le sue leggende elfiche. Dalle case di torba di Glaumbær all’isola di Flatey, che dà il nome al più prezioso manoscritto islandese. Dalle vie trafficate e dai bar profumati di cannella della capitale ai solitari altipiani. Questo libro è una guida in cui si fondono mito, magia, storia, costume, geologia. Ma non solo: scopriamo l’Islanda anche dal punto di vista dell’autore che, con voce appassionata, ci racconta senza censure le difficoltà e la bellezza del vivere in un luogo così remoto, scardina pregiudizi e preconcetti, svela le differenze tra le nostre culture e ci narra la sua meravigliosa storia d’amore con l’isola di ghiaccio. “Un italiano in Islanda” è un libro per scoprire un mondo sconosciuto e fantastico, una guida emozionale per chi ama viaggiare, anche solo con il cuore.


Roberto Luigi Pagani si è laureato con lode in lingue scandinave nel 2013. Nel 2014 si è trasferito in Islanda, e l’anno successivo si è specializzato in Studi medievali islandesi all’Università di Islanda, a Reykjavík, dove è poi diventato docente e ricercatore dottorando in Linguistica e paleografia islandese. A partire dal 2016 ha infatti ha insegnato diversi corsi, tra i quali Manoscritti medievali islandesi, la sua specializzazione. Poliedrico, come insegna lo spirito islandese, è anche guida turistica, traduttore e blogger. La sua pagina Un italiano in Islanda è la più seguita in Italia sul tema. Ha tradotto saghe medievali dall’Islandese antico e ama dedicarsi alla divulgazione della cultura islandese.

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Wishlist Novembre 2021

Novembre ormai: il buio cala presto, la temperatura scende e la pioggia bagna le foglie stanche e colorate ormai in terra. Il mese principe d’autunno è tutto questo ma anche un mese di uscite editoriali interessanti, grandi nomi e autori meno noti da scoprire.
La nostra selezione mensile:

Einaudi, 2 novembre

Quarta di copertina: “Ecco, quella lunga sfilata di quinte rocciose, che chiudono in un abbraccio vertiginoso la piccola baia e il mio corpo, sono per me una delle infinite forme magnifiche che il diavolo, trasformista per antonomasia, sa prendere”. Negli anni Cinquanta il lavoro cinematografico porta Goliarda Sapienza a Positano, rivelandole un angolo di mondo quasi intatto, popolato da un’umanità con una dolcezza sconosciuta. È la scoperta di una felicità senza aggettivi. La conca protetta dalle montagne e dai silenzi del mare diventa il suo rifugio e risveglia le emozioni del corpo, a lungo inaridite dagli orrori della guerra e dalla frenesia della città. E li, tra l’oro e l’azzurro del mare, in un’atmosfera fuori dal tempo, una figura di donna si muove a passo di danza sulle scalinate del paese. La gente del posto la chiama principessa, ha una bellezza antica, gli occhi che cambiano colore. Quello tra Erica e Goliarda è un incontro felice, immerso in una pace che si avvicina all’ebbrezza: l’inizio di un rapporto che nel corso degli anni si fa sempre più intenso, tra i fantasmi del passato e le ombre imminenti. Conoscersi, svelarsi, cambiare, sono i pilastri di quella vicinanza. Una storia che la memoria non riesce a scolorire e anzi trasforma in romanzo: la rievocazione di un’amicizia perduta e l’affresco di un luogo che non esiste più, ma che rivive grazie a una scrittura sensoriale, vibrante di suggestioni.


Sperling & Kupfer, 2 novembre

Quarta di copertina: Giulia ha ventisette anni, vive a Milano in un appartamento minuscolo e lavora come social media manager per la Venus Tech, una grande azienda che ha appena lanciato un’app di dating guidata da un algoritmo apparentemente infallibile. Il compito di Giulia è gestire i profili social della Venus e ispirare migliaia di single in tutta Italia, convincendoli che il vero amore non solo esiste, ma è anche a portata di mano. Sfortunatamente Giulia paga un prezzo alto per la spensieratezza e la felicità altrui: i ritmi di lavoro assurdi, in un ambiente difficile e competitivo, oltre a tutto quel romanticismo forzato in cui si immerge quotidianamente, l’hanno resa cinica e distaccata; anche se, in fondo, Giulia sa benissimo di essere «una ragazza con il cuore d’altri tempi»: una che non ha smesso del tutto di cercare l’anima gemella ma «fatica ancora a trovare le chiavi in fondo alla borsa». Quando però, a una festa in maschera organizzata dalla sua stessa azienda, incontra un uomo misterioso, le sue ciniche certezze cominciano a vacillare. Giulia non sa neppure il nome del ragazzo mascherato, eppure lo sente: tra loro c’è stato qualcosa di autentico. Comincia così una tormentata ricerca dell’uomo misterioso che, trascinando Giulia attraverso una sfortunata serie di appuntamenti, la condurrà faccia a faccia con una verità che non avrebbe mai voluto confessare a se stessa.


Edizioni BD, 4 novembre







Quarta di copertina: Tsuneo è uno studente universitario e Josee, che usa questo nome fittizio ispirandosi alla protagonista del suo libro preferito, una ragazzina che raramente esce di casa da sola a causa dell’incapacità di camminare causata da una paralisi cerebrale. I due si incontrano per caso quando Tsuneo, camminando per la città, salva Josee da un incidente mortale. Stringendo amicizia con la ragazza e la nonna, Tsuneo riuscirà piano piano a farsi strada nella vita della ragazza, riuscendo ad abbattere i muri in cui lei stessa si è rinchiusa.


Marsilio, 4 novembre


Quarta di copertina: Quando una donna viene trovata morta in una cassa di legno con il corpo trafitto da spade, la polizia di Stoccolma è frastornata: difficile capire se si tratti di un gioco di prestigio finito in tragedia o di un macabro rituale omicida. Le indagini vengono affidate a una squadra speciale: un gruppo eterogeneo di agenti scelti – e allergici alle procedure istituzionali – tra i quali spicca per doti investigative Mina Dabiri. Proprio Mina suggerisce di coinvolgere nel caso Vincent Walder, un famoso mentalista, profondo conoscitore del linguaggio del corpo e del mondo dell’illusionismo. Insieme si mettono sulle tracce del killer, ma la personalità di entrambi, segnata da piccole e grandi ossessioni e da segreti inconfessabili, ingarbuglia la caccia, anche perché il loro stesso passato si rivela connesso in modo inquietante al caso. E prima che la situazione precipiti, l’unica arma a disposizione dei due investigatori per impedire all’assassino di uccidere ancora è anticipare le sue mosse: solo comprendendo a fondo la sua follia, infatti, potranno mettervi fine.


Salani Editore, 4 novembre

Quarta di copertina: Una nuova voce, quella dell’autrice, ci racconta la storia di Fairy Oak. Sa molte cose e moltissime ne svela, arricchendo il dipinto che ritrae il popolo della Valle di Verdepiano di dettagli assai curiosi e di nuove, inaspettate sfumature. Il nuovo romanzo di Elisabetta Gnone rivela tutti i segreti (o quasi) della comunità, buffamente assortita, che convive serenamente nel villaggio della Quercia Fatata. In questi anni all’autrice sono state rivolte tante domande e curiosità a proposito della saga, e ha pensato che un libro potesse colmare quei vuoti e risolvere quei dubbi che in tanti sentono ancora d’avere riguardo i suoi abitanti. Poiché l’autrice sa tutto di questa storia, ed è una voce fuori campo, può svelare segreti, entrare in dettagli e raccontare aneddoti e situazioni che i suoi personaggi non possono conoscere o riferire. Per esempio Elisabetta sa quando Grisam Burdock s’innamorò di Pervinca Periwinkle – il momento esatto – e quando il cuore del giovane inventore Jim Burium diede il primo balzo per la sorella di Pervinca, Vaniglia. Sa cosa pensò la fata Felì la prima volta che vide dall’alto il piccolo villaggio affacciato sul mare ed è soprattutto di lei che vi narra, del primo e dell’ultimo anno che Sefeliceleisaràdircelovorrà passò a Fairy Oak, e di quei pochi istanti in cui si compie il destino di una fata. Un destino comune a molti, come scoprirete.


Ponte alle Grazie, 4 novembre




Quarta di copertina: La vita di Rennie Wilford, una giovane giornalista di Toronto che scrive di viaggi e moda, sta prendendo una brutta piega. Per distrarsi e riprendersi, Rennie vola ai Caraibi, sulla piccola isola di St. Antoine, con l’intento di scrivere un pezzo di costume sulla località. Si trova così da un giorno all’altro prigioniera di un mondo in cui le regole di sopravvivenza che conosceva non funzionano più: un luogo in cui regna un’immobilità soffocante, rallentata e corrotta, scenario di una vicenda di potere, di traffico d’armi, di complesse e oscure reti di relazioni. Tradotto per la prima volta in Italia, un romanzo che contiene tutti i temi più cari a Margaret Atwood: il retaggio di un’educazione moralista, il rapporto con il proprio corpo, il ruolo della donna nella coppia e nella società, la libertà individuale e la democrazia.


Edizioni E/O, 4 novembre

Quarta di copertina:

I segreti di Versailles, le avventure sulla Senna, e sempre più misteri nella saga per ragazzi che ha riscritto le regole della distopia.
La tribù del tepee e quella del castello si sono unite formando un’unica grande comunità odiata e osteggiata dalla strega Mordelia. I misteri però rimangono. Chi ha avvelenato gli animali prima della fuoriuscita del sangue giallo? Chi era davvero Maria Luna, l’ultima adulta sopravvissuta al passaggio della nube? Quali segreti racchiude la sua tomba, affannosamente cercata da tutti? I “figli della nube” hanno ormai quattordici anni, sono in piena adolescenza e con la responsabilità di un mondo nuovo da ricostruire, ma ciò non impedisce che ragazzi e ragazze scoprano l’amore, inventino un nuovo modo di vestirsi chiamato Lollymoda, creino un rivoluzionario modo di suonare chiamato new world music e addirittura organizzino un grande ballo. Eppure la domanda che tutti si pongono è: sono soli su questa Terra o esistono altri sopravvissuti come loro? Ogenor e il consiglio decidono allora di organizzare una spedizione esplorativa con l’Albatros, un veliero rimesso in sesto e incaricato di scendere la Senna fino al mare, e ciò che scoprono cambierà per sempre il corso normale delle cose.


Feltrinelli, 4 novembre

Quarta di copertina: Rosa Luxemburg diceva che chiamare le cose con il loro nome è un gesto rivoluzionario. In un’epoca come la nostra, quando la democrazia vacilla e la sfera pubblica deve contenere i canali labirintici dei social, l’uso delle parole può produrre trasformazioni drastiche della realtà. Attraverso il linguaggio si esercita il potere della manipolazione e della mistificazione. Perciò le parole devono tornare a aderire alle cose. Manomissione, certo, significa danneggiamento. Ma nel diritto romano indicava la liberazione degli schiavi. Questo libro si misura con tale ambivalenza: del nostro linguaggio indica le deformazioni, ma anche la possibilità delle parole di ritrovare il loro significato autentico. È la condizione necessaria per un discorso pubblico che sia aperto e inclusivo. La manomissione delle parole era apparso nella sua prima edizione undici anni fa. Era un’altra epoca e, allo stesso tempo, era l’inizio di questa epoca. Il linguaggio era quello dell’ascesa di Berlusconi, che è divenuta la premessa di nuove manomissioni. Perciò il testo è stato storicizzato e aggiornato, con le nuove torsioni della lingua prodotte dall’avanzata populista. Sono sei i pilastri del lessico civile che questa guida anarchica e coraggiosa riscopre: vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta, popolo. A partire da queste parole chiave Gianrico Carofiglio costruisce un itinerario profondo e rivelatore attraverso i meandri della lingua e del suo uso pubblico. In un viaggio libero e rigoroso nella letteratura, nell’etica e nella politica, da Aristotele a Bob Marley, scopriamo gli strumenti per restituire alle parole il loro significato e la loro potenza originaria. Salvare le parole dalla loro manomissione, oggi, significa essere cittadini liberi. Le parole, nel loro uso pubblico e privato, sono spesso sfigurate, a volte in modo doloso, altre volte per inconsapevolezza. Un libro politico che segnala le ferite del nostro linguaggio, ma indica anche le strade possibili della sua liberazione.


Longanesi, 4 novembre

Quarta di copertina: «La strada della convivenza è accidentata e irta di spine. Per molte persone gli ostacoli peggiori sono il modo di spremere il dentifricio, se mettere il cucchiaio sopra o di fianco al tovagliolo, cosa scegliere tra l’ammorbidente alla vaniglia e quello alla magnolia. Nel nostro caso io e il Bussola siamo dovuti partire dalle basi assolute: il cibo e il sonno. Perciò tutto bene? Hum. No.» Una figlia adolescente, una figlia media, una figlia piccola, tre cani psicotici (di cui uno con ambizioni da sterminatore), un compagno famoso suo malgrado e preda di strane manie, una madre poco fisionomista, un lavoro di scrittrice a tempo pieno a cui star dietro e una casa con un carattere tutto suo. Vista da qui la vita di Paola Barbato è decisamente complicata – come le nostre – e a tratti sembra un infinito inanellarsi di imprevisti, imprese titaniche e catastrofi sfiorate. Ma poi ci sono gli ingredienti magici a rendere tutto sopportabile, anzi esilarante, anzi perfino bello: le parole inventate dalle bambine per descrivere un mondo pieno di meraviglia, le padelle del Bussola, più intoccabili del tesoro custodito da Smaug, una passeggiata all’imbrunire con i cani, un mobile nuovo da montare a colpi di brugola. Le piccole cose che rendono grande ogni giorno. Corredata dai suoi “disegnetti” inediti, Paola Barbato ci regala una carrellata buffa e tenera di istantanee della sua vita quotidiana, e sfogliarla è un po’ come tornare a casa.

Mondadori, 9 novembre





Quarta di copertina: Il nuovo romanzo di Ken Follett costituirà una sorpresa per i suoi milioni di lettori. “Per niente al mondo” segna un cambio di rotta rispetto ai suoi romanzi storici. Ambientato ai giorni nostri narra di una crisi globale che minaccia di sfociare nella terza guerra mondiale, lasciando il lettore nell’incertezza fino all’ultima pagina. Più di un thriller, “Per niente al mondo” è un romanzo ricco di dettagli reali che si muove tra il cuore rovente del deserto del Sahara e le stanze inaccessibili del potere delle grandi capitali del mondo.


HarperCollins, 11 novembre


Quarta di copertina:

Amanti infelici, uniti dal destino o dalla provvidenza. Dalla vita o della morte. Dagli dei o dai mostri. Comunque sia, questa storia finirà con un palo e un fiammifero…

Lou è in fuga da quando era poco più che una ragazzina. Ma ora, dopo che Morgane l’ha quasi annientata, è giunto il momento di reclamare ciò che le spetta di diritto. Ma questa non è più la Lou che i suoi amici conoscevano. Non è più la Lou che ha saputo conquistare il cuore di un cacciatore. È sprofondata nell’oscurità, e questa volta nemmeno l’amore riuscirà a salvarla dall’abisso. Mentre Lou lotta contro i suoi demoni, streghe, cacciatori e persino gli spiriti stessi della terra si radunano per combattere la battaglia finale. E Reid dovrà affrontare una scelta devastante: un sacrificio terribile, o la morte di tutti coloro che ha imparato ad amare.




Fazi Editore, 11 novembre



Quarta di copertina: In una Londra di fine anni Settanta trascina i suoi giorni il giovane Gavin, un timido e sensibile parrucchiere di modesta estrazione. Il suo mestiere lo porta a essere il confidente di molte donne: con loro Gavin è brillante e prodigo di consigli, mentre è assai goffo con le ragazze che gli piacciono. Ha anche un caro amico, un ragazzo omosessuale di nome Harry. È proprio lui a rimescolare le carte della vita del giovane aprendogli le porte della mondanità e portandolo a una festa presso una casa aristocratica. La padrona di casa, Joan, è una donna adulta molto carismatica, colta, capace di sfidarlo intellettualmente, e Gavin ne è subito irretito. Quella sera, però, conosce anche la giovanissima Minerva: ricca e infelice, cresciuta in un ambiente indifferente e anaffettivo, ha un di- sperato bisogno di attenzioni. Dopo aver sperimentato, non senza scottarsi, i due opposti modelli femminili, Gavin sembra finalmente accorgersi dell’esistenza di una ragazza che gli è sempre stata molto vicina.


Edizioni E/O, 17 novembre





Quarta di copertina: Quattro testi di Elena Ferrante sulla altrui e sulla propria “avventura dello scrivere”: tre lezioni magistrali destinate alla cittadinanza di Bologna in occasione delle Umberto Eco Lectures che si terranno a partire dal 17 novembre 2021, e un saggio composto per la chiusura del convegno degli italianisti su Dante e altri classici. Da queste sedi alte della cultura, la scrittrice ci chiama a raccolta contro “la lingua cattiva”, storicamente estranea alle verità delle donne, e propone una fusione corale dei talenti femminili.


Fazi Editore, 18 novembre

Quarta di copertina:

In una Londra alle prese con una difficile guerra, due uomini stanno per cambiare la storia con i loro potenti incantesimi.

Nel bel mezzo delle guerre napoleoniche, la maggior parte degli accademici crede che la magia sia ormai completamente scomparsa in Inghilterra. Tutto cambia quando il timido erudito signor Norrell rivela pubblicamente le sue abilità di mago, dando vita a un’ondata di entusiasmo che dilaga per tutto il paese e lo trasporta fino ai salotti dell’alta società di Londra, dove mette i suoi poteri al servizio dei politici e scende a patti con un gentiluomo proveniente da un regno fatato. Un altro mago emerge allora sulla scena: è il giovane e audace Jonathan Strange, che prima diventa il discepolo del signor Norrell e poi ne mette in discussione tutte le teorie, attirato com’è dalle forme più pericolose e oscure della magia. Nel corso degli anni, la battaglia fra i due maghi si fa più accesa di quella dell’Inghilterra contro Napoleone, finché le loro ossessioni e ambizioni segrete non metteranno a rischio la vita di molte persone e cambieranno per sempre la storia della magia inglese.


Einaudi, 23 novembre

Quarta di copertina: «Vivere, in fondo, non è che una serie di storie che si chiudono e si aprono, un continuo stringere la presa e lasciar andare. Una catena infinita di incontri e di addii». Quante esistenze attraversano una stazione affollata. Dietro i volti delle persone in fila all’edicola o al bancone del bar si nasconde un groviglio di desideri e paure, di dolori e speranze. C’è una donna che non deve partire, eppure resta seduta lì, le borse della spesa ai piedi. C’è un padre che ha smarrito il figlio, e un uomo che sta per separarsi dalla donna della sua vita. C’è un marito che vede un enorme coniglio accanto a sua moglie ogni volta che la guarda, una ragazza che riceve messaggi inattesi, un ragazzo che ha preso una decisione irreversibile. C’è il mistero indecifrabile di ogni incontro capace di farci cambiare strada, e il terrore dell’abbandono sempre dietro l’angolo. Poi c’è uno scrittore con un buffo berretto giallo che si aggira fra i binari dopo aver perso il treno, ed è impaziente di salire sul prossimo. Perché sa che alla fine del viaggio troverà la sua famiglia ad aspettarlo. Perché «l’amore ha sempre, sempre a che fare con qualcuno in grado di riportarti a casa». Con la sua voce inconfondibile, Matteo Bussola racconta il nostro ostinato bisogno degli altri, malgrado la possibilità di ferirsi, di tradirsi, malgrado le accuse o i rimpianti. Il suo è un inno al potere salvifico delle storie, grazie alle quali ci sentiamo tutti meno soli.

Bao Publishing, 25 novembre






Quarta di copertina: Dalla condizione dei carcerati di Rebibbia durante la prima ondata della pandemia all’importanza della sanità territoriale, da una disamina approfondita sul fenomeno della cancel culture alla condizione degli ezidi in Iraq, questa raccolta di storie di Zerocalcare è tra le più “serie” della sua carriera, ed è impreziosita da una storia inedita di quasi cento pagine, sull’ultimo anno della sua vita, quando si stava occupando della sua prima serie animata, “Strappare lungo i bordi” (disponibile dal 17 novembre su Netflix in tutto il mondo). Un libro importante, solo apparentemente fatto di storie disgiunte, che raccontano mirabilmente gli ultimi due anni dal punto di vista del fumettista di Rebibbia.


Longanesi, 29 novembre


Quarta di copertina: Un bambino senza memoria viene ritrovato in un bosco della Valle dell’Inferno, quando tutti ormai avevano perso le speranze. Nico ha dodici anni e sembra stare bene: qualcuno l’ha nutrito, l’ha vestito, si è preso cura di lui. Ma è impossibile capire chi sia stato, perché Nico non parla. La sua coscienza è una casa buia e in apparenza inviolabile. L’unico in grado di risvegliarlo è l’addormentatore di bambini. Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, viene chiamato a esplorare la mente di Nico, per scoprire quale sia la sua storia. E per quanto sembri impossibile, Gerber ce la fa. Riesce a individuare un innesco – un gesto, una combinazione di parole – che fa scattare qualcosa dentro Nico. Ma quando la voce del bambino inizia a raccontare una storia, Pietro Gerber comprende di aver spalancato le porte di una stanza dimenticata. L’ipnotista capisce di non aver molto tempo per salvare Nico, e presto si trova intrappolato in una selva di illusioni e inganni. Perché la voce sotto ipnosi è quella del bambino. Ma la storia che racconta non appartiene a lui.



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Valigia Librosa 5.0

Agosto ha bussato alla porta ed insieme ad un caldo atroce è entrato di prepotenza in questo 2021. Ancora non riesco a credere che siamo già a metà mese.
Mi piacerebbe dire che una volta abbandonata la scrivania e salutato i colleghi io abbia passato intere giornate a leggere, ma così non è stato, purtroppo.

Quest’anno la partenza un po’ tardiva è finalmente arrivata e la mia vacanza sarà all’insegna delle Edizioni E/O.
Ho avuto molto tempo per decidere quali libri portare con me nelle mie vacanze e mi sento orgogliosa di dire che sono riuscita a fermarmi a due scelte, decisamente corpose.

Come ogni anno la valigia con i vestiti sarà preparata all’ultimo momento, tra una corsa e l’altra, invece quella dei libri è stata selezionata con cura e attente valutazioni. Sono soddisfatta delle mie scelte e non vedo l’ora di sentire l’odore del mare con un bel libro tra le mani.

Cambiare l’acqua ai fiori’ mi è stato regalato a Natale e non ho ancora trovato l’ispirazione per leggerlo. Di Valérie Perrin ho già letto altro e lei è appena tornata in libreria con il suo nuovo romanzo ‘Tre‘, considerato il miglior romanzo dell’anno (e non possiamo che esserne d’accordo avendolo letteralmente divorato).
Spero che il mare e cambiare aria mi aiutino ad iniziare questo romanzo che sono sicura mi terrà incollata alle pagine, così come i suoi ‘cugini’.

Quarta di copertina: Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po’ Renée, la protagonista dell’Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un’apparenza sciatta una grande personalità e una vita piena di misteri. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale. Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime, che parevano nere, si rivelano luminose. Attraverso incontri, racconti, flashback, diari e corrispondenze, la storia personale di Violette si intreccia con mille altre storie personali in un caleidoscopio di esistenze che vanno dal drammatico al comico, dall’ordinario all’eccentrico, dal grigio a tutti i colori dell’arcobaleno. La vita di Violette non è certo stata una passeggiata, è stata anzi un percorso irto di difficoltà e contrassegnato da tragedie, eppure nel suo modo di approcciare le cose quel che prevale sempre è l’ottimismo e la meraviglia che si prova guardando un fiore o una semplice goccia di rugiada su un filo d’erba.

Il secondo romanzo che ho deciso di portare con me mi è stato caldamente consigliato seguendo la scia di quel meraviglioso romanzo ‘Come fermare il tempo‘ di Matt Haig che consiglio a tutti di leggere, a dire il vero consiglio di leggere qualsiasi cosa di Haig.
Tornando a noi, anche ‘Reincanation Blues‘ di Michael Poore è rimasto nella mia libreria per parecchio tempo (ho un problema comune a molti lettori: comprare libri e poi lasciarli nella libreria in attesa di essere letti) e è tempo di fargli fare un bel viaggio insieme a me.

Quarta di copertina: Al centro del romanzo troviamo Milo, un’anima davvero antica: ha già vissuto 9.995 volte e non ha nessuna intenzione di smettere. Anziché cercare di raggiungere la perfezione, il nirvana, che gli sembra una cosa piuttosto noiosa, egli preferisce infatti continuare a vivere una vita dopo l’altra rimanendo nel ciclo della reincarnazione, così da poter continuare la sua relazione con la Morte (o “Suzie”, come preferisce essere chiamata). Ciò che ancora Milo non sa è che le anime non sono eterne: si sta rapidamente avvicinando il momento in cui il suo ciclo si esaurirà e lui sarà cancellato per sempre se non raggiungerà la perfezione. Avrà solo altre cinque vite per provarci, e gli serviranno tutte per riuscire a salvare se stesso e, forse, l’intero genere umano.
Reincarnation Blues ci porta ovunque, dall’antica India a una colonia penale posta su una lontana galassia del futuro, con soste a Vienna, sul Sole e nell’Ohio. Vivendo ogni tipo di esistenza immaginabile, Milo avrà la possibilità di scoprire cosa renda perfetta una persona.
Neil Gaiman incontra Kurt Vonnegut in questa dark comedy profondamente fantasiosa sui segreti della vita, della morte e dell’amore.

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Wishlist giugno 2021

Siamo in ritardo con la nostra wishlist, meglio tardi che mai?

Sono poche le uscite che ci paiono interessanti in questo giugno 2021 ma alcune sono davvero molto attese. Tre gocce d’acqua di Valentina D’Urbano (già letto e recensito) e Tre di Valérie Perrin (grande hype).

Mondadori, 1 giugno 2021

Quarta di copertina: Celeste e Nadir non sono fratelli, non sono nemmeno parenti, non hanno una goccia di sangue in comune, eppure sono i due punti estremi di un’equazione che li lega indissolubilmente. A tenerli uniti è Pietro, fratello dell’una da parte di padre e dell’altro da parte di madre. Pietro, più grande di loro di quasi dieci anni, si divide tra le due famiglie ed entrambi i fratellini stravedono per lui. Celeste è con lui quando cade per la prima volta e, con un innocuo saltello dallo scivolo, si frattura un piede. Pochi mesi dopo è la volta di due dita, e poi di un polso. A otto anni scopre così di avere una rara malattia genetica che rende le sue ossa fragili come vetro: un piccolo urto, uno spigolo, persino un abbraccio troppo stretto sono sufficienti a spezzarla. Ma a sconvolgere la sua infanzia sta per arrivare una seconda calamità: l’incontro con Nadir, il fratello di suo fratello, che finora per lei è stato solo un nome, uno sconosciuto. Nadir è brutto, ruvido, indomabile, ha durezze che sembrano fatte apposta per ferirla. Tra i due bambini si scatena una gelosia feroce, una gara selvaggia per conquistare l’amore del fratello, che preso com’è dai suoi studi e dalla politica riserva loro un affetto distratto. Celeste capisce subito che Nadir è una minaccia, ma non può immaginare che quell’ostilità, crescendo, si trasformerà in una strana forma di attrazione e dipendenza reciproca, un legame vischioso e inconfessabile che dominerà le loro vite per i venticinque anni successivi. E quando Pietro, il loro primo amore, l’asse attorno a cui le loro vite continuano a ruotare, parte per uno dei suoi viaggi in Siria e scompare, la precaria architettura del loro rapporto rischia di crollare una volta per tutte. Al suo settimo romanzo, Valentina D’Urbano si conferma un talento purissimo e plastico, capace di calare i suoi personaggi in un’attualità complessa e contraddittoria, di indagare la fragilità e la resilienza dei corpi e l’invincibilità di certi legami, talmente speciali e clandestini da sfuggire a ogni definizione. Come quello tra Celeste e Nadir, che per la lingua italiana non sono niente, eppure in questa storia sono tutto.


Rizzoli, 8 giugno 2021

Quarta di copertina: Tra inseguimenti, confessioni notturne e ricordi che esplodono come coriandoli, il nuovo romanzo di Levante racconta il coraggio di guardarsi dentro e di seguire senza riserve il filo caotico dei nostri pensieri. Inquieta, indomabile. Ma anche indifesa, brutalmente sincera, forse pure un po’ antipatica. Questa è Anita: una donna come tante che somiglia solo a se stessa. Nel lavoro ha successo, è una giornalista affermata, ma in amore colleziona disastri. L’ultimo in ordine di tempo si chiama Marco, “nessun segno particolare, non un tatuaggio, non un piercing alle orecchie, al naso, niente. La faccia di uno che non attira l’attenzione. Piaceva a tutti, non se lo ricordava nessuno”. Lei però se lo ricorda bene. Ricorda quando lui l’ha fatta ridere per la prima volta, sotto un cielo blu di Prussia, con un gin tonic in mano e la testa leggera leggera. Ricorda le caffettiere che preparava solo per lei, per non farle mancare la colazione. Ma ricorda anche i silenzi terribili, carichi di risentimento, con cui la chiudeva fuori dal suo mondo senza darle spiegazioni. Perché ogni storia d’amore è così: per comprenderla tutta, bisogna cominciare dalla fine. E adesso che anche con Marco è finita, dopo tante tempeste e uomini sbagliati, Anita desidera soltanto salvarsi il cuore, metterlo al sicuro. Per curare l’anima dalle ferite del passato e abbracciare, finalmente, la scatola nera delle sue emozioni.


Garzanti, 10 giugno 2021

Quarta di copertina: Gioia ha sempre pensato che ci fosse una parola per dare un senso a tutto. Dove quelle che conosceva non potevano arrivare, c’erano quelle delle altre lingue: intraducibili, ma piene di magia. Ora, il quaderno su cui appuntava quelle parole giace dimenticato in un cassonetto. Gioia è diventata la notte del luminoso giorno che era: ha lasciato la scuola e non fa più le sue chiacchierate, belle come viaggi, con il professore di filosofia, Bove. Neanche lui ha le risposte che cerca. Anzi, proprio lui l’ha delusa più di tutti. Dal suo passato emerge un segreto inconfessabile che le fa capire che lui non è come credeva. Gioia non ha più certezze e capisce una volta per tutte che il mondo non è come lo immagina. Che nulla dura per sempre e che tutti, prima o poi, la abbandonano. Come Lo, che dopo averla tenuta stretta tra le braccia ha tradito la sua fiducia: era certa che nulla li avrebbe divisi dopo quello che avevano passato insieme. Invece non è stato così. Gioia non può perdonarlo. Meglio non credere più a nulla.
Eppure, Lo e Bove conoscono davvero quella ragazza che non sorride quasi mai, ma che, quando lo fa, risplende come una luce; quella che, ogni giorno, si scrive sul braccio il verso della sua poesia preferita. Che a volte cade eppure è felice. È quella la Gioia che deve tornare a galla. Insieme è possibile riemergere dal buio e scrivere un finale diverso. Insieme il rumore del mondo è solo un sussurro che non fa paura.
Enrico Galiano ha finalmente deciso di regalare ai suoi lettori il seguito di Eppure cadiamo felici, il romanzo d’esordio che l’ha consacrato nell’olimpo degli scrittori. Da allora, il professore più amato d’Italia ha scritto altri quattro libri che hanno scalato le classifiche, è in corso di traduzione in tutta Europa ed è diventato una figura di riferimento per la stampa e la televisione. Incontrare di nuovo Gioia e Lo è un’emozione immensa, perché in fondo non ci hanno mai abbandonato.


Feltrinelli, 24 giugno 2021

Quarta di copertina:

Dopo Azami, il fiore del cardo, e Hozuki, l’alchechengi, continua la nuova pentalogia di Aki Shimazaki con Suisen, il narciso, il fiore del mito greco che simboleggia indole e destino del protagonista.
Goro Kida è il presidente di una grande azienda. Ha tutto ciò che desidera: una famiglia apparentemente perfetta, un ruolo sociale prestigioso; conduce un’intensa vita mondana con i clienti più importanti e ha due amanti ai suoi piedi. Peccato che il suo scintillante mondo si regga solo sull’ipocrisia e, d’improvviso, si sgretoli per precipitare rovinosamente. Alla prima bruciante delusione per mano di un’amante, un’attrice divenuta famosa, seguono presto altre umiliazioni che travolgono il cinquantenne Goro, nella vita professionale e in quella sentimentale. La solitudine gli offrirà l’occasione per ripensare alla sua vita e all’unica persona che aveva compreso la fragilità celata dalla sua arroganza, dalla sua frivolezza e dal suo egocentrismo: caratteristiche simboleggiate dal fiore del suisen, il narciso – che dà il titolo al romanzo. In un’armonica tessitura di rimandi e corrispondenze, l’autrice scava nelle ferite mai rimarginate dell’infanzia. Gli eventi scandiscono un percorso di introspezione catartica e poetica, che riporta il protagonista nelle innevate Kanazawa e Maibara, città note al lettore che si è già immerso nelle vibranti atmosfere di Azami e Hozuki e ha già conosciuto Goro Kida: un uomo di cui Aki Shimazaki ci racconta senza giudicarla, con il consueto lucido e garbato distacco, la dolente umanità.


Edizioni E/O, 28 giugno 2021


Quarta di copertina: 1986. Adrien, Étienne e Nina si conoscono in quinta elementare. Molto rapidamente diventano inseparabili e uniti da una promessa: lasciare la provincia in cui vivono, trasferirsi a Parigi e non separarsi mai. 2017. Un’automobile viene ripescata dal fondo di un lago nel piccolo paese in cui sono cresciuti. Il caso viene seguito da Virginie, giornalista dal passato enigmatico. Poco a poco Virginie rivela gli straordinari legami che uniscono quei tre amici d’infanzia. Che ne è stato di loro? Che rapporto c’è tra la carcassa di macchina e la loro storia di amicizia?


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Anticipazione: Il grido della rosa, Alice Basso


Ed ecco la copertina del nuovo romanzo di Alice Basso, in uscita il 20 maggio e ambientato a Torino negli anni ’30.
Seguito de Il morso della vipera (qui nostra recensione) con protagonista la bella Anita il nuovo romanzo costerà 16,90 € e sarà sempre edito da Garzanti, è stata inoltre resa nota la quarta di copertina:

Torino, 1935. Mancano poche settimane all’uscita del nuovo numero della rivista di gialli «Saturnalia». Anita è intenta a dattilografare con grande attenzione: ormai ama il suo lavoro, e non solo perché Sebastiano Satta Ascona, che le detta la traduzione di racconti americani pieni di sparatorie e frasi a effetto, è vicino a lei. Molto vicino a lei. Alla sua scrivania Anita è ancora più concentrata del solito, ancora più immersa in quelle storie, perché questa volta le protagoniste sono donne: donne detective, belle e affascinanti, certo, ma soprattutto brave quanto i colleghi maschi. Ad Anita sembra un sogno. A lei, che mal sopporta le restrizioni del regime fascista. A lei, che ha rimandato il matrimonio per lavorare. A lei, che legge libri proibiti che parlano di indipendenza, libertà e uguaglianza. A lei, che sa che quello che accade tra le pagine non può accadere nella realtà. Nella realtà, ben poche sono le donne libere e che non hanno niente da temere: il regime si fregia di onorarle, di proteggere persino ragazze madri e prostitute, ma basta poco per accorgersi che a contare veramente sono sempre e solo i maschi, siano uomini adulti o bambini, futuri soldati dell’Impero. E così, quando Gioia, una ragazza madre, viene trovata morta presso la villa dei genitori affidatari di suo figlio, per tutti si tratta solo di un incidente: se l’è andata a cercare, stava di sicuro tentando di entrare di nascosto. Anita non conosce Gioia, ma non importa: come per le sue investigatrici, basta un indizio ad accendere la sua intuizione. Deve capire cosa è successo veramente a Gioia, anche a costo di ficcare il naso in ambienti nei quali una brava ragazza e futura sposa non metterebbe mai piede. Perché la giustizia può nascondersi nei luoghi più impensabili: persino fra le pagine di un libro.
La nuova protagonista nata dalla penna acuta di Alice Basso ha conquistato tutti: le classifiche dei libri più venduti, i lettori che sono già fan della ghostwriter Vani Sarca e la stampa più autorevole. Anita è entrata nel cuore di chiunque ami il potere dei libri, le investigazioni ricche di misteri e e protagoniste uniche nel loro genere.

  • ISBN: 881181877X
  • Titolo: Il grido della rosa
  • Autrice: Alice Basso
  • Editore: Garzanti
  • data di pubblicazione: 20 maggio 2021
  • Genere: Narrativa
  • Pagine: 320
  • Prezzo: € 16,90 cartaceo

Pubblicato in: segnalazioni

Segnalazione: Per tutto il resto dei miei sbagli, Camilla Boniardi

Casa Editrice: Mondadori | Prezzo: € 18,00 | Data di pubblicazione: 20 Aprile

Quarta di copertina: Marta vive ogni giorno in preda a uno strano e costante senso di inafferrabilità: anche le scelte più semplici, le decisioni più ovvie sembrano sempre un passo più in là di ogni suo sforzo. Non sfugge a questa sua irrequieta condizione nemmeno l’amore, che sembra volersi arrendere allo stesso senso di inadeguatezza: mai abbastanza affascinante, mai sufficientemente intelligente, mai all’altezza o idonea a soddisfare le aspettative dei partner. Trovare il modo per ovviare a quelle che ormai ritiene siano delle sue mancanze, diventa per Marta quasi un’ossessione. La sua vita si trasforma in uno slancio sofferto, a tratti agonistico, verso la perfezione, una ricerca continua e a volte dolorosa di quell’immagine che gli altri hanno costruito su di lei, fatta di empatia, ironia, leggerezza e seduzione. Nel suo percorso verso una nuova consapevolezza, Marta scoprirà quanto sia sottile e tagliente la lama che la separa dall’etica dell’imperfezione. In questo difficile cammino il tempo sarà suo alleato. La vita, come questa storia, non è altro che una lunga battaglia contro la sindrome dell’impostore. 


Dicono dell’autrice

Camilla Boniardi, classe 1990, nasce a Monza.
E’ conosciuta sul web con il nome d’arte di Camihawke ed
ha un solo ed unico credo: la pasta al forno.
Il suo Instagram è seguito da 1,2 mln di followers ed è considerata una vera e propria influencer anche se lei non si considera tale.
Per tutto il resto dei miei sbagli‘ è il suo romanzo d’esordio.

Pubblicato in: Narrativa contemporanea, segnalazioni, Uscite Mensili

Segnalazione: Il ballo delle pazze, Victoria Mas

Casa Editrice: Edizioni E/O | Prezzo: € 16,50 | Data di pubblicazione: 10 Febbraio 2021 | Link Amazon

Quarta di copertina:

Parigi, 1885. A fine Ottocento l’ospedale della Salpêtrière è né più né meno che un manicomio femminile. Certo, le internate non sono più tenute in catene come nel Seicento, vengono chiamate “isteriche” e curate con l’ipnosi dall’illustre dottor Charcot, ma sono comunque strettamente sorvegliate, tagliate fuori da ogni contatto con l’esterno e sottoposte a esperimenti azzardati e impietosi. Alla Salpêtrière si entra e non si esce. In realtà buona parte delle cosiddette alienate sono donne scomode, rifiutate, che le loro famiglie abbandonano in ospedale per sbarazzarsene. 

Alla Salpêtrière si incontrano: Louise, adolescente figlia del popolo, finita lì in seguito a terribili vicissitudini che hanno sconvolto la sua giovane vita; Eugénie, signorina di buona famiglia allontanata dai suoi perché troppo bizzarra e anticonformista; Geneviève, la capoinfermiera rigida e severa, convinta della superiorità della scienza su tutto. E poi c’è Thérèse, la decana delle internate, molto più saggia che pazza, una specie di madre per le più giovani. Benché molto diverse, tutte hanno chiara una cosa: la loro sorte è stata decisa dagli uomini, dallo strapotere che gli uomini hanno sulle donne. A sconvolgere e trasformare la loro vita sarà il “ballo delle pazze”, ossia il ballo mascherato che si tiene ogni anno alla Salpêtrière e a cui viene invitata la crème di Parigi. In quell’occasione, mascherarsi farà cadere le maschere… 

Una storia avventurosa e appassionata, un inno alla libertà delle donne in un mondo che ancora nell’Ottocento era dominato dagli uomini.

Pubblicato in: Narrativa contemporanea, Romanzo, segnalazioni, Uscite Mensili

Segnalazione: Un tè a Chaverton House, Alessia Gazzola

Casa Editrice: Garzanti | Prezzo: € 16,40 | Data di pubblicazione: 18 marzo 2021

C’è una super novità!

Torna il Libreria Alessia Gazzola con un nuovo romanzo!
Non si sa ancora niente di questo nuovo progetto. L’autrice ha mandato in visibilio i fans pubblicando un post sulla sua pagina Facebook dove annuncia la data di pubblicazione e il nome della protagonista che ci accompagnerà in una nuova avventura.
Dopo Alice, Costanza, Lena e Emma è il turno di Angelica. Dove ci porterà?

Finalmente abbiamo una trama! Eccola qui tutta per voi!

Quarta di copertina:
Un’antica dimora inglese in cui tutto può accadere.

Mi chiamo Angelica e questa è la lista delle cose che avevo immaginato per me: un fidanzato fedele, un bel terrazzino, genitori senza grandi aspettative. Peccato che nessuna si sia avverata. Ecco invece la lista delle cose che sono accadute: lasciare tutto, partire per l’Inghilterra e ritrovarmi con un lavoro inaspettato. Così sono arrivata a Chaverton House, un’antica dimora del Dorset. Questo viaggio doveva essere solo una visita veloce per indagare su una vecchia storia di famiglia, e invece si è rivelato molto di più. Ora zittire la vocina che lega la scelta di restare ad Alessandro, lo sfuggente manager della tenuta, non è facile. Ma devo provarci. Lui ha altro per la testa e anche io. Per esempio prepararmi per fare da guida ai turisti. Anche se ho scoperto che i libri non bastano, ma mi tocca imparare a memoria i particolari di una serie tv ambientata a Chaverton. La gente vuole solo riconoscere ogni angolo di ogni scena cult. Io invece preferisco servizi da tè, pareti dai motivi floreali e soprattutto la biblioteca, che custodisce le prime edizioni di Jane Austen e Emily Brontë. È come immergermi nei romanzi che amo. E questo non ha prezzo. O forse uno lo ha e neanche troppo basso: incontrare Alessandro è ormai la norma. E io subisco sempre di più il fascino della sua aria da nobiltà offesa. Forse la decisione di restare non è così giusta, perché io so bene che quello che non si dovrebbe fare è quello che si desidera di più. Quello che non so è se seguire la testa o il cuore. Ma forse non vanno in direzioni opposte, anzi sono le uniche due rette parallele che possono incontrarsi.

Amazon | Bookdealer

Pubblicato in: Calendario dell'Avvento

Calendario dell’Avvento. Emergenza di Natale

Tra liste di libri e svariate idee regalo siamo giunti alla fine di questo Calendario dell’Avvento.
Divertente (ed anche un po’ faticoso, lo ammettiamo) mettersi ad esplorare i meandri dell’editoria alla ricerca di nuovi libri da poter proporre.

Noi Bistrotte speriamo, nel nostro piccolo, di avervi aiutato a trovare un regalo adatto da poter far trovare sotto l’albero o anche solo a dare qualche consiglio da aggiungere alla lista di libri..
Con questo Calendario dell’Avvento inutile dire che la nostra, già lunga, lista di libri è aumentata a dismisura arrivando a livelli davvero elevati.

Ora, se tra tutti i libri proposti non avete trovato quel che fa per voi e non volete regalare qualcosa di sbagliato, oppure se non siete certi che quel libro possa piacere, c’è una sola ed unica soluzione che sarà sicuramente apprezzata dal bibliofilo vostro amico o parente: una gift card.

Una delle invenzioni più belle e apprezzate dai lettori. Una gioia pari solamente a quando, di domenica mattina, per casa si sente odore di pasta al forno. E abbiamo detto tutto.

Prima di continuare facciamo un disclaimer:
vi consigliamo comunque di andare nella vostra libreria di fiducia e chiedere consiglio al libraio che sarà sicuramente capace di consigliarvi al meglio, ed anche di farvi una gift card dell’ultimo minuto.
Potete fare anche una telefonata, al giorno d’oggi con satispay, paypal e chi più ne ha… anche la gift card a distanza MA con la libreria indipendente di fiducia è fattibile.
Nel caso in cui non abbiate tempo e siate ormai agli sgoccioli questo è il regalo che fa per voi.

La scelta è davvero illimitata e se avete un po’ di tempo a disposizione per andare nella vostra libreria di fiducia e richiedere una carta regalo, così non solo aiuterete una libreria a restare aperta, ma il vostro accanito lettore sceglierà il libro che desidera e sarà tutto merito vostro!
C’è anche l’opzione regalo di bookdealer. Sempre da librai indipendenti.

Altrimenti, ma vi preghiamo, solo in seconda battuta, potete andare in qualsiasi libreria di catena dove trovate delle gift card con un quantitativo già imposto. A partire dalla Feltrinelli, passando per la Mondadori fino alla Giunti. Se ne avete una nei dintorni sicuramente avranno una gift card e se vorrete sul sito della libreria, seguendo le semplici indicazioni, potrete far arrivare direttamente sulla mail il vostro buono regalo.
Semplice, no?

Ultima, ultimissima, ma proprio ultima spiaggia è Amazon. Anche sul sito del colosso è possibile regalare un buono libri.

Se poi volete davvero qualcosa di diverso e, oltre a leggere, al vostro lettore piace ascoltare potete regalare anche Audible o Storytel.

Che altro aggiungere?
Che la forza dei libri sia sempre con voi e ricordatevi che regalare un libro – o anche più di uno – fa sempre super bene all’anima!

Pubblicato in: Calendario dell'Avvento, distopico

Calendario dell’Avvento. I 5 distopici di cui non si può fare a meno.

Abbiamo chiesto aiuto a Delos Veronesi per stilare un elenco di 5 volumi distopici che non possono mancare nelle nostre, già appesantite, librerie di casa.
Delos ci ha prontamente risposto con una cinquina al fulmicotone che vi pettinerà gli alberi di natale.
Se sapete di un amante del genere che non ha uno di questi… beh, regalateglielo e lo renderete felice.
Grazie a Delos Veronesi, autore brillante di cui abbiamo già parlato nella recensione del suo Winter e del seguito Skin, tra le mille cose che fa vanta una bella collaborazione con Leggere Distopico.


Delos lo consiglia perchè seppur apparentemente leggero, ci mostra un mondo al collasso, una realtà talmente brutta da costringere gli esseri umani a nascondersi dietro una finta vita digitale. Un romanzo piacevole, che sa spolverare distopia e nerditudine senza annoiare, perfetto per una noiosa giornata in cui si cercano storie che ci trasportano altrove.

Ready Player One, Ernest Cline

Wade è un diciottenne solitario, sovrappeso e nerd fino al midollo: non c’è film, gioco di ruolo o videogame di oggi o di ieri che non conosca come le sue tasche. Orfano dei genitori in un 2045 devastato dalla crisi ambientale e dalle diseguaglianze sociali, vive con la zia all’ultimo piano di un bizzarro, fatiscente trailer park verticale. L’unica fonte di evasione, per lui e per gli altri miliardi di persone che popolano il pianeta ferito, è Oasis, lo sterminato universo virtuale a cui si accede grazie a un visore e un paio di guanti aptici. Quando il creatore e proprietario di Oasis, James Halliday, noto cultore e nostalgico degli “innocenti” anni Ottanta, muore, per Wade è l’occasione di riscatto: chi meglio di lui può sperare di risolvere la serie di enigmi che Halliday ha nascosto all’interno dei mitici videogiochi della sua infanzia? Ma la I.O.I., multinazionale potente e spregiudicata, non ha alcuna intenzione di vedersi surclassata da uno sprovveduto qualunque, e, pur di mettere le mani su Oasis, si prepara a giocare una partita che più sporca e disonesta non si può. Acclamato come il primo, formidabile romanzo dell’Era digitale, Ready Player One è un vero e proprio trionfo dell’immaginazione – capace di intrattenere, stupire, emozionare ogni lettore, ma anche di farci riflettere sul futuro a cui andiamo incontro.

V per vendetta, Alan Moore

In un’Inghilterra scampata alla guerra nucleare e oppressa da una dittatura poliziesca, un uomo dal volto coperto da una maschera inizia la sua rivolta contro gli uomini del potere. Il suo nome è V, e vuole vendicarsi di coloro che l’hanno internato in un campo di concentramento e l’hanno sottoposto a crudeli esperimenti medici. In un mondo orwelliano in cui gli altoparlanti diffondono le notizie ufficiali dell’emittente del regime, la Voce del Fato, V cerca di spingere la gente all’insurrezione. V for Vendetta è una storia di straordinaria potenza e suggestione, una drammatica rappresentazione della perdita della libertà e dell’identità in un mondo totalitario che, all’inizio degli anni Ottanta, ha segnato una svolta nella narrazione a fumetti.

Delos lo consiglia perchè è una Graphic Novel forte, con personaggi vibranti e un contesto narrativo permeato da totalitarismo folle. Un’opera che esplora la cultura attraverso la gestione delle masse, che spinge i protagonisti verso un fondo da cui non usciranno mai più. Bruciante fino all’estremo quest’opera è perfetta sia per gli amanti dei fumetti che per i lettori più accaniti.


Delos lo consiglia perché… Veloce e inquietante, perennemente ammantato di grigio come una narrazione in bianco e nero. L’angoscia di un padre che non vuole vedere suo figlio morire è più pressante della desolazione che li circonda. Un testo intenso che ti rimane addosso come la cenere che cade dal cielo.

La strada, Cormac McCarthy

Un uomo e un bambino, padre e figlio, senza nome. Spingono un carrello, pieno del poco che è rimasto, lungo una strada americana. La fine del viaggio è invisibile. Circa dieci anni prima il mondo è stato distrutto da un’apocalisse nucleare che lo ha trasformato in un luogo buio, freddo, senza vita, abitato da bande di disperati e predoni. Non c’è storia e non c’è futuro. Mentre i due cercano invano più calore spostandosi verso sud, il padre racconta la propria vita al figlio. Ricorda la moglie (che decise di suicidarsi piuttosto che cadere vittima degli orrori successivi all’olocausto nucleare) e la nascita del bambino, avvenuta proprio durante la guerra. Tutti i loro averi sono nel carrello, il cibo è poco e devono periodicamente avventurarsi tra le macerie a cercare qualcosa da mangiare. Visitano la casa d’infanzia del padre ed esplorano un supermarket abbandonato in cui il figlio beve per la prima volta un lattina di cola. Quando incrociano una carovana di predoni l’uomo è costretto a ucciderne uno che aveva attentato alla vita del bambino. Dopo molte tribolazioni arrivano al mare; ma è ormai una distesa d’acqua grigia, senza neppure l’odore salmastro, e la temperatura non è affatto più mite. Raccolgono qualche oggetto da una nave abbandonata e continuano il viaggio verso sud, verso una salvezza possibile…

Tre millimetri al giorno, Richard Matheson

Un’onda di schiuma bianca e la vita di Scott Carey cambia per sempre. Durante una gita in barca, Scott viene a contatto con una misteriosa nube e qualche settimana dopo scopre che sta rimpicciolendo, tre millimetri alla volta. Inesorabilmente, un giorno dopo l’altro, il suo corpo diventa più piccolo, senza via di scampo. Cosa succederà quando arriva a misurare zero millimetri? Ma soprattutto, cosa c’è oltre lo zero?

Delos lo consiglia perché è abbastanza vecchio da essere un classico, affronta la distopia dal punto di vista personale, umano. Cosa succede a un uomo che ogni giorno diventa più piccolo di tre millimetri? Come cambia la sua percezione del mondo mentre rimpicciolisce fino a diventare grande come un chicco di riso? Un bel testo, uno di quelli capaci di far nascere delle domande nel lettore.



Delos lo consiglia perché

perché bisogna sorridere ogni tanto.
42, e vi ho detto tutto.

Guida Galattica per autostoppisti, Douglas Adams

Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell’estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c’è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitargli intorno, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, si trova un minuscolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive da credere ancora che gli orologi da polso digitali siano un’ottima invenzione. Quel pianeta sta per essere distrutto, per lasciare il posto a una gigantesca circonvallazione iperspaziale… Nata da una fortunata serie radiofonica trasmessa dalla BBC, la pentalogia di Adams con le irriverenti e surreali avventure di Arthur Dent e Ford Prefect, viaggiatori delle galassie, è un fenomeno di culto per molti lettori che qui possono trovare riuniti in un unico volume tutti i cinque romanzi.

Pubblicato in: Calendario dell'Avvento, Narrativa contemporanea

Calendario dell’Avvento. 5 romanzi d’amore

Amor che nulla amato, amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona.

Dante ne sapeva. Sicuramente tutti conoscerete il verso 103 del canto V dell’Inferno, il cosiddetto ‘canto di Paolo e Francesca’. No, non vi consigliamo di regalare l’intera commedia di Dante – per quanto per alcuni possa essere un regalone – ma anche se non siamo a San Valentino un romanzo d’amore è sempre un bel regalo di Natale. Ne esistono davvero, davvero tanti e noi ne abbiamo selezionati cinque per potervi aiutare nella scelta.
Che poi…esistono anche gli autoregali, no? Ecco, per Natale se non sapete come passare il tempo segnatevi questi titoli, andate nella vostra libreria di fiducia e acquistateli. Poi diteci cosa ne pensate!

La ragazza che hai lasciato, Jojo Moyes

Francia, inizio Novecento. Sophie, una ragazza di provincia, si ritrova immersa nell’affascinante mondo della Belle Époque parigina e si innamora del pittore Édouard. Non è una storia semplice, ma il sentimento che li lega sfocia in un meraviglioso matrimonio d’amore. Una favola interrotta dallo scoppio della Grande Guerra: Édouard parte per il fronte e Sophie rimane sola nella zona occupata dai tedeschi. Quando viene a sapere che il marito è prigioniero e rischia la vita, per salvarlo offre al comandante tedesco ciò che ha di più caro: il ritratto fattole da Édouard. Quasi cent’anni dopo, quel quadro è appeso in casa di Liv Halston, vedova trentenne, dono del marito prima di morire. Quale storia tormentata si cela dietro il dipinto?
Un legame insospettabile lega queste due donne, separate da un secolo di storia ma unite dalla determinazione a lottare per ciò cui tengono di più.
Costi quel che costi.

Casa Editrice: Mondadori
Prezzo: € 14,50
Pagine: 480 pagine

Isola di neve, Valentina D’Urbano

2004. A ventotto anni, Manuel sente di essere già al capolinea: un errore imperdonabile ha distrutto la sua vita e ricominciare sembra impossibile. L’unico luogo disposto ad accoglierlo è Novembre, l’isola dove abitavano i suoi nonni. Sperduta nel mar Tirreno insieme alla sua gemella, Santa Brigida – l’isoletta del vecchio carcere abbandonato –, Novembre sembra a Manuel il posto perfetto per stare da solo. Ma i suoi piani vengono sconvolti da Edith, una giovane tedesca stravagante, giunta sull’isola per risolvere un mistero vecchio di cinquant’anni: la storia di Andreas von Berger – violinista dal talento straordinario e ultimo detenuto del carcere di Santa Brigida – e della donna che, secondo Edith, ha nascosto il suo inestimabile violino. Del destino di Andreas e del suo prezioso e antico strumento si sa pochissimo.L’unico indizio che Edith e Manuel hanno è il nome di una donna: Tempesta. 1952. A soli diciassette anni, Neve sa già cosa le riserva il futuro: una vita aspra e miserabile sull’isola di Novembre, senza alcuna possibilità di fuggire. Figlia di un padre violento e nullafacente, Neve è l’unica in grado di provvedere alla sua famiglia. Tutto cambia quando un giorno, nel carcere di Santa Brigida viene trasferito uno straniero. Sull’isola non si fa che parlare del nuovo prigioniero, ma la sua cella si affaccia su una piccola spiaggia bianca e isolata sui cui è proibito attraccare. È proprio lì che sbarca Neve, contravvenendo alle regole, spinta da una curiosità divorante. Andreas è il contrario di come lo ha immaginato. È bellissimo, colto e gentile come nessun uomo dell’isola sarà mai, e conosce il mondo al di là del mare, quel mondo dove Neve non è mai stata. Separati dalle sbarre della cella di Andreas, i due iniziano a conoscersi, ma fanno un patto: Neve non gli dirà mai il suo vero nome. Sarà lui a sceglierne uno per lei. Sullo sfondo suggestivo e feroce di un’isola tanto bella quanto selvaggia, una storia indimenticabile. Con la travolgente forza espressiva che da sempre le è propria, Valentina D’Urbano intreccia passato e presente in un romanzo che esalta il valore e la potenza emotiva dei ricordi, e invita a scoprire che, per essere davvero se stessi, occorre vivere il dolore e l’amore come due facce di una stessa medaglia.
Casa Editrice: Longanesi
Prezzo: € 19,90
Pagine: 320 pagine

Il petalo cremisi e il bianco, Michel Faber

Londra 1875. Dall’esile candela della sua stanza nel bordello della terribile Mrs Castaway, Sugar, una prostituta di diciannove anni, la più desiderata in città, cerca la via per sottrarre il proprio corpo e l’anima al fango delle strade. Dai vicoli luridi e malfamati Michel Faber ci guida, seguendo la scalata di Sugar, fino allo splendore delle classi alte della società vittoriana, dove violiamo l’intimità di personaggi terribili e fragili, comunque indimenticabili. Come Rackam, il giovane erede di una grande fortuna che diverrà l’amante di Sugar, e sua moglie, l’angelica e infelice Agnes.
Casa Editrice: Einaudi
Prezzo: € 18,00
Pagine: 985 pagine

Come fermare il tempo, Matt Haig

Pensate a un uomo che dimostra quarant’anni, ma che in realtà ne ha più di quattrocento. Un uomo che insegna storia nella Londra dei giorni nostri, ma che in realtà ha già vissuto decine di vite in luoghi e tempi diversi. Tom ha una sindrome rara per cui invecchia molto lentamente. Ciò potrebbe sembrare una fortuna… ma è una maledizione. Cosa succederebbe infatti se le persone che amate invecchiassero normalmente mentre voi rimanete sempre gli stessi? Sareste costretti a perdere i vostri affetti, a nascondervi e cambiare continuamente identità per cercare il vostro posto nel mondo e sfuggire ai pericoli che la vostra condizione comporta. Così Tom, portandosi dietro questo oscuro segreto, attraversa i secoli dall’Inghilterra elisabettiana alla Parigi dell’età del jazz, da New York ai mari del Sud, vivendo tante vite ma sognandone una normale. Oggi Tom ha una buona copertura: insegna ai ragazzi di una scuola, raccontando di guerre e cacce alle streghe e fingendo di non averle vissute in prima persona. Tom deve ad ogni costo difendere l’equilibrio che si è faticosamente costruito. E sa che c’è una cosa che non deve assolutamente fare: innamorarsi.
Casa Editrice: Edizioni E/O
Prezzo: € 18,00
Pagine: 360 pagine

Come tanti piccoli ricordi, Mattia Bertoldi

Camilla indicò la riva del lago. «Vedi le tue orme? Rimangono lì, perché tu un segno lo puoi lasciare. Io, invece, è come se camminassi sempre nell’acqua. E se anche un giorno riuscissi a camminare sulla riva, come fai tu…»
«Ci stai riuscendo, Camilla. Manca poco…»
«No. Presto arriverà un’onda che cancellerà ogni impronta. Qui sopra non posso costruire nulla, lo capisci?»
Manlio le porse una mano. «Tu segui me e io seguo te. Una strada si trova, anche quando sembra che non ci sia»
Manlio è un «assistente per la memoria»: si prende cioè cura di chi ha una testa «che non funziona più tanto bene». È un tipo all’antica, proprio come il suo nome, e spesso racconta ai suoi assistiti la storia del suo grande amore con Bianca, naufragato pochi mesi prima a un passo dal matrimonio. Tanto poi se lo dimenticano, pensa, e lui può riprendere a macerarsi nella nostalgia. Abituato a pazienti in là con gli anni, Manlio è turbato quando si trova di fronte Camilla, che di anni non ne ha neppure quaranta e ha perso la memoria a causa di un aneurisma. Non solo: orgogliosa e testarda, sulle prime la ragazza rifiuta il suo aiuto, convinta di potersela cavare da sola. Ma la quieta determinazione di Manlio e l’aura di malinconia che lo pervade finiscono per aprire una breccia. Camilla gli permetterà d’insegnarle a ricordare di nuovo, ma a una condizione: che lei possa aiutarlo a dimenticare la sua ex. In fondo, dimenticare è la cosa che le riesce meglio, no? In apparenza, un patto perfetto. Almeno finché non arriva l’amore. Un amore fragile eppure intenso, travolgente, tra un uomo col cuore spezzato e una donna che, da un momento all’altro, non ricorda più volti, cose, emozioni. Ma un giorno, nella vita di Manlio, riappare Bianca…
Casa Editrice: TRE60
Prezzo: € 16,80
Pagine: 300 pagine

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Calendario dell’Avvento. 10 Libri di architettura e design

Architetti e designer, professionisti o appassionati. O professionisti appassionati. O appassionati professionisti.
Qualunque categoria sopra descritta avrà il libro giusto. Come?
Ma scegliendolo dal nostro elenco!
Dieci libri su l’architettura e design a molti livelli, in mezzo trovate anche un romanzo e due libri in inglese. Ma erano troppo belli per non inserirli.

  1. L’architettrice, Melania Mazzucco, Edizioni Einaudi
  2. Terunobu Fujimori, Opere di architettura, Mauro J.K. Pierconti, Mondadori Electa
  3. Atlante delle architetture fantastiche, Utopie urbanistiche, edifici leggendari e città ideali, Philip Wilkinson, Mondadori Electa
  4. L’architetto nel paesaggio. Archeologia di un’idea, Marco Trisciuoglio, Olschki
  5. Architettura e felicità – Edizione illustrata, Alain de Botton, Guanda
  6. The 99% Invisible City: A Field Guide to the Hidden World of Everyday Design, Roman Mars,  Hodder & Stoughton
  7. Città e libertà, Jane Jacobs, editore Elèuthera
  8. La casa che vorrei. Gioca con il nuovo designi italiano, Margherita Pincioni, Soter Editrice
  9. Come disegnare una lampada cercando di vivere felici, Enrico Corradini, Zel Edizioni
  10. Do You Read Me? Bookstores Around the World, Jen Campbell, Die Gestalten Verlag

L’architettrice
[romanzo]


«Tirar su una casa. Scegliere le tegole del tetto e il mattonato del pavimento. Immaginare facciate, logge, scale, prospettive, giardini. Per quanto ne sapevo, una donna non l’aveva mai fatto».Giovanni Briccio è un genio plebeo, osteggiato dai letterati e ignorato dalla corte: materassaio, pittore di poca fama, musicista, popolare commediografo, attore e poeta. Bizzarro cane randagio in un’epoca in cui è necessario avere un padrone, Briccio educa la figlia alla pittura, e la lancia nel mondo dell’arte come fanciulla prodigio, imponendole il destino della verginità. Plautilla però, donna e di umili origini, fatica a emergere nell’ambiente degli artisti romani, dominato da Bernini e Pietro da Cortona. L’incontro con Elpidio Benedetti, aspirante scrittore prescelto dal cardinal Barberini come segretario di Mazzarino, finirà per cambiarle la vita. Con la complicità di questo insolito compagno di viaggio, diventerà molto piú di ciò che il padre aveva osato immaginare. Melania Mazzucco torna al romanzo storico, alla passione per l’arte e i suoi interpreti. Mentre racconta fasti, intrighi, violenze e miserie della Roma dei papi, e il fervore di un secolo insieme bigotto e libertino, ci regala il ritratto di una straordinaria donna del Seicento, abilissima a non far parlare di sé e a celare audacia e sogni per poter realizzare l’impresa in grado di riscattare una vita intera: la costruzione di una originale villa di delizie sul colle che domina Roma, disegnata, progettata ed eseguita da lei, Plautilla, la prima architettrice della storia moderna.

Terunobu Fujimori, Opere di architettura

La prima monografia in italiano dedicata a una delle personalità più originali dell’attuale scenario architettonico giapponese. Apertura, libertà espressiva, ma anche consapevolezza della tradizione, della storia e della cultura del proprio paese si ritrovano mescolati nell’opera di Terunobu Fujimori, secondo una formula che recupera alla professione dell’architetto la dimensione del sogno, della purezza dell’intenzione come pure dell’ossessione. Fin dai primi anni di vita in Fujimori prendono forma le fantasie che alimenteranno l’architetto adulto: l’idea del volo – costruì da sé un paio di ali e si gettò dal tetto di casa nel tentativo si spiccare il volo -, la forma della nave, l’importanza di una tecnica che sappia coniugare attività manuali e materiali naturali.
Dopo un lungo periodo dedicato alla storia dell’architettura, nel 1991, su una specifica richiesta del committente, Fujimori appronta il suo primo progetto, imboccando così l’ennesima deviazione che lo ha condotto ad una carriera professionale oramai quasi trentennale e che lo ha visto coinvolto in vari tipi di realizzazioni: da edifici per abitazione a musei, fino a sedi di aziende e spazi commerciali. Di assoluto rilievo, poi, la rilettura in chiave moderna della camera da tè tradizionale che, come è noto, in Giappone vanta una storia lunghissima ed una cultura di altissimo profilo.
Questa pubblicazione raccoglie, in un formato compatto e facile da consultare, tutte le opere realizzate. Aprono il volume i contributi critici di J.K. Mauro Pierconti e il testo Dodecalogo Fujimori, porre una distanza dai 5 punti di Le Corbusier, scritto da Fujimori appositamente per questa pubblicazione, in cui l’architetto racconta la sua esperienza: i problemi e le scoperte, le sconfitte e i successi di una professione che chiede continuamente una mente accesa e curiosa nonché mani operanti.

Di sicuro interesse sono poi gli schizzi di progetto che, per la prima volta, vengono presentati in una certa quantità insieme ad un commento critico.

Atlante delle architetture fantastiche.


Il grattacielo alto un miglio, la cupola che sovrasta gran parte di Lower Manhattan, l’arco trionfale a forma di elefante: alcuni degli edifici più impressionanti della storia dell’architettura non sono mai stati realizzati. In tali progetti, gli architetti hanno spinto l’uso dei materiali al limite estremo, esplorato idee nuove e ambiziose, sfidato le convenzioni, concedendosi libertà creative o aprendo la strada verso il futuro. Alcuni sono veri e propri capolavori dell’architettura, altri sono soltanto incantevoli voli di fantasia. Non è stata la mediocrità a ostacolarne la realizzazione; a fermarli sui tavoli da disegno sono stati piuttosto la politica, la mancanza di fondi oppure committenti troppo prudenti, che hanno preferito realizzare progetti tradizionali piuttosto che quelle visioni ardite. Tra questi edifici mai costruiti ci sono grandiosi progetti che sono diventati dei veri e propri biglietti da visita per i loro ideatori, sperimentazioni al limite della tecnologia, idee visionarie per la città del futuro e autentici articoli di fede architettonica. Strutture come la cupola di Richard Buckminster Fuller su New York o il grattacielo di Frank Lloyd Wright possono sembrare azzardati, ma di fatto hanno indicato una strada, tracciata decenni più tardi da edifici come l’Eden Project in Cornovaglia e lo Shard di Londra. Protagoniste assolute di questo libro illustrato, le architetture fantastiche sono molteplici. Alcune di esse sono disegni di grande bellezza, come l’enorme monumento sferico di Etienne-Louis Boullée per Isaac Newton; altre, come i piani urbanistici di Le Corbusier, sembrano volerci insegnare come vivere; altre ancora, come i «grattacieli orizzontali» di El Lissitzky e le torri coniche di Gaudi a New York, stravolgono ogni convenzione architettonica, oppure sono bizzarre e stimolanti allo stesso tempo, come la Walking City e la Plug-in City di Archigram.

L’architetto nel paesaggio. Archeologia di un’idea.

L’intento di questo studio è quello di svolgere, pagina dopo pagina, un’”archeologia” del paesaggio come oggetto discorsivo dell’architettura: sono qui raccolti soprattutto dei reperti discorsivi (parole, termini, teorie, dibattiti), utili per impostare una sorta di “archeologia del sapere” architettonico intorno all’idea di paesaggio. Plinio, Petrarca e Alberti, ma anche Von Humboldt, Le Nôtre, Humphrey Repton e Robert Smithson ne sono i protagonisti, in una sorta di corale storia dell’idea di paesaggio.

Architettura e felicità

Alain de Botton affronta un aspetto centrale dell’esistenza di tutti gli esseri umani: le case, le città, la geografia dei luoghi che abitiamo e in cui ci muoviamo, la necessità che abbiamo di sentirli belli e accoglienti. E lo fa partendo da alcune semplici domande: Che cosa rende una casa bella? E perché ciò che per alcuni è bello, per altri è invece inguardabile? Ed è ragionevole passare parte del proprio tempo a cercare di rendere più belli i luoghi in cui viviamo? E, soprattutto, i luoghi, gli edifici, le stanze e gli uffici possono renderci più o meno felici?

The 99% Invisible City

Una guida splendidamente progettata agli elementi che passano inosservati ma in realtà essenziali delle nostre città, dai creatori del popolarissimo podcast ‘99% invisibile’. Un podcast su cose apparentemente piccole, che rivelano storie incastonate negli edifici che abitiamo, le strade e i marciapiedi che attraversiamo. Si celebra il design e l’architettura in tutta la sua gloria funzionale e assurdità accidentale, con racconti intriganti di designer e utilizzatori. Nel libro gli autori ‘ingrandiscono’ i vari elementi che fanno funzionare le nostre città, esplorando le origini e altre storie affascinanti dietro tutto: dalle reti elettriche alle scale antincendio, alle fontanelle e segnali stradali. Con voci approfondite e bellissimi disegni al tratto, The 99% Invisible City affascinerà chiunque sia curioso del design, degli ambienti urbani e delle meraviglie non celebrate del mondo che li circonda.

Città e libertà

Autrice di testi celebri che hanno profondamente influenzato l’opinione pubblica americana nella seconda metà del Novecento, Jacobs ha rivoluzionato il modo di concepire il rinnovamento e il decentramento urbano, modificando radicalmente il discorso pubblico. In rottura con le semplificazioni della Ville Radieuse di Le Corbusier e della Carta d’Atene, che hanno internazionalmente definito i principi dell’urbanistica già dagli anni Trenta, il suo approccio non convenzionale ha consapevolmente spostato l’attenzione verso la complessità dell’ecosistema urbano e verso il suo affascinante ordine intrinseco sotteso al caos apparente. All’opposto dell’urbanistica «ortodossa», che vuole mettere ordine in quel caos, Jacobs ritiene che proprio questa città spontanea sia la matrice della libertà individuale, il motore della vita democratica. Ed è appunto questo primato della città che rivendica negli scritti qui proposti, tradotti in italiano, in cui è possibile cogliere in tutta la sua ricchezza un pensiero urbano lontano dalla visione sostanzialmente antiurbana della pianificazione iper-modernista.

La casa che vorrei. Gioca con il nuovo design italiano

50 designer raccontano attraverso i loro disegni e il loro stile. Un punto di vista sul nuovo design italiano. Un activity book che ti invita a giocare ritagliando e accostando le sagome. Creando così la tua casa ideale.

Come disegnare una lampada e vivere felici

Quali sono i passaggi fondamentali per costruire una lampada? E quali sono le gioie e i dolori che un designer deve affrontare durante la sua carriera? Attraverso un percorso semplice e ironico questo manuale aiuta i progettisti a muovere i primi passi nel mondo affascinante e complicato del design.

Do You Read Me?

Perditi tra le pagine di questa “vetrina” di alcune delle librerie più belle, innovative e di successo in tutto il mondo. Le librerie sono luoghi incredibili e il libro riconsidera il negozio ‘libreria’ come pilastro della comunità, dove le sottoculture trovano lo spazio fisico per prosperare. Le librerie sono universalmente riconosciute come luoghi di conoscenza, curiosità, ispirazione e intrattenimento. Ma hanno anche connotazioni di design degli interni che fanno di loro un perfetto esempio di branding e design del locale commerciale.
Un locale commerciale particolare e unico.