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Gli straordinari fallimenti di Leopold Berry, Ransom Riggs (Sunderworld 1) – recensione

«Leopold Berry aveva cercato di ignorare il procione sull’albero fuori dalla finestra ma, come succedeva con molte altre cose nella sua vita, sembrava un’impresa impossibile».



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Vampiri e Profezie: Viaggio nel Cuore de ‘La figlia del sangue’ il romanzo di Liza S. – recensione



L’autrice.


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La torre d’avorio di Paola Barbato. Folle è chi non vuole leggere questo libro. – recensione


Il libro.


L’autrice.


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La notte di Artemide, Laura Fiamenghi

DLIN DLON – comunicazione di servizio
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‘”The Favorites” di Layne Fargo: lo sport romance dell’anno tra passione e competizione nel mondo del pattinaggio – la nostra recensione

‘The Favorites‘ è un romanzo suggestivo e irresistibile.
È davvero un’ossessione e vi rimarrà in testa per molto tempo, anche dopo averlo finito.
Dopotutto non è quello che succede quando si legge un buon libro?
Layne Fargo scrive storie drammatiche con una, accentuata e gradita, componente femminista.
E preghiamo che continui a scriverne: è davvero un talento.

Ero scettica, e anche molto, su questo romanzo, ma sono stracontenta di essermi sbagliata.
Dimenticatevi le storia d’amore patinate, lasciate per uno momento da parte gli sport romance che parlano di hockey, fermatevi qui e leggete.
Se siete appassionati dei romanzi sportivi, dovete leggere questo romanzo.
Se cercate una storia intensa che vi faccia soffrire ed emozionare, che sia oltre la semplice storia d’amore tra due atleti (una componente psicologica presente e ben scritta) dovete leggere questo romanzo.
Se ancora non vi ho convinto, aggiungo che lo hanno definito lo sport romance dell’anno (almeno fino ad ora) e hanno ragione da vendere.

Infiliamoci un po’ nella storia: uscito per Mondadori a inizio marzo, con una copertina ed una trama accattivanti, ‘The Favorites‘ è un romanzo che narra la complesse dinamiche di una coppia di atleti, Katarina Shaw e Heath Rocha, e la loro avventura, anche sentimentale, nel mondo artificiosamente raffinato del pattinaggio di figura, descrivendo la competizione spietata e le pressioni affrontate dagli atleti.
Kat e Heath sono una coppia di talentuosi pattinatori la cui relazione, sia fuori che dentro la pista, è un ottovolante di amore e odio, passione e conflitti.
Dopo che un incidente alle Olimpiadi mette fine alla loro storia i due si separano per un lungo periodo.
Si sprecano le speculazioni e i pettegolezzi, ma solo loro sanno come sono andate realmente le cose.
Dieci anni dopo quel tragico evento, un documentario riaccende l’interesse del pubblico e Katarina decide non rimanere più in silenzio e raccontare la verità sul passato suo e di Heath.
La storia viene raccontata in prima persona proprio attraverso il punto di vista della protagonista e le interviste e testimonianze di chi li conosce ed ha lavorato e vissuto a stretto contatto con loro (cosa che ho adorato davvero). Tutto ciò aggiunge un tocco documentaristico e originale alla storia.

Immagine presa da Pinterest

L’autrice, con una prosa meravigliosa, nel descrivere le emozioni dei protagonisti scava a fondo nell’animo umano, esplorando temi e sentimenti forti: l’ambizione che divora, i sacrifici che annientano, le relazioni che avvelenano e i giochi di potere che corrompono. La protagonista, incarnazione della maggior parte di questi temi, non ha paura a mostrare le ferite più profonde e la parte più oscura ed egoista dell’animo umano.
Il romanzo, inoltre, mette in luce la fragilità dell’essere umano e la forza di volontà che, spesso, spinge a oltrepassare i propri limiti.

Con ‘The Favorites‘, ho provato emozioni contrastanti e potenti: dall’esultanza alla disperazione, dalla tensione al sollievo.
È, a mio avviso, uno dei romanzi più memorabili del 2025.

Non serve che mi dilunghi, leggetelo e, sono praticamente certa, mi darete ragione.

Vi consiglio anche di ascoltare la playlist dedicata.


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L’epica saga de ‘Il trono di ghiaccio’ di Sarah J. Maas – recensione


L’ordine di lettura










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Il Mercante di Vendette: il retelling firmato Bianca Marconero è imperdibile


“Il Mercante di vendette” è ambientato alla Stratford, una prestigiosa scuola d’élite dove gerarchie, rivalità e inquietanti leggende si intrecciano con le lezioni e i segreti gelosamente custoditi. La leggenda più famosa è quella del “Mercante di vendette”, una figura misteriosa che regola i conti (dietro lauto compenso) per chi ne fa richiesta. Alcuni, come Otello Spencer e Iago McGregor, non credono alla sua esistenza; altri, come Bianca Duchamp, sono determinati a smascherarlo.
Nella sua ricerca della verità sul Mercante, Bianca si trova intrappolata nell’enigma che è Iago. Perché non riesce a stargli lontana e perché lui la tratta male, mentre con gli altri è sempre gentile? Dubbi e domande che porteranno Bianca a scontrarsi con una realtà scomoda e a mettere in gioco tutto: cuore, mente e anima.


Devo ammetterlo, conoscevo a grandi linee la tragedia di “Otello”, ma questo riadattamento mi ha piacevolmente scombussolato e sorpreso.
L’Otello è comunque un’insieme di sentimenti negativi che culminano in una tragedia. Ne ‘Il mercante di vendette‘, al contrario, ti ritrovi a fare il tifo per il “cattivo” #morallygrey della storia.
Se si aggiunge che mi sto appassionando sempre di più ai dark academy e, come previsto, lo stile di scrittura di Bianca Marconero non ha deluso le mie aspettative ne esce fuori un retelling che ti assorbe completamente.

La lettura mi ha tenuto incollata alle pagine (con anche un po’ di tachicardia in alcune parti) creando una tensione palpabile – Bianca è una maestra nel costruire atmosfere suggestive – e alimentando la mia curiosità su come si sarebbe evoluta una storia il cui finale è noto a tutti.
In alcuni momenti, mi ha ricordato ‘Dio di Illusioni‘ di Donna Tartt, soprattutto per l’ambientazione, gli intrighi complessi e alcune dinamiche psicologiche dei personaggi.

Acquistando il romanzo sul sito della Giunti o ordinandolo nella vostra libreria è possibile ricevere una copia personalizzata del romanzo con i meravigliosi sprayed edges di nola_sprayed_edges.

Ringraziamo Bianca Marconero e la Giunti Editore per averci dato, di nuovo, la possibilità, di leggere questo nuovo romanzo in cambio di una nostra opinione onesta.
Ed eccola quindi la nostra onesta opinione: dovete assolutamente procurarvi il romanzo e leggere con i vostri occhi come si può cambiare una storia tragica in una di rinascita e rivincita.


Chi è Bianca Marconero?

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Draghi e Ribellione: la Storia di Rya. ‘Naken Rai’, il nuovo romanzo fantasy di Roberta Martinetti.



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La trilogia fantasy ‘La principessa degli Elfi’ di Licia Oliviero – segnalazione


La principessa degli Elfi

Layra ha vissuto i primi dieci anni della sua vita completamente all’oscuro delle sue origini e del suo retaggio, consapevole soltanto di essere diversa da tutti gli altri a causa del diadema azzurro che le cinge la fronte come un tatuaggio: quel simbolo la designa come principessa degli Elfi della Luce e il suo destino è riscattare il suo popolo dalla tirannia degli Elfi Oscuri, che hanno usurpato il suo trono. Non appena scopre la verità, la giovane viene rapita dai demoni e solo quattro anni dopo ritrova la libertà. La prigionia l’ha marchiata e la sua fiducia nel prossimo è quasi scomparsa, eppure Layra riuscirà a trovare l’amore e l’amicizia, sebbene il suo futuro sia incerto, costellato di tradimenti, fughe e nemici disposti a tutto pur di catturarla. Per sopravvivere dovrà scendere a patti con la propria identità e con la propria magia e dovrà farlo in fretta: il re degli Elfi Oscuri ha dei piani per lei e nulla lo fermerà dall’attuarli. Un racconto magico capace di evocare le forze del Bene e del Male, sovrane del destino di ognuno di noi.


La principessa degli Elfi – La rivolta

L’Oscurità sembra aver vinto ed eclissato la Luce. Layra e Ally sono tenute prigioniere dal re degli Elfi Oscuri, intenzionato a sfruttarle per i propri scopi, mentre Anter è libero in un regno prostrato e in catene.
Catene che iniziano a cedere, forzate dagli Elfi della Luce ribelli che, sfuggiti ai rastrellamenti nemici, intendono riconquistare la libertà perduta e il regno.
I pericoli sono innumerevoli e la forza del nemico soverchiante, ma i tentativi dei ribelli e la determinazione di Layra condurranno a una nuova battaglia, il cui esito incerto, però, potrebbe richiedere un prezzo davvero troppo alto.


La principessa degli Elfi – La maledizione

È trascorso più di un anno da quando gli Elfi della Luce hanno vinto la battaglia contro le forze dell’Oscurità e nel loro regno la vita è tornata a scorrere serena.
La pace, però, non è destinata a durare.
Amos è determinato ad annientare coloro che lo hanno sconfitto, attuando una terribile vendetta: improvvisamente dal regno della Luce i bambini iniziano a sparire senza lasciare traccia.
Layra, Anter e Ally si troveranno di nuovo al centro della tempesta, stavolta nel regno degli Elfi Oscuri, lontani dai loro affetti e da chi possa offrire loro aiuto.
Siamo alla resa dei conti, ma sconfiggere Amos sembra impossibile finché la maledizione che lega lui e Layra è attiva. E presto risulterà chiaro che non sia l’unico ostacolo.
Fra alleati inaspettati e terribili segreti sepolti nel tempo, la Luce riuscirà a trionfare anche questa volta?


Chi è autrice?

Licia Oliviero è nata a Torre del Greco nel 1995. Laureata in Lettere Moderne nel 2018, ha conseguito la Laurea magistrale in Filologia Moderna con il massimo dei voti nel 2023.
Ha da sempre una fervida immaginazione e una predilezione per tutto ciò che appartiene al mondo della fantasia. Considera la lettura un bisogno primario, adora perdersi nei mondi di carta e inchiostro.
L’amore per la scrittura deriva direttamente da queste passioni, scrivere è stato inizialmente il mezzo per dare sfogo alla fantasia, mentre adesso è una necessità, capace di rapirla anche per giornate intere.
Il suo esordio letterario è stato “La Principessa degli Elfi”, seguito dagli altri due volumi della trilogia fantasy: “La Principessa degli Elfi – La Rivolta” e “La Principessa degli Elfi – La Maledizione”.
“Omega: La fine è solo il principio” è l’inizio di una nuova saga urban fantasy, a cui segue la raccolta di racconti “Omega: Momenti perduti”.

DLIN DLON – comunicazione di servizio

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Recensione di ‘Acqua e Nuvole’: quando l’abito non fa il monaco, un romanzo di Daniel Charneux

“Sapevano da una fonte pura che colui che aggiunge parole toglie significato”

Lo zen d’altri tempi…
Il libro ci racconta della vita di un monaco zen di quasi due secoli fa. Nella sua vita semplice sono nascosti tanti insegnamenti che permettono al lettore di comprendere come anche nelle piccole cose possiamo trovare la bellezza del mondo.

La storia risulta molto facile ed immediata, non si vuole insegnare o convertire il lettore ma lo scopo è quello di raccontare, né più né meno.
Alcuni direbbero che questo libro rappresenta un vero e proprio balsamo per la nostra anima scomposta da una vita caotica, consumistica, frustrante che non ci permette di fermarci un momento ad ammirare la vita che scorre.
I grandi saggi del passato affermerebbero “Panta Rhei”: bene questa potrebbe essere la sintesi perfetta per questo romanzo.

Acqua e nuvole è stato uno dei libri più semplici ma allo stesso tempo più profondi che io abbia mai letto in vita mia.
Penso che l’autore sia riuscito a trasformare momenti di quotidianità in un quadro
bellissimo che riesce a mettere in pausa lo scorrere del tempo.
Il libro ci insegna il
“benaltrismo”.

“Era lui che seguiva il sentiero o il sentiero che lo portava?”

L’impalcatura letteraria.
Il libro non risulta pesante nella lettura ed è impostato con capitoli molto brevi, come piacciono a me, ti permette di rimanere incollato alle pagine. La scrittura potrebbe essere definita “aneddotica” quasi frammentaria.
Il font e l’interlinea sono molto agevoli, questa è una caratteristica che apprezzo della casa editrice, particolarmente attenta ai bisogni dei suoi lettori.

Non giudicare un libro dalla copertina” ma io lo faccio comunque
È vero, la prima regola per un lettore dovrebbe essere questa ma io sono una lettrice anticonformista!
Per questo libro potremmo trovare una citazione più azzeccata, ovvero “L’abito non fa il monaco”. Devo però essere sincera con voi, in questo caso la copertina fa il monaco in tutti i sensi.
Una grafica devo dire molto rilassante ed azzeccata per il contesto letterario dell’opera. Basterebbe osservare il disegno per farci venire voglia di meditare! Lindau come ogni volta risulta essere una casa editrice attenta ad ogni dettaglio e coerente con l’opera.


Giudici siamo arrivati al voto finale!
Il libro, come avete capito dai paragrafi precedenti, mi è piaciuto molto!
Mi ha tenuto compagnia in questi primi giorni d’autunno molto frenetici per l’inizio della routine.
Il mio voto complessivo è di 5 stelline su 5.


Le info.

Titolo: Acqua e nuvole
Autore: Daniel Charneux
Traduzione: Laura Ferloni
Pagine: 216
Argomenti: Narrativa, spiritualità, Giappone

Quarta di copertina: Protagonista di questo delicato romanzo di Daniel Charneux è Ryōkan Taigu (1758-1831), monaco seguace della Sōtō-shū, una delle due maggiori scuole giapponesi del buddhismo zen, e poeta. Figlio di un amministratore benestante e destinato a replicarne la carriera, fin da piccolo trascurò la compagnia dei suoi coetanei per dedicarsi alla lettura e allo studio dei testi degli antichi saggi e dei poeti. Per un po’ cercò di conformarsi alle aspettative familiari, studiando per subentrare al padre nell’amministrazione del villaggio, ma il sentimento di estraneità per quel mondo e le sue regole si fece sempre più forte. Finì per abbandonare quella strada ed entrare in monastero, continuando a studiare, a scrivere
poesie e a coltivare l’arte della calligrafia. Diventato monaco, scelse di abitare in una capanna poverissima dove visse per anni, dedito alla meditazione e alla poesia e perfettamente appagato dalla pura gioia dell’amore per tutte le creature. Era ormai sessantenne quando, andata distrutta la sua dimora da eremita, tornò a risiedere in un monastero dove trascorse l’ultimo tratto della sua vita. Fu lì che stabilì una perfetta comunione spirituale con Teishin, una monaca poetessa di quarant’anni più giovane che gli fu accanto negli ultimi giorni.


L’autore.

Daniel Charneux è nato nel 1955 in Belgio, a Charleroi. Nel 2001 ha pubblicato il suo primo romanzo, Une semaine de vacance, che ha ricevuto il Prix du Comité des Usagers de la Bibliothèque centrale du Hainaut. Sono seguiti altri romanzi, raccolte di racconti, di poesie, testi satirici e biografie che hanno ricevuto svariati riconoscimenti tra cui il Prix triennal hainuyer de littérature française Charles Plisnier, il Grand Prix littéraire France – Communauté française de Belgique, il Prix Gauchez-Philippot e il Prix Alex Pasquier.


La casa editrice.

Edizioni Lindau
“Siamo una casa editrice indipendente, nata a Torino nel 1989.
Pubblichiamo libri di letteratura e saggistica, dal cinema all’attualità, dalla scienza alla psicologia.
Diamo voce alle opinioni, anche (e soprattutto) fuori dal coro.
Lindau è il nome di una piccola città situata su un’isola nel lago di Costanza.
Nata nel IX secolo su un preesistente insediamento romano, guadagnò rapidamente importanza grazie alla sua posizione adatta ai traffici. Con Federico II ottenne il diritto di fortificarsi e lo statuto di «città libera», e nel 1445 istituì il Mailander Bote, un servizio di collegamento postale con Milano, che ne fece un fondamentale nodo commerciale.
Proprio la sua immagine di città libera e operosa, circondata dalle acque alimentate dal Reno, su cui si affacciano tre diverse nazioni europee (Germania, Austria, Svizzera), al centro dunque di un continente determinante per la storia e la civiltà del pianeta, ha ispirato la scelta del nome quando a Torino, nel febbraio 1989, fu fondata la casa editrice.”

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Lezioni di Chimica di Bonnie Garmus: Emancipazione Femminile e Cucina nell’America degli anni 50 – recensione

Erroneamente si immagina che ‘Lezioni di chimica’ sia un racconto leggero, un incrocio tra un romanzo rosa e un libro di chimica, ma in realtà è molto di più.
L’esordio narrativo di Bonnie Garmus, romanzo dal successo planetario nel 2022, con uno stile di scrittura accattivante, ci racconta uno spaccato di vita dell’America degli anni 50 dove la figura della donna è limitata a essere vista solo come moglie, madre e casalinga.
Garmus si è ispirata alla figura di una chimica realmente esistita per creare il personaggio di Elizabeth Zott.
Il tema centrale del romanzo è il potere e l’emancipazione femminile, un tema importante ancora oggi, in una società prettamente patriarcale.
Un tema trattato con un umorismo tagliente, una buona dose di divertimento mai banale e un pizzico di emotività che ti taglia il cuore, tipo coltello affilato con un povero pomodoro.
Inoltre è un inno al potere della conoscenza: la scienza diventa uno strumento di emancipazione per Elizabeth, che utilizza le sue conoscenze per sfidare lo status quo.
Questo romanzo dovrebbe essere regalato e letto da tutti, senza distinzione di sesso.
È un romanzo che vale la pena leggere e regalare.


Cosa sei disposta a fare per affermare il tuo valore come chimica donna, in un mondo dominato dagli uomini?
Elizabeth Zott è l’eroina di cui non pensavamo di aver bisogno. Un personaggio forte, forse a tratti un po’ rigido, ma dalla straordinaria forza e fragilità.


Bonnie Garmus, attraverso la sua protagonista femminile, ci rivela una cucina diversa da quella a cui siamo abituati.
Basta con i sorrisi, i pizzi e i merletti: il potenziale c’è e va nutrito.
Essere una moglie servizievole, una brava madre o una perfetta casalinga è solo una piccola parte di ciò che una donna può essere.
Attraverso la chimica, vengono spiegati concetti di chimica organica applicati al cibo e alla nutrizione.
Non si tratta solo di preparare un piatto caldo, non è semplice cibo, non è solo cucinare.
Con “Cena alle sei”, Elizabeth rompe gli schemi televisivi, dando la possibilità alle donne di tutto il mondo di credere in se stesse, di far sentire la loro voce e di scoprire la sicurezza che già possiedono, quella di poter fare qualsiasi cosa, come vogliono e quando vogliono.
Fa capire che anche loro hanno una voce, e non solo quella che usano per parlare, ma una voce forte e chiara.


Un romanzo che vi farà vivere un’ampia gamma di emozioni, dalla risata alle lacrime. I personaggi secondari, con le loro sfaccettature, arricchiscono la narrazione e creano un mondo vivido e coinvolgente. Seiemezza, il fedele compagno a quattro zampe di Elizabeth, ruberà il cuore di ogni lettore.

Abbiamo parlato recentemente della miniserie prodotta da Apple TV e non potevamo non guardarla. Se non avete ancora né letto e neanche visto la miniserie vi consiglio di leggere prima il romanzo. Come ogni trasposizione sul piccolo schermo ci sono stati dei cambiamenti a livello di trama che non ho particolarmente apprezzato, ma ciò non toglie che il prodotto finale sia molto godibile da vedere.

DLIN DLON – Comunicazione di servizio

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Il romanzo.

Quarta di copertina: La cucina è chimica e la chimica è vita. La capacità di cambiare tutto, compresi se stessi, comincia da qui. Elizabeth Zott è magnetica. Se entra in una stanza, state certi che non le staccherete gli occhi di dosso: perché è bella, e perché ha quel modo schietto di esprimere il proprio pensiero, che scende come una lama sulla superficie molle della morale comune. Siamo nel 1952, ed Elizabeth è una giovane chimica che lavora all’Hastings Research Institute in California, un ambiente ferocemente maschilista dove il suo innegabile talento viene per lo più messo a tacere, sabotato, o usato per il prestigio altrui. Malgrado le difficoltà, il coraggio di rivendicare diritti e successi non viene scalfito e spinge Elizabeth a perseverare. C’è solo un uomo che ammira la sua determinazione: è Calvin Evans, genio della chimica in odore di Nobel, con il quale nasce un sentimento puro in cui condivisione delle formule e attrazione fisica vanno di pari passo. Ma la vita, come la scienza, è soggetta a trasformazioni, e qualche anno dopo la tempra di Elizabeth, ora madre single, folgora un produttore televisivo che le affida la conduzione di Cena alle sei, un programma di cucina che nelle sue mani diventa un appuntamento quotidiano immancabile per il grande pubblico. Il suo approccio rivoluzionario ai fornelli, infarcito di digressioni scientifiche, non mira solo alla preparazione di stufati, ma anche ad aprire gli occhi all’universo femminile. “Lezioni di chimica” è la storia di una donna irresistibile, che cade e si rialza più volte; è l’avventura di un’esistenza che ribalta gli schemi e costruisce un nuovo percorso, nonostante tutto. Con Elizabeth Zott si ride e si piange. È lei a dettare il ritmo, a indicarci quando andare a testa alta e quando invece è impossibile. Quello che sembra dirci, alla fine di tutto, è di non fermarci mai.


Chi è Bonnie Garmus?

Classe 1957, è una copywriter e direttrice creativa che ha lavorato per un’ampia gamma di clienti, negli Stati Uniti e all’estero, concentrandosi principalmente su tecnologia, medicina e istruzione. Le piace nuotare in acque libere, ha praticato canottaggio a livello agonistico ed è madre di due figlie piuttosto incredibili. È di Seattle, ma attualmente vive a Londra con suo marito e il suo cane, 99.

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La saga ‘The Legendborn Cycle’ di Tracy Deonn: Magia, Amicizia e Potere – recensione e ordine di lettura

Tracy Deonn è dotata di una penna affilata e di una immaginazione fervida, riesce infatti a trascinarci in un mondo dove mitologia arturiana e realtà contemporanea si intrecciano, dando vita a una saga che ha conquistato milioni di lettori.

Character art di Bree, Nick, Sel dell’illustratrice e designer Alyssa Bradley https://alyssa-bradley.com/

“The Legendborn Cycle” è un’epica avventura che esplora temi come razza, identità, potere e amicizia, il tutto condito da una dose generosa di magia e mistero.
Ma così, direte voi, sembrerebbe la ‘solita’ saga fantasy YA, invece uno degli aspetti più rivoluzionari di “The Legendborn Cycle” è la rappresentazione di personaggi afroamericani in ruoli di potere e centralità.
Bree Matthews, protagonista della saga, è una giovane donna nera che scopre di appartenere a una società segreta di discendenti dei Cavalieri della Tavola Rotonda.

Questa scelta narrativa è fondamentale, offre finalmente una visione diversa e più inclusiva del genere fantasy, spesso dominato da personaggi bianchi (e etero, quasi sempre).
Deonn inoltre intreccia abilmente la mitologia arturiana con la storia afroamericana, creando un’opera che riflette l’esperienza complessa e multiforme degli afroamericani negli Stati Uniti.
Questa intersezione culturale arricchisce la narrazione e offre una nuova interpretazione di miti e leggende ancestrali non mancando però di essere comunque una storia di grande intrattenimento e di ottima fluidità che è impossibile lasciare sul comodino.
Oltre a esplorare il tema dell‘identità e dell’appartenenza, l’autrice affronta questioni sociali rilevanti come il razzismo, il potere e l’importanza della comunità. La sua scrittura non è solo evasione, ma anche un invito alla riflessione.
E non finisce qui, sebbene non sia il fulcro della trama, “Legendborn” introduce personaggi secondari che esplorano tematiche LGBTQ+. Questi personaggi non sono stereotipati, ma vengono presentati con la stessa profondità e complessità degli altri, durante la narrazione si toccano temi universali come l’accettazione di sé, l’amicizia e la ricerca della propria identità.

Per come la vedo io l’opera di Tracy Deonn apre la strada a nuove possibilità nel genere fantasy, incoraggiando altri autori a creare storie finalmente un po’ diverse e rappresentative.

L’Ordine di Lettura e i Libri della Saga

  1. Legendborn (fazi editore – collana Lainya 2022):

    Dopo la morte della madre in un incidente, la sedicenne Bree Matthews non vuole avere niente a che fare con i ricordi di famiglia o con la casa della sua infanzia. Un programma per studenti meritevoli alla UNC–Chapel Hill sembra la via di fuga perfetta, finché Bree non assiste a un attacco magico la sua prima notte nel campus. Una sorte di demone volante che si nutre di energie umane. Una società segreta di cosiddetti studenti “Legendborn” che danno la caccia alle creature. E un misterioso mago adolescente che si fa chiamare “Merlino” e che tenta, senza riuscirci, di cancellare la memoria di Bree di tutto ciò che ha visto.
    Il fallimento del tentativo di cancellazione della memoria da parte del mago sblocca la magia di Bree e un ricordo sepolto con una connessione nascosta: la notte in cui è morta sua madre, un altro Merlino era in ospedale. Ora che Bree sa che c’è di più nella morte di sua madre di quanto riportato dal rapporto della polizia, farà tutto il necessario per scoprire la verità, anche se ciò significa infiltrarsi nei Legendborn come una delle loro iniziate.
    Recluta Nick, un Legendborn auto-esiliato che coltiva un bel po’ di rancore verso il gruppo, la loro riluttante collaborazione li trascina più a fondo nei segreti della società, e più vicini l’uno all’altro. Ma quando i Legendborn si rivelano come i discendenti dei cavalieri di Re Artù e spiegano che sta per arrivare una guerra magica, Bree deve decidere fino a che punto spingersi per la verità e se usare la sua magia per abbattere la società oppure scegliere di unirsi alla lotta.

  2. Bloodmarked (fazi editore – collana lainya 2023):

    Tutto ciò che Bree voleva era scoprire la verità dietro la morte di sua madre.
    Così si è infiltrata nella società segreta dei discendenti dai cavalieri di Re Artù, e ha finito per scoprire il suo potere ancestrale. Ora, però, Bree è diventata anche qualcosa di diverso: una medium e non solo, c’è di mezzo la magia del sangue.
    Ma l’antica guerra tra i demoni e l’Ordine sta raggiungendo un picco mortale.
    Nick, il ragazzo Legendborn di cui Bree si è innamorata, è stato rapito. Bree vuole combattere, ma i Reggenti che governano l’Ordine non glielo permettono. Per loro, è una ragazza sconosciuta con un potere inaudito, deve essere protetta, nascosta o magari imprigionata. Il suo potere taciuto. Quando i Reggenti rivelano che faranno di tutto per nascondere la guerra, Bree e i suoi amici devono darsi alla fuga per salvare Nick da soli. Ma i nemici sono ovunque, i poteri di Bree sono imprevedibili e pericolosi e non può sfuggire alla sua crescente attrazione per Selwyn, il mago che ha giurato di proteggere Nick fino alla morte.
    Se Bree ha qualche speranza di salvare se stessa e le persone che ama, deve imparare a controllare i suoi poteri dagli antenati che li hanno esercitati per primi, senza perdere se stessa nel processo.

  3. Oathbound (fazi editore – collana lainya 2025):

    Bree Matthews è sola. Si è esiliata dall’Ordine dei Legendborn, ha reciso i suoi legami ancestrali e si è allontanata dagli amici che non riescono a comprendere l’impossibile costo dei suoi poteri. Questo, le sembra, è l’unico modo per proteggere se stessa e coloro che ama.
    Ma la decisione di Bree ha un prezzo terribile: un patto infrangibile con un mutaforma che può muoversi tra l’umanità, il mondo sotterraneo dei demoni e la società segreta dei Legendborn.
    In cambio dell’addestramento per esercitare le sue abilità senza precedenti, Bree ha messo il suo futuro nelle mani di questo oscuro figuro e, inconsapevolmente, si è legata a lui come sua nuova protetta.
    Nel frattempo, gli altri devono affrontare la guerra con la loro Tavola Rotonda ormai in pezzi, senza leader e senza il suo mago reale, dato che anche Selwyn il mago è scomparso.
    Quando Nick viene trattenuto dai merlini dell’Ordine, invoca un’antica legge che richiede all’Alto Consiglio dei Reggenti di riunirsi alla Fortezza Settentrionale e di concedergli udienza. Nessuno sa cosa chiederà loro… o quali segreti ha tenuto nascosti alla Tavola.
    Mentre una serie di misteriosi rapimenti si intensifica e i merlini vengono trovati morti, diventa chiaro che non importa quanto sia brava Bree a scappare da chi è, il passato la troverà sempre.
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Tracy Deonn: Un’Autrice da Scoprire


Tracy Deonn è un’autrice afroamericana che ha dedicato la sua carriera alla scrittura di storie che celebrano la diversità e l’inclusione. Con “The Legendborn Cycle”, ha dimostrato di essere una narratrice talentuosa, capace di creare mondi ricchi di dettagli e personaggi complessi. La sua passione per la mitologia arturiana e la sua profonda conoscenza della storia afroamericana si fondono in un’opera unica nel suo genere.