Pubblicato in: #fantasy, #recensione, #romance

The Knight and the Moth: tra Fede e Menzogna. Il ritorno di Rachel Gillig. – recensione


Pubblicato in: #recensione, #romance, Narrativa contemporanea, Romanzo, young adult

‘Check & Mate’: Ali Hazelwood fa scacco matto anche nel mondo young adult – recensione

Pinterest Image


Pubblicato in: #recensione, LETTERATURA FANTASY

“The Prison Healer” di Lynette Noni: una trilogia fantasy emozionante tra prigionia, magia, lotta per il potere e un pizzico di romance

Amici lettori, preparatevi a essere completamente rapiti dalla trilogia di The Prison Healer di Lynette Noni. Avevo cominciato a parlarne qualche anno fa qui.
Però sento il bisogno, ora che la trilogia è completa, di tirare le somme.

Questa saga è davvero un’ottima serie di libri da leggere, racconta un’avventura avvincente e raccoglie un turbine di emozioni che vi farà girare le pagine una dopo l’altra e qualche volta anche desiderare (e che diavolo di fantasy sarebbe altrimenti) di poter varcare le pagine per unirvi ai suoi indimenticabili protagonisti.

Fin dal primo volume, The Prison Healer, veniamo catapultati nell’opprimente atmosfera della prigione di Zalindov, dove la giovane Kiva Meridan lotta giornalmente per la sopravvivenza grazie al suo ruolo di guaritrice. La sua forza d’animo e la sua astuzia ci conquistano immediatamente, e il mistero che avvolge la sua prigionia e il suo passato ci tiene incollati alle pagine. L’arrivo del principe ereditario Jaren, enigmatico e tormentato, non fa che aggiungere benzina al fuoco, innescando una dinamica carica di tensione e di un’attrazione palpabile.

Con The Gilded Cage, il secondo capitolo, le dinamiche si espandono e la posta in gioco si fa ancora più alta. Ci ritroviamo immersi in un mondo di intrighi di corte, segreti oscuri e rivelazioni sconvolgenti. La Noni è abilissima nel tessere una trama complessa che ci tiene costantemente con il fiato sospeso, introducendo nuovi personaggi affascinanti e approfondendo le psicologie di quelli che già amiamo.

Infine, The Blood Traitor ci regala un finale epico e ricco di colpi di scena. Le alleanze vengono messe alla prova, i segreti vengono svelati e i nostri eroi devono affrontare sfide ancora più ardue per proteggere ciò in cui credono. Il ritmo incalzante e le scene cariche di emozione ci lasciano con il cuore in gola fino all’ultima pagina.

Ora, parliamoci chiaro. Come in ogni grande avventura, ci sono stati alcuni momenti in cui la magia ha risolto le situazioni in modo un po’ troppo rapido, quasi un “deus ex machina” che ha spianato la strada ai nostri eroi. E sì, ammettiamolo, alcuni personaggi sembrano talmente perfetti, altruisti, bellissimi e immacolati da farci storcere un pochino il naso.

Ma sapete cosa? Alla fine non importa. Perché la vera magia di questa saga risiede nella capacità di Lynette Noni di creare un mondo vivido e coinvolgente, popolato da personaggi che ci entrano nel cuore e ci rimangono a lungo. Kiva è un’eroina forte ma imperfetta, talvolta insicura o impaurita dai suoi stessi sentimenti, Jaren un protagonista maschile assolutamente affascinante nella sua perfezione principesca, e i personaggi secondari sono ben delineati e al termine sembra di dorver dire addio a dei veri amici.

The Prison Healer è una saga che celebra il coraggio, la lealtà, l’amore e la resilienza delle persone anche quando tutto sembra perduto. È un inno alla speranza anche nei momenti più bui e un promemoria del fatto che, a volte, un libro ben scritto che giunga a un vero lieto fine lo meritiamo.

Questa è una saga fantasy young adult, ma è perfetta per tutti coloro che cercano una storia capace di far sognare ed emozionare, e che sono magari disposti a chiudere un occhio su qualche “magia risolutiva” di troppo, se l’intreccio complessivo conduce all’agognato lieto fine. The Prison Healer è tutto questo e molto di più!

Preparatevi a un viaggio indimenticabile!


La trilogia

THE PRISON HEALER vol. 1 La guaritrice di Zalindov

Kiva ha diciassette anni e ormai da tempo ricopre il ruolo di guaritrice a Zalindov, una prigione letale in cui chiunque è sacrificabile, in qualsiasi momento. Un giorno, nella sua infermeria approda la Regina Ribelle, che è stata catturata ed è gravemente malata. A Kiva viene ordinato di tenerla in vita a ogni costo affinché possa sostenere il Giudizio degli Elementi, ovvero quattro prove quasi impossibili da superare per riottenere la libertà. Consapevole che la Regina Ribelle non è in grado di affrontarle, Kiva prende il suo posto, pur sapendo che nessuno, in realtà, è mai sopravvissuto. Mentre Zalindov è in fermento e pregusta morte e distruzione, a vegliare su Kiva e ad aiutarla interviene un nuovo, misterioso detenuto, che piano piano si conquista un posto speciale nel suo cuore…


THE GILDED CAGE vol. 2 La gabbia dorata

Dopo essere scampata alla prigione di Zalindov e al mortale Giudizio degli Elementi, Kiva Meridan è una sopravvissuta. Negli ultimi dieci anni, il suo unico obiettivo è stato quello di riunirsi alla famiglia e distruggere le persone che hanno rovinato le loro vite, ma questa missione sta diventando più complicata che mai. Ora che si sta ambientando nella capitale, scopre di non essere stata l’unica a soffrire mentre era a Zalindov: i suoi fratelli e i loro ideali sono cambiati, e ben presto la ragazza si ritroverà a nascondere segreti non solo ai propri nemici ma anche a chi ha di più caro al mondo. Fuori dalle mura della città, nel frattempo, serpeggia la tensione fra i ribelli, insieme alle voci di una crescente minaccia da parte dei regni del Nord. Questa volta, per sopravvivere, Kiva dovrà destreggiarsi in una complicata rete di bugie, in cui un passo falso potrebbe costarle tutto.


THE BLOOD TRAITOR vol. 3 La traditrice della stirpe

Dopo gli eventi a palazzo, Kiva è tormentata dal bisogno di sapere se la sua famiglia e i suoi amici sono al sicuro, e se coloro a cui ha fatto del male potranno mai perdonarla. I regni di Wenderall sono sull’orlo della guerra e lei si trova lontana dal cuore del conflitto. Ma, stavolta, in gioco c’è molto più del suo cuore spezzato. Un nuovo inizio la porterà a intraprendere una missione pericolosa, una corsa contro il tempo che costringerà nemici mortali e alleati improbabili a lottare fianco a fianco per salvare non solo il regno di Evalon, ma l’intero continente. Ora, Kiva non può più limitarsi a sopravvivere: deve combattere per ciò in cui crede. Per chi ama. Ma con il pericolo che incombe da ogni lato e la vita dei suoi cari in bilico, sarà abbastanza forte da resistere… o questa sarà la sua ultima battaglia?


L’autrice.

Lynette Noni è un’autrice australiana. Ha studiato giornalismo, scrittura creativa e scienze umane all’università, prima di avventurarsi nel mondo della narrativa e diventare un’autrice bestseller a tempo pieno. Sperling & Kupfer dal 2023 ha pubblicato in Italia la saga The Prison Healer.

Pubblicato in: #recensione, Senza categoria

Maschera per maschera, Vera lazzaro – recensione

Ah, l’amore e l’amicizia! Un binomio che risuona nel cuore di ogni essere umano, un’esperienza viscerale che dipinge le nostre esistenze con pennellate di gioia e, talvolta, con ombre di sofferenza.
Sono sentimenti potenti, capaci di edificare legami indissolubili e, in altre circostanze, di sgretolare certezze come vetro.
Molto spesso capita che queste due sfere affettive danzino in armonia, nutrendosi a vicenda e rendendoci forti. Forse, quasi invincibili. Altrettante volte, invece, solo una delle due fiorisce, illuminando un sentiero mentre l’altro rimane in ombra. E poi ci sono quei momenti, più amari, in cui ci si ritrova soli, avvolti nel silenzio di ferite che il tempo fatica a rimarginare.

Ci piacerebbe partire con una metafora: un pugno che ti arriva dritto in faccia, poi allo stomaco e infine al cuore.
Di fronte a tali tempeste emotive, ognuno di noi reagisce in modi diversi.
C’è chi affronta il dolore a viso aperto, cercando la guarigione nelle proprie risorse interiori, e chi, sopraffatto, sceglie la via della fuga. Proprio come ha fatto Pamela, la nostra protagonista, che ha cercato rifugio nell’accogliente Trieste, nella speranza di lasciarsi alle spalle un passato doloroso, un fardello troppo pesante da portare. Ma prima di addentrarci nel suo presente triestino, è necessario ripercorrere le tappe del suo vissuto, mettere ordine nei suoi ricordi, per comprendere appieno le ragioni di questa sua drastica decisione.

Pamela è una ragazza di ventidue anni immersa nella vivace ( e molto stressante) atmosfera universitaria e condivide la sua quotidianità con Acca, la sua fedele amica a quattro zampe dallo sguardo affettuoso e dalla coccola facile. La sua vita sociale è un mosaico di legami intensi con un gruppo di amici che stravede per lei (la dinamica affettiva che intreccia Michele, Andrea e Cordelia, un trio che esplora le sfumature del poliamore con delicatezza è davvero squisita). Nel suo cuore pare che ci sia Aku (scegli me, prendi me, ama me!), un ragazzo finlandese dal fascino nordico, una promessa di futuro stabile e accogliente, tra una risata e una coccola.

Questo precario equilibrio, costruito con tenacia e fatica lontano dalle ombre del passato, viene improvvisamente incrinato dalla notifica luminosa di un nome sullo schermo del telefono. Un presagio inquietante, un’ondata che rompe la superficie placida della sua nuova vita, annunciando il ritorno inatteso di un capitolo che Pamela credeva (molto inconsciamente?) ormai chiuso.

Una singola telefonata, una richiesta di aiuto, agisce come una scossa tellurica, smuovendo sentimenti repressi e riportando prepotentemente nella sua bolla una figura significativa del suo ieri: Iacopo D’Angelo. Definirlo una semplice “vecchia conoscenza” è un eufemismo che non rende giustizia alla profondità del loro legame. Iacopo è stato il compagno di banco, il confidente dei segreti adolescenziali, il primo battito del suo cuore ingenuo. Insieme hanno condiviso i banchi di scuola, le luci del palcoscenico amatoriale, le notti di spensierate baldorie, un’intesa simbiotica che li rendeva, agli occhi del mondo, inseparabili.

Eppure, quel legame apparentemente indissolubile si è trasformato in una ferita lacerante. Iacopo, con azioni e parole che hanno inciso profondamente nell’anima di Pamela, le ha sottratto frammenti di sé, giorno dopo giorno, fino a quando, stremata dal dolore, ha preso una decisione radicale: abbandonare tutto, recidere i ponti con quel passato opprimente e fuggire lontano, cercando un a pace che si è rivelata illusoria.

Ora, quel passato la insegue, reclamando la sua attenzione, costringendola a un confronto inevitabile, un resa dei conti definitiva. Pamela si trova così costretta ad intraprendere un viaggio interiore doloroso e catartico, un percorso accidentato costellato di ricordi amari e silenzi carichi di significato. Un viaggio necessario per sciogliere i nodi del rancore, per concedere e concedersi il perdono, unica via per liberarsi dalle catene del passato e volgere lo sguardo, finalmente sereno, verso quel futuro che la attende, un futuro da vivere appieno, senza il peso dei rimpianti.


Affrontare le pagine di questo romanzo ha rappresentato per noi un’esperienza emotivamente intensa. Non certo per una mancanza di fluidità narrativa o di piacevolezza stilistica, anzi, la scrittura si è rivelata gradevole e scorrevole. La vera difficoltà è scaturita dal denso carico emotivo che permea nelle pagine, dalla palpabile sofferenza che si irradia dalle vicende narrate.

Confessiamo di non aver sempre condiviso le scelte intraprese dalla protagonista, Pamela. In alcuni frangenti, la sua reazione, il suo cedimento, hanno suscitato in noi una punta di… fastidio, se possiamo usare questo termine. Ci siamo ritrovate a dissentire internamente, a immaginare un nostro diverso approccio di fronte agli eventi descritti.

Pensiamo, ad esempio, a quella telefonata, quel contatto inatteso dal passato. Istintivamente, la nostra reazione sarebbe stata diametralmente opposta. Avremmo risposto, non senza esitazione. Avremmo prestato ascolto alle parole, alla voce dall’altro capo del filo, non senza una buona dose di disagio e paura.
Avremmo accolto quel ritorno, quel riaffiorare di sentimenti che credevamo ormai sopiti, relegati in un angolo remoto della memoria, e che invece, forse, attendevano solo una scintilla per risvegliarsi dal loro torpore. Avremmo fatto i conti con quelle emozioni, anche con il rischio di riaprire vecchie ferite, per poi, con lucidità e fermezza, trarne le conclusioni e, se necessario, chiudere quella conversazione, quel capitolo.

La nostra reazione emotiva di fronte al dolore affettivo è, in effetti, molto diversa da quella di Pamela. Se qualcuno ferisce profondamente, se arriva a spezzare qualcosa dentro di noi, la risposta è netta, radicale: la cancellazione. Non si tratta di un semplice allontanamento fisico o emotivo, ma di una vera e propria eliminazione dalla sfera esistenziale. Quella persona cessa di esistere, come se fosse stata inghiottita da un buco nero della memoria.

Questo meccanismo di difesa, ormai rodato da tempo, forse persino eccessivo nella sua drasticità, rappresenta per me un baluardo protettivo, l’unica strategia che abbiamo trovato efficace per preservare la nostra integrità emotiva e sottrarsi al rischio di ulteriori sofferenze. È un confine netto, invalicabile, che abbiamo eretto a salvaguardia del benessere interiore, una barriera forse rigida, ma che nel tempo si è rivelata essenziale per la nostra ‘sopravvivenza’ emotiva. Leggere le reazioni di Pamela, così distanti dalle nostre, ci ha inevitabilmente portato a riflettere ancora più profondamente sulla personale gestione del dolore e sulla complessità delle dinamiche affettive.

Nel complesso possiamo dire che è un testo semplice ma tosto allo stesso tempo. Dove veniamo messi di fronte alla realtà, alle maschere che indossiamo e togliamo quotidianamente in base a chi frequentiamo e
a quanto vogliamo mostrare di noi stessi. Il lavoro fatto dall’autrice è interessante, da approfondire a livello di caratterizzazione in alcuni
punti ma molto ben fatto in altri.
La penna è veloce e coinvolgente, una struttura semplice e lineare.

Detto ciò abbiamo trovato ‘Maschera per Maschera’ di Vera Lazzaro, un buon romanzo d’esordio. Un romanzo che ripercorre un parte di vita, quella delle relazioni tossiche, che tutti ci ritroviamo almeno una volta nella vita a dover affrontare che si tratti di amore o amicizia. Molto azzeccato il binomio tra vita reale e il teatro che nel romanzo ha un valore molto importante per i protagonisti, soprattutto per quanto riguarda il dover indossare una maschera tutti i giorni.

ringraziamo l’autrice per averci fornito una copia di Maschera per Maschera in cambio di una recensione onesta.

disclaimer: nel nostro blog trovi link per acquisti che ci permettono di guadagnare una piccola commissione per ogni vendita.




Pubblicato in: #recensione, LETTERATURA FANTASY, Narrativa contemporanea

Immortalità e solitudine in Addie LaRue il fantasy malinconico di V. E. Schawb: un viaggio attraverso tre secoli – recensione


Pubblicato in: #recensione, #romance, Narrativa contemporanea, Romanzo, Uscite Mensili

“Deep End” l’inaspettato sport romance targato Ali Hazelwood


Ali Hazelwood è, indiscutibilmente, una delle nostre romanziere preferite.
In casa de ‘Il bistrot dei libri’ quando sta per uscire un romanzo di questa autrice si preparano festeggiamenti secondi solo a quelli del mese del Salone del Libro.
Fatta questa doverosa premessa veniamo a ‘Deep End‘, uscito a inizio mese per la Sperling & Kupfer: fondamentalmente è uno sport romance ambientato al college di Stanford dove una promettente tuffatrice in crisi e un nuotatore olimpionico cercano segretamente del sesso kink e rischiano, clamorosamente, di innamorarsi perdutamente.

TRAMA COMPLETA

Scarlett Vandermeer ha sempre nuotato controcorrente. Studentessa del terzo anno a Stanford, si sta concentrando sull’ammissione alla facoltà di Medicina mentre si riprende dall’infortunio che ha quasi messo fine alla sua carriera di tuffatrice dalla piattaforma. Non ha tempo per le relazioni – o almeno questo è quello che ripete a sé stessa. Anche Lukas Blomqvist vive di disciplina. Campione del mondo e capitano della squadra di nuoto, è così che vince medaglie d’oro e batte ogni record: massima concentrazione, a ogni bracciata. A prima vista, fuori dalla piscina, Lukas e Scarlett non hanno nulla in comune, se non la passione per l’acqua. Ma per pura combinazione, i due vengono a conoscenza di un «segreto» che condividono e che è difficile da ignorare quando finiscono a lavorare insieme allo stesso progetto di biologia. E così, mentre la pressione per le Olimpiadi cresce, anche l’attrazione tra loro aumenta. Stare lontana da Lukas diventa impossibile e Scarlett si rende conto che il suo cuore potrebbe affondare in acque pericolose…

Una delle cose più apprezzate dei libri di Ali Hazelwood è la loro coerenza. Con lei sai che leggerai di un personaggio principale femminile forte e intelligente, un personaggio maschile mai scontato e sempre affascinante e un interesse amoroso che mette a dura prova il cuore. E sai già che il lui protagonista si innamora sempre per primo, (#hefallfirst) o almeno se ne rende conto per primo.
Sai già che ci saranno alcuni momenti di crisi lungo la strada, ma sai anche che tutto finirà bene, arriva il giusto happy ending come ogni romance che si rispetti.
Ciò che rende i suoi libri davvero divertenti e succulenti da leggere è il ‘viaggio’: le battute, la chimica, i conflitti personali e relazionali – tutto si mescola per creare un romanzo page-turner che si mette giù con estrema difficoltà.



In ‘Deep End‘, Ali Hazelwood però ci stupisce, in positivo, con nuovo tipo di dinamica.
Scarlett e Lukas sono entrambi interessati al mondo BDSM e inizialmente si impegnano in una relazione puramente sessuale basata sui loro interessi condivisi. Il risultato è probabilmente il libro più spicy del suo catalogo pubblicato finora. Le scene di sesso generalmente non mi scompongono; talvolta posso leggerle in pubblico senza nemmeno una smorfietta. Ma in ‘Deep End‘, mi sono ritrovata con la faccia rossa e la mascella cascante.
Sì, è davvero così hot, ma contestualmente, è anche un’esplorazione incredibilmente rispettosa di questo tipo di vita sessuale.
Fin dall’inizio, il rapporto di Scarlett e Lukas è costruito sulla fiducia e sul consenso, il che rende tutto ancora più intrigante e hot.

Ma il libro non è solo questo, lo sviluppo del personaggio, la crescita delle relazioni e i momenti toccanti in ‘Deep End‘ colpiscono altrettanto duramente. Ecco perché ci piacciono così tanto i libri di Ali Hazelwood: sono grandi storie d’amore, sì, ma sono anche esplorazioni incredibilmente commoventi dei personaggi. Scarlett proviene da una famiglia che è tutto fuorché convenzionale, è stata cresciuta dalla sua matrigna dopo che entrambe sono fuggite dal padre violento, sta lottando con un infortunio che ha quasi posto fine alla sua carriera sportiva, e sta lottando giorno dopo giorno con l’idea che potrebbe non avere il controllo della sua vita come pensava.
Durante la lettura, siamo con Scarlett e la vediamo affrontare tutte queste prove in un suo viaggio disordinato, pieno di piccoli passi avanti e insicurezze e regressione. La accompagniamo in un pezzo di vita.
Come la maggior parte del lavoro di Ali Hazelwood, Deep End è, alla fine, una storia dolce, piena di speranza, romantica, confortante e sì, sexy da restarci secche.


Con la premessa che avevo già posto fin dall’inizio sapevate che sarebbe stata una recensione non completamente imparziale.
Ali Hazelwood non mi ha mai deluso, e dopo aver letto ‘Deep End‘, sono convinta che potrebbe non farlo mai.
Questo romanzo è sexy, divertente e un esempio di quanto possa essere disordinata, caotica e selvaggia ma anche perfetta, la vita reale.

Pubblicato in: #recensione, distopico, Romanzo

‘L’UNITÀ’ di Ninni Holmqvist. Distopico o rassegnazione? – recensione

Parlano del libro: “Un romanzo d’esordio sorprendente. Scorrevole e ipnotico, offre una testimonianza impressionante sul modo in cui la società svaluta la creazione artistica, mentre celebra la procreazione, e una speculazione su cosa potrebbe succedere se tutto questo fosse portato all’estremo. Per i fan di Orwell e Huxley”

«L’Unità mi è piaciuto moltissimo. Sono sicura che ne rimarrete incantati, come è successo a me».
Margaret Atwood

L’atmosfera che si respira è quella della rassegnazione, di teste chinate senza alcuna prospettiva se non quella morte e della distruzione, a piccoli passi, del proprio corpo.
Premetto che è il primo romanzo distopico non classico che leggo e come primo approccio, nonostante una trama con un buon potenziale, lo sviluppo della storia non mi ha soddisfatta.
Mi sono sempre interessata alla sfera letteraria della distopia ma non ho mai avuto il coraggio di uscire dai binari del mondo del colosso George Orwell.
Da un certo punto di vista, penso che questo romanzo sia particolarmente realistico e che non si discosti troppo da quello che potrebbe essere uno scenario (inquietante e terrificante) del prossimo futuro.
Mi spiego meglio: nel libro viene presentata una società che sfrutta gli esseri umani inutili (ad esempio la protagonista è una donna cinquantenne senza figli) ovvero ‘prodotti su i quali fare dei test’ per svolgere esperimenti farmacologici, psicologici e donazione degli organi per aiutare la popolazione socialmente utile (essere umani che hanno un lavoro e procreano, quindi mandano avanti la società) al funzionamento degli ingranaggi.
Un gran mix tra ‘Il racconto dell’ancella‘, ‘1984‘ e il film ‘The Island‘.

La storia è raccontata in prima persona dalla protagonista Dorrit, i personaggi secondari sono pochi e secondo me anche poco approfonditi, anche l’io narrante non è da meno. Ci viene raccontato davvero molto poco della vita della protagonista.
L’ ambientazione mi ha messo molta angoscia.
Non c’è alcuna prospettiva né fiducia, il nichilismo totale. Non è presente neanche la soddisfazione, il piacere di rendersi “utili” negli ultimi momenti di vita.

A distanza di giorni dalla conclusione del libro ho la sensazione che non mi abbia lasciato molto su cui riflettere.
La scrittura è semplice ed è un racconto in prima persona senza infamia e senza lode, dallo stile molto piatto. Mi ha ricordato un anziano che narra la sua vita ai nipoti.
La protagonista ha un momento in cui può scegliere, coglierà l’occasione?
Per scoprirlo, ovviamente, dovrete leggere il libro.

Per quanto riguarda l’impalcatura letteraria il libro scorre bene ed è composto da capitoli brevi. Nonostante tutto, ti permette di incollarti alle pagine senza accorgerti del tempo che passa.
Come struttura penso sia tra le mie preferite perché non mi ha annoiata o demoralizzata soprattutto se già la trama per me è complicata da seguire credo che un libro fatto bene possa ridurre i problemi.

Non giudicare un libro dalla copertina” ma io lo faccio comunque…
La copertina è molto semplice e minimale. La Fazi Editore, come sempre, punta all’essenziale!

La donna in primo piano, che rappresenta la protagonista, mi ricorda le statue greche quasi impassibili davanti allo scorrere del tempo e della vita. Si nota la rassegnazione nel suo volto. In contrapposizione abbiamo la natura sullo sfondo con questi fiori che sono in piena primavera quasi a voler simboleggiare la nascita di un qualcosa di bello e nuovo.

In conclusione, questa volta mi trovo in seria difficoltà sulla votazione finale, perché penso che il libro abbia del potenziale inespresso che però non sono riuscita a cogliere fino in fondo.
Forse voleva essere un libro esistenzialista? Non lo so ma non sono stata soddisfatta dalla lettura per cui il mio voto, al momento, è 2 stelline su 5.


Quarta di copertina:
Un giorno di inizio primavera Dorrit, scrittrice cinquantenne single e senza figli, viene accompagnata all’Unità. D’ora in avanti vivrà lì. Quello che la accoglie è un luogo idilliaco, almeno in apparenza: una struttura all’avanguardia dotata di eleganti appartamenti immersi in splendidi giardini, dove vengono serviti elaborati pasti gourmet e ci si può dedicare alle più svariate attività. I residenti sono accomunati da una caratteristica: non hanno figli né una vita sentimentale stabile. Finalmente libera dal giudizio sociale che ha sempre percepito come un peso, Dorrit è felice di poter fare amicizia con persone come lei. Ma c’è un prezzo da pagare: gli ospiti dell’Unità, chiamati “i dispensabili”, si trovano lì per un motivo ben preciso. Faranno da cavie per una serie di test farmacologici e psicologici, per cominciare, e poi doneranno i loro organi, uno per uno, fino alla cosiddetta
“donazione finale”. Anche loro, così, saranno utili alla società: si sacrificheranno per chi, nel mondo fuori, è genitore. Dorrit è rassegnata al suo destino e desidera soltanto trascorrere i suoi ultimi giorni in pace, ma presto incontra un uomo di cui si innamora follemente, e l’inaspettata felicità da cui è travolta la costringe a ripensare ogni cosa.
Nel suo romanzo d’esordio la svedese Ninni Holmqvist, una narratrice formidabile, immagina un mondo lontano eppure pericolosamente vicino. L’Unità, considerato un classico moderno e già molto apprezzato in patria e all’estero, racconta una storia vivida, commovente e attualissima, che racchiude un’acuta riflessione sulla società odierna e l’identità femminile.


Chi è l’’autrice?

Ninni Holmqvist è nata nel 1958 e vive nella Scania, in Svezia. Ha esordito nel 1995 con la raccolta di racconti Kostym. L’Unità, uscito in Svezia nel 2006, è il suo primo romanzo, grazie al quale ha ottenuto un successo internazionale: è stato tradotto in dieci paesi e i diritti televisivi sono stati opzionati. Quando non scrive, lavora come traduttrice e insegna Scrittura creativa.

Pubblicato in: #fantasy, #recensione, LETTERATURA FANTASY, Romanzo, urban fantasy, young adult

La saga ‘The Legendborn Cycle’ di Tracy Deonn: Magia, Amicizia e Potere – recensione e ordine di lettura

Tracy Deonn è dotata di una penna affilata e di una immaginazione fervida, riesce infatti a trascinarci in un mondo dove mitologia arturiana e realtà contemporanea si intrecciano, dando vita a una saga che ha conquistato milioni di lettori.

Character art di Bree, Nick, Sel dell’illustratrice e designer Alyssa Bradley https://alyssa-bradley.com/

“The Legendborn Cycle” è un’epica avventura che esplora temi come razza, identità, potere e amicizia, il tutto condito da una dose generosa di magia e mistero.
Ma così, direte voi, sembrerebbe la ‘solita’ saga fantasy YA, invece uno degli aspetti più rivoluzionari di “The Legendborn Cycle” è la rappresentazione di personaggi afroamericani in ruoli di potere e centralità.
Bree Matthews, protagonista della saga, è una giovane donna nera che scopre di appartenere a una società segreta di discendenti dei Cavalieri della Tavola Rotonda.

Questa scelta narrativa è fondamentale, offre finalmente una visione diversa e più inclusiva del genere fantasy, spesso dominato da personaggi bianchi (e etero, quasi sempre).
Deonn inoltre intreccia abilmente la mitologia arturiana con la storia afroamericana, creando un’opera che riflette l’esperienza complessa e multiforme degli afroamericani negli Stati Uniti.
Questa intersezione culturale arricchisce la narrazione e offre una nuova interpretazione di miti e leggende ancestrali non mancando però di essere comunque una storia di grande intrattenimento e di ottima fluidità che è impossibile lasciare sul comodino.
Oltre a esplorare il tema dell‘identità e dell’appartenenza, l’autrice affronta questioni sociali rilevanti come il razzismo, il potere e l’importanza della comunità. La sua scrittura non è solo evasione, ma anche un invito alla riflessione.
E non finisce qui, sebbene non sia il fulcro della trama, “Legendborn” introduce personaggi secondari che esplorano tematiche LGBTQ+. Questi personaggi non sono stereotipati, ma vengono presentati con la stessa profondità e complessità degli altri, durante la narrazione si toccano temi universali come l’accettazione di sé, l’amicizia e la ricerca della propria identità.

Per come la vedo io l’opera di Tracy Deonn apre la strada a nuove possibilità nel genere fantasy, incoraggiando altri autori a creare storie finalmente un po’ diverse e rappresentative.

L’Ordine di Lettura e i Libri della Saga

  1. Legendborn (fazi editore – collana Lainya 2022):

    Dopo la morte della madre in un incidente, la sedicenne Bree Matthews non vuole avere niente a che fare con i ricordi di famiglia o con la casa della sua infanzia. Un programma per studenti meritevoli alla UNC–Chapel Hill sembra la via di fuga perfetta, finché Bree non assiste a un attacco magico la sua prima notte nel campus. Una sorte di demone volante che si nutre di energie umane. Una società segreta di cosiddetti studenti “Legendborn” che danno la caccia alle creature. E un misterioso mago adolescente che si fa chiamare “Merlino” e che tenta, senza riuscirci, di cancellare la memoria di Bree di tutto ciò che ha visto.
    Il fallimento del tentativo di cancellazione della memoria da parte del mago sblocca la magia di Bree e un ricordo sepolto con una connessione nascosta: la notte in cui è morta sua madre, un altro Merlino era in ospedale. Ora che Bree sa che c’è di più nella morte di sua madre di quanto riportato dal rapporto della polizia, farà tutto il necessario per scoprire la verità, anche se ciò significa infiltrarsi nei Legendborn come una delle loro iniziate.
    Recluta Nick, un Legendborn auto-esiliato che coltiva un bel po’ di rancore verso il gruppo, la loro riluttante collaborazione li trascina più a fondo nei segreti della società, e più vicini l’uno all’altro. Ma quando i Legendborn si rivelano come i discendenti dei cavalieri di Re Artù e spiegano che sta per arrivare una guerra magica, Bree deve decidere fino a che punto spingersi per la verità e se usare la sua magia per abbattere la società oppure scegliere di unirsi alla lotta.

  2. Bloodmarked (fazi editore – collana lainya 2023):

    Tutto ciò che Bree voleva era scoprire la verità dietro la morte di sua madre.
    Così si è infiltrata nella società segreta dei discendenti dai cavalieri di Re Artù, e ha finito per scoprire il suo potere ancestrale. Ora, però, Bree è diventata anche qualcosa di diverso: una medium e non solo, c’è di mezzo la magia del sangue.
    Ma l’antica guerra tra i demoni e l’Ordine sta raggiungendo un picco mortale.
    Nick, il ragazzo Legendborn di cui Bree si è innamorata, è stato rapito. Bree vuole combattere, ma i Reggenti che governano l’Ordine non glielo permettono. Per loro, è una ragazza sconosciuta con un potere inaudito, deve essere protetta, nascosta o magari imprigionata. Il suo potere taciuto. Quando i Reggenti rivelano che faranno di tutto per nascondere la guerra, Bree e i suoi amici devono darsi alla fuga per salvare Nick da soli. Ma i nemici sono ovunque, i poteri di Bree sono imprevedibili e pericolosi e non può sfuggire alla sua crescente attrazione per Selwyn, il mago che ha giurato di proteggere Nick fino alla morte.
    Se Bree ha qualche speranza di salvare se stessa e le persone che ama, deve imparare a controllare i suoi poteri dagli antenati che li hanno esercitati per primi, senza perdere se stessa nel processo.

  3. Oathbound (fazi editore – collana lainya 2025):

    Bree Matthews è sola. Si è esiliata dall’Ordine dei Legendborn, ha reciso i suoi legami ancestrali e si è allontanata dagli amici che non riescono a comprendere l’impossibile costo dei suoi poteri. Questo, le sembra, è l’unico modo per proteggere se stessa e coloro che ama.
    Ma la decisione di Bree ha un prezzo terribile: un patto infrangibile con un mutaforma che può muoversi tra l’umanità, il mondo sotterraneo dei demoni e la società segreta dei Legendborn.
    In cambio dell’addestramento per esercitare le sue abilità senza precedenti, Bree ha messo il suo futuro nelle mani di questo oscuro figuro e, inconsapevolmente, si è legata a lui come sua nuova protetta.
    Nel frattempo, gli altri devono affrontare la guerra con la loro Tavola Rotonda ormai in pezzi, senza leader e senza il suo mago reale, dato che anche Selwyn il mago è scomparso.
    Quando Nick viene trattenuto dai merlini dell’Ordine, invoca un’antica legge che richiede all’Alto Consiglio dei Reggenti di riunirsi alla Fortezza Settentrionale e di concedergli udienza. Nessuno sa cosa chiederà loro… o quali segreti ha tenuto nascosti alla Tavola.
    Mentre una serie di misteriosi rapimenti si intensifica e i merlini vengono trovati morti, diventa chiaro che non importa quanto sia brava Bree a scappare da chi è, il passato la troverà sempre.
DLIN DLON – comunicazione di servizio

Alcuni dei link presenti nei nostri post rimandano a link Amazon. Se cliccate su i nostri link che rimandano a Amazon e comprate qualcosa, riceviamo una piccolissima (issima, issima, issimissima) percentuale.


Tracy Deonn: Un’Autrice da Scoprire


Tracy Deonn è un’autrice afroamericana che ha dedicato la sua carriera alla scrittura di storie che celebrano la diversità e l’inclusione. Con “The Legendborn Cycle”, ha dimostrato di essere una narratrice talentuosa, capace di creare mondi ricchi di dettagli e personaggi complessi. La sua passione per la mitologia arturiana e la sua profonda conoscenza della storia afroamericana si fondono in un’opera unica nel suo genere.


Pubblicato in: #fantasy, #recensione, LETTERATURA FANTASY

Guida introduttiva al Cosmoverso di Brandon Sanderson: Mistborn e Le Cronache della Folgoluce


Costellazioni del Cosmere (Illustrazione di Isaac Stewart, contenuta in Arcanum Unbounded)


IL PROGETTO DI LETTURA

Riassunto grafico dell’ordine di lettura, comprese le opere ancora inedite

Bene, direi che ora avete tutte le informazioni necessarie per cimentarvi nella lettura dell’intero Cosmoverso (che ricordo non essere ancora completo, soprattutto per la traduzione italiana), o di una sua parte, scegliendo la saga che più vi incuriosisce.

Nel prossimo articolo inizierò a recensire i vari libri, partendo dalla trilogia di Mistborn che copre la prima Era, per cui continuate a seguire questa appassionante rubrica!


Pubblicato in: #fantasy, LETTERATURA FANTASY, romantasy

Spietate Promesse (Letters of Enchantment #2) di Rebecca Ross: un viaggio tra intrighi divini e amori tormentati

Spietate Promesse (Ruthless vows) di Rebecca Ross è il secondo capitolo della dilogia “Letters of enchantement”, un’opera fantasy che si distingue per la sua trama originale e avvincente, personaggi complessi quanto basta e un pizzico (magari una manciata) di romanticismo. In questo sequel, ritroviamo Iris e Roman, i due protagonisti già noti ai lettori del primo volume, “Divini Rivali”, alle prese con nuove sfide e prove ancora più impegnative.

La storia ha inizio in un clima di tensione crescente a causa dell’imminente guerra tra i due Dei, Enva e Dacre. Iris e Roman li avevamo lasciati giornalisti al fronte, legati da un profondo amore, dalla magia di due macchine da scrivere gemelle e da un destino comune, e qui li ritroviamo presto coinvolti loro malgrado nel conflitto, costretti a schierarsi su fronti opposti.


Iris, nonostante la sua natura gentile e fondamentalmente pacifica, si ritrova a dover affrontare il difficile compito di guidare il popolo di Enva. La sua forza interiore e la sua tenacia sono messe a dura prova, mentre è obbligata prendere decisioni cruciali che influenzeranno il destino del suo popolo e di tutto il mondo.

Roman, invece, si ritrova al fianco di Dacre, il Dio del Caos, pur non condividendone le idee distruttive. Diviso tra il suo amore per Iris e il dovere verso il suo popolo, è combattuto tra il seguire le sue convinzioni e il tradire la donna che ama.

Nel corso della narrazione, i due protagonisti si troveranno ad affrontare prove sempre più difficili, dovendo superare ostacoli che mettono a repentaglio il loro legame e la loro stessa esistenza. Intrighi ‘politici’, tradimenti inaspettati e battaglie epiche si susseguono a ritmo incalzante, tenendo il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.

Overlays disponibili con l’edizione speciale.

Oltre alla trama principale, l’autrice esplora con profondità e delicatezza anche le relazioni tra i vari personaggi, creando una fitta rete di legami che si intrecciano e si sbrogliano nel corso della storia. Ognuno di loro ha le sue motivazioni, i suoi segreti e i suoi tormenti interiori, che vengono messi in luce con grande maestria dalla Ross.

Ciò che rende davvero speciale questa dilogia è la capacità dell’autrice di mescolare sapientemente elementi fantasy con temi universali come l’amore, l’amicizia, la lealtà e il coraggio. I personaggi, come già accennato sono ben delineati e complessi, ci emozionano e ci coinvolgono nelle loro vicende, facendoci tifare per loro e sperare in un lieto fine.

Spietate Promesse è un romanzo che non delude le aspettative create dal primo capitolo e dal successo che ha avuto “Divini Rivali”. La storia è indubbiamente avvincente e ricca di colpi di scena, i personaggi sono complessi e affascinanti, e l’atmosfera è magica e coinvolgente. Un’opera che piacerà sicuramente agli amanti del fantasy, ma anche a chi cerca una lettura ricca di emozioni e di riflessioni profonde.

Overlays

Se amate le storie che vi tengono con il fiato sospeso fino all’ultima pagina, se vi piacciono i personaggi complessi e le trame intricate, allora “Divini Rivali” e “Spietate Promesse” che compongono la dilogia “Lettere d’Incanto” sono assolutamente da leggere. Insieme formano un’opera che vi conquisterà con la sua magia, vi lascerà con il cuore pieno di emozioni e non svanirà nel dimenticatoio tanto presto. Ve lo assicuro.


Chi è Rebecca Ross?


Rebecca Ross è una scrittrice statunitense. È nata e cresciuta in Georgia, dove si è laureata in Lettere. Ha fatto vari lavori, tra cui la bibliotecaria, prima di dedicarsi alla scrittura. Ha esordito nella narrativa young adult con La regina del Nord, pubblicato in Italia da Piemme nel 2018. Nel 2023 esce per Fazi Editore, ‘Divini rivali‘ e l’anno dopo il sequel ‘Spietate promesse‘.

DLIN DLON – comunicazione di servizio

Alcuni dei link presenti nei nostri post rimandano a link Amazon. Se cliccate su i nostri link che rimandano a Amazon e comprate qualcosa, riceviamo una piccolissima (issima, issima, issimissima) percentuale.

Pubblicato in: #fantasy, #romance, LETTERATURA FANTASY

Il paranormal fantasy che non ti aspetti: ‘Bride’ di Ali Hazelwood – recensione




*Aggiornamento 2025 per il sequel del romanzo*

Ali Hazelwood, autrice bestseller dei romanzi ‘The Love Hypothesis‘, ‘Love, Theoritically‘ e ‘Love on the brain‘ (che abbiamo approfondito qui e che sono adorabili) ha momenteamente abbandonato il genere STEM romance per approdare su un nuovo genere e decisamente ha fatto centro. Con il suo ‘Bride‘, romanzo autoconclusivo, ha preso e rivoluzionato il genere paranormal romance portando una ventata d’aria fresca. Se siete cresciutə a Nutella, ‘Twilight‘ e ‘The Vampire Diaries‘ riprendete solamente in mano il barattolo di Nutella e mettetevi comodə perché non riuscirete a staccarvi dalla storia di Misery.

Misery Lark è una vampira, figlia del più potente consigliere dei Vampiri ed è un’emarginata tra i componenti della sua stessa specie. Non voluta dai vampiri e non approvata dagli umani, tra i quali da anni ormai si nasconde celando gli occhi violetti con lenti a contatto, non riesce mai a sentirsi a casa. La sua casa è Serena, la sua migliore amica, un umana. L’unica che la capisce, le vuole bene e con la quale si sente al sicuro.
Quando però viene chiamata a salvare (di nuovo) la sua gente, Misery accetta di sposarsi per poter suggellare un’alleanza con i loro acerrimi nemici: i lupi.
È costretta dunque a diventare la moglie di Lowe Moreland, l’Alfa del branco. A Misery è sempre stato insegnato che i lupi sono creature spietate e imprevedibili e il loro Alfa naturalmente non fa accezioni governando con severità ma, al contrario del suo predecessore, anche con una dose di giustizia non indifferente.
Ovviamente Lowe non si fida di lei, ma Misery ha accettato quel matrimonio di convenienza, sacrificandosi ancora una volta, per motivi ben precisi: motivi che non riguardano il bene della sua specie, le alleanze o le manovre politiche. Qualcosa le è stato portato via e lei è intenzionata a fare qualsiasi cosa per riprendersi ciò che le appartiene…persino a sposarsi con un lupo e a vivere in territorio nemico.


A primo impatto può davvero sembrare la solita storia banale con la ormai superata vecchia rivalità tra umani, vampiri e lupi, ma vi assicuriamo che quanto raccontato dalla Hazelwood è molto, molto di più.
Con uno stile di scrittura scorrevolissimo, una protagonista grandiosa che con la sua ironia fa spanciare dal ridere e con una storia che si dipana piano piano si divora ‘Bride’ in poco tempo.
Il POV è in prima persona con protagonista Misery ma, ad ogni capitolo abbiamo la possibilità di avere un assaggio di quello che capita invece a Lowe. (Ho trovato questo aspetto del libro davvero, davvero interessante e nuovo).
Seguiamo la vita di Misery, dopo il matrimonio, all’interno del gruppo di Lupi e capiamo come questa Vampira, amante del banale burro d’arachidi, che beve sangue non per piacere ma solo per puro nutrimento, dall’anima di un’umana e dalla forza di volontà di un lupo si sente inadeguata, non riuscendo a trovare il suo posto nel mondo.


“Bride” è un romanzo che consiglio a tutti gli amanti del paranormal romance, ma anche a chi cerca una storia originale e ricca di emozioni. Un libro che vi conquisterà con i suoi personaggi, la sua trama avvincente e il suo stile di scrittura coinvolgente.


È giunta voce che il romanzo sequel intitolato ‘Mate‘ avrà come protagonisti Serena e Koen Alexander uscirà in contemporanea con America, il 7 ottobre 2025. Secondo Goodreads avrà 432 pagine, almeno l’edizione inglese.
Qui lasciamo di seguito la trama.


Il Libro.

Misery Lark, l’unica figlia del più potente Consigliere dei Vampiri del Sud-ovest, è ancora una volta un’emarginata. I suoi giorni nell’anonimato tra gli Umani sono finiti: è stata chiamata a sostenere una storica alleanza per mantenere la pace tra i Vampiri e i loro più acerrimi nemici, i Lupi, e non vede altra scelta che arrendersi allo scambio. I Lupi sono spietati e imprevedibili e il loro capo, Lowe Moreland, non fa eccezione. Governa il suo branco con severa autorità, ma non senza giustizia. E, a differenza del Consiglio dei Vampiri, non senza sentimento. È chiaro, dal modo in cui segue ogni movimento di Misery, che non si fida di lei. Se solo sapesse quanto ha ragione… Perché Misery ha i suoi motivi per accettare questo matrimonio di convenienza, motivi che non hanno nulla a che vedere con la politica o le alleanze, e tutto a che fare con l’unica cosa che le sia mai importata. Ed è disposta a qualsiasi cosa pur di riavere ciò che le appartiene, anche se questo significa una vita nel territorio nemico… da sola con il lupo.


L’autrice.

Ali Hazelwood è una professoressa universitaria italiana, che ha vissuto in Germania e Giappone prima di trasferirsi negli Stati Uniti per prendere un dottorato in Neuroscienze. Ha all’attivo numerose pubblicazioni: articoli scientifici nei quali nessuno si bacia e il lieto fine non è sempre garantito. Dopo lo straordinario successo di The Love Hypothesis – Il teorema dell’amore, Love on the Brain – L’amore in testa e Love, theoretically – La fisica dell’amore, casi editoriali internazionali grazie al passaparola su TikTok, con oltre 1 milione di copie vendute in tutto il mondo e per settimane in cima alle classifiche del New York Times e del Sunday Times, è diventata un’autrice bestseller pubblicata in oltre 30 Paesi.

Pubblicato in: #romance, Narrativa contemporanea, Romanzo, young adult

Redamancy di Flaminia Galeoni, la nostra recensione



Redamancy, il romanzo d’esordio di Flaminia Galeoni, si presenta come una storia d’amore tra due giovani aspiranti scrittori, sullo sfondo suggestivo della Blackcross University (non cercatela, non esiste, ma esiste una Blackrock a Dublino n.d.r.) in Scozia. La trama ruota attorno a Laverna Violet Hathaway, una studentessa del Master in Scrittura Creativa, che si ritrova improvvisamente in preda a mille dubbi e insicurezze, mettendo in discussione il suo sogno letterario e tutta le le sue certezze.

La protagonista si ritrova immersa in un ambiente competitivo e frenetico, dove la passione per la scrittura si scontra con le difficoltà personali e le insicurezze. Laverna fatica ad adattarsi al nuovo contesto e a trovare la propria voce narrativa, mentre la nostalgia per la sua vita precedente la attanaglia.

Ma Frederick, un compagno di corso misterioso e affascinante, segna una svolta nella sua esperienza.

Attraverso le vicende di Laverna e Frederik, Redamancy esplora i temi dell’amore, dell’amicizia, della ricerca di sé e del difficile percorso verso la realizzazione dei propri sogni. Diventa, o vorrebbe diventare, il romanzo tutto, un viaggio di crescita e scoperta.
La narrazione si snoda tra lezioni di scrittura, passeggiate nella suggestiva cornice scozzese e momenti di profonda introspezione, delineando un ritratto toccante e realistico delle sfide e delle emozioni che caratterizzano il passaggio all’età adulta.

L’elemento centrale del romanzo è l’intreccio tra l’amore e la passione per la scrittura, infatti i due protagonisti si sostengono a vicenda nel loro percorso creativo, prima in una sorta di gara di bravura e poi trovando conforto e ispirazione reciproca. Tuttavia, la loro relazione è ostacolata da incomprensioni e gelosie, che mettono a dura prova la loro storia.

Nonostante le premesse risultino molto interessanti, Redamancy non è riuscito a convincermi totalmente come lettrice. La narrazione mi è apparsa talvolta lenta e discontinua con frequenti cambi di ritmo che hanno reso difficile seguire il filo della storia. I personaggi, pur delineati con discreta cura, risultano a tratti macchiettistici e poco credibili, soprattutto nelle loro reazioni emotive.

Inoltre, lo stile di scrittura, pur gradevole, non brilla per originalità.
L’autrice utilizza un linguaggio semplice e diretto, che però scivola spesso nella banalità. Le descrizioni, seppur accurate, mancano di poesia e di impatto emotivo.

In conclusione, Redamancy è un romanzo che si lascia leggere, ma non entusiasma.
La storia è carina e le premesse ottime, ma manca di profondità e originalità. I personaggi sono discreti, ma non memorabili. Lo stile di scrittura è scorrevole, ma privo di guizzi. In ogni caso se state cercando un libro leggero e romantico per svagarvi, Redamancy potrebbe fare al caso vostro. Ma se cercate un’opera letteraria che vi emozioni e vi faccia riflettere, probabilmente dovreste orientarvi su altro.



Il libro.

Laverna Violet Hathaway ha coronato il suo grande sogno: diventare una studentessa del Master in scrittura creativa della Blackcross University, in Scozia. Ma d’un tratto, senza averlo previsto, si sente infelice e smarrita. Le manca terribilmente la quotidianità che aveva deciso di lasciarsi alle spalle. Le mancano l’Italia, Roma, la famiglia. D’improvviso Laverna, determinata a ottenere i risultati migliori per poter pubblicare il suo primo romanzo, scivola in una spirale di tremendi dubbi. Pensa di non essere abbastanza brava e di aver sbagliato tutto, si sente paralizzata a tal punto da non riuscire a scrivere nemmeno una riga. Quando si convince che non ci sia altra via d’uscita che arrendersi e tornare a casa, consapevole del proprio fallimento, è Frederick Richard Scott, insopportabile e pieno di sé, il più freddo e competitivo del corso, a tenderle una mano. Ma anche Frederick ha i suoi demoni ed è molto diverso da come appare. Ha un passato che lo tormenta, capace di procurargli dolore e impedirgli di lasciarsi andare. E allora toccherà a Laverna cercare di sfiorare l’animo fragile del ragazzo, di scrutare nei meandri del cuore del rivale di penna, in un continuo altalenarsi di sentimenti finché, forse, i loro cammini potranno incrociarsi in un destino comune. Flaminia Galeoni compone una trama profonda e ammaliante, dove l’arte della scrittura diventa la scenografia di un intreccio esistenziale in cui chiunque può specchiarsi.
Le storie di alcune persone sono destinate a rimanere scritte per sempre sulla stessa pagina.

Dettagli: Casa editrice SEM, data di pubblicazione: 09 Aprile 2024, pagine: 408

LEGGI L’ANTEPRIMA

o

VAI ALLA PAGINA DI ACQUISTO


L’autrice.

Flaminia Galeoni è nata a Roma nel 1999. Dopo il diploma classico e una laurea in Global Governance, ha capito che il posto in cui vuole stare davvero è in mezzo ai libri. Ha iniziato a scrivere su Wattpad quando era poco più che una bambina, adora leggere e parlare di letteratura con qualsiasi mezzo. Sui social è @ladyadark. Il suo più grande desiderio è che le storie che scrive possano diventare un porto sicuro per chiunque ne abbia bisogno.

DLIN DLON – Comunicazione di servizio

Alcuni dei link presenti nei nostri post rimandano a link Amazon. Se cliccate su i nostri link che rimandano a Amazon e comprate qualcosa, riceviamo una piccolissima (issima, issima, issimissima) percentuale.