Casa Editrice: Sperling & Kupfer | Prezzo: € 17,90| Data di pubblicazione: 5 Aprile
Quarta di copertina: La chiamano la Terra del Ghiaccio e del Fuoco: una tundra avvolta dal gelo e punteggiata dai vulcani. È il Paese delle aurore boreali, delle pulcinelle di mare, degli iceberg e dei geyser. Comunemente, l’Islanda è tutto questo. Ma per conoscere veramente quest’isola, per scoprire la sua anima, non basta fermarsi alle prime impressioni. Perché ghiacciai e spiagge nere non sono solo meraviglie della natura, ma anche silenziosi testimoni di sbarchi di pirati e cacce agli stregoni. Perché sotto le luci del Nord vive un popolo con una cultura straordinaria, in parte molto diversa dalla nostra, ricca di capolavori letterari e tradizioni affascinanti. Perché l’architettura moderna, talvolta poco attraente, racchiude profumi ed esperienze sorprendenti. Questa Islanda ce la racconta Roberto Luigi Pagani, autore del blog Un italiano in Islanda. L’autore, che dal 2014 vive a Reykjavík, ci prende per mano e ci porta alla scoperta dell’isola attraverso venti tappe fondamentali: parte dal promontorio di Ingólfshöfði, dove ha avuto inizio la storia d’Islanda, e passa da luoghi come Hörgsland e le sue leggende elfiche. Dalle case di torba di Glaumbær all’isola di Flatey, che dà il nome al più prezioso manoscritto islandese. Dalle vie trafficate e dai bar profumati di cannella della capitale ai solitari altipiani. Questo libro è una guida in cui si fondono mito, magia, storia, costume, geologia. Ma non solo: scopriamo l’Islanda anche dal punto di vista dell’autore che, con voce appassionata, ci racconta senza censure le difficoltà e la bellezza del vivere in un luogo così remoto, scardina pregiudizi e preconcetti, svela le differenze tra le nostre culture e ci narra la sua meravigliosa storia d’amore con l’isola di ghiaccio. “Un italiano in Islanda” è un libro per scoprire un mondo sconosciuto e fantastico, una guida emozionale per chi ama viaggiare, anche solo con il cuore.
Roberto Luigi Pagani si è laureato con lode in lingue scandinave nel 2013. Nel 2014 si è trasferito in Islanda, e l’anno successivo si è specializzato in Studi medievali islandesi all’Università di Islanda, a Reykjavík, dove è poi diventato docente e ricercatore dottorando in Linguistica e paleografia islandese. A partire dal 2016 ha infatti ha insegnato diversi corsi, tra i quali Manoscritti medievali islandesi, la sua specializzazione. Poliedrico, come insegna lo spirito islandese, è anche guida turistica, traduttore e blogger. La sua pagina Un italiano in Islanda è la più seguita in Italia sul tema. Ha tradotto saghe medievali dall’Islandese antico e ama dedicarsi alla divulgazione della cultura islandese.
L’anno nuovo corre decisamente veloce ed il vostro Autore preferito non può certo non parlarvi della novità che ancora manda tutti in visibilio, cari Lettori! Vi sveliamo che le stagioni sono due, ma sono già state confermate una terza ed una quarta più uno spin-off, tanto per cominciare. Non è sicuramente un ballo – anche se so che ci sperate molto – né tantomeno l’inizio della Stagione [se non di nuove serie tv!], ma della famiglia Bridgerton, la famiglia più prolifica dell’altà società londinese. Ne avete già sentito parlare,vero?
da «Le cronache mondane di Lord Netflix» Marzo 2022
Con un incipit del genere, se siete assidui frequentatori di Netflix, saprete sicuramente di cosa stiamo parlando. Una delle serie più chiacchierate che ha concluso ed iniziato il 2020 con uno share pazzesco. Uscita il 25 dicembre 2020, stiamo ovviamente parlando dei Bridgerton, serie tv britannico – statunitense prodotta dal colosso Shondaland che ha avuto visualizzazioni da record arrivando ad essere una delle serie più viste dell’anno. Nel 2021, cinque mesi dopo il suo “debutto in società.”, la serie era ancora nella Top Ten di Netflix. E’ stato annunciata l’uscita della seconda stagione a fine 2021, incentrata sul secondo romanzo Il visconte che mi amava della fortunata serie di Julia Quinn. I protagonisti principali sono Anthony Bridgerton e Kate Sheffield, diventata Kate Sharma per riflettere l’eredità indiana dell’attrice che la interpreta. Inutile dire che non stiamo aspettando altro che il 25 marzo per poter vedere la nuova stagione.
Non so se vi è giunta voce cari Lettori, ma sta per esplodere, di nuovo, la #Bridgertonmania.
Scopriamo insieme qualcosa in più sul diamante più chiacchierato di Netflix:
La prima serie è composta da 8 episodi da 60 minuti circa, la seconda composta anch’essa da 8 episodi da 60 minuti circa.
I veri protagonisti della prima e della seconda stagione sono sicuramente i meravigliosi costumi insieme alle incantevoli location.
E’ stata definita un mix tra il compianto Dowtown Abbey, 50 sfumature di grigio, la nostra amata Jane Austen e l’intramontabile Gossip Girl.
Lady Whistledown è doppiata in lingua originale dalla meravigliosa Julia Andrews che tutti ricorderete in ruoli importanti come Mary Poppins o la Regina Clarisse Renaldi di Pretty Princess (2001).
Sono scoppiati numerosi dibattiti in merito alla scelta di inserire nel contesto storico in cui è ambienta la serie personaggi di colore – con pari opportunità e diritti – rendendo Bridgerton all’avanguardia e per nulla scontata.
Una presunta scena di stupro ai danni del nostro amato Duca di Hastings (per chi avesse letto i libri è sicuramente a conoscenza di tale scena anche nei libri)
Phoebe Dynevor (Daphne Bridgerton) tornerà nei panni della deliziosa Daphne, ma non sarà presente il suo affascinante marito Simon interpretato da quel man…ehm, volevamo dire da Regé-Jean Page.
Ci sarà però, probabilmente tramite flashback, il defunto, e molto compianto, visconte Edmund Bridgerton marito di Lady Violet e padre di tutti e otto i pargoli. Sarà interpretato da Rupert Evans. Chi ha letto i libri sa quanto profondamente Anthony sia stato colpito dalla scomparsa del padre e da un’ ape.
Ma da dove arriva questa serie televisiva? Dai libri, ovviamente, cari Lettori! Le padrone di casa qui hanno fatto in modo di sapere (leggere tutta la saga sembrava l’idea migliore) il più possibile per potervene raccontare con dovizia di particolari. La saga dei Bridgerton è ispirata alla serie di romanzi a stampo storico – sentimentale di Julia Quinn che racconta appunto di questa famiglia composta dalla viscontessa Lady Violet rimasta vedova e dei suoi otto figli Anthony, Benedict, Colin, Daphne, Eloise, Francesca, Gregory e Hyacinth. Come da tradizione familiare, a dire il vero più per comodità, hanno l’iniziale del nome in ordine alfabetico. La saga è ambientata nel diciannovesimo secolo, a cavallo tra il 1813 ed il 1823, considerato il periodo regency. Ci sono ben 8 romanzi, pubblicati tutti dalla casa editrice Mondadori, che seguono le vicende degli otto rampolli di casa Bridgerton a partire dal capofamiglia allergico all’amore Anthony per concludere con l’indomabile Hyacinth che all’inizio di tutto ha solamente dieci anni. I romanzi sono così suddivisi:
E se volete saperne qualcosa in più sui libri in questione potete vedere cosa ne pensiamo qui.
I Bridgerton – tra debuttanti e scapoli d’oro, balli ed intrighi, l’etichetta dell’alta società ed i tanto amati/odiati pettegolezzi – ha scalato le classifiche, conclamando Julia Quinn come una delle migliori scrittici di genere regency presenti. L’autrice si è molto divertita a scrivere anche un secondo epilogo per tutti e otto i romanzi: un modo per far conoscere ai lettori cosa avviene dopo la magica parola “ fine”. Tutti gli epiloghi sono raccolti in un ebook.
Non ci è ancora dato sapere il motivo per il quale si parte dal libro di Daphne e non si sia seguito il naturale elenco dei fratelli, cioè dal più grande al più piccolo, ma non ci poniamo troppe domande cari Lettori…la curiosità, come si dice, uccide il gatto.
Tra la serie tv ed i romanzi ci sono parecchie discrepanze e all’inizio sarà difficile riuscire a conciliare la lettura dei romanzi con la visione della serie tv targata Netflix. Il nostro consiglio è: o di leggere i romanzi o di guardare la serie tv – in quanto quest’ultima è piacevole da seguire e con un senso logico se non si hanno letto i romanzi – ma tanto vi conosciamo cari Lettori, voi siete avidi di notizie, come le vostre Autrici e farete sia l’una che l’altra cosa, sicuramente.
Per la croce di alcuni e la delizia di altri non ci resta dunque che aspettare il 25 marzo per poter iniziare la maratona. Signore, insomma, arriva Anthony!
Una storia ambientata nell’Inghilterra georgiana, siamo nel 1799, combina elementi della mitologia greca con personali tradimenti, inganni e una diffusa avidità. Una storia piena di suspense e intrighi che viviamo come avvincente e appassionante, mentre facciamo un viaggio nell’affascinante mondo dell’antiquariato. Sul sito ufficiale dell’autrice scopriamo quale sia stata l’ispirazione iniziale per questo romanzo: l’affondamento, avvenuto nel 1798, dell’HMS Colossus, vascello che trasportava gran parte della preziosa collezione di reperti archeologici greci del diplomatico William Hamilton.
La protagonista Pandora/Dora vive con suo zio Hezekiah in un negozio di antiquariato in pessime condizioni che un tempo era di proprietà dei suoi genitori. Tuttavia, nel corso degli anni, Dora ha scoperto molto poco sulla morte dei suoi genitori, tranne il fatto che sono morti improvvisamente in seguito a un incidente in un sito archeologico, lasciando molte domande senza risposta.
Dopo aver terminato la scuola, Dora concentra le sue ambizioni nel design di gioielli, ma nel suo intimo sogna ancora di poter far tornare il negozio dei suoi genitori agli antichi fasti; quando un vaso decorato arriva al negozio, il suo interesse viene immediatamente stuzzicato. Non solo perché questo tesoro è un oggetto di indubbia bellezza e sicuramente misterioso, ma anche perché da esso è in grado di trarre ispirazione per la sua gamma di gioielli. Il suo interesse prenderà una direzione diversa quando verranno alla luce il valore storico e l’alone di mistero quasi mistico attribuiti a questo pezzo archeologico. Il vaso di Pandora?
Nel frattempo, Edward Lawrence entra nella sua vita attraverso un intermediario e così i loro mondi s’ incontrano e scontrano. Li seguiremo in un viaggio di scoperta interpersonale ma anche di rivelazione di una pericolosa rete di frodi e inganni dove Dora dovrà affrontare realtà che forse non è ancora pronta ad accettare.
Sicuramente un bel libro da leggere senza troppe pretese, narrativa storica con una sana spolverata di mitologia: una storia per tutti con il punto forte di una trama e un’ambientazione davvero interessanti e che mescolano archeologia, mistero e una ricca dose di fantasia. I personaggi principali (a parte lo zio che pare davvero un cattivo da cartone animato) sono tratteggiati con garbo e ci sono abbastanza intrighi e narrazione per mantenere il lettore interessato fino alla fine. Risulta un po’ prolisso in alcune parti, soprattutto inizialmente per poi accelerare troppo verso la fine. Qualche pecca la possiamo perdonare contando che si tratta di un romanzo di esordio di una così promettente autrice.
Autore: Susan Stokes-Chapman Editore: Neri Pozza In commercio dal: 27 gennaio 2022 Pagine: 352 p., Brossura EAN: 9788854522756
Londra, 1799. Un tempo rinomato, l’Emporio di Antichità Esotiche dei Blake, racchiuso fra un caffè e la bottega di un merciaio, ha da offrire soltanto opere contraffatte, armature scalcagnate e ninnoli privi di valore da quando è finito nelle mani di Hezekiah Blake dopo la tragica morte di suo fratello Elijah. Stimati archeologi e collezionisti, Elijah Blake e sua moglie Helen sono rimasti uccisi dal crollo di uno scavo in Grecia. L’incidente ha lasciato illesa Pandora, la figlia della illustre coppia, ma ha determinato la sciatta decadenza dell’Emporio, rapidamente divenuto una bottega di polverose cianfrusaglie nelle mani sbagliate di Hezekiah. Gli anni sono passati e Pandora, detta Dora, è ora una giovane donna che sogna di diventare un’artista orafa. Un sogno che lei coltiva con caparbietà mentre trascorre le sue ore nell’Emporio in cui l’inettitudine e l’oscura attività dello zio trascinano sempre più il nome dei Blake nell’infamia e nell’oblio. Un giorno, di ritorno al negozio, una scena spaventosa si schiude davanti agli occhi della ragazza: di fronte all’Emporio giace, ribaltato, un carro. Il cavallo, sdraiato sul fianco, sembra illeso, Hezekiah, invece, è intrappolato sotto l’animale. Attorno a lui tre uomini malvestiti, con il terrore negli occhi e l’odore salmastro dei marinai addosso, armeggiano e imprecano alla scalogna mentre fissano una cassa incrostata di molluschi rimbalzata sul selciato. Nei giorni successivi Hezekiah, malconcio e sospettoso, chiude la cassa a chiave nello scantinato e vieta alla nipote di accedervi. Che cosa c’è in quella cassa? Perché Hezekiah è impallidito quando la nipote glielo ha domandato? E per quale motivo ordina a chiunque di non mettere piede nello scantinato? Incapace di tenere a freno la curiosità, Dora si avventura nello stanzino buio e umido per imbattersi in qualcosa che cambierà per sempre la sua vita.
Chi è Susan Stokes – Chapman?
Susan Stokes-Chapman (1985) è cresciuta a Lichfield, Staffordshire, ha studiato per quattro anni alla Aberystwyth University, laureandosi con un BA in Educazione e Letteratura Inglese e un MA in Scrittura Creativa. Lavora nell’istruzione superiore e attualmente vive nelle West Midlands. Nel 2022 Neri Pozza ha pubblicato in Italia Pandora, il suo romanzo d’esordio.
San Valentino è passato, ma Febbraio è chiaramente il mese del rosa e noi Bistrotte non possiamo non seguire le tradizioni (o almeno ci proviamo!) ed ecco che grazie a PrimeVideo abbiamo scoperto una nuova trasposizione cinematografica. Di cosa parliamo? Ma della nuova commedia romantica uscita proprio il giorno di San Valentino ‘The Hating Game‘ con Lucy Hale e Austin Stowell nel ruolo dei protagonisti.
Il romanzo è catalogato come hate to love, o anche enemies to lovers. Non abbiamo ancora avuto modo di leggere il romanzo, ma sicuramente recupereremo per potervene parlare il prima possibile e vedere se il libro ed il film sono come al solito due cose totalmente diverse!
Casa Editrice: HarperCollins | Prezzo: € 14,90 | Data di pubblicazione: 13 ottobre 2016
Quarta di copertina: Lucy Hutton è convinta che l’impiegata modello si becchi, prima o poi, l’ufficio migliore (e relativa promozione). Per questo è servizievole e accomodante, lavoratrice indefessa ma carina e gentile con chiunque. Per questo tutti la amano alla Bexley & Gamin. Tutti tranne il freddo, efficiente, impeccabile e fastidiosamente attraente Joshua Templeman. E il sentimento è reciproco. Costretti a condividere lo stesso cubicolo per 40 ore la settimana, più svariati straordinari che è meglio non quantificare, hanno iniziato a lanciarsi continue e ridicole sfide, in un gioco al rialzo che sembra impossibile da fermare. C’è il gioco degli sguardi, il gioco dello specchio e nessuno dei due sopporta di perdere. Fino a quando in ufficio si comincia a parlare del gioco della grande promozione. Se Lucy vince, diventerà il capo di Joshua. Se perde… meglio non pensarci. Ma allora, con la sua carriera in ballo, per non parlare dell’orgoglio, perché Lucy comincia a fare sogni sempre più torridi sull’odiato collega? E perché si veste per andare al lavoro come se invece dovesse recarsi a un appuntamento sexy? Dopo che un’innocente corsa in ascensore diventa il teatro di un bacio indimenticabile tra i due, Lucy ha finalmente la sua risposta: forse lei non odia Joshua. E forse nemmeno lui odia lei. Forse è tutto il contrario. Oppure è solo un altro gioco?
Chi è Sally Thorne?
Sally Thorne è l’autrice bestseller della commedia romantica per ufficio The Hating Game (2016). È il suo romanzo d’esordio che ha venduto in oltre venticinque paesi ed è stato trasformato in un film importante, diretto da Peter Hutchings. The Hating Game è stato nominato tra i primi 20 romanzi rosa del 2016 dal Washington Post ed è stato uno dei primi dieci finalisti nella categoria romance dei Goodreads Choice Awards. È stato citato come un libro che ha rinvigorito il genere della commedia romantica. Il tanto atteso secondo romanzo di Sally, 99 Percent Mine, è stato pubblicato nel gennaio 2019 da William Morrow Books. Ha debuttato nell’elenco dei bestseller di USA Today ed è stato descritto da Goodreads come uno dei 28 migliori libri di successo della prima metà del 2019. Sally ha firmato un altro contratto per due libri e sta attualmente lavorando al libro 4! Vive a Canberra, in Australia, e trascorre le sue giornate scrivendo, leggendo, bevendo tazze di tè e obbedendo a ogni capriccio di Delia the Pug e del suo dipinto Quarter Horse, Louie. Vive con suo marito in una casa piena di giocattoli vintage, troppi cuscini e una casa delle bambole infestata dai fantasmi.
Editore: LINEA Edizioni | Prezzo: € 15,00 | Data di pubblicazione: 22 novembre 2021
Passaggi di proprietà, ovvero Storia di un quadro. Il tracciato narrativo del romanzo attraversa un ampio lasso cronologico, dalla genesi di un’opera pittorica, – un’Annunciazione eseguita nel primo Cinquecento da un artista della Maniera, – alle peregrinazioni del dipinto nel corso del tempo, per l’appunto i relativi passaggi di proprietà. Le vicende pertengono a furti, recuperi, restauri, vendite. Ascese e cadute in disgrazia, affermazioni e contraddittorie negazioni delle stesse, ispirazione creativa e prosaica mercificazione, unità sociali al collasso e derive morali costituiscono il contesto nel quale operano i numerosi personaggi. Artisti, avventurieri, mecenati, collezionisti, restauratori e nuovi acquirenti sono i protagonisti degli episodi concatenati tra loro grazie a una prospettiva mutevole ma coerente per ironia e cinica irriverenza. Il principio di adesione al contesto storico, che va dal XVI secolo all’età contemporanea, fino a una distopica dimensione futura, costituisce il tenace legame di originalità del testo. Le variazioni del registro linguistico, che si adegua alle civiltà di riferimento, contribuiscono a rendere fluidi i paradigmi entro i quali catalogare l’opera. Convivono infatti i caratteri propri del romanzo storico, di formazione e introspettivo, coniugati con ritmi letterari più serrati e contemporanei.
Salvatore Enrico Anselmi, docente, storico e critico d’arte, ha collaborato con il Centro Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma (Atlante del Barocco in Italia, Roma 2014) e ha tenuto corsi di Storia dell’arte moderna presso alcuni atenei italiani. Suoi contributi sono apparsi in riviste e atti di convegno. Alle attività di ricerca, incentrate sulle vicende di committenza nobiliare di età moderna in area centro-italiana, affi anca la scrittura con particolare dedizione per la narrativa d’introspezione. Il suo romanzo d’esordio, Exitus (Roma 2019), è stato segnalato dalla Società Dante Alighieri e inserito tra le opere in concorso al Premio Mastercard 2020. Alcuni suoi racconti e testi poetici sono stati pubblicati in Rapsodia. A magazine of art and literature e in Critica Impura. Ha curato la rubrica “Marginalia” per Yawp: giornale di letterature e fi losofi e. Ha preso parte all’edizione 2021 della Fiera Italiana dello Scrittore e al Concorso Caffè letterario Moak attestandosi tra i vincitori. Pubblica racconti e poesie sul suo sito.
Belvedere in Chianti, piccolo borgo sulle colline toscane, dove abbondano ulivi e vigne ma di scapoli nemmeno l’ombra, è in fermento: Charles Bingley, nipote del defunto conte Ricasoli, sta arrivando dall’Inghilterra per prendere possesso dell’eredità, la tenuta Le Giuggiole. La notizia ha scatenato le potenziali suocere, disposte a tutto pur di sistemare le figlie con Charles o con il suo altrettanto affascinante, ricco e single amico Michael D’Arcy. A chi, invece, questa caccia al marito non interessa, è Elisa, amica d’infanzia di entrambi i giovani, con i quali passava tutte le estati alla tenuta, dove ora vive e si occupa con passione della vigna e della produzione del vino. Mentre tutte le ragazze di Belvedere si contendono i due appetitosi single, Elisa cerca di capire cosa ne sarà della tenuta, dato che Charles e Michael sembrano arrivati in Toscana con intenzioni poco chiare. Sono passati molti anni da quando lei e Michael erano compagni di giochi, la vita li ha cambiati e molti segreti si sono annidati tra le pieghe del tempo, che però sono sempre più difficili da nascondere. Possibile che due amici affiatati come loro possano ritrovarsi nemici? E se tra bicchieri di Chianti, scorpacciate di pappardelle e molti malintesi Elisa e Michael finissero a fare i conti con sentimenti tanto forti quanto imprevisti e forse impossibili da reprimere? A Belvedere, terra di pettegolezzi, tutti vogliono sapere…
Chi è l’autrice.
Felicia Kingsley, emiliana DOC nata nel 1987, vive in provincia di Modena e lavora come architetto. Matrimonio di convenienza, il suo primo romanzo inizialmente autopubblicato, ha riscosso grande successo in libreria con la casa editrice Newton Compton ed è diventato il secondo ebook più letto del 2017. Stronze si nasce, Una Cenerentola a Manhattan e Due cuori in affitto sono stati nella classifica dei bestseller per settimane. La Newton Compton ha pubblicato anche La verità è che non ti odio abbastanza e ad Aprile 2020 la novella Appuntamento in terrazzo.
Cucinare con fantasia, mica facile. Vedere quel piatto bellissimo sullo schermo oppure ispirarsi a un universo alternativo, tante sono le possibilità per chi voglia ampliare le proprie conoscenze culinarie. O magari una festa a tema, un compleanno, una cena. Con questi libri andrete sul sicuro. Ci sono ricette, piatti e idee per tutti i gusti, anche per i più ‘fantasiosi’.
In cucina con i film dello Studio Ghibli
di Claire-France Thevenon
Che celebrino un momento di condivisione familiare, di conforto in situazioni difficili o dipingano semplicemente un’irresistibile tentazione, le sequenze dedicate alla cucina sono sempre di fondamentale importanza nei film di Hayao Miyazaki e Isao Takahata. Dal tradizionale okayu di Principessa Mononoke al sontuoso bento de Il mio vicino Totoro, dai ramen di Ponyo sulla scogliera al tempura de La collina dei papaveri, dallo sformato di aringhe e zucca di Kiki – Consegne a domicilio agli onigiri e manju de La città incantata e tanto altro ancora, in una parata di deliziosi piatti gourmet che puoi cucinare finalmente a casa tua. Scopri tutte le ricette dolci e salate tratte dai film dello Studio Ghibli!
In cucina con Disney. Il ricettario non ufficiale.
Dalle delizie ghiacciate di Frozen ai frappé intergalattici di Star Wars e altre ricette dei personaggi più famosi del mondodi Ashley Craft
Lasciati trasportare in un mondo di sapori incantati con le favolose ricette dei parchi Disney Il mondo Disney arriva nella tua cucina con un libro golosissimo! Tantissime ricette per riproporre gli snack, le portate principali, i dolci e le bevande dei più amati parchi Disney. Meraviglie culinarie come il Latte blu di Luke Skywalker, i Pretzel Topolino, le Code di Stregatto, i Churros ruggenti di Saetta McQueen, gli Spiedini di Indiana Jones, i Corni di Troll, la Mousse bioluminescente con perle di Pandora… Più di cento piatti unici, meravigliosi da gustare e facili da realizzare, ispirati ai tuoi film preferiti, per portare sulla tua tavola tutta la magia Disney! Vi basterà un morso per essere trasportati all’istante sull’Isola che non c’è e tornare di nuovo bambini. O, magari, per catapultarvi verso una galassia lontana lontana… che la magia abbia inizio! Seguite i personaggi dell’universo Disney alla scoperta di piatti deliziosi e golosità per tutte le occasioni. Un libro incantato ispirato alle bevande e ai piatti speciali preparati nei parchi Disney di tutto il mondo, per portare in casa vostra la magia di quei luoghi fantastici. I dessert nostalgici di Disneyland, come i Bignè del Mardi Gras di Tiana e il Cocktail della giungla. Gli snack intramontabili dei Disney’s Hollywood Studios come i Popcorn perfetti e le Mele stregate di Biancaneve. Le specialità internazionali di EPCOT, come la Baklava marocchina e il Millefoglie alla crema francese. I grandi classici di Disney California Adventure, perfetti per riprodurre a casa un’atmosfera da isola tropicale, come il Frullato speziato di Coco e le Pannocchie arrostite al chili-lime. Le ricette fiabesche del Magic Kingdom, come il Pensiero Felice di Peter Pan e i Cinnamon Roll formato Gaston.
Star Wars. Delizie da una galassia lontana lontana…
Il ricettario ufficiale di stuzzichini dolci e salati direttamente da Tatooine, Hoth e oltre. Le ricette raccolte in questo libro vi permetteranno di preparare piatti deliziosi – da quelli più semplici “a velocità luce”, a quelli più sani del “Lato Chiaro” – da gustare in famiglia o con gli amici, tuttei ispirati ai mondi di Star Wars. Che in cucina siate un Padawan o un Maestro Jedi, non importa: troverete certamente qualcosa che vi ispiri a partire alla volta della galassia lontana lontana…
Ricette della Confraternita degli assassini. Assassin’s creeddi Thibaud Villanova
40 ricette divise in 10 menù completi, ispirati ai tempi e ai luoghi dove hanno vissuto e combattuto i più celebri Assassini. Rivivi il Rinascimento italiano, la Rivoluzione Francese e l’età vittoriana. Segui Altaïr, Ezio, Arno, Evie, Jacob e tutti gli Assassini della Confraternita nel gustare i piatti più famosi: Moutabal di Masyaf, Zuppa Davenport, Boston appiè pie, Coleslaw coloniale, Meringhe Mirabeau, Pudding di pane e tanti altri…
C’è davvero qualcuno che riesce a leggere i libri di Harry Potter senza farsi venire l’acquolina in bocca? Il cibo è un elemento spettacolare della saga creata da J.K. Rowling e si manifesta, sorprendente e squisito, in mille forme e in mille occasioni: colazioni, pranzi, cene, merende o spuntini. Pietanze sontuose realizzate con ingredienti di ogni sorta che hanno però qualcosa in comune: sono tutti piatti fantastici, in qualche caso impossibili da riprodurre (a meno che non possediate una bacchetta magica), in altri possibilissimi e alla portata di tutti. Questo libro è una summa delle delizie culinarie sparse nel meraviglioso universo potteriano, in grado di soddisfare non solo l’appetito prodigioso dei maghi, ma anche quello più ordinario di noi babbani. Tuffiamoci dunque tra pietanze fatate, dolcetti stregati, stufati portentosi e tortini prodigiosi: preparando e gustando gli stessi piatti che imbandiscono la tavola dei nostri personaggi preferiti, potremo davvero entrare nel loro mondo!
Casa Editrice: Self Publishing | Prezzo: € 19,75 |Data di pubblicazione: 24 novembre 2021
Quarta di copertina:
LUI
La mia esistenza è una bugia che affronto con leggerezza e noncuranza. Sono un demone burlone di cui nessuno conosce la vera natura. Ero perso nel buio finché non sei diventata la mia luce.
LEI
Mi hanno definita sbagliata, un prodotto spregevole della vita. Lotto per una normalità che non riesco ad afferrare mentre nascondo al mondo l’oscurità che mi sommerge. Sei l’imprevisto che mi fa sentire giusta. Mentre la lotta negli Inferi continua e vecchi nemici tramano nell’ombra, c’è chi combatte una battaglia completamente diversa. L’incontro tra Dantalion e Liberty è imprevisto. Un demone a cui manca il Paradiso e una mortale che, invece, ce l’ha nel sangue. Nulla possono contro l’attrazione che provano. Nulla possono contro il destino che si ostina a spingerli l’uno tra le braccia dell’altro. Due creature che si legano mentre il mondo attorno a loro brucia. L’unica possibilità per sopravvivere è credere in loro stessi. Dantalion e Liberty non potrebbero essere più diversi: che succederà quando fuoco e ghiaccio si incontreranno?
Monica B è una giovane donna che vive in Ciociaria, insieme con il marito, la figlia e un piccolo zoo. Lettrice accanita fin da piccola, ama leggere ogni genere di libro di narrativa. Scrittrice di storie e racconti, ama vivere in mondi diversi e sorprendenti. Amante delle storie d’amore e del lieto fine, “Il mio demone”, primo volume della serie Dáimōn, è il suo romanzo d’esordio.
La stagione dei libri è tutto l’anno. Certamente, ma l’autunno un po’ di più. Inoltre il 2021 è quello di un grande ritorno, il Salone Internazionale del Libro. FINALMENTE! E ci sono davvero tante uscite interessanti nel mese delle zucche. Ecco la nostra selezione di titoli in uscita nel mese:
05 Ottobre, Mondadori
Quarta di copertina: «Da grande vorrei essere come lei, elegan-zissima.» Una piccola ammiratrice mi lusingò con queste parole inventando, a sua insaputa, il titolo del mio primo recital teatrale. E dandomi il motivo per scrivere questo libro: onorare ciò che è indelebile nella mia vita con tutta la tenerezza che ho per me stessa, sperando di intrattenere e, perché no, di ispirare la mia giovanissima fan. “Tu non conosci la vergogna” racconta i luoghi, gli incontri, i sentimenti. Appunti di memoria sparpagliati e disordinati. Ci troverete un’insospettabile nonna spregiudicata, le notti di fuoco a New York, un amante affettatore di prosciutti, una prozia sonnambula e libertina, una tigre per amica, il teatro, la musica e l’amore. Una vita randagia, emozionata e combattuta. Una vita non male. Una caccia al tesoro a cui ho giocato con tutto il coraggio che mi è stato possibile. Ve la restituisco senza vergogna, con l’intenzione di divertire o di ispirare, contando su un tenero perdono per la tonalità presuntuosa di questa speranza, tipica di un’anziana signora forse un po’ vanesia.
Quarta di copertina: Una famiglia americana, gli Hildebrandt, all’inizio dei tumultuosi anni Settanta: un microcosmo di sogni, paure, rivalità e sensi di colpa. Da una parte l’imperativo antico della legge morale, dall’altra la vita degli esseri umani, emozionante, spaventosa e ingovernabile. Ancora una volta, con l’ironia e l’empatia che sono la cifra della sua letteratura, Jonathan Franzen racconta una storia unica e insieme universale, sullo sfondo di un paese che non ha mai smesso di rifondare i propri miti. Sono i giorni dell’Avvento dell’anno 1971, a New Prospect, Chicago, ma la famiglia Hildebrandt non sembra ansiosa di festeggiare il Natale. Russ, pastore di una chiesa locale, desidera un unico regalo: passare qualche ora in compagnia di Frances Cottrell, una giovane, adorabile parrocchiana che mette a dura prova la sua fede e il suo matrimonio. Sua moglie Marion sa che i tempi turbolenti non garantiscono la stabilità coniugale, e teme che i brutti segreti che ha sempre nascosto a Russ stiano per venire a galla. Rifiutando il pacifismo del padre, Clem, il figlio più grande, vuole partire volontario per il Vietnam, non perché non sia lui stesso pacifista, ma perché non sopporta di essere un ragazzo bianco privilegiato. Sua sorella Becky, la ragazza più popolare della scuola, sta cercando di attirare l’attenzione di Dio e insieme quella di un giovane cantante folk, Tanner Evans, il primo che a New Prospect si è fatto crescere i capelli e ha iniziato a indossare pantaloni a zampa d’elefante. Per impressionare Tanner e irritare suo padre, Becky è entrata in un gruppo giovanile, Crossroads, animato da un altro pastore, Rick Ambrose, figura carismatica e manipolatrice, e bestia nera di Russ. Del gruppo fa parte anche il terzo figlio, Perry, un adolescente problematico e geniale, che per Natale ha deciso di smetterla per sempre con la marijuana e diventare un bravo ragazzo: ma non sempre i buoni propositi producono i risultati voluti. Da Natale fino alla Pasqua successiva, ognuno degli Hildebrandt sognerà per sé una vita diversa, un nuovo amore o un antico amore ritrovato, o una qualche sostanza stupefacente che metta a tacere i campanelli d’allarme. Il matrimonio di Russ e Marion era iniziato vent’anni prima, per entrambi nel segno della rinascita dopo una caduta. Ora un’eredità sgradita, scritta nei geni, chiede d’essere riscossa, riducendo in cenere sogni e speranze. Richiedendo lo sforzo di tutti per una nuova, difficile rifondazione. “Crossroads” è un romanzo intenso e trascinante, a tratti comico, a tratti drammatico e pieno di dolore, che segna il ritorno di Franzen nel cuore del cuore del paese, il Midwest delle Correzioni.
Quarta di copertina: Mariana, l’io narrante di questo romanzo, è una giovane della provincia americana appena arrivata in Italia per trascorrere alcuni mesi di studio all’accademia d’arte. La prima sera, al ricevimento di benvenuto, incontra Itamar. Fa il pittore, è bello e carismatico, ed è un seduttore impenitente. Sebbene consapevole che una relazione con un uomo del genere è destinata a finire male, Mariana non può fare a meno di innamorarsene. Immediatamente e perdutamente. Quando lui comincia a trattarla in modo ambiguo, sparendo e riapparendo all’improvviso, Mariana è disarmata. Per reazione a questo scostante atteggiamento, si cela dietro un’apparenza fredda e distaccata, fino a quando un incontro casuale con lui in pubblico la farà vacillare… André Aciman, cantore odierno dell’attrazione, si è ispirato a “Lettere di una monaca portoghese”, il libro-scandalo pubblicato sotto pseudonimo che per il realismo e l’audacia nel raccontare la passione amorosa, alla fine del XVII secolo segnò una vera svolta letteraria. Ci consegna così, riportandola all’oggi, la storia di un amore totale, un acuto romanzo psicologico contrassegnato da un eros spietato, inesorabile, che inganna e ferisce, ma a cui è impossibile resistere.
Quarta di copertina: A Parigi, in una notte nebbiosa, qualche giorno prima di Natale, una ragazza viene salvata dalle acque della Senna. È nuda, non ricorda nulla, ma è ancora viva. La donna misteriosa viene accompagnata al pronto soccorso, ma riesce a scappare e a far perdere le proprie tracce. Gli esami del DNA rivelano la sua identità: è la pianista Milena Bergman. Ma qualcosa non torna, perché la famosa musicista risulta morta in un incidente aereo più di un anno prima. È una indagine per l’ufficio affari non convenzionali della polizia di Parigi, l’occasione che Roxane, un capitano messo in disparte dai suoi capi, aspettava per prendersi la rivincita che merita. Quando la sua inchiesta intreccia il destino dello scrittore Raphaël Batailley, l’ex fidanzato di Milena, i due si trovano catapultati in un enigma inquietante: è possibile essere al tempo stesso vivi e morti? Il nuovo romanzo di Guillaume Musso è un noir a perdifiato sulle tracce di una donna misteriosa, e dei segreti che la sua vita porta con sé.
Quarta di copertina: A dieci anni dal primo romanzo della serie “L’allieva” torna Alice Allevi. Torna Alice Allevi in tutta la sua splendida e perfetta imperfezione. Torna Claudio Conforti, per tutti e tutte ormai solo «CC»: mente brillante, parlantina spesso caustica, cuore solo all’apparenza ruvido. Torna il cast di comprimari che per dieci anni esatti ha entusiasmato lettrici e lettori, facendo innamorare, sorridere, disperare e a volte perfino arrabbiare. Alice è tornata dopo un intenso periodo vissuto a Washington insieme a Claudio Conforti, e c’è una ragione precisa dietro la decisione della coppia più scintillante della medicina legale. Per Claudio, infatti, questa è l’occasione della vita: la Wally sta per andare in pensione e la corsa alla successione in qualità di direttore dell’istituto sembra aperta e subito chiusa: CC appare come la persona ideale per assurgere al ruolo di nuovo «Supremo» dell’istituto. Ma, mentre lo scatto di carriera di Claudio, contro ogni previsione, si rivela tutt’altro che facile, Alice – ora medico legale praticante a tutti gli effetti – si trova coinvolta non in uno ma in ben due casi che presto si dimostrano in grado di mettere alla prova il suo ben noto fiuto investigativo. Da un lato, l’incidente stradale di cui è vittima una giovane studentessa di un prestigioso collegio potrebbe nascondere qualcosa di più terribile della semplice fatalità, anche perché il colpevole è fuggito e sembra impossibile stanarlo. E dall’altro c’è di mezzo un bambino smarrito che non parla e di cui non si sa bene nemmeno l’età. Spinta dalla sua naturale empatia, e da una buona dose di voglia di ficcanasare, Alice si troverà coinvolta dalle due vicende, molto più intimamente di quanto lei (e CC stesso) si potevano mai immaginare.
Quarta di copertina: Jack adora il suo maialino di pezza, Mimalino, detto Lino. È sempre lì per lui, nei giorni belli e in quelli brutti. Una vigilia di Natale, però, succede una cosa terribile: Lino si perde. Ma la vigilia di Natale è il giorno dei miracoli e delle cause perse, è la notte in cui tutto può prendere vita… anche i giocattoli. Jack e il suo nuovo pupazzo, il Maialino di Natale (fastidioso sostituto fresco di negozio), si imbarcano in un piano audace. Insieme intraprenderanno un viaggio mozzafiato nella Terra dei Perduti, dove ‒ con lʼaiuto di un portapranzo parlante, di una bussola coraggiosa e di un essere alato di nome Speranza ‒ cercheranno di salvare il miglior amico che Jack abbia mai avuto dal terribile Perdente: un mostro fatto di rottami che divora ogni cosa… Dal genio creativo di J.K. Rowling, una delle più belle storie di Natale mai scritte, piena della tenerezza irresistibile dellʼinfanzia di fronte al grande mistero della perdita. L’affettuosa, inesauribile fantasia dell’autrice e la compassione verso le persone e gli oggetti amati che assorbono i sentimenti umani sono la celebrazione del calore della famiglia, del prendersi cura e del sentirsi capiti e della autentica sostenibilità delle cose. Con le bellissime illustrazioni del pluripremiato artista Jim Field, Il Maialino di Natale è destinato a diventare un classico amato da adulti e bambini.
Quarta di copertina: Con questo libro Matt Haig prosegue la riflessione cominciata con Ragioni per continuare a vivere nel 2015 e portata avanti in questi anni sui social media. Come ha detto spesso, il consenso che ha trovato la sua «battaglia» per sensibilizzare sul tema della malattia mentale gli ha confermato quanto sia necessario parlarne di più e far capire che, in quanto malattia, non è diversa da altre e non va stigmatizzata. Come confida nell’introduzione, scrivere lo aiuta a mettere le cose in prospettiva, a vederle da un’angolazione diversa o semplicemente a «sfogarsi». È il primo dei molti consigli che dà ai suoi lettori – cercare sempre la bellezza, anche quando certi stati d’animo non permettono di apprezzarla fino in fondo, perché tiene per mano la speranza; concedersi di non puntare sempre alla perfezione, perché non è di questo mondo; guardare avanti, sempre e comunque, per arrivare a vedere la luce in fondo al tunnel, per citarne altri – e sono consigli sinceri e spassionati, maturati con l’esperienza personale. Il lettore non deve aspettarsi la panacea, inesistenti soluzioni universalmente applicabili. Il conforto maggiore gli verrà dal sapere di non essere solo. Di avere in Matt un interlocutore aperto e disponibile, che ha affrontato certe difficoltà, tanto comuni e diffuse nel nostro mondo occidentale, e ne è uscito più forte.
Quarta di copertina: Andrea Sorci, in preda a un accesso di rabbia, uccide la sua domestica “continentale”. L’omicidio viene insabbiato dal figlio illegittimo del barone Sorci, il potentissimo Peppe Vallo, altrimenti noto come l’Americano. Rico, nipote di Andrea, che sa ma non parla, è un uomo tormentato, deluso dalla Sicilia ferita del dopoguerra: vive accanto a Rita, che ama e non può fare a meno di tradire. Eppure qualcosa si muove: tre donne, le zie che i Sorci hanno ribattezzato “le Tre Sagge”, fondano nella sagrestia della chiesa dei Santi Scalzi il Circolo del Punto Pieno, dove ricamano corredini, tovaglie, lenzuola, asciugamani. Dalla nobildonna alla monaca di casa, alla prostituta, in quel “tripudio febbrile delle dita” si dà forma a una sorta di adunanza femminile dove si discute, si commenta, ci si consola, si offre una speranza di cambiamento e si rammendano traumi sociali e famigliari. È una nuova sorellanza basata su una “separazione dal mondo fuori che solo le donne, quando sono insieme, riescono a creare e a difendere”. Intanto, però, l’uomo vola sulla Luna, gli studenti si ribellano. E la tensione positiva dei movimenti a cavallo fra gli anni sessanta e settanta si scontra con le contraddizioni dell’isola. Dal 1955 al 23 maggio del 1992, quando furono uccisi Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, Simonetta Agnello Hornby tiene stretto il filo della saga famigliare cominciata con “Caffè amaro” e proseguita con “Piano nobile” per consegnarci un ricamo di omicidi, ossessioni, amori, violenze della Sicilia uscita martoriata dal Secondo conflitto mondiale e pronta a patire, protagonista e vittima, altre guerre.
Quarta di copertina: Tutto cambia nel giro di pochi secondi per Dawn Edelstein. La donna si trova su un aereo quando l’assistente di volo fa un annuncio: «Prepararsi per un atterraggio di fortuna». I pensieri cominciano ad attraversarle la mente. Ma non riguardano suo marito, bensì un uomo che non vede da quindici anni: Wyatt Armstrong. Dawn sopravvive miracolosamente allo schianto. Nella sua vita non manca nulla: ad aspettarla a Boston ci sono il marito Brian, la loro amata figlia e il suo lavoro di doula di fine vita, che consiste nell’aiutare i suoi clienti ad alleviare la transizione tra la vita e la morte. Ma da qualche parte in Egitto c’è Wyatt Armstrong, che lavora come archeologo portando alla luce antichi luoghi di sepoltura: una carriera che Dawn è stata costretta ad abbandonare. E ora che il destino le offre una seconda possibilità, non è così sicura della scelta che ha fatto. Dopo l’atterraggio di emergenza, potrebbe prendere un’altra strada: tornare al sito archeologico che ha lasciato anni fa, ritrovare Wyatt e la loro storia irrisolta, e forse anche completare la sua ricerca sul Libro delle Due Vie, la prima mappa dell’aldilà. I due possibili scenari per Dawn si svelano l’uno al fianco dell’altro, così come i segreti e i dubbi a lungo sepolti insieme a loro. È il momento di affrontare le domande che non si è mai veramente posta: cos’è una vita vissuta bene? Quando abbandoniamo questa terra, cosa ci lasciamo dietro? Facciamo delle scelte… o sono le nostre scelte a fare noi? E chi saresti, se non fossi diventata la persona che sei adesso? Delineando una storia avvolgente in cui si respira il fascino misterioso dell’Egitto mentre ci si lascia catturare da una sottile esplorazione della psicologia femminile, Jodi Picoult torna in grande stile: Il Libro delle Due Vie è un commovente romanzo sull’amore e sulla morte, ma soprattutto sulle scelte che cambiano per sempre le nostre vite.
Quarta di copertina: In Patria , la sua grande opera corale, Fernando Aramburu ha raccontato una comunità lacerata dall’odio e dal fanatismo. In questo nuovo, vasto romanzo entra invece nell’animo di un uomo arrabbiato col mondo, e soprattutto deluso da sé stesso, per non aver mai imparato ad amare e per essersi accorto ora, a cinquantaquattro anni, che forse è troppo tardi. Toni è professore di filosofia in un liceo, ma sente di prendere in giro i suoi allievi sfoderando certezze che è ben lontano dal possedere. L’ex moglie Amalia gli ha lasciato solo rimpianti e rancore, mentre il figlio Nikita, problematico fin da piccolo, non gli ha mai dato soddisfazioni. L’unica consolazione della sua esistenza solitaria sono le chiacchierate al bar con l’amico Bellagamba, caustico ma con un grande cuore, e l’affetto instancabile di Pepa, la cagnolina che lo accompagna nei suoi giri per Madrid, in cui Toni cerca di liberarsi a poco a poco di «pezzi» della sua vita, libri e oggetti vari che abbandona sulle panchine, tanto ben presto non gli serviranno più. Già, perché Toni si è convinto che sia meglio farla finita. Per riempire il tempo che si è dato prima di rendere definitiva la sua decisione, comincia a scrivere qualche riga al giorno di cronaca personale: prendono corpo nelle sue pagine storie di famiglia, e riemerge una donna respinta, però sempre capace di una generosità autentica e travolgente. E giorno dopo giorno, il distacco dalla vita si trasforma in un canto alla vita e a tutto quello che ancora può dare: l’amicizia, l’amore, la libertà. Quella libertà simboleggiata dal volo dei rondoni, che come ogni primavera torneranno, a portare la speranza che si credeva perduta.
Quarta di copertina: Lilli ha quarantotto anni, ha appena perso il lavoro ma per fortuna zia Mariangela le ha lasciato un’insperata fonte di reddito. Quale momento migliore per realizzare il sogno inconfessabile di dedicarsi anima e corpo alle cure della casa? Il marito Francesco non si capacita, l’amica Cecilia alza le spalle, la figlia Iris ride, la madre inorridisce, ma Lilli osserva beata se stessa pulire la cucina, ammucchiare spugnette multicolori, inventare definitive sistemazioni di quel mondo a parte e sempre provvisorio che è la dispensa. E perché tutto questo sapere ballerino non vada perduto, annota su un quaderno i consigli pratici da tramandare alla figlia in forma di schede. Come evitare che gli spaghetti una volta aperti scappino da tutte le parti? Per quale arcano motivo nel cambio di stagione dell’armadio è indispensabile la naftalina? Perché le pattine sono improvvisamente scomparse dalla circolazione? Lilli, però, ha anche un marito con un progetto pericoloso, una figlia che da un giorno all’altro minaccia di abbandonare gli studi per darsi all’uncinetto, un’amica che rischia di diventare madre di tre figli complicati. Ma soprattutto non fa che chiedersi: dov’è finita Noemi? La sua compagna delle elementari che le ha fatto scoprire le meraviglie della Maglieria Magica sembra scomparsa senza lasciare traccia. Ma Lilli è un osso duro e non si dà per vinta: la troverà. Perché è una casalinga guerriera, e tutti se ne accorgeranno. «A noi due, casa. Siamo sole, adesso. Una di fronte all’altra, come Gary Cooper e quell’altro in Mezzogiorno di fuoco». Tutti la chiamano Lilli e il suo sogno segreto, incomprensibile agli occhi del marito e della madre, è fare la casalinga. Ora che la sua colf si è licenziata potrà finalmente dedicarsi a esplorare a fondo i misteri delle faccende domestiche. Perché gli aspirabriciole non aspirano né le briciole né nient’altro? Cosa si nasconde nella Jungla Nera del frigorifero? A queste e altre domande Lilli cerca di rispondere in un quaderno destinato alla figlia. Ma c’è una domanda a cui non riesce a trovare la risposta: dov’è finita la sua amica delle elementari, la bambina con cui aveva condiviso l’organizzazione domestica dei Cicciobello? Noemi sembra scomparsa nel nulla, e Lilli s’improvvisa detective con l’aiuto di vecchie compagne, contesse, giornalisti e altri alleati estemporanei.
Quarta di copertina: «Silvia rise. E di cosa sa gennaio? Di cosa sapeva gennaio? Fumo di stufa. Prati secchi e gelati in attesa della neve. Il corpo nudo di una ragazza dopo una lunga solitudine. Sapeva di miracolo». Fausto si è rifugiato in montagna perché voleva scomparire, Silvia sta cercando qualcosa di sé per poi ripartire verso chissà dove. Lui ha quarant’anni, lei ventisette: provano a toccarsi, una notte, mentre Fontana Fredda si prepara per l’inverno. Intorno a loro ci sono Babette e il suo ristorante, e poi un rifugio a piú di tremila metri, Santorso che sa tutto della valle, distese di nevi e d’erba che allargano il respiro. Persino il lupo, che mancava da un secolo, sembra aver fatto ritorno. Anche lui in cerca della sua felicità. Arrivato alla fine di una lunga relazione, Fausto cerca rifugio tra i sentieri dove camminava da bambino. A Fontana Fredda incontra Babette, anche lei fuggita da Milano molto tempo prima, che gli propone di fare il cuoco nel suo ristorante, tra gli sciatori della piccola pista e gli operai della seggiovia. Silvia è lí che serve ai tavoli, e non sa ancora se la montagna è il nascondiglio di un inverno o un desiderio duraturo, se prima o poi riuscirà a trovare il suo passo e se è pronta ad accordarlo a quello di Fausto. E poi c’è Santorso, che vede lungo e beve troppo, e scopre di essersi affezionato a quel forestiero dai modi spicci, capace di camminare in silenzio come un montanaro. Mentre cucina per i gattisti che d’inverno battono la pista e per i boscaioli che d’estate profumano il bosco impilando cataste di tronchi, Fausto ritrova il gusto per le cose e per la cura degli altri, assapora il desiderio del corpo e l’abbandono. Che esista o no, il luogo della felicità, lui sente di essere esattamente dove deve stare.
Quarta di copertina: Il nuovo, grande romanzo di King è un capolavoro assoluto. Con un protagonista destinato a diventare leggenda. Billy Summers è un sicario, il migliore sulla piazza, ma ha una sua etica: accetta l’incarico solo se il bersaglio è un uomo davvero spregevole. Ora ha deciso di uscire dal giro, ma prima deve portare a termine un’ultima missione. Veterano decorato della guerra in Iraq, Billy è tra i più abili cecchini al mondo: non ha mai sbagliato un colpo, non si è mai fatto beccare – una specie di Houdini quanto si tratta di svanire nel nulla a lavoro compiuto. Cosa potrebbe andare storto? Stavolta, praticamente tutto.
Quarta di copertina: La giovane e bellissima Isabelle è una ricca vedova americana che arriva a Parigi per riprendersi dalla perdita del primo marito. Dopo una serie di corteggiamenti incontra Marc, il quale, semplicemente, è l’uomo sbagliato nel momento giusto. Nulla, o quasi, accomuna i promessi sposi: sono un uomo e una donna che decidono di unire le proprie vite più sulla spinta di forze e coincidenze estranee alla loro volontà che per una reale attrazione. Lei è una donna sensibile quanto devota alla ragione come a un dio implacabile, un’americana che si trova a fare i conti con una cultura a lei estranea ma nella quale sceglie di immergersi, mentre matura un disgusto incapace di compromessi per la trivialità della vita condotta dall’aristocrazia del denaro con la quale si trova a mescolarsi: il denaro non fa che complicare la relazione tra i sessi, spingendo gli uomini a voler possedere le donne come possiedono il denaro, e le donne a prostituirsi, per quanto in forme socialmente accettate, per migliorare la propria posizione materiale. Soltanto nel momento in cui abbandonerà la propria ricerca ossessiva di spiegazioni razionali al comportamento umano e accetterà l’imperfezione, Isabelle riuscirà ad avvicinarsi davvero al marito.
Quarta di copertina: Alice è tornata dopo un intenso periodo vissuto a Washington insieme a Claudio Conforti, e c’è una ragione precisa dietro la decisione della coppia più scintillante della medicina legale. Per Claudio, infatti, questa è l’occasione della vita: la Wally sta per andare in pensione e la corsa alla successione in qualità di direttore dell’istituto sembra aperta e subito chiusa: CC appare come la persona ideale per assurgere al ruolo di nuovo «Supremo» dell’istituto. Ma, mentre lo scatto di carriera di Claudio, contro ogni previsione, si rivela tutt’altro che facile, Alice si trova coinvolta non in uno ma in ben due casi che presto si dimostrano in grado di mettere alla prova il suo ben noto fiuto investigativo. Da un lato, l’incidente stradale di cui è vittima una giovane studentessa di un prestigioso collegio potrebbe nascondere qualcosa di più terribile della semplice fatalità, anche perché il colpevole è fuggito e sembra impossibile stanarlo. E dall’altro c’è di mezzo un bambino smarrito che non parla e di cui non si sa bene nemmeno l’età. Spinta dalla sua naturale empatia, e da una buona dose di voglia di ficcanasare, Alice si troverà coinvolta dalle due vicende, molto più intimamente di quanto lei (e CC stesso) si potevano mai immaginare.
CHI È ALESSIA GAZZOLA?
Alessia Gazzola (Messina, 1982) è laureata in Medicina e Chirurgia ed è specialista in Medicina Legale. Ha esordito nella narrativa con L’allieva nel 2011, cui sono seguiti Un segreto non è per sempre (2012), Sindrome da cuore in sospeso (2012), Le ossa della principessa (2014), Una lunga estate crudele (2015), Non è la fine del mondo (2016), Un po’ di follia in primavera (2016), Arabesque (2017), Il ladro gentiluomo (2018), vincitore del premio Bancarella 2019 e Lena e la tempesta (2019). Dai romanzi della serie L’allieva, tradotti in numerose lingue, è tratta la serie tv di successo in onda su RaiUno con Alessandra Mastronardi nei panni di Alice Allevi e Lino Guanciale nel ruolo di Claudio Conforti. Collabora con i supplementi culturali di La Stampa e del Corriere della sera. Vive a Verona con il marito e le due figlie. Con Questione di Costanza (2019) inaugura una nuova serie di romanzi incentrati sul personaggio di Costanza Macallè, a questo segue nel 2020 Costanza e i buoni propositi. Altre sue pubblicazioni sono: Un tè a Chaverton House (Garzanti, 2021).
Lasciare tutto e partire. Sfido a non averci pensato, diverso però è lasciare tutto e con due figli piccoli, poi aumentati di uno, girare il mondo per tre anni. Esattamente così hanno fatto Micaela e Julien, raccontando su Instagram e poi su https://www.likemiljian.com/ il loro percorso di viaggio fino al trasferimento a Bali. Questa storia però meritava di essere raccontata sotto una forma mediatica differente ed infatti il libro, un romanzo autobiografico, scritto da Micaela Miljian Savoldelli, edito da Vallardi, è uscito lo scorso giugno.
Quando si cresce i sogni non si ridimensionano. Si diventa più bravi a disegnarli.
Micaela diventa Selvaggia e Julien diventa Jules in questo primo lavoro letterario della Savoldelli. Un esordio gradevolissimo e scorrevole, una narrazione affascinante per la profondità e la delicatezza dell’autrice nel descrivere anche momenti non facili e drammatici.
La vera avventura non è raggiungere l’altra costa, Selvaggia. Basta una buona barca e potrai lasciarti portare dal vento. La sfida sarà non voler tornare a prendere ciò che di te ti sarai lasciata alle spalle
L’intero libro è pervaso di una luce particolare, la stessa che si intravede nelle immagini del profilo Instagram dei due. É un romanzo a due voci, quella femminile e quella maschile, entrambe con le loro peculiarità e i loro punti di vista. Imperdibili personaggi secondari sono disseminati nello scorrere delle pagine e alcuni rimangono davvero nel cuore.
La storia si trasmette nel Dna. Le paure e le esperienze sono un’eredità da cui non c’è scampo, cara. Siamo quello che hanno vissuto i nostri genitori, e chi prima di loro. Portiamo avanti per generazioni battaglie che non sono le nostre perché nasciamo che fanno già parte di noi, congenite, come il colore degli occhi o la forma del sedere.
Innegabilmente la storia di questi due innamorati è particolare ma volendo potrebbe essere quella di ognuno di noi, fatta di trovarsi e ritrovarsi. Fatta di perdita e conquiste, tolleranza e sostegno e tanto tanto amore condiviso. I due giovani diventano adulti, un passo dopo l’altro, fino alla consapevolezza che la crescita passa per la rinuncia e per le scelte, a volte nemmeno facili. La vita da studenti, poi l’incontro e lo scontro con il mondo del lavoro. L’arrivo del primo figlio, un parto difficile, la depressione che coglie impreparati e la strada per uscire anche da questo impasse.
Sempre attraverso l’amore e la consapevolezza. Sicuri di essere uguali ma diversi, abitanti di una città ma anche di tutte. Italiani e un po’ francesi, fiorentini e parigini, viaggiatori nello spazio concesso. Senza casa forse, o a casa dove c’è l’altro. Dove si è insieme, dove si è già famiglia seppur solo in due.
“E poi, all’improvviso, fu il monsone. Eravamo le uniche ombre nella piazza illuminata dai neon delle insegne fluorescenti di Lê Lai Road. Eravamo soli in una città di nove milioni di abitanti. I clacson dei motorini si confondevano con lo scroscio incessante della pioggia.
Eravamo finalmente liberi, sotto quell’oceano di lacrime rumorose che cadevano dal cielo.
Fu in quel preciso istante che accadde. Sarebbe stato li, sotto quel torrente instancabile, che avevamo trovato la nostra casa. Tutto era già scritto dalla prima sera, dal nostro primo incontro. L’avevamo scritto noi.
Quando Selvaggia arriva a Firenze ha vent’anni e un passato scomodo. È scappata portando con sé solo un bagaglio di dilemmi e irrequietezza, per vivere appieno quelli che è convinta saranno gli ultimi anni della sua vita. Jules è francese, ama suonare la chitarra di notte a cavalcioni sul terrazzo e ogni giorno cambia itinerario, alla ricerca dell’inaspettato. Che puntualmente arriva, per entrambi, la sera del 24 ottobre 2009, in una serata tra amici, musica e blackout. Selvaggia e Jules non sanno cosa li aspetta, ma il destino ha già deciso per loro. E quando la vita li metterà di fronte alla prova più dura, proprio nel momento che per tutti gli altri è il più sbagliato, Selvaggia e Jules decideranno di seguire il proprio istinto e partire per realizzare quello che devono a se stessi, un’avventura schietta e tenera come la verità, nata da una promessa scambiata all’alba: qualsiasi cosa accadrà, non smetteranno mai di credere alla magia di quella sera.
Dicono dell’autrice.
MICAELA MILJIAN SAVOLDELLI Classe 1988, italiana di nascita, parigina d’adozione, cittadina del mondo per vocazione. Per tre anni ha fatto il giro del mondo con il suo compagno di vita e due figli, diventati tre lungo il percorso. Autrice, direttrice creativa e imprenditrice, è la penna del profilo social @likemiljian. A breve lancerà la sua linea di abbigliamento etico e sostenibile ispirata alle donne e al viaggio. Ora vive a Bali. Se due che come noi è il suo primo romanzo.
Casa Editrice: Self Publishing | Prezzo: € 14,55| Data di pubblicazione: 24 giugno 2021
Quarta di copertina:
LUI Sono il dolore, vivo nel buio e bramo la solitudine. Non conosco pietà, non concedo clemenza. Ho scelto di desiderarti anche quando non avrei dovuto farlo. Non posso averti eppure sei mia.
LEI Vivo una vita a metà, con un nome che non è il mio. Ogni giorno fingo che tutto vada bene. L’amore per me non esiste, ma tu mi fai credere che non sia così. Ti ho visto e mi hai sconvolto l’esistenza.
Un demone che non crede nell’amore e una mortale che non pensa di poter amare. Una guerra sotterranea che potrebbe distruggere le loro esistenze. Tra intrighi e battaglie, nuove amicizie e un pizzico di magia, i protagonisti ci trasportano in un racconto dove tutto può accadere, anche l’inaspettato.
Monica B è una giovane donna che vive in Ciociaria, insieme con il marito, la figlia e un piccolo zoo. Lettrice accanita fin da piccola, ama leggere ogni genere di libro di narrativa. Scrittrice di storie e racconti, ama vivere in mondi diversi e sorprendenti. Amante delle storie d’amore e del lieto fine, “Il mio demone”, primo volume della serie Dáimōn, è il suo romanzo d’esordio.