«È verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie».
Confessiamolo: ne avevamo davvero bisogno? Un’altra trasposizione del romanzo più amato di Jane Austen? Tra miniserie e film, versioni fedeli e altre decisamente… creative (qualcuno ha detto zombie?!), abbiamo perso il conto delle volte in cui ci hanno riproposto la storia di Elizabeth e Darcy.
Come lettori affezionati, il nostro cuore urla un “SÌ, SÌ, SÌ!” a squarciagola, perché diciamocelo, non ci stancheremo MAI di Elizabeth e Darcy e del loro amore tormentato. Tuttavia, un’analisi più lucida potrebbe suggerire che, forse, l’ennesima riproposizione non fosse strettamente necessaria. Tanto più se consideriamo che con il film Persuasione del 2022, non hanno certo colto nel segno.
Nonostante ciò, ci troviamo ad attendere con curiosità il 2026 (250° anniversario dalla nascita di Jane Austen), quando una storia così profondamente radicata nel nostro immaginario farà il suo debutto sul piccolo schermo. Netflix, fedele alla sua strategia, ha già svelato una prima immagine dal set, presentandoci le affascinanti sorelle Bennett (+ mamma), ritratte da sinistra: Elizabeth, Jane, la Signora Bennet, Mary, Lydia e Kitty. Un primo sguardo che accende la curiosità!
Nonostante il progetto sia già in fase avanzata di sviluppo o produzione, l’attesa per la distribuzione si estende fino al 2026. Un orizzonte che, tuttavia, ci raggiunge in fretta! Questa miniserie sarà composta da sei episodi e vedrà alla regia l’esperienza di Euros Lyn, celebre per Dream Horse e le sue collaborazioni con Doctor Who. La produzione è saldamente nelle mani di Lookout Point, mentre la penna della sceneggiatura è quella di Dolly Alderton, autrice e sceneggiatrice già conosciuta per titoli come ‘Tutto quello che so sull’amore‘, ‘Sparire quasi del tutto‘, ‘Avete presente l’amore?‘.
E il cast? Si preannuncia un mix affascinante di volti noti e nuove promesse! A dare vita all’iconica Elizabeth Bennet sarà Emma Corrin, già ammirata per la sua interpretazione della giovane Lady Diana in The Crown. Al suo fianco, nei panni dell’irresistibile Fitzwilliam Darcy, troveremo Jack Lowden. E per il ruolo di Miss Bennet, l’imponente matriarca della famiglia, è stata scelta nientemeno che la magistrale Olivia Colman.
Ma le sorprese non finiscono qui! Rufus Sewell (The Diplomat) presterà il volto al riservato signor Bennet. Le sorelle Bennet vedranno Freya Mavor (Industry) come la dolce Jane e Rhea Norwood (Heartstopper) nei panni della vivace Lydia. Per Kitty e Mary, spazio a due giovani talenti emergenti: Hollie Avery e Hopey Parish.
Il parterre maschile dei comprimari è altrettanto intrigante: Jamie Demetriou sarà il fastidiosamente comico signor Collins, Daryl McCormack vestirà i panni dell’affascinante signor Bingley e Louis Partridge (l’adorabile visconte Tewkesbury in ‘Enola Holmes‘) darà vita all’enigmatico e seducente signor Wickham. Completeranno il quadro Siena Kelly (Caroline Bingley), l’immensa Fiona Shaw (Killing Eve, ZIA PETUNIAAAAA) come la temibile Lady Catherine de Bourgh, e ancora: Anjana Vasan e Sebastian Armesto (i coniugi Gardiner), Rosie Cavaliero (Lady Lucas), Saffron Coomber e James Dryden (i signori Hurst). Nel cast anche Justin Edwards, James Northcote, Eloise Webb e Isabella Sermon, che interpreterà la giovane Georgiana Darcy.
E quindi, nonostante tutti i dubbi e le discussioni, possiamo forse negare la nostra curiosità? Assolutamente no! L’appuntamento con la nostra amata storia, in questa nuova veste, è già segnato. Ci vediamo nel 2026, rigorosamente davanti al piccolo schermo!
Sai, la maggior parte dei giorni mi sveglio, chiedendomi se dovrei alzarmi o meno, o se dovrei prendere un sacco di pillole e farla finita. Sai cosa mi ferma? Che le persone hanno bisogno del mio aiuto… le persone hanno bisogno di me, come te!
Con discrezione, ma con un impatto travolgente, ‘Department Q – Sezione casi Irrisolti‘ ha fatto il suo ingresso nel catalogo Netflix. Questa nuova serie TV, basata sui celebri romanzi di Jussi Adler-Olsen, ha conquistato il pubblico in tempi record: a sole 24 ore dal suo debutto (il 29 maggio 2025), ha ricevuto un’accoglienza entusiastica, balzando rapidamente tra le produzioni più viste e assicurandosi un posto nella prestigiosa top 10 del servizio di streaming.
La serie TV, nata dalla penna di Jussi Adler-Olsen e trasposta per il piccolo schermo, è diretta da Scott Frank, il cui talento è già stato riconosciuto con l’acclamato La regina degli scacchi su Netflix. Composta da ben nove episodi, la produzione è un sapiente mix di thriller mozzafiato, venature di umorismo nero prettamente inglese e una suspense che si mantiene alta per tutta la durata.
Un interessante tocco italiano si trova dietro la macchina da presa: Elisa Amoruso, regista del documentario Chiara Ferragni – Unposted (2019) e, soprattutto, Orso d’Oro al Festival di Berlino per la serie Disney+ The good mothers, ha diretto tre dei nove episodi, affiancando Scott Frank.
Il cast, eccezionale e visibilmente in sintonia, riesce a catturare e mantenere l’attenzione dello spettatore. Matthew Goode (Downton Abbey, The Imitation Game, A Discovery of Witches) si cala nei panni di Carl, un uomo con profonde cicatrici fisiche e psicologiche. Al suo fianco, Chloe Pirrie (The Crown, La regina degli scacchi, Black Mirror) è Merritt Lingard, una procuratrice dalla dialettica affilata e spietata. Kelly Macdonald (Trainspotting, Harry Potter, Tata Matilda) interpreta la dottoressa Rachel Irving, la supervisore di Morck, un personaggio avvolto nel mistero e con molti segreti.
Completano il quadro Alexej Manvelov (Akram Salim), un rifugiato siriano dal passato enigmatico che diventa il nuovo partner di Morck; Leah Byrne (Rose), un’altra reietta confinata nel seminterrato; Jamie Sives (James Hardy), l’ex partner paraplegico di Carl; e Mark Bonnar (Stephen Burns), procuratore generale.
Questa prima avvincente stagione si basa su La donna in gabbia (Kvinden i buret), il primo romanzo della popolare saga, originariamente pubblicato in Danimarca nel 2007 e poi in Italia nel 2011, da Marsilio che ha interrotto la serie non traducendo gli ultimi due romanzi della serie.
Stai sprecando tempo. Non credo in Dio. Non credo in niente. Prendi me invece, Johannes, prendi me invece.
La vera protagonista di questa serie di successo è senza dubbio la sua ambientazione. Sebbene nei romanzi di Jussi Adler-Olsen la serie sia fedelmente calata nella cupa, fredda e affascinante Copenaghen, per esigenze produttive lo show televisivo ha scelto di spostare le sue radici in Scozia. Questa modifica, l’unico vero cambiamento rispetto all’opera letteraria, si rivela un punto di forza: i suggestivi paesaggi di Edimburgo arricchiscono enormemente la fotografia della serie, conferendo un fascino aggiunto e un’atmosfera unica.
Al centro della narrazione troviamo l’ispettore capo Carl Morck, un poliziotto dal fiuto brillante, ma la cui personalità lo rende un collega a dir poco difficile. Il suo sarcasmo tagliente gli ha inimicato gran parte del corpo di polizia di Edimburgo. Dopo una sparatoria che costa la vita a un giovane agente e lascia il suo partner paralizzato, Morck viene relegato nel seminterrato, assumendo il ruolo di unico responsabile del neonato Dipartimento Q. Questa unità, in realtà, è poco più di un’operazione di facciata, creata per distogliere l’attenzione pubblica dai fallimenti di una forza di polizia in crisi e con risorse limitate, ben felice di liberarsi di una figura così scomoda.
Tuttavia, più per caso che per una scelta consapevole, Carl inizia a radunare attorno a sé una squadra di emarginati e sbandati, tutti desiderosi di dimostrare il proprio valore. Così, quando decide di riaprire un caso irrisolto riguardante la scomparsa di un importante funzionario pubblico avvenuta anni prima, Carl torna a fare ciò che gli riesce meglio: scuotere le convenzioni, indagare a fondo e non accettare mai un rifiuto come risposta definitiva.
L’universo del Dipartimento Q, ideato dall’autore Jussi Adler-Olsen, si compone di una decina di romanzi noir polizieschi di origine danese. Il successo dei romanzi ha travalicato i confini nazionali: sebbene scritti in danese, sono stati tradotti in numerose lingue. L’ampio elenco include, tra gli altri, l’inglese, il cinese, il francese, il tedesco, il greco, l’italiano, il giapponese, lo spagnolo e lo svedese, testimoniando la loro diffusione globale. Una particolarità degna di nota riguarda il Penguin Group, che pur mantenendo le stesse traduzioni, ha scelto titoli differenti per i primi cinque romanzi nelle edizioni britanniche e statunitensi, allineando i titoli britannici a quelli degli adattamenti cinematografici.
La voce distorta proviene da un altoparlante piazzato da qualche parte nel buio: “Buon compleanno, Merete. Oggi sono centoventisei giorni che sei qui, e questo è il nostro regalo per te. Lasceremo la luce accesa per un anno, a meno che tu non sia capace di rispondere a una domanda. Perché ti abbiamo rinchiusa?” Merete Lynggaard, giovane parlamentare danese di successo, è a bordo di un traghetto il giorno in cui scompare senza lasciare tracce. I media si lanciano avidamente sulla storia e le ipotesi si avvicendano nei titoli: dal suicidio all’omicidio, dal tragico incidente al rapimento, fino alla sparizione volontaria. La polizia mette in campo tutte le forze, ma senza risultato: la donna sembra inghiottita dalla terra. Merete però non è morta. Chi la tiene segregata in modo tanto disumano in una prigione di cemento? E perché? Cinque anni dopo, Carl Morck, poliziotto svogliato e burbero, una spina nel fianco per tutti i colleghi, decide di riaprire le indagini con la sua Sezione Q, il nuovo reparto speciale per i casi irrisolti. Procedendo a ritroso nel tempo fra trame politiche e drammi familiari, Morck e il suo misterioso assistente siriano Assad si lanciano in una battaglia contro il disegno delirante di un criminale folle.
Un gruppo di persone influenti, la cui maggiore aspirazione è vivere al limite. Gente esperta, che ha lasciato un’impronta sul paese e pensa più in grande degli individui comuni. Un collegio esclusivo li ha uniti in gioventù, hanno fatto di Arancia meccanica il loro film culto, e dopo vent’anni la passione per la caccia li tiene ancora insieme. Sono potenti e sono ricchi, divorati dall’eccitante inquietudine della sfida, ma nonostante le carriere impeccabili, sui loro anni di scuola circolano storie sconvolgenti, sospetti di violenze mai denunciate, perfino del tragico omicidio di due studenti, fratello e sorella, i cui corpi martoriati furono ritrovati in una casa di vacanza non lontano dal collegio. Quando l’incartamento del caso ormai archiviato finisce misteriosamente sulla sua scrivania alla Sezione Q, Carl Morck si rende conto che tra quelle pagine c’è qualcosa di molto sbagliato e, con l’aiuto del suo assistente siriano Assad, decide di riaprire le indagini. Le tracce portano ai vertici della società, ad agenti di borsa e chirurghi estetici che regnano sulla debolezza della gente. Ma puntano anche al mondo opposto, quello degli emarginati e dei disperati, dove una senza tetto granitica ha deciso che chi ha abusato di lei, mortificandola, pagherà per le proprie azioni. Un’indagine che attraversa l’intera gerarchia sociale, e che rivela che troppo spesso il male nasce da diffidenza e assenza di empatia, e che freddezza e mancanza d’amore possono avere esiti mostruosi.
Dalla costa danese alle Orcadi, dopo aver galleggiato sulle acque del mare per chissà quanto tempo, una bottiglia che racchiude un vecchio messaggio ritorna in Danimarca e finisce sulla scrivania dell’ispettore Carl Morck, capo della Sezione Q per i casi irrisolti. Il pezzo di carta è ingiallito, la scritta confusa. Mancano alcune lettere, e l’acqua salmastra e la condensa hanno fatto il resto: il testo risulta incomprensibile. Fatta eccezione per una parola, scritta con il sangue: AIUTO. Grazie alla preziosa assistenza di Assad e di una Rose in veste inedita, non passerà molto prima di capire che a lanciare nel mare quel messaggio disperato sono stati due ragazzi imprigionati che chiedono di essere liberati. Ma chi sono questi ragazzi, e perché negli anni nessuno ne ha denunciato la scomparsa? Potrebbero essere ancora vivi? In un’indagine il cui ritmo incalza giorno dopo giorno e la tensione si fa sempre più palpabile, Morck incrocia la strada di una donna prigioniera di un matrimonio disperato e di un seducente rapitore che agisce con molto sangue freddo. Un uomo misterioso che lo conduce nel mondo chiuso delle sette religiose, dove troppo spesso il significato di “amore per il prossimo” viene tragicamente frainteso e menzogna e reticenza sono compagne silenziose di una fede distorta che può solo generare odio. Un uomo che conosce la verità spaventosa che le onde del mare hanno trascinato alla deriva troppo a lungo.
Una piccola isola remota dove un tempo venivano relegate donne scomode, o semplicemente sfortunate, umiliate e maltrattate in nome del mantenimento di un ordine folle. Nete Hermansen era riuscita a scappare – o almeno è quello che credeva. Il giorno in cui il passato la riagguanta, la sua sete di vendetta si fa incontenibile, e la Sezione Q guidata da Carl Mørck si trova ad affrontare uno dei casi più difficili che abbia mai avuto tra le mani. Cosa successe, veramente, su quell’isola cinquant’anni prima? Con una vita privata a dir poco ingarbugliata e un caso di omicidio che lo coinvolge in prima persona, Carl Mørck non è nello stato d’animo adatto per affrontare una nuova indagine. Ma il macabro scenario che emerge dopo la riapertura di un cold case sull’inspiegabile scomparsa di una prostituta, piccola tessera di un mosaico molto più grande, non gli dà alternativa.
Marco ha solo quindici anni ma non ha mai avuto un’infanzia. È cresciuto in una banda di criminali il cui capo, il cinico e violento Zola, lo obbliga a un’esistenza squallida fatta di accattonaggio e piccoli furti. Ma non ha mai accettato quel destino, e un giorno riesce a disertare. Quando s’imbatte in un terrificante segreto che Zola e i suoi sono disposti a tutto pur di mantenere tale, la sua fuga si trasforma in una lotta per la vita. Quello che Marco non sa è che la sua famiglia non è la sola a volerlo morto. Banchieri, diplomatici e alti funzionari statali sono coinvolti in una truffa insanguinata che allunga i suoi tentacoli fino alla giungla dell’Africa centrale, e temono di cadere uno dopo l’altro come tessere di un gioco del domino se lui racconterà quello che ha visto. Neppure Carl Morck, alla guida della Sezione Q, è disposto a lasciarsi sfuggire il ragazzino dallo sguardo ardente incrociato per caso nelle strade di Copenaghen, e insieme ai suoi assistenti – la fantasiosa Rose e il sempre più misterioso Assad – è deciso a interrompere quella fatale catena di eventi.
La promessa. (Vol. 6)
La consueta pennichella mattutina di Carl Mørck nel seminterrato della centrale di polizia di Copenaghen viene bruscamente interrotta dalla telefonata di un collega di Bornholm, la più orientale delle isole danesi. Da diciassette anni l’ispettore Christian Habersaat cerca senza successo di far luce sulla morte misteriosa di una ragazza, che gli apparve allora su una strada di campagna, appesa a testa in giù tra i rami di un albero. La Sezione Q, specializzata in casi irrisolti, è la sua ultima speranza. Burbero e svogliato come al solito, l’ispettore Mørck è riluttante ad accollarsi un nuovo caso. Ma quando, poche ore dopo, lo stesso Habersaat muore in circostanze drammatiche, si sente in dovere di precipitarsi nella remota isola del Mar Baltico insieme ai suoi due stravaganti assistenti, Rose e Assad. In quel luogo lontano dal mondo, la Sezione Q al completo dovrà indagare su personaggi dalla volontà d’acciaio e dalle incredibili doti manipolatorie, disposti a tutto pur di raggiungere i loro fini e difendere i loro interessi. Sette dai riti esoterici, guru carismatici e ragazze troppo ingenue: l’immersione della squadra più anticonformista dell’intero corpo di polizia nelle acque torbide di un’inchiesta costellata di misteri e false tracce porta alla luce il marcio ben dissimulato della società danese contemporanea.
Sono giovani, belle e spavalde, indossano abiti alla moda e trascorrono ore a truccarsi e a pettinarsi. Sognano le luci dello showbiz e le copertine delle riviste, ma intanto sfruttano gli uomini e la generosità del welfare danese. Vivono di espedienti e non hanno paura di niente. Non si rendono conto, però, che il pericolo è in agguato là dove meno se lo aspettano, incarnato dalla persona che avrebbe il compito di proteggerle e aiutarle a riconciliarsi con la società e con la vita attiva. Una persona dalla mente turbata che ha deciso di affrontare a modo suo quei “parassiti”, con astuzia e discrezione. Tanto che sulle prime Carl Mørck non dedica attenzione alla sequela di misteriosi incidenti, preso com’è dalle diffamanti accuse d’insuccesso che pesano sulla Sezione Q. Ma com’è possibile? La sezione da lui diretta non è forse il fiore all’occhiello della centrale di polizia di Copenaghen? Ci vorrebbe la mente lucida e lo spirito d’iniziativa di Rose, ma Rose è in malattia, e stavolta i fantasmi che la perseguitano non sembrano intenzionati a lasciarla andare tanto facilmente. A Carl non resta che la sorniona saggezza di Assad, capace come sempre d’inventare soluzioni originali e d’intuire nessi imprevisti tra episodi in apparenza lontani. Insieme, districandosi tra poliziotti inaffidabili e rei confessi mitomani, riescono a collegare il cadavere di un’anziana, ritrovato in un parco cittadino, al vecchio omicidio di un’insegnante giovane e bellissima. Ma quando Rose scompare dalla faccia della terra, Carl, Assad e Gordon – da sempre innamorato della collega – sono presi da un vortice d’inquietudine. Non c’è nulla di più urgente, adesso, che ritrovare Rose, l’anima fragile e preziosa della Sezione Q.
Quando, lungo la costa di Cipro, le onde spingono a riva il cadavere di una donna mediorientale, il grande contatore della vergogna che si affaccia sullo stesso mare a Barcellona segna il numero 2117. Tante sono le vittime del Mediterraneo dall’inizio dell’anno, tanti i disperati che nella loro fuga verso l’Europa non ce l’hanno fatta. Ma la donna senza nome non è annegata mentre cercava di raggiungere la terra promessa, perché qualcuno l’ha uccisa prima, gettandone poi il corpo in acqua. E mentre i media di tutto il mondo fanno circolare la sua immagine, un ragazzo di Copenaghen, novello samurai rinchiuso da mesi nella sua stanza a giocare a Kill Sublime, mette a punto un piano folle per vendicarla. Anche Assad, l’enigmatico assistente di Carl Mørck, nell’istante in cui riconosce la nuova vittima del mare ha un violento crollo nervoso. Come una misteriosa forza della natura, per più di dieci anni l’uomo dai mille talenti ha lavorato ai casi dimenticati affidati alla Sezione Q, ma nessuno conosce veramente la sua storia, nessuno potrebbe giurare sulla sua origine, tanto meno immaginare i segreti che custodisce. Mentre ha inizio un estenuante conto alla rovescia per fermare un attentato che potrebbe spazzare via uno dei centri nevralgici del vecchio continente, il resto della Sezione Q, Gordon e Rose in testa, si trova ad affrontare l’inchiesta a più alto tasso emotivo che abbia mai avuto tra le mani. Per tutti, sarà una sconvolgente corsa contro il tempo, che potrebbe finalmente restituire ad Assad il suo passato.
Nel giorno del suo sessantesimo compleanno, una donna si toglie la vita. Quando il caso finisce sulla scrivania del Detective Carl Mørck, non riesce a immaginare cosa questo abbia a che fare con il Dipartimento Q, la divisione di Copenaghen che si occupa di casi irrisolti, dato che la causa del decesso sembra evidente. Tuttavia, il suo superiore, Marcus Jacobsen, è convinto che ciò sia collegato a un caso irrisolto che lo tormenta dal 1988. Su insistenza di Marcus, Carl e la squadra del Dipartimento Q – Rose, Assad e Gordon – iniziano a indagare con riluttanza. E scoprono rapidamente che Marcus ha ragione: ogni due anni, negli ultimi trent’anni, ci sono stati decessi insoliti e impeccabilmente tempificati con connessioni tra loro che non possono essere ignorate, inclusi misteriosi cumuli di sale sulle scene. Man mano che l’indagine si approfondisce, emerge che questi “incidenti” fanno in realtà parte di un sinistro piano omicida. Di fronte al loro caso più difficile, reso ancora più complicato dalle restrizioni dovute al COVID-19 e dalle sfide delle loro vite personali, il team del Dipartimento Q deve affrettarsi a trovare il colpevole prima che venga commesso il prossimo omicidio, poiché sta diventando sempre più chiaro che l’assassino è tutt’altro che finito.
Il giorno dopo Natale, il capo del Dipartimento Q, il Detective Carl Mørck, si ritrova ammanettato in un’auto della polizia diretta verso la prigione di Vestre a Copenaghen. Dopo 15 anni, un caso violento del suo passato lo ha raggiunto. Le accuse di traffico di droga e omicidio minacciano di distruggere la sua vita e la sua carriera. Ma è stato incastrato. Qualcuno ha messo una taglia da un milione di dollari sulla sua testa per assicurarsi che non parli, mettendolo in grave pericolo tra i criminali incarcerati e gli ufficiali corrotti della prigione. La domanda che rimane è: perché? I colleghi di Carl al Dipartimento di Polizia di Copenaghen gli voltano immediatamente le spalle, lasciando che l’unico team su cui poter contare sia quello sempre fedele del Dipartimento Q. In cerca di risposte, Rose, Assad e Gordon devono disubbidire agli ordini diretti dei vertici per cercare di svelare il caso. Potendo contare solo l’uno sull’altro e con la battaglia di Carl contro i sicari della mente sconosciuta che peggiora di giorno in giorno, devono lavorare più velocemente che mai se vogliono riabilitare il suo nome – e salvargli la vita.”
DLIN DLON – Comunicazione di servizio
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L’anno nuovo corre decisamente veloce ed il vostro Autore preferito non può certo non parlarvi della novità che ancora manda tutti in visibilio, cari Lettori! Vi sveliamo che le stagioni sono due, ma sono già state confermate una terza ed una quarta più uno spin-off, tanto per cominciare. Non è sicuramente un ballo – anche se so che ci sperate molto – né tantomeno l’inizio della Stagione [se non di nuove serie tv!], ma della famiglia Bridgerton, la famiglia più prolifica dell’altà società londinese. Ne avete già sentito parlare, vero?
da «Le cronache mondane di Lord Netflix» Marzo 2022
*AGGIORNAMENTO 3 STAGIONE*
Con un incipit del genere, se siete assidui frequentatori di Netflix, saprete sicuramente di cosa stiamo parlando. Una delle serie più chiacchierate che ha concluso ed iniziato il 2020 con uno share pazzesco. Uscita il 25 dicembre 2020, stiamo ovviamente parlando dei Bridgerton, serie tv britannico – statunitense prodotta dal colosso Shondaland che ha avuto visualizzazioni da record arrivando ad essere una delle serie più viste dell’anno. Nel 2021, cinque mesi dopo il suo “debutto in società.”, la serie era ancora nella Top Ten di Netflix. E’ stato annunciata l’uscita della seconda stagione a fine 2021, incentrata sul secondo romanzo Il visconte che mi amava della fortunata serie di Julia Quinn. I protagonisti principali sono Anthony Bridgerton e Kate Sheffield, diventata Kate Sharma per riflettere l’eredità indiana dell’attrice che la interpreta. Inutile dire che non stiamo aspettando altro che il 25 marzo per poter vedere la nuova stagione.
Non so se vi è giunta voce cari Lettori, ma sta per esplodere, di nuovo, la #Bridgertonmania.
Scopriamo insieme qualcosa in più sul diamante più chiacchierato di Netflix:
La prima serie è composta da 8 episodi da 60 minuti circa, la seconda composta anch’essa da 8 episodi da 60 minuti circa.
I veri protagonisti della prima e della seconda stagione sono sicuramente i meravigliosi costumi insieme alle incantevoli location.
E’ stata definita un mix tra il compianto Dowtown Abbey, 50 sfumature di grigio, la nostra amata Jane Austen e l’intramontabile Gossip Girl.
Lady Whistledown è doppiata in lingua originale dalla meravigliosa Julia Andrews che tutti ricorderete in ruoli importanti come Mary Poppins o la Regina Clarisse Renaldi di Pretty Princess (2001).
Sono scoppiati numerosi dibattiti in merito alla scelta di inserire nel contesto storico in cui è ambienta la serie personaggi di colore – con pari opportunità e diritti – rendendo Bridgerton all’avanguardia e per nulla scontata.
Una presunta scena di stupro ai danni del nostro amato Duca di Hastings (per chi avesse letto i libri è sicuramente a conoscenza di tale scena anche nei libri)
Phoebe Dynevor (Daphne Bridgerton) tornerà nei panni della deliziosa Daphne, ma non sarà presente il suo affascinante marito Simon interpretato da quel man…ehm, volevamo dire da Regé-Jean Page.
Ci sarà però, probabilmente tramite flashback, il defunto, e molto compianto, visconte Edmund Bridgerton marito di Lady Violet e padre di tutti e otto i pargoli. Sarà interpretato da Rupert Evans. Chi ha letto i libri sa quanto profondamente Anthony sia stato colpito dalla scomparsa del padre e da un’ ape.
Ma da dove arriva questa serie televisiva? Dai libri, ovviamente, cari Lettori! Le padrone di casa qui hanno fatto in modo di sapere (leggere tutta la saga sembrava l’idea migliore) il più possibile per potervene raccontare con dovizia di particolari. La saga dei Bridgerton è ispirata alla serie di romanzi a stampo storico – sentimentale di Julia Quinn che racconta appunto di questa famiglia composta dalla viscontessa Lady Violet rimasta vedova e dei suoi otto figli Anthony, Benedict, Colin, Daphne, Eloise, Francesca, Gregory e Hyacinth. Come da tradizione familiare, a dire il vero più per comodità, hanno l’iniziale del nome in ordine alfabetico. La saga è ambientata nel diciannovesimo secolo, a cavallo tra il 1813 ed il 1823, considerato il periodo regency. Ci sono ben 8 romanzi, pubblicati tutti dalla casa editrice Mondadori, che seguono le vicende degli otto rampolli di casa Bridgerton a partire dal capofamiglia allergico all’amore Anthony per concludere con l’indomabile Hyacinth che all’inizio di tutto ha solamente dieci anni. I romanzi sono così suddivisi:
E se volete saperne qualcosa in più sui libri in questione potete vedere cosa ne pensiamo qui.
I Bridgerton – tra debuttanti e scapoli d’oro, balli ed intrighi, l’etichetta dell’alta società ed i tanto amati/odiati pettegolezzi – ha scalato le classifiche, conclamando Julia Quinn come una delle migliori scrittici di genere regency presenti. L’autrice si è molto divertita a scrivere anche un secondo epilogo per tutti e otto i romanzi: un modo per far conoscere ai lettori cosa avviene dopo la magica parola “ fine”. Tutti gli epiloghi sono raccolti in un ebook.
Non ci è ancora dato sapere il motivo per il quale si parte dal libro di Daphne e non si sia seguito il naturale elenco dei fratelli, cioè dal più grande al più piccolo, ma non ci poniamo troppe domande cari Lettori…la curiosità, come si dice, uccide il gatto.
Tra la serie tv ed i romanzi ci sono parecchie discrepanze e all’inizio sarà difficile riuscire a conciliare la lettura dei romanzi con la visione della serie tv targata Netflix. Il nostro consiglio è: o di leggere i romanzi o di guardare la serie tv – in quanto quest’ultima è piacevole da seguire e con un senso logico se non si hanno letto i romanzi – ma tanto vi conosciamo cari Lettori, voi siete avidi di notizie, come le vostre Autrici e farete sia l’una che l’altra cosa, sicuramente.
Per la croce di alcuni e la delizia di altri non ci resta dunque che aspettare il 25 marzo per poter iniziare la maratona. Signore, insomma, arriva Anthony!
Sentite odore di rewatch? Certo che sì, perchè stanno arrivando i #POLIN! Bridgerton non smette mai di far parlare di sé: é stata infatti annunciata la terza stagione che vedrà protagonisti Colin Bridgerton e Penelope Fetherington. Evidentemente, non si segue il corso dei romanzo per cui dovremmo attendere per poter sapere di Benedict Bridgerton, il secondo fratello.
Cosa sappiamo sulla nuova stagione? Sarà composta sempre da ben 8 episodi, ma dovremmo soffrire di più perché la terza stagione sarà divisa in due parti: i primi quattro episodi saranno disponibili su Netflix a partire dal 16 maggio, i restanti quattro saranno disponibili dal 13 giugno.
Dove eravamo rimasti con il finale della seconda? Anthony e Kate hanno finalmente avuto il loro lieto fine, Eloise e Pen hanno litigato, Colin non sa bene che pesci pigliare ed inoltre abbiamo scoperto chi è davvero Lady Whistledown. Insomma, molti interrogativi sono rimasti in sospeso e con questi nuovi episodi sicuramente verranno date anche molte risposte.
Dal trailer si può notare il cambio look dei protagonisti di questa stagione, Penelope e Colin e la stagione si prepara a una nuovissima ondata, molto succulenta, di pettegolezzi. Per far scalpitare ancora di più i fans, l’account ufficiale di @bridgertonnetflix ha rilasciato molte immagine promozionali che ci stanno facendo cuocere a fuoco lento, lentissimo.
Durante il panel di San Valentino sono stati inoltre diffusi i titoli in lingua originali di tutti gli episodi:
Out of the Shadows
How Bright the Moon
Forces of Nature
Old Friends
Tick Tock
Romancing Mister Bridgerton
Joining of Hands
Into the Light
Ci è giunta voce che finalmente si sa qualcosa in più sulla soundtrack di questa super attesa stagione 3. Le nuove cover orchestrali (vengono citati nomi come Taylor Swift, BTS e addirittura l’apparizione di Pitbull) entrano in grande stile, aggiungendo ancora più romanticismo e batticuore alle incredibili scene di ballo, immancabili e tratto distintivo di Bridgerton, che abbiamo imparato ad amare e ad aspettarci. Il supervisore Justin Kamps ha detto a Tudum di essere in grado di incorporare queste nuove cover in scene che non sono necessariamente scene danzanti. Insomma, non stiamo più nella pelle! Nell’episodio 1 ci sarà l’energica ‘abcdefu‘ di Gayle e interpretata da Vitula e Kamps ci dice in merito:
Che modo fantastico di iniziare le cover per la stagione," dice Kamps a Tudum. "Penso che Gayle stessa sia una persona fantastica. E se hai mai visto Gayle esibirsi quando quella canzone parte, tutti la stanno urlando ed è un'energia enorme.
Nell’episodio 2 avremo ‘Dinamite‘ dei BTS interpretata dai Vitamin StringQuartet
"La stiamo sentendo durante una delle sequenze di ballo," dice Kamps. "È una canzone perfetta, leggera e ballabile, per i nostri ballerini che sono stati coreografati su di essa."
e ‘Jealous‘ di Nick Jones, interpretatada Shimmer
"È una delle canzoni preferite di mia moglie," dice Kamps, "ed è una melodia fantastica."
Nell’episodio 3 ci saranno ‘Cheap Thrills‘ di Sia, interpretata dai Vitamin String Quartet
"Un'altra traccia incredibile," dice Kamps. "È un ottimo ingresso al ballo."
e ‘Happier Than Ever‘ di Billie Eilish, interpretata da Vitamin String Quartet
"Questa era una canzone che è stata effettivamente utilizzata sul set per la coreografia di questo ballo, cosa che non succede sempre," dice Kamps. "Questo è un altro momento speciale in cui quella canzone era proprio la canzone giusta per quella danza e aveva anche senso tematicamente."
Nell’episodio 4 ci saranno ‘Snow on the Beach‘ di Taylor Swift e Lana Del Rey interpretata da Atwood Quartet
"Ogni anno è l'anno di Taylor, come sappiamo, ed è solo sempre più grande," dice Kamps. "Sono molto emozionato che ci abbiano dato il permesso di usare la canzone perché penso che sia un momento bellissimo."
e ‘Give me Everything‘ di Pitbull interpretata da Archer Marsh
"È un po' al di fuori del suono delle cover che ascoltiamo di solito," scherza Kamps. "Si avvicina quasi di più a un suono pop, leggermente, solo perché la canzone originale è un traccia pop davvero potente."
Oltre alle nuove cover, uscirà la prima canzone originale della serie. Scritta da un team di artisti di prim’ordine ‘All I Want‘ sarà presente nella seconda parte della stagione e sarà interpretata da Tori Kelly. In quanto a soundtrack, Bridgerton non ha mai deluso e sinceramente non vediamo l’ora di vedere questa nuova stagione.
Il periodo più bello (e più brutto) dell’anno è arrivato. Nonostante, data la situazione in cui ci troviamo, sia decisamente meno “festoso”. Ma torniamo al Natale. È il momento dei regali da mettere sotto l’albero e da regalare. Che cosa gli regalo? Questo potrebbe piacergli? E quest’altro? Raramente un amante dei libri riceve il libro che desidera davvero sotto l’albero, a meno che casualmente insieme alle palline sull’albero non ci sia anche una wishlist, apparsa come per magia. Ora, cosa regalare a Natale a quell’amic@ – a quell’ibrido a metà tra un lettore seriale ed un cinefilo – che oltre a essere un’appassionat@ di libri è anche un’amante delle serie TV? Molto semplice… il libro da cui è tratta una delle sue serie preferite. Quasi sempre, il libro da cui è tratta la serie tv è decisamente meglio rispetto alla suddetta riproduzione televisiva e l’ibrido sopracitato rimarrà sorpreso dal vostro regalo.
Ci sono davvero moltissime serie tratte dalle serie tv. Noi ne abbiamo scelte alcune, ma l’elenco è davvero lungo. Piccola postilla: è possibile che l’ibrido che avete come amic@ abbiamo già il libro della serie tv che adora per cui alla fine di questo primo post del Calendario dell’Avvento c’è una soluzione al vostro problema.
La regina degli scacchi
Impossibile non conoscerla se siete abbonati a Netflix, anche perché è ancora in tendenza. Come avete fatto a perderla? Noi Bistrotte ne abbiamo ampiamente parlato qui e, se il vostro ibrido ha visto la serie tv, ricevere il libro sarà sicuramente un regalo più che apprezzato. Il problema è trovarlo questo libro perché è di difficile reperibilità, attualmente, ma non demordete. Mancano ventiquattro giorni a Natale. Avete tempo.
Dash & Lily
Finito in wishlist in tre secondi netti, anche di questa love story natalizia ne abbiamo parlato nei giorni scorsi, proprio qui. Se da giorni sentite parlare l’ibrido che avete come amic@ di questa serie tv non potete non fargli trovare sotto l’albero di Natale il romanzo.
22.11.63
L’ibrido in questione starà ancora piangendo amaramente su questa meravigliosa serie tv, ma avrà anche il libro? Quasi sicuramente sì, forse no. Nel caso non lo abbia non può certo mancare alla sua collezione questo piccolo gioiello del genere sci-fi. Se invece il vostro ibrido preferito non conosce questo romanzo e questa serie tv potrete rendere il suo Natale decisamente più interessante. Per i primi mesi del 2021 vi parlerà solo di questo. Fatelo felice, guardate con lui/lei la miniserie in questione.
Virgin River
Con questa serie tv, vedrete che per ben 22 Natali starete beli che tranquilli. Infatti la tanto acclamata serie è composta da ben 22 romanzi. Sinceramente non ho ben capito quanti ne siamo stati effettivamente tradotti, ma abbiate fede tra 22 anni dovrebbero averli tutti tradotti nel caso. Aggiungiamo che la serie TV è nettamente migliore come intreccio e la storia risulta meno banale e più movimentata. Parliamo comunque di un drammone romance. Che sia chiaro.
The man in the High Castel
Questa è Amazon che colpisce e miete ibridi ossessionati da questa serie ambientata in un mondo completamente diverso dal nostro. Un libro ed una serie tv che non possono mancare nella collezione di ogni bibliofilo che si rispetti.
L’altra Grace
Questa serie tv non ha alzato polveroni ed è rimasta nelle retrovie per un bel po’ tempo, ma nel caso in cui il vostro ibrido non abbiamo letto il libro e non abbia visto la serie tv questa potrebbe essere l’occasione per farlo staccare dall’ennesimo rewatch della sua serie tv preferita.
Outlander
Chi non conosce questa serie? Anche qui non ne avrete per 22 anni, ma per una 20 di sicuro i regali tra Natale e compleanno sono sicuramente assicurati. Chiaramente chi segue la serie non è certo per quel gran scozzese di Sam Heughan, ma per la storia di per sè. Chi non vorrebbe d’altronde viaggiare nel tempo?
Questi sono solo alcuni esempi di serie tv tratte dai libri e potremmo stare qui fino a Natale dell’anno prossimo.
Soluzione: Se l’ibrido ha già il libro comprategli il cofanetto dei DVD. Nel mentre che lui o lei guarderà e riguarderà la serie consumando i DVD, voi avrete tempo di pensare al prossimo regalo. Nel dubbio, comprate un paio di ciabatte. Sono utili, sono belle e non impegnano.