“Il primo capitolo è fondamentale, Marcus. Se ai lettori non piace, non leggono il resto del libro. Tu come intendi cominciare?” “Non lo so, Harry. Pensi che un giorno ci riuscirò?” “A fare cosa?” “A scrivere un libro.” “Ne sono certo.”
Sono passati dieci anni dall’uscita del romanzo ‘La verità sul caso Harry Quebert‘ (titolo originale dell’opera La Vérité sur l’affaire Harry Quebert), edito da Bompiani. A fine maggio esce ‘Il caso Alaska Sanders‘ continuazione del romanzo che ha fatto parlare di sé per parecchio tempo. In occasione dell’uscita l’autore Joël Dicker, svizzero classe ’85, parteciperà al Salone Internazionale del Libro. Nel 2012 è stato insignito dei premi Goncourt des lycéens e Grand Prix du roman de l’Académie française ed è considerato uno dei più promettenti scrittori degli ultimi tempi. Mica male, non credete? Apprezzatissimo ‘La verità sul caso Harry Quebert’ ha ricevuto numerosi premi in Francia, è stato tradotto in 33 lingue ed è considerato un best seller in Europa. In Italia è rimasto nella classifica della top 10 per diverse settimane. A detta di alcuni lettori che hanno letto il romanzo sembra ci siano diversi riferimenti: il primo è un omaggio verso Philiph Roth con il suo ‘La macchia umana‘ ed il secondo si pensa essere un riferimento a Lolita di Vladimir Nabokov per la storia proibita con una minorenne. La scomparsa di una ragazzina invece ricorda la serie tv ‘I segreti di Twin Peaks‘. Parlando di serie tv l’autore ha raccontato in un’intervista che mirava, con questo romanzo, ad ottenere lo stesso effetto che la serie TV Homeland ha avuto su di lui. “Vedi una puntata, poi un’altra, poi cominci a fare delle stupidaggini tipo vederne quattro di fila di notte così il giorno dopo non riesci a lavorare“
Romanzo che non si riesce a mettere giù, a lasciare. La lettura è veloce, quasi famelica, con colpi di scena che tengono sulle spine il lettore per tutta la durata delle settecentosettantanove pagine, almeno così dicono alcuni. La numerazione dei capitoli è particolare perché è invertita: si parte dal capitolo 31 e si scende tipo ‘conto alla rovescia’. All’interno del romanzo vi è una piccola guida per chi vuole diventare uno scrittore (i due protagonisti sono due scrittori), infatti all’inizio di ogni capitolo ha come inizio uno scambio di battute sull’arte della scrittura tra Harry Quebert e Marcus Goldman. Su questo bestseller ci sono pareri discordanti: c’è chi l’ha divorato e chi invece l’ha abbandonato. Noi non abbiamo ancora avuto modo di leggerlo, ma il libro è stato preso in prestito da una santa biblioteca ed è salito subito in classifica nella lista dei libri da leggere. Vi assicuriamo che è davvero un bel tomo.
Esiste anche una miniserie statunitense del 2018 tratta dall’omonimo romanzo di Dicker diretta da Jean-Jacques Annaud. Composta da 10 episodi della durata di 45 minuti ciascuna. Nel ruolo di uno dei protagonisti abbiamo Patrick Dempsey (compianto Dott. Derek Shepard di Grey’s Anatomy) nel ruolo di Harry Quebert.
Sono mattoni perché sono spessi, impegnativi, lunghi e difficili? Sono mattoni perché costituiscono la struttura della cultura letteraria? Sono mattoni perché se ti addormenti con una copia integrale sul petto rischi di morire schiacciato? Perché ci puoi fare pesistica? Oppure sono mattoni perché senza questi è come stare su un palafitta ballerina? Ci sono persone che nemmeno si avvicinano ad un libro più lungo di 200 pagine. Noi, decisamente, non siamo di quella partita. NOI ADORIAMO I MATTONI. Ultimamente è raro vedere un’uscita editoriale con un elevato numero di pagine, spesso si tende a dividere il ‘mattone’ in più volumi. Questo aumenta il profitto dell’editore e spaventa di meno il lettore (gli altri lettori, noi no). Veniamo alla selezione di oggi. Mattoni per tutti i gusti, perfetti da regalare a chi, come noi, ha la passione per le storie lunghe, per i personaggi che conosci tanto bene che ti pare siano tuoi parenti, per i libroni. Cinque perfetti, tra classici e nuovi classici.
Guerra e pace di Lev Tolstoj
La resistenza della Russia contro l’invasione napoleonica, dalla guerra del 1805 alla campagna del 1812, è il drammatico sfondo su cui si svolgono le vicende di innumerevoli personaggi, famiglie aristocratiche, contadini, soldati. L’opera si apre con un quadro dell’alta società di Mosca nel 1805, alla vigilia della guerra contro Napoleone. Si distinguono il principe Andrej Bolkonskij – sarcastico, orgoglioso, intelligente già deluso dal suo recente matrimonio con l’infantile Lisa -, il conte Pierre Bezuchov, suo amico goffo e sensibile appena tornato dall’estero, e Nataša Rostov, ciascuno in cerca di una risposta alla propria inquietudine esistenziale. Alla vita mondana di Mosca si contrappone la calma della campagna nella casa dei Bolkonskij (Lysye Gory), dove vivono il padre di Andrej e la sorella Maria, dolcissima e profondamente religiosa. La guerra sconvolge questo mondo. Comandante delle armate russe è il generale Kutuzov che ai piani strategici di Napoleone oppone la fiducia nelle leggi naturali, per le quali alla fine il nemico verrà sconfitto dalla steppa russa e dalla generosità e dal coraggio della sua gente.
Tokyo, 1984. Aomame è un’assassina spietata e fragile. In minigonna e tacchi a spillo, vendica tutte le donne che subiscono violenza, con una tecnica micidiale e invisibile. Tengo è un ghost writer che deve riscrivere un libro inquietante, pericoloso come una profezia. Entrambi si giocano la vita in una storia che sembra destinata a farli incontrare. Ma quando Aomame vede sorgere in cielo una seconda luna, capisce che, forse, non potranno condividere neppure la stessa realtà…
Ha centosettant’anni, ma non perde un colpo. Pubblicato a puntate fra l’agosto 1844 e il gennaio 1846 sul “Journal des Débats”, mentre Dumas lo stava ancora scrivendo (con l’aiuto di un ghost-writer, Auguste Maquet), senza sapere nemmeno lui come l’avrebbe concluso, e intanto metteva in cantiere altri due o tre romanzi, “Il conte di Montecristo” ha lasciato, e lascia tuttora, col fiato sospeso folle di lettori di ogni estrazione sociale e di ogni paese. Nessun romanzo, forse, ha avuto tante edizioni (settantasei solo in Italia, già dal 1846), tanti adattamenti cinematografici (il primo nel 1922) e televisivi; è diventato un musical, un fumetto con Paperino, è stato immortalato sulle figurine Liebig e condensato nelle strisce della Magnesia San Pellegrino; oggi ispira la serie americana “Revenge”. Tutti quindi possono dire di conoscerne almeno a grandi linee la trama e il protagonista, anche chi non lo ha mai letto. Ma non c’è trasposizione, necessariamente lacunosa, data la mole del romanzo, che valga il godimento di aprirlo e rimanere intrappolati senza scampo nel suo inesorabile ingranaggio narrativo, che funziona sempre anche se si sa già come andrà a finire la vicenda. I suoi stessi difetti, le ripetizioni, le digressioni, le zeppe, sono funzionali al piacere della lettura.
Partito alla volta dell’Oriente per il monopolio olandese del commercio con Cina e Giappone, John Blackthorne, comandante dell’Erasmus, si ritrova costretto da una tremenda tempesta al naufragio in un villaggio di pescatori nel Giappone feudale del XV secolo. In un mondo sconosciuto e lontano, Blackthorne deve trovare il modo di sopravvivere. Grazie al suo coraggio, che lo condurrà sulla via dei samurai, con il soprannome di Anjin (il navigatore) diventerà il fido aiutante dello Shogun e nella sua ascesa al potere conoscerà l’amore impossibile per la bella e ambigua Mariko.
Un mystery, una storia d’amore, una grande rievocazione storica: nella sua opera più ambiziosa e acclamata, Ken Follett tocca una dimensione epica, trasportandoci nell’Inghilterra medievale al tempo della costruzione di una cattedrale gotica. Intreccio, azione e passioni si sviluppano così sullo sfondo di un’era ricca di intrighi e cospirazioni, pericoli e minacce, guerre civili, carestie, conflitti religiosi e lotte per la successione al trono. Con la stessa suspense che caratterizza tutti i suoi thriller, Follett ricrea un’epoca scomparsa e affascinante. Foreste, castelli e monasteri sono l’avvolgente paesaggio, mosso dai ritmi della vita quotidiana e dalla pressione di eventi storici e naturali entro il quale per circa quarant’anni si confrontano e si scontrano le segrete aspirazioni e i sentimenti dei protagonisti – monaci, mercanti, artigiani, nobili, fanciulle misteriose -, vittime o pedine di avvenimenti che ne segnano i destini e rimettono continuamente in discussione la costruzione della cattedrale.
Il segreto per sopravvivere a luglio? Semplice! Immergerci in un buon libro, possibilmente con un ventilatore puntato sulla faccia. Ci avviciniamo alle vacanze ed è arrivato quel terrificante momento: iniziare a stilare la lista dei libri da mettere dentro la valigia.
Alcuni libri ci accompagneranno al mare, altri in montagna e altri ancora ci terranno compagnia del salotto di casa. L’importante è leggere, sempre. Ecco alcuni romanzi in uscita a luglio che non vogliamo assolutamente perderci!
Casa Editrice: Salani Editore | Prezzo: € 18,90 | Data di uscita: 1 Luglio 2021
Quarta di copertina: Un marito violento, uscito di galera in permesso premio, le tracce del sangue della vittima sulle scarpe: il femminicidio della venticinquenne Emelie è a prima vista un caso semplice. Troppo semplice, pensa la detective Vanessa Frank dopo aver interrogato il principale sospettato. Anche perché un filo sottile sembra legarlo alla scomparsa di un’altra donna e all’aggressione di una terza. Cosa sta succedendo sullo sfondo di una Stoccolma notturna e inquietante, dove i quartieri di lusso sembrano nascondere, per le donne, gli stessi rischi dei sobborghi più degradati? In un incalzante susseguirsi di colpi di scena, davanti a Vanessa si scoperchia un fenomeno, quello dei cosiddetti ‘incel’: una comunità online che abita i meandri più remoti e oscuri del web e che afferma con violenza sempre crescente il proprio odio e disprezzo nei confronti delle donne. “Femminicidio” non è solo un thriller che mescola ritmo, emozioni forti e un sapiente tratteggio dei personaggi, ma anche lo specchio di una società sotto la cui superficie operano forze distruttive, alimentate da una visione distorta del rapporto tra i sessi, dall’emarginazione e dalla solitudine cronica.
Casa Editrice: Sperling & Kupfer | Prezzo: € 19,90 | Data di uscita: 6 luglio 2021
Quarta di copertina: Maggie ha sempre nascosto la sua storia. Chi la conosce ora non sa nulla del suo più grande amore. Lei aveva sedici anni, era lontana dalla sua famiglia ed era in attesa di un bambino che avrebbe dato in adozione: fu allora che incontrò Bryce. Lui era poco più grande di lei, non la giudicava per quel pancione che cercava di nascondere, e le insegnò tutto su quella che sarebbe diventata anche la passione di Maggie: la fotografia. Il loro primo bacio fu perfetto. Il loro amore fu unico, di quelli che capitano soltanto una volta nella vita. Adesso, a vent’anni di distanza, Maggie è un’affermata fotografa di viaggi. Ha immortalato gli angoli più diversi e singolari del mondo e ha aperto una galleria a New York, dove sono esposti i suoi scatti più belli – che Bryce, però, non ha mai visto. Ci sono ancora centinaia di luoghi che Maggie vorrebbe visitare, e che ha annotato in un diario chiuso in un cassetto, ma la vita l’ha costretta a una dolorosa battuta d’arresto. In quello strano e solitario Natale, ha accanto solo il giovane assistente della galleria, al quale riesce incredibilmente a confidare la verità che da tempo ha chiuso in fondo al cuore. E quando lui le chiede quale regalo desidererebbe sopra ogni cosa, Maggie, che credeva di conoscere la risposta, si scopre a rimettere in discussione tutto ciò che aveva sempre creduto più importante.
Casa Editrice: Mondadori | Prezzo: € 17,00 | Data di uscita: 6 Luglio 2021
Quarta di copertina: Mi fermo ancora un attimo a specchiarmi e vedo una giovane donna nera. Sono afrodiscendente. Così dicono i miei occhi, i miei tratti. Sono afrodiscendente ma di africano ho solo… i discendenti. L’Africa c’entra poco con me, ce l’ho soltanto impressa sulla pelle. L’Africa la ricordo lontanamente, qualche suono, odore… Di buffo, in tutto questo, c’è che al momento questa giovane donna è rinchiusa in una gabbia dorata, ma anche questa c’entra poco col suo essere. E inizia a starle stretta. Marlene ha vent’anni, è intelligente, bella e i suoi genitori adottivi possono darle tutto ciò che potrebbe mai desiderare. Eppure quel “tutto” col tempo è diventato un peso. Perché la fa sentire in dovere di dimostrare costantemente al mondo che il suo arrivo ha portato valore alla sua famiglia. Lei che per chi guarda dall’esterno resterà sempre e comunque la bimba dalla pelle nera proveniente da chissà quale villaggio sperduto dell’Africa salvata da una coppia facoltosa, una creatura disagiata che avrà sempre bisogno di una mano bianca per potersi far valere. Quando per un progetto universitario inizia a frequentare la Caritas della sua città, incappa in Steven, un giovane nigeriano dagli occhi azzurri approdato in Italia con il sogno di un futuro a misura delle sue ambizioni. Per lui, che ha alle spalle un passato difficile e un presente tutto in salita, Marlene è una boccata d’aria fresca. Per lei, Steven è l’occasione per prendere finalmente contatto con le sue radici. Per entrambi, poi, conoscersi rappresenta una sfida e un’opportunità. Frequentandosi scopriranno quanto, anche per loro, è difficile andare oltre le facili etichette e i pregiudizi, che, quando trovi la persona giusta, vale la pena mettere a nudo le proprie fragilità, e soprattutto che non devono mai smettere di lottare per costruirsi una vita il più fedele possibile alla loro anima, scaldati da uno stesso sole che li accompagna passo dopo passo, incurante delle distanze e delle differenze.
Casa Editrice: Mondadori | Prezzo: € 22,00 | Data di uscita: 6 Luglio 2021
Quarta di copertina: Harrowhark Nonagesimus, l’ultima necromante della Nona Casa, è stata ingaggiata dall’Imperatore per combattere una guerra che non si può vincere. Fianco a fianco con la rivale che più detesta, Harrow deve perfezionare le sue arti e diventare un angelo della non-morte. Ma si sente sempre peggio, la sua spada le dà la nausea e persino la mente minaccia di tradirla. Chiusa nell’atmosfera gotica del Mithraeum dell’Imperatore con tre insegnanti poco amichevoli, inseguita dai fantasmi pazzi di un pianeta assassinato, Harrow deve affrontare due scomodi interrogativi: c’è qualcuno che sta provando a ucciderla? E, qualora ci riuscisse, l’universo sarebbe un posto migliore senza di lei?
Casa Editrice: Mondadori | Prezzo: € 19,00 | Data di uscita: 6 Luglio 2021
Quarta di copertina: È passato qualche mese da quando la Piccola Farmacia Letteraria, il luogo in cui i libri si trasformano in rimedi per la tristezza, la paura e qualsiasi altro stato d’animo, ha aperto i battenti. Per la titolare Blu Rocchini – sì, proprio Blu, come il colore – le cose sembrano finalmente andare per il verso giusto: a Firenze la libreria è diventata un punto di riferimento e da poco è iniziata una nuova avventura, il gruppo di libroterapia del giovedì sera. Ma ecco che una mattina all’alba, dopo una notte trascorsa passando da un locale all’altro come ai bei vecchi tempi, Blu riceve una telefonata. È la sua amica Rachele, che non sentiva da un po’ e ora ha un disperato bisogno di lei. Si trova nell’appartamento della sua ultima fiamma con accanto il corpo del ragazzo, un coltello conficcato nel fianco destro e tanto, tanto sangue attorno. «Non l’ho ucciso io» dice, e Blu non ha dubbi: è la verità. La polizia e i giudici, però, non la pensano allo stesso modo e Blu decide di mettersi al lavoro per dimostrare l’innocenza di Rachele. Ma come si fa a scagionare chi sembra irrimediabilmente colpevole? Per fortuna, per risolvere il caso Blu può contare sull’aiuto dei più leggendari investigatori di sempre, protagonisti dei suoi libri preferiti. Elena Molini fa rivivere il suo personaggio Blu in un giallo architettato alla maniera dei grandi classici, ma con in più l’irresistibile irriverenza della sua penna. Un giallo che, tra false piste e colpi di scena, sembra impossibile da risolvere: e se le cose non fossero come sembrano?
Casa Editrice: Rizzoli | Prezzo: € 18,00 | Data di uscita: 6 Luglio 2021
Quarta di copertina: Buddy Threadgoode è nato e cresciuto a Whistle Stop, Alabama. Da bambino, il fischio allegro dei treni che passavano per la piccola stazione ferroviaria scandiva il corso delle sue giornate. Sua madre Ruth, donna mite, misurata, e la zia Idgie, eccentrica, volitiva, passionale, erano le proprietarie del caffè della cittadina, noto nel raggio di chilometri per i suoi irresistibili pomodori verdi fritti; un punto di incontro e di ristoro sempre pronto ad accogliere tutti. Poi, col passare del tempo, Whistle Stop andò via via spopolandosi, i treni smisero di passare e il caffè chiuse una volta per tutte. Dopo molti anni di assenza, di quel posto immerso tra i campi di granturco l’ottantaquattrenne Buddy conserva ricordi dolci e nostalgici, che condivide con sua figlia Ruthie e con chiunque abbia voglia di ascoltare le sue storie. Ed è lì, ai luoghi della sua infanzia, che decide di fare ritorno, sgattaiolando fuori dalla casa di riposo per un viaggio carico di avventure, dando il via a un susseguirsi di eventi dai risvolti imprevedibili. Con candore e ironia, Fannie Flagg porta ancora una volta il lettore tra gli indimenticabili protagonisti e le atmosfere senza tempo di “Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop”.
Casa Editrice: Bompiani | Prezzo: € 12,00 | Data di uscita: 7 Luglio 2021
Quarta di copertina: Straniero, diverso, estraneo. Così è l’Architetto, un giovane uomo che da un paese del Medio Oriente si è trasferito in Italia per gli studi universitari e vi è rimasto a lavorare senza incontrare eccessive difficoltà. E così è Amina, una ragazza che l’uomo incontra per caso e dalla quale si sente irresistibilmente attratto, contro la sua stessa volontà. Perché Amina vive una vita ai margini, estremamente diversa dalla sua, la vita di chi non si è mai integrato, e, per resistere, è costretta a vendere il suo corpo. Una storia d’amore multietnica e inquieta, insieme toccante e amara.
Casa Editrice: Mondadori | Prezzo: € 18,00 | Data di uscita: 13 luglio 2021
Quarta di copertina: Emma ha trent’anni e, anche se viene pagata poco e sempre in ritardo, ama tantissimo il suo lavoro: organizza i migliori concerti della capitale al Rope, locale di riferimento della scena indie romana. Ma a differenza della sua vita professionale, quella sentimentale è un totale disastro. Il fatto è che Emma non cerca l’amore, anzi è sicura di non meritarselo e per questo ha messo a punto un raffinatissimo meccanismo di autosabotaggio che le fa collezionare tipi improponibili, quelli a cui nessuna darebbe mai neanche il numero. Finché nella sua vita, fatta di serate che finiscono sempre all’alba, bicchieri di troppo e vocali deliranti, compare Matteo, un ragazzo così giusto per lei da farla scappare a gambe levate. Perché se c’è una cosa da cui Emma vuole tenersi alla larga è proprio la felicità. E il motivo ha a che fare con il suo passato, un passato da cui ancora non è riuscita a staccarsi… “Sbagliata” si ispira al podcast di Virginia Valsecchi e Daniela Delle Foglie, che in breve tempo ha scalato le classifiche di tutte le piattaforme di podcasting italiane, diventando un vero e proprio caso.
Casa Editrice: Mondadori | Prezzo: € 20,00 | Data di uscita: 13 luglio 2021
Quarta di copertina: Pochi giorni dopo aver vinto la gara voluta da James Halliday, il fondatore di OASIS, Wade Watts fa una scoperta che potrebbe trasformare radicalmente l’esistenza di tutti. Nascosto in uno dei caveau di Halliday, e che attende solo di essere trovato dal suo erede, c’è un dispositivo tecnologico che, ancora una volta, potrebbe cambiare il mondo, rendendo OASIS mille volte più straordinario (e in grado di generare una dipendenza ben maggiore) di quanto lo stesso Wade possa aver mai sognato. Ben presto arrivano però anche un nuovo indovinello, una nuova missione – un ultimo Easter egg di Halliday, che potrebbe condurre a un non meglio precisato premio – e un inaspettato nuovo rivale, incredibilmente potente e pericoloso. Uno che, per ottenere ciò che vuole, sarebbe disposto a uccidere milioni di individui. Affettuosamente nostalgico, sfrenatamente originale come solo Ernest Cline poteva immaginarlo, Ready Player Two ci trascina in una nuova avventura ricca di azione, fantasia e divertimento all’interno del suo amatissimo universo virtuale, proiettandoci così, ancora una volta in modo spettacolare, nel futuro.
A mezzogiorno di oggi sono stati comunicati i 12 libri finalisti del Premio Strega 2021. Noi non ne abbiamo ancora letto nessuno, ma studiando le varie trame alcuni sembrano davvero, davvero interessanti. Per quelli che non sono a conoscenza di cosa sia il Premio Strega ecco qualche info:
Il Premio è stato istituito nel 1947 a Roma da Maria Bellonci e Guido Alberti ed ha come obiettivo la diffusione della narrativa contemporanea italiana. Si tratta, come ovvio, di un premio letterario e viene assegnato annualmente ad autori o autrici di un libro pubblicato obbligatoriamente in Italia, tra il 1° marzo dell’anno precedente ed il 28 febbraio dell’anno in corso. La scelta del vincitore è affidata ad un gruppo di quattrocento tra uomini e donne di cultura, in cui sono inclusi anche gli ex vincitori. Questi quattrocento giurati posso proporre dei titoli che ritengono meritevoli di partecipare al premio, con il consenso dell’autore, giustificando la loro scelta con un breve giudizio critico. Dal 1986 è gestito dalla Fondazione Bellonci.
Al momento è concessa la partecipazione ad un numero massimo di 12 opere.
Esiste anche dal 2014 il Premio Strega Europeo, grazie alla collaborazione tra Fondazioni Bellonci, Casa della Letterature, Letturature Festival Internazionale di Roma e Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. Viene assegnato annualmente ed ha lo scopo di “diffondere la conoscenza delle voci più originali e profonde della narrativa contemporanea” ad un autore europeo che ha vinto un premio nazionale rilevante nel paese in cui è stato pubblicato. Il vincitore è scelto tra una cinquina di finalisti. Il premio è una somma di denaro riconosciuta ovviamente all’autore ed anche traduttore dell’opera.
Non perdiamo altro tempo ed iniziamo ad elencare i 12 finalisti perché tanto sappiamo che aspettate solo quello.
Il primo libro in finale è Il libro delle case di Andrea Bajani, edito da Feltrinelli è stato proposto dalla giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica Concita De Gregorio.
A quante parti di noi siamo disposti a rinunciare per continuare a essere noi stessi? E soprattutto: dove abbiamo lasciato ciò che non ci siamo portati dietro? Quali case custodiscono in segreto o tengono in ostaggio i pezzi mancanti di noi? Per raccontare la vita di un uomo, l’unica possibilità è setacciare le sue case, cercare gli indizi di quel piccolo inevitabile crimine che è dire “io” sapendo che dietro c’è sempre qualche menzogna. Il libro delle case è la storia di un uomo – “che per convenzione chiameremo Io” –, le amicizie, il matrimonio nel suo riparo e nelle sue ferite, la scoperta del sesso e della poesia, il distacco da una famiglia esperta in autodistruzione, e la liberazione dal mobilio che per vent’anni si è trascinato dietro a ogni trasloco. Le case di Io sono tante. La prima è la Casa del sottosuolo a Roma, è sotto il livello della strada ma vi si sente ogni giorno il cannone che dal Gianicolo spara a salve contro la città. È lì che Io muove i primi passi a fine anni settanta, lì che si spartisce lo spazio con il resto della sua famiglia, lì che si rovesciano, dalla tv, le immagini di Aldo Moro sequestrato, del corpo di Pasolini rinvenuto all’Idroscalo. La storia di Io salta di casa in casa, su e giù per gli anni, tessere ciascuna di un puzzle che si costruisce tra l’ultimo quarto del millennio e il primo degli anni zero: è giovane amante di una donna sposata in una casa di provincia, infante che insegue una tartaruga a quattro zampe; è marito in una casa borghese di Torino, e bohémien in una mansarda parigina; adolescente preso a pugni dal padre in una casa di vacanza, e giovane universitario buttato sopra un materasso; e poi semplicemente un uomo, che si tira dietro la porta di una casa vuota. In questo romanzo costruito come una partita di Cluedo o un poliziesco esistenziale, Andrea Bajani scrive una prosa che si leva in poesia, sa di cielo e di angeli ma anche di terra e bruciato. È un viaggio, Il libro delle case, attraverso i cambiamenti degli ultimi cinquant’anni, nelle sue architetture reali così come in quelle interiori, i luoghi da cui veniamo e quelli in cui stiamo vivendo, le palazzine di periferia degli anni sessanta, lo sparo che cambia il corso della storia, e il bacio rubato dietro una tenda.
Il secondo libro è Il pane perduto di Edith Bruck, edito da La Nave di Teseo e proposto dal gionalista, scrittore e politico Furio Colombo.
Per non dimenticare e per non far dimenticare, Edith Bruck, a sessant’anni dal suo primo libro, sorvola sulle ali della memoria eterna i propri passi, scalza e felice con poco come durante l’infanzia, con zoccoli di legno per le quattro stagioni, sul suolo della Polonia di Auschwitz e nella Germania seminata di campi di concentramento. Miracolosamente sopravvissuta con il sostegno della sorella più grande Judit, ricomincia l’odissea. Il tentativo di vivere, ma dove, come, con chi? Dietro di sé vite bruciate, comprese quelle dei genitori, davanti a sé macerie reali ed emotive. Il mondo le appare estraneo, l’accoglienza e l’ascolto pari a zero, e decide di fuggire verso un altrove. Che fare con la propria salvezza? Bruck racconta la sensazione di estraneità rispetto ai suoi stessi familiari che non hanno fatto esperienza del lager, il tentativo di insediarsi in Israele e lì di inventarsi una vita tutta nuova, le fughe, le tournée in giro per l’Europa al seguito di un corpo di ballo composto di esuli, l’approdo in Italia e la direzione di un centro estetico frequentato dalla “Roma bene” degli anni Cinquanta, infine l’incontro fondamentale con il compagno di una vita, il poeta e regista Nelo Risi, un sodalizio artistico e sentimentale che durerà oltre sessant’anni. Fino a giungere all’oggi, a una serie di riflessioni preziosissime sui pericoli dell’attuale ondata xenofoba, e a una spiazzante lettera finale a Dio, in cui Bruck mostra senza reticenze i suoi dubbi, le sue speranze e il suo desiderio ancora intatto di tramandare alle generazioni future un capitolo di storia del Novecento da raccontare ancora e ancora.
Il terzo libro finalista è Splendi come vita di Maria Grazia Calandrone, edito da Ponte alle Grazie e proposto dal poeta, traduttore e accademico Franco Buffoni.
“Splendi come vita” fa quello che fa la letteratura alla sua massima potenza: ridà vita a ciò che non c’è più, illuminando di riflesso la vita del lettore. Ma lasciamo che a parlarne sia l’autrice. «Splendi come vita è una lettera d’amore alla madre adottiva. È il racconto di una incolpevole caduta nel Disamore, dunque di una cacciata, di un paradiso perduto. Non è la storia di un disamore, ma la storia di una perdita. Chi scrive è una bambina adottata, che ama immensamente la propria madre. Poi c’è una ferita primaria e la madre non crede più all’amore della figlia. Frattura su frattura, equivoco su equivoco, si arriva a una distanza siderale fra le due, a un quotidiano dolore, a un quotidiano rifiuto, fino alla catarsi delle ultime pagine. Chi scrive rivede oggi la madre con gli occhi di una donna adulta, non più solo come la propria madre, ma come una donna a sua volta adulta, con la sua storia e i suoi propri dolori e gioie. Quando si smette di vedere la propria madre esclusivamente come la propria madre, la si può finalmente “vedere” come essere separato, autonomo e, per ciò, tanto più amabile»
Il quarto libro è L’acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito, edito da Bompiani e proposto dallo scrittore Giuseppe Montesano.
Odore di alghe limacciose e sabbia densa, odore di piume bagnate. È un antico cratere, ora pieno d’acqua: è il lago di Bracciano, dove approda, in fuga dall’indifferenza di Roma, la famiglia di Antonia, donna fiera fino alla testardaggine che da sola si occupa di un marito disabile e di quattro figli. Antonia è onestissima, Antonia non scende a compromessi, Antonia crede nel bene comune eppure vuole insegnare alla sua unica figlia femmina a contare solo sulla propria capacità di tenere alta la testa. E Gaia impara: a non lamentarsi, a salire ogni giorno su un regionale per andare a scuola, a leggere libri, a nascondere il telefonino in una scatola da scarpe, a tuffarsi nel lago anche se le correnti tirano verso il fondo. Sembra che questa ragazzina piena di lentiggini chini il capo: invece quando leva lo sguardo i suoi occhi hanno una luce nerissima. Ogni moto di ragionevolezza precipita dentro di lei come in quelle notti in cui corre a fari spenti nel buio in sella a un motorino. Alla banalità insapore della vita, a un torto subito Gaia reagisce con violenza imprevedibile, con la determinazione di una divinità muta. Sono gli anni duemila, Gaia e i suoi amici crescono in un mondo dal quale le grandi battaglie politiche e civili sono lontane, vicino c’è solo il piccolo cabotaggio degli oggetti posseduti o negati, dei primi sms, le acque immobili di un’esistenza priva di orizzonti.
Il quinto libro è Sembrava bellezza di Teresa Ciabatti, edito da Mondadori e proposto dallo scrittore Sandro Veronesi vincitore del Premio Strega 2019 con il suo Il colibrì.
Ad accoglierci tra le pagine di questo romanzo è una donna, una scrittrice, che dopo essersi sentita ai margini per molti anni ha finalmente conosciuto il successo. Vive un tempo ruggente di riscatto, che cerca di tenersi stretto ma ogni giorno le sfugge un po’ di più. Proprio come la figlia, che rifiuta di parlarle e si è trasferita lontano. Combattuta tra risentimento e sgomento per il tempo che si consuma la coglie Federica, la più cara amica del liceo, quando dopo trent’anni torna a cercarla. E riporta nel suo presente anche la sorella maggiore Livia – dea di bellezza sovrannaturale, modello irraggiungibile ai loro occhi di sedicenni sgraziate –, che in seguito a un incidente è rimasta prigioniera nella mente di un’eterna ragazza. Come accadeva da adolescenti, i pensieri tornano a specchiarsi, a respingersi e mescolarsi. La protagonista perlustra il passato alla ricerca di una verità, su se stessa e su Livia, e intanto cerca di riafferrare il bandolo della propria esistenza ammaccata: il lavoro, gli amori. Livia era e resta un mistero insondabile: miracolo di bellezza preservata nell’inconsapevolezza? O fenomeno da baraccone? Avvolti nelle spire di un’affabulazione ammaliante, seguiamo la protagonista in un viaggio che è insieme privato e generazionale, interiore e concreto. E mentre lei aspira a fermare l’attimo per non perdere la gloria, la sorte di Livia è lì a ricordare cosa può succedere se la giovinezza si cristallizza in un presente immobile: una diciottenne nel corpo di una cinquantenne, una farfalla incastrata nell’ambra. “Sembrava bellezza” è un romanzo sull’impietoso trascorrere del tempo, e su come nel ripercorrerlo si possano incontrare il perdono e la tenerezza, prima di tutto verso se stessi. Un romanzo di madri e di figlie, di amiche, in cui l’autrice mette in scena le relazioni, tra donne e non solo. Un romanzo animato da uno sguardo che innesca la miccia del reale e, senza risparmiare nessun veleno, comprende ogni umana debolezza.
Il sesto libro è Borgo Sud di Donatella Di Pietrantonio, edito da Einaudi, e proposto dalla scrittrice, critica letteraria, accademica e traduttrice Nadia Fusini.
È il momento più buio della notte, quello che precede l’alba, quando Adriana tempesta alla porta con un neonato tra le braccia. Non si vedevano da un po’, e sua sorella nemmeno sapeva che lei aspettasse un figlio. Ma da chi sta scappando? È davvero in pericolo? Adriana porta sempre uno scompiglio vitale, impudente, ma soprattutto una spinta risoluta a guardare in faccia la verità. Anche quella più scomoda, o troppo amara. Così tutt’a un tratto le stanze si riempiono di voci, di dubbi, di domande. Entrando nell’appartamento della sorella e di suo marito, Adriana, arruffata e in fuga, apparente portatrice di disordine, indicherà la crepa su cui poggia quel matrimonio: le assenze di Piero, la sua tenerezza, la sua eleganza distaccata, assumono piano piano una valenza tutta diversa. Anni dopo, una telefonata improvvisa costringe la narratrice di questa storia a partire di corsa dalla città francese in cui ha deciso di vivere. Inizia una notte interminabile di viaggio – in cui mettere insieme i ricordi -, che la riporterà a Pescara, e precisamente a Borgo Sud, la zona marinara della città. È lì, in quel microcosmo così impenetrabile eppure così accogliente, con le sue leggi indiscutibili e la sua gente ospitale e rude, che potrà scoprire cos’è realmente successo, e forse fare pace col passato.
Il settimo libro è Cara pace di Liza Ginzburg, edito da Ponte alle Grazie, e proposto dalla scrittrice Nadia Terranova finalista del Premio Strega del 2018.
Maddalena, la maggiore, è timida, sobria, riservata. Nina, di poco minore, è bella e capricciosa, magnetica, difficile, prigioniera del proprio egocentrismo. Le due sorelle, legate dal filo di un’intima indistinzione, hanno costruito la loro infanzia e adolescenza intorno a un grande vuoto, un’assenza difficile da accettare. Ancora adesso, molti anni dopo, cercano di colmarla con corse, lunghe camminate, cascate di parole e messaggi WhatsApp che, da Parigi a New York, le riportano sempre a Roma, in una casa con terrazzo affacciata su Villa Pamphili, dove la loro strana vita, simbiotica e selvatica, ha preso forma. È proprio a Roma che Maddi, da sempre chiusa nel suo carapace, decide di tornare, fuggendo dai ruoli che la sorella, prima, e la famiglia poi, le hanno imposto. Finalmente sola con sé stessa e con i suoi ricordi, lascia cadere le difese e, rivivendo i luoghi del passato, inverte le parti e si apre alle sorprese che riserva la vita. Padri e madri, amicizie e passioni, alberi e fiumi fanno da cornice a una storia d’amore e di abbandono che, come ogni storia viva, offre solo domande senza risposta. E misura con il metro felice della letteratura la distanza che intercorre tra la ferita originaria e la pace sempre e solo sfiorata della maturità.
L’ottavo libro è Le ripetizioni di Giulio Mozzi, edito da Marsilio e proposto dal critico letterario, filologo e accademico Pietro Gibellini.
Mario è un uomo che inventa storie, modifica la realtà, non è interessato alla verità, né sulle cose né sulle persone. Mario sfugge, per indolenza, all’obbligo di capire che tutti ci lega e tutti ci frustra. Vuole sposare Viola ignorandone la doppia, forse tripla vita. Anni prima è stato lasciato da Bianca, subito prima che nascesse Agnese, che forse è sua figlia o forse no. Tuttavia, se Bianca, spuntando dal nulla dopo anni, chiede aiuto, Mario subito accorre, disponibile ad accollarsi la paternità. È succube di Santiago, un ragazzo dedito a pratiche sessuali estreme, e affida alle fotografie la coerenza e consistenza della propria vita. Se dei giorni della vita di Mario possiamo dire – quasi sempre è il 17 giugno -, degli spazi in cui Mario si muove non siamo certi. La ripetizione è l’unica realtà di Mario. Con una scrittura avvolgente, sensuale e che procede per variazioni capitolo dopo capitolo, pur conservando un incalzare ipnotico, Giulio Mozzi in questo suo romanzo guida il protagonista, e chi legge, attraverso avventure in parte reali e in parte – ma la cosa è sempre indecidibile – del tutto immaginarie, portandoli a sfiorare le vite strane e misteriose di personaggi senza nome – il Grande Artista Sconosciuto, il Terrorista Internazionale, il Martellatore di Monaci, il Capufficio – che Mario contempla come enigmi incomprensibili e rivelatori. Arrivando, nell’ultima pagina, alla più orribile delle conclusioni.
Il nono libro è La casa delle madri di Daniele Petruccioli, edito da Terrarossa Edizioni e proposto dalla scrittrice Elena Stancanelli.
Ernesto e Elia sono gemelli e si inseguono in una specie di lontananza ravvicinata senza riuscire a toccarsi, come fossero rette parallele; Sarabanda e Speedy, i loro genitori, invece non la smettono di allontanarsi neanche quando credono di starsi vicino. E così Daniele Petruccioli ci conduce su e giù per le generazioni che si succedono in case dove le persone crescono, vivono, muoiono, traslocano e che sono forse le uniche vere custodi di una memoria che facciamo di tutto per rimuovere, ma permane ostinata.
Il decimo libro è Due vite di Emanuele Trevi edito da Neri Pozza e proposta dallo scrittore e sceneggiatore Francesco Piccolo.
«L’unica cosa importante in questo tipo di ritratti scritti e cercare la distanza giusta, che è lo stile dell’unicità». Così scrive Emanuele Trevi in un brano di questo libro che, all’apparenza, si presenta come il racconto di due vite, quella di Rocco Carbone e Pia Pera, scrittori prematuramente scomparsi qualche tempo fa e legati, durante la loro breve esistenza, da profonda amicizia. Trevi ne delinea le differenti nature: incline a infliggere colpi quella di Rocco Carbone per le Furie che lo braccavano senza tregua; incline a riceverli quella di Pia Pera, per la sua anima prensile e sensibile, cosi propensa alle illusioni. Ne ridisegna i tratti: la fisionomia spigolosa, i lineamenti marcati del primo; l’aspetto da incantevole signorina inglese della seconda, così seducente da non suggerire alcun rimpianto per la bellezza che le mancava. Ne mostra anche le differenti condotte: l’ossessione della semplificazione di Rocco Carbone, impigliato nel groviglio di segni generato dalle sue Furie; la timida sfrontatezza di Pia Pera che, negli anni della malattia, si muta in coraggio e pulizia interiore. Tuttavia, la distanza giusta, lo stile dell’unicità di questo libro non stanno nell’impossibile tentativo di restituire esistenze che gli anni trasformano in muri scrostati dal tempo e dalle intemperie. Stanno attorno a uno di quegli eventi ineffabili attorno a cui ruota la letteratura: l’amicizia. Nutrendo ossessioni diverse e inconciliabili, Rocco Carbone e Pia Pera appaiono, in queste pagine, come uniti da un legame fino all’ultimo trasparente e felice, quel legame che accade quando «Eros, quell’ozioso infame, non ci mette lo zampino».
L’undicesimo libro è Adorazione di Alice Arciuolo edito da 66thand2nd e proposto dal poeta e scrittore Daniele Mencarelli.
A Pontinia, piccolo centro di fondazione fascista nel mezzo dell’Agro Pontino, la giovane Elena è stata uccisa dal fidanzato. A distanza di un anno, i suoi amici sono ancora divisi tra il dolore di quel trauma e il bisogno di un’adolescenza normale. Nell’arco di un’estate afosa, vissuta fra le architetture metafisiche di Pontinia e di Latina e le sensuali dune di Sabaudia, e con Roma, la grande città, sullo sfondo, si intrecciano i loro destini. C’è Diana, con la sua voglia sulla gamba che la rende tanto insicura, e c’è la sua migliore amica Vera, che sembra invece non aver paura di niente. Ci sono Giorgio, il fratello di Vera, che era innamorato di Elena e non lo ha mai detto a nessuno, e Vanessa, cugina di Giorgio e Vera e migliore amica di Elena. Intorno a loro una comunità ancora regolata nel profondo da valori patriarcali perfettamente interiorizzati, una comunità dove le famiglie sono spesso tenute insieme solo dall’ipocrisia e dal silenzio. Le ragazze e i ragazzi dovranno così crescere, perdersi e ritrovarsi da soli. Faranno i conti con il vuoto e la passione, l’insicurezza e l’ansia, l’accettazione e l’affermazione di sé. La morte di Elena assumerà per ognuno un significato diverso, e per ognuno si sovrapporrà alla propria storia personale, a un’educazione sentimentale e sessuale fatta di estremi, in cui l’amore, la tenerezza e il desiderio si mescolano alla sopraffazione, all’umiliazione e alla vergogna.
Il dodicesimo ed ultimo libro è L’anno che a Roma fu due volte Natale di Roberto Venturini edito da SEM e proposto dalla scrittrice e giornalista Maria Pia Ammirati.
Villaggio Tognazzi, Torvaianica, sul litorale romano. Alfreda, un’accumulatrice seriale con i primi segni di demenza senile, ha reso il suo villino un tugurio invivibile, dove vive per inerzia tra insetti e cianfrusaglie. Sopra di lei abita il figlio Marco, un giovane fattone, profondamente insicuro, la cui unica occupazione è accudire la madre. Lo spettro di un’azione da parte dell’Ufficio d’igiene rende necessario svuotare in fretta la casa, pena lo sfratto. Alcuni sgangherati amici, assidui frequentatori del bar Vanda, si attivano per sgomberarla, ma la proprietaria si oppone. Da qualche tempo Alfreda soffre di disturbi del sonno durante i quali le appare Sandra Mondaini, che ha conosciuto ai tempi d’oro del Villaggio Tognazzi, quando era il ritrovo estivo del jet set culturale italiano. Alfreda, nei suoi deliri notturni, immagina di parlare con l’attrice, sofferente per la “separazione” dal marito Raimondo Vianello, che riposa a Roma mentre lei è sepolta a Milano. Anche Alfreda non si è mai ricongiunta al marito, scomparso in mare durante una pesca notturna e mai più ritrovato. Alfreda decide di mettere fine a quella “ingiustizia” e pone al figlio una condizione per lo sgombero del villino: trafugare la salma di Raimondo dal Verano e portarla al cimitero di Lambrate, da Sandra. Dopo le prime resistenze, Marco getta le basi del piano, aiutato da Carlo, un vecchio pescatore, e da Er Donna, il travestito più ambito della Pontina. Con il suo secondo romanzo Roberto Venturini si conferma un autore particolarissimo, dotato di un umorismo sottile e in grado di creare situazioni surreali, abitate da personaggi indimenticabili.
Il manifesto della LXXV edizione del Premio Strega realizzata dall’artista Lorenzo Mattotti
Il 22 giugno ci sarà la proclamazione dei 5 libri finalisti e per concludere l’8 luglio verrà decretato il vincitore di questa edizione.
Sui social [TWITTER, FACEBOOK e INSTAGRAM] del Premio Strega è possibile visionare tutti i romanzi che erano stati proposti. Magari qualcuno tra di loro li avete già letti o ne avete sentito parlare. Chissà!
Avete avuto modo, invece, di leggere qualcuno dei titoli elencati oppure come noi vi siete già segnati due o tre titoli da acquistare?
Attendiamo il prossimo luglio per poter sapere chi avrà vinto quest’anno e nel mentre ci immergiamo in qualche pagina di un nuovo libro. Magari proprio uno dei finalisti dello Strega.
Tra le tante biografie è difficile scegliere ma abbiamo pensato di spaziare tra i secoli e i personaggi.
Ecco la nostra scelta, siamo certe che alcuni di questi libri staranno benissimo sotto l’albero, il vostro o quello dei vostri amici.
Suffragette. La mia Storia di Emmeline Pankhurst
Emmeline Pankhurst fu l’ispiratrice della più dura battaglia per i diritti delle donne nella storia dell’Occidente. Nel 1903 fondò la Women’s Social and Political Union, un’organizzazione militante che ricorse a metodi di lotta estremi: incendi di chiese o edifici abbandonati, irruzioni nelle sedi istituzionali, sabotaggi di linee telefoniche, aggressioni a politici e poliziotti. Molte suffragette, tra cui la stessa Pankhurst, subirono arresti e violenze. Quest’autobiografia fu completata agli inizi della Prima Guerra Mondiale, quando nell’interesse nazionale la battaglia suffragista fu temporaneamente sospesa. Nella prefazione la Pankhurst avverte: «La lotta per la piena emancipazione delle donne non è stata abbandonata; essa è stata, per il momento, semplicemente sospesa. Quando il fragore delle armi cesserà […] la richiesta verrà fatta di nuovo. Se non sarà accordata rapidamente, allora, ancora una volta, le donne prenderanno le armi che oggi hanno generosamente deposto. Non ci potrà mai essere una pace reale sulla terra finché alla donna, la metà materna della famiglia umana, non sarà data libertà nei consessi del mondo».
Marie Curie: Una Vita di Susan Quinn
Proprio un secolo fa, nel 1898, Marie Sklodowska Curie scopriva, con il marito Pierre, due nuovi elementi radioattivi, il polonio e il radio, spalancando così nuovi orizzonti alla conoscenza umana. Madame Curie può essere considerata una leggenda del suo tempo. Fu una delle prime donne a raggiungere notorietà mondiale in campo scientifico e si impose come uno dei più grandi scienziati di questo secolo. Fu la prima persona a ricevere due premi Nobel e fu anche la prima donna a varcare come docente le porte dell’Università della Sorbona a Parigi. Lavorando su materiali d’archivio inediti, compreso il diario della scienziata, Susan Quinn ripercorre la vita di Marie Curie senza dimenticare l’ambiente sociopolitico dell’epoca.
Abbandonare un gatto di Haruki Murakami
Il primo memoir del grande autore giapponese: un racconto inedito per un Murakami inedito.
«Mi sono tenuto dentro questa storia per molto tempo, come una spina rimasta in gola. Finché, per caso, mi sono ricordato che una volta, da bambino, ero andato con mio padre ad abbandonare un gatto su una spiaggia…»
Nei suoi romanzi e racconti Murakami ha creato un’infinità di mondi, e ne ha svelato ogni segreto ai lettori. Ma c’è una dimensione in cui la sua penna non si è quasi mai avventurata: la sua vita. Con Abbandonare un gatto, Murakami scrive per la prima volta della sua famiglia, e in particolare di suo padre. Ne nasce un ritratto toccante, il racconto sincero del «figlio qualunque di un uomo qualunque». E forse proprio per questo speciale. A tradurre in immagini questo delicato racconto autobiografico, le invenzioni di uno dei più importanti illustratori contemporanei, Emiliano Ponzi, che con i suoi colori aggiunge poesia alla poesia in un’edizione unica al mondo.
L’altra verità. Diario di una diversa di Alda Merini
Un alternarsi di orrore e solitudine, di incapacità di comprendere e di essere compresi, in una narrazione che nonostante tutto è un inno alla vita e alla forza del “sentire”. Alda Merini ripercorre il suo ricovero decennale in manicomio: il racconto della vita nella clinica psichiatrica, tra elettroshock sguardo della poetessa su questo inferno, come un’onda che alterna la lucidità all’incanto. Un diario senza traccia di sentimentalismo o di facili condanne, in cui emerge lo “sperdimento”, ma anche la sicurezza di sé e delle proprie emozioni in una sorta di innocenza primaria che tutto osserva e trasforma, senza mai disconoscere la malattia, o la fatica del non sentire i ritmi e i bisogni altrui, in una riflessione che si fa poesia, negli interrogativi e nei dubbi che divengono rime a lacerare il torpore, l’abitudine, l’indifferenza e la paura del mondo che c’è “fuori”.
La vita di J.R.R. Tolkien di Micheal White
Pochi scrittori possono vantare la popolarità e il fascino durevole di Tolkien. I suoi romanzi hanno venduto fino ad oggi oltre 160 milioni di copie, e a loro si deve tanto l’origine quanto la fortuna di un intero genere narrativo, la fantasy eroica. In questo volume Michael White ci conduce alle radici dell’immaginario di Tolkien: l’infanzia tra Sudafrica e Inghilterra, la prematura scomparsa dei genitori, la carriera accademica a Oxford, l’amore per Edith Bratt e l’amicizia con C. S. Lewis.
Inutile continuare a negare: l’estate sta finendo e porta via una dose di spensieratezza e colori brillanti, luce abbacinante e temperature infernali. Ma, c’è un ma. A settembre ci possiamo ancora godere la coda della bella stagione con in più UN SACCO di uscite editoriali tutte da scoprire. Abbiamo scelto qualche titolo:
Adephi, 3 Settembre 2020
Quarta di copertina: A Helgoland, spoglia isola nel Mare del Nord, luogo adatto alle idee estreme, nel giugno 1925 il ventitreenne Werner Heisenberg ha avviato quella che, secondo non pochi, è stata la più radicale rivoluzione scientifica di ogni tempo: la fisica quantistica. A distanza di quasi un secolo da quei giorni, la teoria dei quanti si è rivelata sempre più gremita di idee sconcertanti e inquietanti (fantasmatiche onde di probabilità, oggetti lontani che sembrano magicamente connessi fra loro ecc.), ma al tempo stesso capace di innumerevoli conferme sperimentali, che hanno portato a ogni sorta di applicazioni tecnologiche. Si può dire che oggi il mondo si regga su tale teoria, tuttora profondamente misteriosa. In questo libro non solo si ricostruisce, con formidabile limpidezza, l’avventurosa e controversa crescita della teoria dei quanti, rendendo evidenti, anche per chi la ignora, i suoi passaggi cruciali, ma la si inserisce in una nuova visione, dove a un mondo fatto di sostanze si sostituisce un mondo fatto di relazioni, che si rispondono fra loro in un inesauribile gioco di specchi. Visione che induce a esplorare, in una prospettiva ancora una volta stupefacente, questioni fondamentali ancora irrisolte, dalla costituzione della natura a quella di noi stessi, che della natura siamo parte.
Einaudi, 8 Settembre 2020
Quarta di copertina:Tokyo sembra sempre in costruzione. Da bruco a farfalla, da farfalla a rondine, da rondine a sasso, da sasso a palazzo, da palazzo a bosco, da bosco a… È in uno stato di infanzia perenne, come una bambina che a guardarla non pare diversa, ma poi confrontandola con le fotografie – l’album aperto una domenica sulle ginocchia – emerge strabiliante nella differenza».«La forma di una città cambia piú veloce di un cuore» diceva Baudelaire. E forse, tra tutte le città, Tokyo è quella che cambia piú velocemente se è vero, come scrive Laura Imai Messina, che l’antica Edo «è in uno stato di infanzia perenne». Laura si trasferí a Tokyo per studiare: pensava sarebbero passati pochi mesi – quanto bastava per perfezionare il suo giapponese – non che sarebbe rimasta piú di quindici anni, e che si sarebbe innamorata perdutamente di una delle città piú affascinanti, labirintiche e seducenti del mondo (oltre che di un ragazzo che sarebbe diventato suo marito). Tokyo non solo è una delle grandi metropoli globali, ma è anche una città densissima di storie, tradizioni, simboli, «segni »: è la città dove usanze secolari vivono accanto ai quartieri degli otaku, gli appassionati di manga e videogame, dove le culture giovanili piú effervescenti del pianeta si muovono nelle stesse strade su cui si affacciano piccoli locali tipici. È una città in cui i ritmi frenetici del lavoro e del commercio si alternano a quelli cadenzati delle stagioni e delle festività, dove il rito ha un’importanza fondamentale perché è il calendario, con le sue feste e la sua memoria, a regolare la vita dei suoi abitanti. Laura Imai Messina racconta Tokyo con uno sguardo unico, a cui la conoscenza delle usanze e delle strade non ha tolto freschezza e curiosità. Un viaggio lungo un anno, da Mutsuki, gennaio, «il mese degli affetti», a Shiwasu, dicembre, «il mese dei bonzi affaccendati», fino al cuore di Tokyo, la «città bambina».
Einaudi, 8 Settembre 2020
Quarta di copertina: Paul Temple è un giovane scrittore americano in visita a Venezia. Riservato e ambizioso, è in cerca dell’ispirazione per una nuova opera. Venezia è una meraviglia per gli spiriti affamati di bellezza: la laguna, le botteghe degli antiquari, le vetrine con i liuti rinascimentali, le passeggiate nel mercato, tra oche infuriate e tinozze che brulicano di anguille. In uno dei salotti cosmopoliti e artistici della città Mr Temple incontra Miss Annelien Bruins, occhi azzurri e una spolverata di efelidi sulle guance, pare la musa di un preraffaellita. La loro liaison amorosa si dispiega tra canali, dissertazioni sull’arte e persino una seduta spiritica. Ma Annelien ha un segreto, un mistero dal passato che rende lei infelice e il loro un amore impossibile.
Mondadori, 8 Settembre 2020
Quarta di copertina: Questo devi sapere. Primo: non c’è futuro senza presente e non c’è presente senza passato. Secondo: la prima risposta è sempre quella giusta. Terzo: non sempre quello che serve è quello che vuoi. Alla scomparsa della nonna Angela, Greta rimane sola al mondo. Perciò, in attesa di diventare maggiorenne, è costretta a lasciare il luogo in cui è cresciuta, a Catania – dove tutto, dai soffitti affrescati al profumo di scorze d’arancia che aleggia nelle stanze, le ricorda l’amore avvolgente della nonna -, e a trasferirsi in una casa famiglia che si trova in un piccolo paese alle pendici dell’Etna. Delle cose appartenute ad Angela, Greta porta con sé solo pochi oggetti, tra cui un mazzo di strane carte avvolte in un panno di velluto, i suoi Tarocchi. Non appena arrivata nella sua nuova casa, si imbatte in Arturo, un ragazzo dall’aria misteriosa – capelli neri di seta, occhi spietati e bellissimi e una bocca rossa come se avesse appena spalmato del sale sulle labbra – che la ammalia dal primo istante. Un ragazzo che sembra leggerle dentro come mai nessuno prima, del quale però nessuno nella sua nuova famiglia sembra sapere nulla. Una creatura dall’apparenza forte e al contempo estremamente fragile come se, al solo toccarlo, potesse rompersi in mille pezzi. E, soprattutto, con un destino crudele davanti a sé al quale solo lei sembra in grado di opporsi. Ma per farlo, Greta dovrà prima imparare a conoscere profondamente se stessa, liberandosi delle proprie paure. E, chissà, forse proprio nelle strane carte ereditate dall’amata nonna è indicata la strada per riuscirci…
Longanesi, 10 Settembre 2020
Quarta di copertina: Washington, D.C. non è mai stata più pericolosa. Il rumore degli spari infrange la quiete notturna di un tranquillo quartiere residenziale della città. Quando torna il silenzio un uomo giace a terra, morto. Ma quello che inizialmente sembra essere un regolamento di conti fra criminali di strada potrebbe nascondere qualcosa di molto, molto più sinistro. Alex Cross ha appena iniziato a indagare quando una nuova telefonata gli impone di correre dall’altra parte della città. Un’altra sparatoria. Un altro morto. Ma stavolta la vittima è una sua conoscenza: il suo ex capo e l’adorato mentore di Bree, la moglie di Alex, è stato freddato. Senza il suo comandante, la polizia rischia di andare alla deriva, mentre i cittadini di Washington si fanno prendere dal panico e la lista di possibili sospetti si allunga. In una tale situazione di emergenza, il Dipartimento seleziona proprio Bree per sostituire il capo della polizia. La donna deve riuscire a chiudere quello che ha tutta l’aria di essere un caso di assassino seriale, e riportare l’ordine in città. Alex non può che aiutare in tutti i modi la moglie, ma quando l’istinto porterà ciascuno di loro su piste opposte, anche l’amore sarà minacciato da una crisi profonda. Alex e Bree dovranno riuscire a risolvere il caso prima che questo li metta entrambi fuori dai giochi… per sempre.
Mondadori, 15 Settembre 2020
Quarta di copertina: 17 giugno 997. Non è ancora l’alba quando a Combe, sulla costa sudoccidentale aglosassone, il giovane costruttore di barche Edgar si prepara con trepidazione a fuggire di nascosto con la donna che ama. Ma i suoi piani vengono distrutti in un attimo da una feroce incursione dei Vichinghi che mettono a ferro e fuoco il suo villaggio, distruggendo ogni cosa e uccidendo chiunque capiti loro a tiro. Edgar sarà costretto a partire con la sua famiglia per ricominciare la sua vita da zero nel borgo desolato di Dreng’s Ferry. Dall’altra parte della Manica, in terra normanna, la giovane contessa Ragna, indipendente e fiera, si innamora perdutamente di Wilful, un nobile sassone e decide impulsivamente di sposarlo e seguirlo in Inghilterra, contro il parere di suo padre, il conte Hubert di Cherbourg. Si accorgerà presto che lo stile di vita cui era abituata in Normandia è ben diverso da quello dei sassoni, la cui società arretrata vive sotto continue minacce di violenza e dove Ragna si ritroverà al centro di una brutale lotta per il potere. In questo contesto, il sogno di Aldred, un monaco erudito e idealista, di trasformare la sua umile abbazia in un centro di cultura e insegnamento che possa essere ammirato da tutti entra in aperto conflitto con le mire di Wynstan, un vescovo abile e spietato pronto a tutto pur di aumentare le sue ricchezze e il suo potere. Le vite di questi quattro personaggi si intersecano, in un succedersi di continui colpi di scena, negli anni bui e turbolenti del Medioevo.
Guanda, 17 settembre 2020
Quarta di copertina: Lucy è un’insegnante di lettere, quarantaduenne, con due figli e un ex marito che con molta difficoltà cerca di essere almeno un padre decente. L’amica Emma le invidia la sua condizione di single, che – immagina – le consentirà ben presto di fare sesso con una persona con cui non l’ha mai fatto prima, e si impegna instancabilmente nel darle consigli non richiesti. Ma Lucy non è pronta per una nuova storia, o forse non ha nessuna voglia di cominciarne una con un uomo che, sulla carta, sarebbe perfetto per lei: divorziato, bianco, colto, di mezza età. Passa senza convinzione da un deprimente appuntamento al buio a una cena con uno scrittore un po’ troppo pieno di sé. Finché nella sua vita entra Joseph. È il ragazzo che lavora al banco della macelleria, ma fa anche il babysitter e l’allenatore di calcio. Però il suo sogno è diventare deejay. È troppo giovane per Lucy. È di colore. Ah, e forse voterà a favore della Brexit. Insomma, Joseph e Lucy non potrebbero essere più diversi, quindi tra loro non funzionerà mai. O invece sì? Sullo sfondo di una storia d’amore piena di colpi di scena, arricchita da personaggi irresistibili perché incredibilmente veri, c’è la Londra divisa dalla scelta sull’Europa, che sembra spaccare il mondo in due: in famiglia, sul lavoro e in tutte le relazioni.
Solferino, 17 Settembre 2020
Quarta di copertina: Edith e Andrea, una giovane un po’ trasgressiva e un capitano molto rigoroso, si incontrano per caso su un traghetto, tra Venezia e la Grecia. Un evento minimo dei tanti di cui è fatta la vita. Ma la loro cambia per sempre. Dapprima c’è il rifiuto: come possono, loro così diversi, sentirsi attratti una dall’altro? Poi le fasi alterne di un amore dapprima clandestino, le avventure di una lunga separazione, il pericolo di un segreto, una felicità inattesa e una grande prova… E infine l’isola, piena di vento e di luce, dove i due vanno ad abitare ristrutturando una vecchia casa abbandonata. L’isola dove ora Andrea si ritrova solo. I dialoghi veramente importanti, però, non si esauriscono mai: mentre la cura quotidiana del giardino e delle api dell’amata moglie lo aiuta a tornare alla vita, Andrea continua a parlare con lei. Le racconta, con tenerezza e passione, la loro grande storia d’amore. E le promette che ritroverà la figlia, Amy, che da troppo tempo ha interrotto i rapporti con i genitori. Forse è possibile ricominciare, riscoprirsi famiglia, nonostante i dispiaceri e le scomode verità? Una storia semplice eppure deflagrante, che ci pone domande fondamentali: sui legami che forgiamo tra le anime, sulla nostra capacità di cambiare, sul destino che unisce e separa. Quando ci sembra di aver perso la capacità di stupirci, cercare la luce, prenderci cura, è il cuore che tace o solo noi che non lo sappiamo ascoltare?
Mondadori, 22 settembre 2020
Quarta di copertina: Jane ha perso il lavoro in lavanderia a causa di una bustina di ketchup che ha dimenticato di togliere dalle tasche di un capo prezioso e le sue prospettive per il futuro sono decisamente scarse. Come ciliegina sulla torta, la sorella minore, che vive a nord e con cui non va d’accordo, l’ha invitata al suo matrimonio, anche se Jane sospetta che l’abbia fatto sicura che lei non avrebbe partecipato. Questo la rende ancora più determinata ad andarci, ma la sua macchina è un rottame che cade a pezzi, impossibile da utilizzare per un tragitto così lungo. Inaspettatamente Jane trova una compagna di viaggio particolare, una donna scontrosa e con un occhio fuori uso di nome Henry, che vuole andare a nord per consultare un’oculista in grado di risolverle il problema e che mette a disposizione la sua auto. Il rapporto tra le due non inizia certo nel migliore dei modi, tra lanci di biscotti duri come il cemento e cespugli di rose distrutti. Se si aggiungono i ricordi di un rapporto sessuale con un predicatore ubriaco nel retro di una chiesa, una corsa nuda lungo la sponda di un torrente, matrimoni falliti e una scarpa dove nascondere i soldi, Jane e Henry sono assolutamente pronte a partire, come due bizzarre Thelma e Louise. Lungo la strada incontrano schiavisti, rapitori, ladri di mutandine, una cantante country di scarso successo di nome Cheryle e si dedicano anche alla ricerca del Super Toaster, uno speciale tostapane a quattro fette. È un viaggio incredibile che, tra furgoncini per il bestiame, un’auto rubata e una decappottabile, segnerà l’inizio di un’amicizia unica. In un divertissement ironico e irriverente con due protagoniste strampalate e sopra le righe, Joe Lansdale dimostra ancora una volta il suo insuperabile “black humour”
Rizzoli, 22 Settembre 2020
Quarta di copertina: È l’ultima missione nello spazio per la scienziata Kira Navárez. Semplici rilievi di routine su un pianeta non ancora colonizzato. Ma il giorno della partenza accade qualcosa di inatteso. Qualcosa di terribile. Spinta dalla curiosità, Kira si imbatte in un reperto alieno. Il terrore la invade quando il pulviscolo intorno a lei comincia a muoversi. Una guerra tra le stelle è alle porte, e Kira è trascinata nelle profondità della galassia in un’odissea di scoperte e trasformazioni. Lei ha dalla sua compagni formidabili e un coraggio immenso. Ma soltanto fidandosi davvero di se stessa potrà combattere per i propri simili e affrontare il suo prodigioso destino.
Bompiani, 23 Settembre 2020
Quarta di copertina: All’alba del 1925 il più giovane presidente del Consiglio d’Italia e del mondo, l’uomo che si è addossato la colpa dell’omicidio di Matteotti come se fosse un merito, giace riverso nel suo pulcioso appartamento-alcova. Benito Mussolini, il “figlio del secolo” che nel 1919, rovinosamente sconfitto alle elezioni, sedeva nell’ufficio del Popolo d’Italia pronto a fronteggiare i suoi nemici, adesso, vincitore su tutti i fronti, sembra in punto di morte a causa di un’ulcera che lo azzanna da dentro. Così si apre il secondo tempo della sciagurata epopea del fascismo narrato da Scurati con la costruzione e lo stile del romanzo. M. non è più raccontato da dentro perché diventa un’entità distante, “una crisalide del potere che si trasforma nella farfalla di una solitudine assoluta”. Attorno a lui gli antichi camerati si sbranano tra loro come una muta di cani. Il Duce invece diventa ipermetrope, vuole misurarsi solo con le cose lontane, con la grande Storia. A dirimere le beghe tra i gerarchi mette Augusto Turati, tragico nel suo tentativo di rettitudine; dimentica ogni riconoscenza verso Margherita Sarfatti; cerca di placare gli ardori della figlia Edda dandola in sposa a Galeazzo Ciano; affida a Badoglio e Graziani l’impresa africana, celebrata dalla retorica dell’immensità delle dune ma combattuta nella realtà come la più sporca delle guerre, fino all’orrore dei gas e dei campi di concentramento. Il cammino di M. Il figlio del secolo – caso letterario di assoluta originalità ma anche occasione di una inedita riaccensione dell’autocoscienza nazionale – prosegue qui in modo sorprendente, sollevando il velo dell’oblio su persone e fatti di capitale importanza e sperimentando un intreccio ancor più ardito tra narrazione e fonti dell’epoca. Fino al 1932, decennale della rivoluzione: quando M. fa innalzare l’impressionante, spettrale sacrario dei martiri fascisti, e più che onorare lutti passati sembra presagire ecatombi future.
Fazi Editore, 24 Settembre 2020
Quarta di copertina: Torna la saga di Twilight, tra i maggiori successi planetari degli ultimi decenni: 160 milioni di copie vendute nel mondo di cui più di 5 in Italia. In Midnight Sun l’iconica storia d’amore tra Bella e Edward sarà raccontata questa volta dal punto di vista del vampiro. Un vero evento editoriale mondiale, con una lunga storia alle spalle: nel 2008 la pubblicazione era stata posticipata “a data da destinarsi” dopo che una prima bozza del romanzo era circolata illegalmente. Alla notizia dell’uscita il sito dell’autrice è andato in tilt per la quantità di accessi, e nel giro di pochi minuti sono state pubblicate centinaia di migliaia di Tweet sulla notizia. Nelle parole dell’autrice la felicità di aver regalato ai suoi fan un nuovo capitolo della saga: «Spero che questo libro dia ai miei lettori la possibilità di vivere per un po’ in un mondo immaginario. Non posso dire quanto apprezzo la loro pazienza e il loro supporto durante gli anni che mi sono stati necessari per finire Midnight Sun». Quando Edward Cullen e Bella Swan si sono incontrati in Twilight, una storia d’amore destinata a diventare di culto ha avuto inizio. Ma finora la loro storia è stata raccontata solo dal punto di vista di Bella. Finalmente, con Midnight Sun, i lettori conosceranno la versione di Edward. Vissuta nei panni del bellissimo vampiro, questa storia assume una veste nuova, più oscura e tormentata: l’incontro con Bella è la cosa più spaventosa e più intrigante che gli sia mai successa nella sua lunga vita da vampiro. Mentre apprendiamo nuovi affascinanti dettagli sul suo passato, capiamo perché questa sia la sfida più difficile della sua vita. Come può seguire il suo cuore, se ciò significa mettere Bella in pericolo. Con Midnight Sun Stephenie Meyer ci fa tornare in quel mondo che catturò milioni di lettori e ci regala un romanzo sui piaceri e sulle devastanti conseguenze dell’amore immortale.
Special Guest di questa Wishlist:
Corbaccio, 27 Agosto 2020
Quarta di copertina: Madeleine Maxwell, Max per gli amici, ha scoperto di recente che la sua laurea in storia non l’avrebbe portata necessariamente a condurre una vita sedentaria, al limite della noia. Da quando è stata reclutata dall’Istituto di ricerche storiche Saint Mary, anzi, le ricerche sul campo la catapultano, insieme ai suoi colleghi, da un’epoca a un’altra senza troppe garanzie di far ritorno nel presente. Inviati in missione nella Londra vittoriana per cercare Jack lo Squartatore, gli storici del St. Mary’s se la vedono veramente brutta quando è Jack lo Squartatore a trovare loro. Inseguita nelle strade nebbiose di Whitechapel, Max rischia veramente di fare una brutta fine. Di nuovo. E non è che l’inizio: l’inizio di una corsa contro il tempo per salvare il St. Mary’s da un nemico pericolosissimo che ne vuole l’annientamento. Un nemico disposto a distruggere la Storia stessa. Dai giardini pensili di Ninive all’isola Mauritius per evitare l’estinzione dei dodo, all’Inghilterra dei Tudor, dove scoprirà una tragedia inedita di Shakespeare con un finale sconvolgente, il gruppo di storici più sgangherati e divertenti della letteratura continuerà le sue scorribande nella Storia, fra scoperte incredibili.
Il Buon Lettore aspetta le vacanze con impazienza. Ha rimandato alle settimane che passerà in una solitaria località marina o montana un certo numero di letture che gli stanno a cuore e già pregusta la gioia delle sieste all’ombra, il fruscio delle pagine, l’abbandono al fascino d’altri mondi trasmesso dalle fitte righe dei capitoli.
— Italo Calvino
Le vacanze hanno finalmente bussato alla mia porta.
Dalle ore 19 di ieri sono in ferie.
Come ogni buon lettore che si rispetti il mio primo pensiero è stato: ” Bene, ora posso leggere una quantità spropositata di libri senza sentirmi in colpa se non faccio il restante delle cose che dovrei fare “.
Una delle cose che dovrei fare è la valigia, rimasta ai piedi del mio letto da settimane prendendo polvere.
Ma tant’è. Come dicevo dalle 19 di ieri sera non mi sento più in colpa.
Non succede la stessa cosa con la mia valigia dei libri: è da settimane che decido, confronto, aggiungo e tolgo libri alla lista di quelli che devo portarmi in vacanza.
Pianifico, confronto e decido.
Ma.
Un po’ come succede a Capodanno dove – ti fai un’esame di coscienza – ti riprometti che farai un sacco di cose – palestra, dieta, giardinaggio, relazionarsi, – lo stesso succede quando devo preparare la mia valigia librosa. Nonostante ogni anno mi riprometta di portare meno letture e di passare più tempo a socializzare con tutto il campeggio, mi ritrovo una decina di libri in borsa senza neanche rendermene conto.
Libri che ho comprato e dimenticato nella libreria, libri che ho aspettato di essere nella “mentalità” giusta per leggerli, libri che ho comprato perché so che li leggerò sotto l’ombrellone e quando ci sarà ” l’ora del silenzio” in campeggio.
Come ogni buon lettore che si rispetti l’idea di partire senza libri mi terrorizza tanto che controllo e ricontrollo di avere portato tutti i libri che mi ero prefissata.
Vi assicuro: la stessa cosa non mi succede con i vestiti.
Capita anche a voi questa situazione?
In base a cosa scegliete la vostra Valigia Librosa?
Quanti libri vi portate in vacanza?
Vi lascio l’elenco della mia Valigia Librosa e chissà se avete qualche dubbio o vi manca proprio ancora un libro da aggiungere all’elenco magari lo troverete qui.
NYCTOPHOBIA – MONDO SENZA LUCE, CARLO VICENZI ( FANTASY) Dunwich Edizioni
Prezzo: € 2.99 ( ebook)
Le porte della città si sono chiuse alle spalle di Eliana, sul suo capo una sentenza di esilio che ha lo stesso sapore di una condanna a morte.
Nessuna luce. Il Buio ha nascosto il sole agli occhi degli uomini e ora il mondo è immerso nell’ oscurità. In un futuro distopico gli esseri umani si sono rinchiusi nelle città, dove possono tenere a bada le Tenebre con il fuoco e l’elettricità. Ma l’ignoto ha sempre esercitato un ambiguo fascino sull’ uomo e l’Oscurità sembra diffondere un irresistibile richiamo per coloro che le prestano orecchio. Gli sguardi si rivolgono all’ esterno, là dove il Buio ha nascosto il mondo e lo ha plasmato a sua immagine: esseri privi di occhi strisciano dove la luce non arriva, creature sconosciute pronte a ghermire chiunque sia abbastanza pazzo da allontanarsi dalle zone illuminate.
Come può Eliana sopravvivere in quella nera realtà dove lo spegnersi della fiaccola significa morte certa? E, soprattutto, saprà resistere alla tentazione del Buio?
Sono una novellina del fantasy.
Diciamo proprio che il fantasy è quel genere letterario che mi affascina e terrorizza al tempo stesso, facendomi brancolare nel buio. Mi sto avvicinando a piccoli passi a questo genere e al momento non ho ancora trovato un fantasy che non mi sia piaciuto.
Cosa buona e giusta.
Consigliato dalla mia socia in affari, Bianca, Nyctophobia di Carlo Vicenzi – un autore italiano. Diamo possibilità anche a loro! – è finito dritto dritto nel mio Kindle in un batti baleno dopo aver letto la trama e aver letto le recensioni sulla pagina facebook della Dunwich edizioni che vi consiglio di seguire se siete amanti del fantasy e cercate qualcosa di diverso dal solito.
Mi chiamo Amleto Orciani e sono un libromane. Ho trentacinque anni e mi faccio dall’età di dodici, quando la lettura era ancora legale. Ho iniziato per scherzo con L’isola del tesoro e non ho più smesso. Leggere è la prima cosa a cui penso quando mi sveglio e l’ultima prima di andare a dormire. Sono talmente assuefatto da conoscere il significato di parole come paradosso, pennivendolo e opulenza. Insomma, uno sniffa-inchiostro senza speranza. Vivo vicino ad Ancona, lavoro come inserviente in un discount di bricolage e arrotondo spacciando romanzi alla gente della zona. La mia vita non è un granché, ma mi ci trovo. Il problema è che vorrei avere più soldi, per questo accetto di aiutare Eleonora. La ragazza è brava, ma così folle da voler cambiare il mondo dell’editoria da sola. Per seguirla mi tocca coinvolgere amici discutibili e incontrare gente che preferirebbe vedermi morto (il Bibliotecario ti dice niente?). Meno male che ho dalla mia Caterina, una camgirl con un secondo lavoro ancora meno presentabile del primo, però non sono sicuro mi possa salvare il culo, stavolta. Se ne esco vivo, giuro che smetto di leggere. Forse. Vietato leggere all’inferno racconta la mia storia. Non insegna qualcosa che vale la pena conoscere, non ci sono buoni sentimenti o altre cazzate ma per sballarsi con gli amici è perfetto. Provalo, e fammi sapere se funziona.
Altro fantasy, altro autore italiano. Ambientazione italiana.
La scelta di metterlo nel mio Kindle è stato per il prezzo e lo potete trovare su Amazon gratuito in formato ebook. Mi è già capitato di scaricare libri gratuiti e in alcuni casi sono rimasta piacevolmente stupita. La scelta di metterlo nella mia Valigia Librosa è stata dettata dal fatto che è da mesi fermo sul mio Kindle ed è arrivato il momento di leggerlo. Come dicevo, devo avvicinarmi al fantasy.
Sballarsi di libri è più o meno la storia della mia vita. Sono sicura che lo sapete anche voi cosa significhi. La trama di Vietato leggere all’inferno è intrigante, una boccata d’aria fresca e non vedo l’ora di leggerlo in spiaggia.
Dopo quanto è accaduto nella Città del fuoco celeste, Simon Lewis – che è stato prima umano e poi vampiro – ha perso tutti i suoi ricordi e non sa più chi è veramente. Sa per certo di essere amico di Clary e anche di aver convinto la bellissima Isabelle Lightwood a uscire con lui, ma non ha memoria di come ci sia riuscito. E quando si rende conto che le due ragazze, ma non solo loro, iniziano ad aspettarsi da lui che si comporti come farebbe il ragazzo che conoscevano tanto bene, la situazione diventa insostenibile. Decide perciò di entrare nell’Accade-mia Shadowhunters e iniziare l’apprendistato per diventare un cacciatore di demoni. Forse, spera Simon, in questo modo riuscirà a ritrovare se stesso, qualunque cosa questo significhi. Le cronache dell’Accademia Shadowhunters raccoglie per la prima volta in un solo volume tutte le tappe dell’impegnativo apprendistato da Shadowhunter di uno dei personaggi più amati di “The Mortal Instruments”. I dieci racconti, scaturiti dalla penna di Cassandra Clare, Sarah Rees Brennan, Maureen Johnson e Robin Wasserman, pubblicati originariamente in e-book, sono arricchiti dalle illustrazioni di Cassandra Jean.
Chi non conosce Shadowhunters?
C’è chi lo ama, chi lo odia, chi considera Cassandra Clare la Shonda Rhimes dei libri.
Come dargli torto, dico io.
Il primo libro della saga Shadowhunters The Mortal Instrument mi è stato regalato da mia zia al mio quindicesimo compleanno. Atto coraggioso da parte della mia super zia perché ho gusti particolari in fatto di libri – di solito chi vuole regalarmi libri mi chiede di stilare una lista in modo da non rischiare di comprare cose che potrebbero non piacermi – ma lei è riuscita a trovare un libro che mi è piaciuto. Mi ha raccontato che ha passato un’ora e mezza in libreria per scovare il libro giusto, ha fatto sclerare mio zio perché l’ha tenuto dentro una libreria tutto quel tempo, ma alla fine ci è riuscita. Zia Gabriella sa essere molto caparbia.
Le Cronache dell’Accademia Shadowhunters racconta il percorso di uno dei personaggi meglio riusciti di tutta la saga a mio parere, ossia Simon Lewis. Chi non adora il dolce Simon, dopotutto?
E’ il momento di leggere anche questo…anche perché devo riprendermi dalla serie tv.
E poi voglio dire ci sono i disegni illustrati nell’edizione che raccoglie tutti i racconti.
Giubilio.
1Q84 – LIBRO 1 & 2, MURAKAMI ( FANTASY) Casa editrice Einaudi
Prezzo: € 14.00
Tokyo, 1984. Aomame è un’assassina spietata e fragile. In minigonna e tacchi a spillo, vendica tutte le donne che subiscono violenza, con una tecnica micidiale e invisibile. Tengo è un ghost writer che deve riscrivere un libro inquietante, pericoloso come una profezia. Entrambi si giocano la vita in una storia che sembra destinata a farli incontrare. Ma quando Aomame vede sorgere in cielo una seconda luna, capisce che, forse, non potranno condividere neppure la stessa realtà.
#Ciaonèproprio.
La vicenda di come ho avuto tra le mani questo libro è davvero carina.
Mi piace pensare che sia successo perché il destino ci ha messo lo zampino.
Ho comprato 1Q84, libro 1 & 2 al mercatino dell’usato – grazie alla mia amica Sara ho scoperto questo fantastico luogo dove i libri te li regalano praticamente – per pura fortuna e anche grazie a due euro che mi hanno salvato la vita!
Il mercatino dell’usato, almeno quello di Rivoli, ha un’intera parete piena di libri che costano poco, sono in buone condizioni e dove ci trovi, se fai il giro quattro o cinque volte, dei piccoli tesori dell’editoria.
Il paradiso per un lettore.
Era domenica e avevo appuntamento con Elena, anche lei amante dei libri come me, per andare a fare acquisti, risparmiando qualche soldino anche perché avevo i soldi contati ed ero fermamente decisa a comprare poco. #matipregononfarmiridere.
Alla fine dopo un’ora siamo uscite con borse piene e portafoglio vuoto, molto felici dei nostri acquisti.
Io però avevo un pensiero fisso.
Il libro di Murakami a sei euro al posto di quattordici ed io me lo ero fatto scappare perché i soldi non mi erano bastati.
Arrivo alla macchina un po’ triste – niente che una buona cioccolata calda non potesse far passare – ed ho avuto un’ improvvisa illuminazione: avevo comprato un libro che avevo già.
A volte il destino, vedete.
Chiedo a Elena quei due euro mancanti per poter sostituire il libro che avevo e prendermi Murakami.
I due euro che mi avrebbero permesso di avere quel gioiello nella mia libreria.
La mia impresa è riuscita ed Elena, dopo avermi visto urlare e saltellare in mezzo alla strada sventolando al vento il libro tanto agognato, ha voluto leggere la trama e poi mi ha chiesto di prestarglielo ed io sono stata una lettrice felice.
L’avete letta la trama? A me intriga abbestia.
Non poteva mancare nella mia Valigia Librosa.
VODKA E INFERNO – LA MORTE FIDANZATA, PENELOPE DELLE COLONNE (FANTASY HORROR) Milena Edizioni
Prezzo: € 19.90
Questa è una storia che va raccontata a bassa voce, sull’epidermide del mondo. Una strana, sanguinosa famiglia. Venezia di echi dissonanti, poi la Russia di forti abbracci. Un alchemico mistero, della vodka che da incolore e innocua diventa rosso-sangue, un maniero che ha occhi per vedere, danze di balalaike, fischi cosacchi. Qualcosa di macabro, gotico, grottesco, tenero e perverso che sappia di morte, di dolore e orrore, ma anche di dolce, amaro amore. E infine una sola, piccola, insignificante domanda: può un vivo innamorarsi di un morto?
Qui è il caso di dirlo, la reputazione precede il libro.
Seguo il GDR su facebook da un anno e su Amazon c’è stato un periodo in cui questo titolo non era disponibile neanche per Trump. Libro semplicemente introvabile.
Un po’ come il Circo della Notte della Morgenstern che se non avete letto, vi prego fatelo.
Per l’acquisto di questo libro, galeotto è stato il Salone Internazionale del libro ( #SalTo30) di quest’anno. Sempre sia lodato il Salone Internazionale del Libro.
Mi erano rimasti gli ultimi venti euro. Avevo speso una fortuna – già sentivo mio padre sbraitare per il fatto che non c’è più spazio per i libri – ed ero dunque intenzionata ad uscire dal Lingotto con i miei ultimi cari venti euro girando con le mani sugli occhi per non cadere in tentazione.
Sono passata proprio in quel corridoio – vicinissima all’uscita, dritta verso la salvezza – e alla mia destra c’era lo stand della Milena Edizioni.
E’ lui era lì. Da solo.
L’ultimo libro.
La lotta tra il mio cervello – non comprarlo. Hai solo venti euro! – e il mio cuore – compralo o te ne pentirai – è durata giusto il tempo di guardare la commessa, sentirla dirmi che era l’ultima copia disponibile e prendere il portafoglio dalla borsa.
Il momento migliore per leggerlo è quando sarò spiaggiata come una balena al sole.
THE MIDNIGHT SEA, KAT ROSS ( FANTASY) Dunwich Edizioni
Prezzo: € 3.99
Sono la luce contro l’oscurità. L’acciaio contro la negromanzia dei Druj. E usano demoni per cacciare altri demoni…
Nazafareen vive per la vendetta. È una ragazza dell’isolato clan Four-Legs e tutto ciò che sa dei Water Dog del Re è che legano a sé delle creature malvagie chiamate daeva per proteggere l’impero dai non-morti. Ma quando arrivano degli esploratori per reclutare persone con il dono, afferra al volo l’opportunità di unirsi alle loro file per dare la caccia ai mostri che le hanno ucciso la sorella. Segnata dal dolore, è disposta a pagare ogni prezzo, anche se significa legarsi a un daeva chiamato Darius. Umano solo nell’aspetto, possiede un potere terrificante, controllato da Nazafareen. Ma i bracciali d’oro che li uniscono hanno un indesiderato effetto collaterale. Ciascuno prova le emozioni dell’altro, e l’umana e il daeva cominciano a diventare pericolosamente intimi. Mentre inseguono un nemico mortale lungo l’arida Great Salt Plain fino alla scintillante capitale Persepolae, dissotterrando i segreti del passato di Darius, Nazafareen è costretta a mettere in dubbio la schiavitù dei daeva e la sua stessa lealtà nei confronti dell’impero. Ma con un male antico che si agita al nord e un giovane conquistatore che controlla l’ovest, il destino dell’intera civiltà potrebbe essere in pericolo…
Vi ho già detto che adoro la Dunwich Edizioni? The Midnight Sea è il primo libro di una serie che mi intriga tantissimo.
L’ho comprato ad occhi chiusi, percependo che non mi deluderà.
Il luogo migliore per poterlo leggere sarà sicuramente sull’amaca, sperando nell’aria fresca e nell’ombra della pineta.
Isabel Delancey, violinista di talento, ha avuto tutto dalla vita, ma quando il marito muore improvvisamente, lasciandola piena di debiti, la sua esistenza cambia drasticamente. Costretta a trasferirsi insieme ai figli in una fatiscente casa nel Norfolk, dovrà affrontare ogni sorta di difficoltà, ma scoprirà dentro di sé una forza e un istinto di sopravvivenza che mai avrebbe immaginato di possedere. E riuscirà ancora a suonare gli accordi più segreti del suo cuore.
Pensavate andassi in vacanza senza Jojo?#mavipregononfatemiridere
Uscito il 20 giugno 2017, è l’ultimo libro pubblicato dalla Mondadori in edizione economica.
Sapete che leggerei anche la lista della spesa di Jojo.
Sono sicura che non mi deluderà, ancora una volta.
LA VENDICATRICE, MARK DAWSON ( THRILLER) Longanesi & Co
Prezzo: € 16.40
Beatrix Rose è una moglie e una madre. Ma Beatrix Rose è anche una donna letale, un’assassina dalla parte del bene. O così credeva, finché non viene tradita proprio da chi aveva la sua massima fiducia. Suo marito viene ucciso, sua figlia di appena tre anni viene rapita e tenuta in ostaggio.
Quando Beatrix riesce a riaverla con sé, capisce che la sua vecchia vita è finita per sempre. Si ritira a Marrakesh a crescere sua figlia. Ed è finalmente felice…
Ma qualcosa cambia, frantumando quel paradiso illusorio e riportando a galla il passato.
Beatrix scopre purtroppo di avere un anno di vita ancora, al massimo, e decide di dedicare il tempo che le rimane a ciò che l’ha tormentata in tutti quegli anni di apparente serenità: la vendetta. Vendicarsi di chi le ha ucciso l’uomo che amava, i suoi ex compagni di squadra, diventa la sua unica missione…
Da mesi nel mio carrello di Amazon, un giorno ho visto che era in offerta ebook a € 1.99 e l’ho acquistato senza pensarci.
I thriller non sono il mio genere preferito, ma qualcosa leggo.
E’ un po’ come il fantasy. A piccoli passi.
La trama mi ispira e spero proprio che mi tenga incollata al kindle.
IL GIORNO CHE ASPETTIAMO, JILL SANTOPOLO ( ROMANZO) Casa Editrice Nord
Prezzo: € 17.60
Una luminosa mattina di fine estate, un ragazzo e una ragazza s’incontrano all’ università, a New York, e s’innamorano. Sembra l’inizio di una storia come tante, ma quel giorno è l’11 settembre 2001 e, mentre la città viene avvolta da un sudario di polvere e detriti, Gabe e Lucy si baciano e si scambiano una promessa. E due vite si fondono in un unico destino.Tredici anni dopo, Lucy è a un bivio. E sente la necessità di ripercorrere con Gabe le tappe fondamentali della loro relazione, segnata da scelte che li hanno condotti lungo strade diverse, lungo vite diverse. Scelte che tuttavia non hanno mai reciso il legame profondo che li ha uniti per tutti quegli anni. Così Lucy gli parla dei loro primi mesi insieme. Del loro amore intenso, passionale, unico. In una parola: puro. E poi di come Gabe avesse infranto quella purezza, decidendo di partire, di andarsene da New York per accettare l’incarico di fotografo di guerra in Iraq. Perché lui sentiva di doverlo fare, perché ciò che accadeva nel mondo era più importante di loro. Una scelta che aveva aperto nel cuore di Lucy una ferita che lei pensava non sarebbe guarita mai. E che, invece, era stata curata da Darren, l’uomo che lei avrebbe scelto di sposare. Eppure quella ferita si riapriva ogni volta che Lucy riceveva una mail o una telefonata da Gabe, e ogni singola volta che lo aveva rivisto nel corso degli anni. Poi era arrivata quella volta, era arrivato quel giorno…Lucy custodisce un ultimo segreto, ed è giunto il momento di rivelarlo a Gabe. Sono state tutte le loro scelte a condurli fin lì. Adesso un’altra, ultima scelta deciderà il loro futuro.
Adoro il Libraio, ma quando mi mettono le anteprime il mese prima dell’uscita del libro mi fanno uscire di senno. Ho letto l’anteprima de Il giorno che aspettiamo grazie appunto alla rivista e arrivata alla fine ho visto che l’uscita era il mese dopo.
L’ho messo in lista Amazon e ho aspettato.
Si dice che la pazienza è la virtù dei forti, io ho modificato un po’ detto: è la virtù dei lettori.
Sono una persona molto, ma molto paziente.
La mia attesa è stata ripagata. Ho trovato l’ebook tre giorni fa ad € 1.99.
E’ stata l’unica gioia di quella giornata. E’ assolutamente nella mia Valigia Librosa.
GLI ANNI DELLA LEGGEREZZA ( La Saga dei Cazalet), ELIZABETH JANE HOWARD ( ROMANZO) Fazi Editore
Prezzo: € 18.50
È l’estate del 1937 e la famiglia Cazalet si appresta a riunirsi nella dimora di campagna per trascorrervi le vacanze. È un mondo dalle atmosfere d’altri tempi, quello dei Cazalet, dove tutto avviene secondo rituali precisi e codici che il tempo ha reso immutabili, dove i domestici servono il tè a letto al mattino, e a cena si va in abito da sera. Ma sotto la rigida morale vittoriana, incarnata appieno dai due capostipiti affettuosamente
soprannominati il Generale e la Duchessa, si avverte che qualcosa sta cominciando a cambiare. Ed ecco svelata, come attraverso un microscopio, la verità sulle dinamiche di coppia fra i figli e le relative consorti. L’affascinante Edward si concede svariate amanti mentre la moglie Villy si lacera nel sospetto e nella noia; Hugh, che porta ancora i segni della grande guerra, forma con la moglie Sybil una coppia perfetta, salvo il fatto che non abbiano idea l’uno dei desideri dell’altra; Rupert, pittore mancato e vedovo, si è risposato con Zoë, un’attrice bellissima e frivola che fatica a calarsi nei panni della madre di famiglia; infine Rachel, devota alla cura dei genitori, che non si è mai sposata per un motivo ben preciso. E poi ci sono i nipoti, descritti mirabilmente nei loro giochi, nelle loro gelosie e nei loro sogni, in modo sottile e mai condiscendente, dalle ingenuità infantili alle inquietudini adolescenziali. Ma c’è anche il mondo fuori, e la vita domestica dei Cazalet s’intreccia inevitabilmente con la vita di un paese sull’orlo di una crisi epocale. Mentre le vicissitudini private dei personaggi vengono messe a nudo e vicende grandi e piccole intervengono a ingarbugliare le loro esistenze, si comincia a mormorare di una minaccia che viene dal continente, e che assume sempre più spessore nelle consapevolezze dei protagonisti, fino a diventare tangibile: la seconda guerra mondiale è alle porte. La prosa sapiente di Elizabeth Jane Howard, il suo sguardo acuto e la sua ironia affilata ci accompagnano in queste pagine mano nella mano, fino alla fine del primo libro della saga dei Cazalet, lasciandoci con la voglia di andare avanti.
Ci giro intorno da un anno ormai. Leggerlo o non leggerlo? Comprarlo o non comprarlo? Questo è il dilemma.
Downton Abbey mi ha lasciato un vuoto e devo rimediare. La saga della Howard è conosciutissima e tutti ne parlano bene. Perché non provare? Spero solo di non restarne delusa.
LE STREGHE DELL’EAST END, MELISSA DE LA CRUZ ( ROMANZO) LeggereEditore
Prezzo: € 10.00
Maledizione, doveva proprio essere così bello? Si riteneva immune a quel genere di cose: il cliché dell’uomo alto, moro e di bell’aspetto. Ma c’era qualcos’altro. Sembrava che, quando la guardava, sapesse esattamente chi era e com’era fatta. Una strega. Una dea. Non di questa terra, ma neppure estranea a essa. Una donna da amare, temere e adorare. Alzò lo sguardo da dietro il vaso e lo trovò ancora che la fissava. Era come se Killian avesse aspettato tutto quel tempo soltanto per quell’istante. Fece un cenno col capo, muovendosi verso una porta lì vicino. Davvero? Qui? Adesso? Stava davvero entrando in bagno con un altro uomo, il fratello del suo fidanzato, alla sua festa di fidanzamento? Sì. Freya avanzò, come stordita, verso quell’appuntamento. Chiuse la porta dietro di sé e rimase in attesa. Il pomello girò, e lui entrò, chiudendo a chiave la porta. Le labbra gli si incurvarono in un sorriso, una pantera con la sua preda. Fuori, nel bel mezzo del ricevimento, le rose centifolie presero fuoco.
A mia madre piacciono i libri di streghe, angeli, demoni.
Non legge altro.
Ci ho provato a farle leggere qualcos’altro, ma non ha funzionato.
Mi ha chiesto di cercarle qualcosa e sono incappata in questo libro, il primo di una trilogia. Libraccio in super offerta.
Se non ho visto male c’è anche una serie tv, ma non l’ho mai guardata. Mi ispira, speriamo che il mio istinto non abbia fatto cilecca, altrimenti chi la vuole sentire la mamma?!
THE RESTORER, AMANDA STEVENS ( FANTASY) HarperCollins Italia
Prezzo: € 3.49
Sono Amelia Gray e restauro cimiteri. Sono condannata a poter vedere i morti, ed è un’esperienza angosciante. Hanno fame di vita. Per questo non li posso guardare, non devo far loro capire che li vedo, o sono perduta. Ultimamente però tutto è diverso. È accaduto qualcosa nel cimitero di Oak Grove, dove sto lavorando, qualcosa che va oltre la semplice violenza, che coinvolge i vivi e i dannati. Ho paura, perché il senso di tutto ciò mi sfugge. Sono sempre più confusa, sopraffatta dalle circostanze e da un mistero che, invece di sciogliersi, pare diventare più fitto e più oscuro. Spero di trovare delle risposte, prima che tutto ciò possa uccidermi.
E’ una trama diversa dal solito e mi ispirava. Sempre trovato in offerta su Amazon è pronto nel mio Kindle. Mi ha ricordato vagamente Anita Blake.
Ho amato quella saga prima che diventasse troppo lunga, trita e ritrita. Questa ho visto che si ferma a tre libri.
ABBASTANZA DA TENTARMI, LEILA AWAD ( ROMANZO) Amazon Media EU S.à r.l
Prezzo: € 2.99
Isabella Bendecido ha ventiquattro anni e vive in un paese alle porte di Madrid con una sorella maggiore che adora, un padre amorevole ma poco presente, una madre convinta che la preoccupazione maggiore per una donna debba essere trovare un buon matrimonio o un lavoro fisso – se non entrambi – e una sorella minore che segue le orme materne. Giornalista di professione e blogger per passione, Isabella trova lavoro presso la prestigiosa testata giornalistica di El Paìs, dove incontrerà Liam Adreci, una delle voci più autorevoli nel campo, a cui da sempre si ispira. Peccato che le sue parole siano coinvolgenti e appassionanti almeno quanto lui è odioso e supponente nella vita di tutti i giorni. Tra caratteri orgogliosi e troppi pregiudizi, tra famiglie ingombranti e inopportuni pretendenti, quanto in là si spingeranno Isabella e Liam prima di comprendere dove sia la verità? In fondo, tutte noi sogniamo Mr. Darcy ma quando lo troviamo vorremmo solo ucciderlo.
Datemi un Darcy e nessuno si farà male. Autopubblicato su Amazon dall’autrice di Ombre sulla Pelle edito da Centauria Libri, Abbastanza da Tentarmi é una rivisitazione di Orgoglio e Pregiudizio che io amo tantissimo. Poi c’è Madrid. Un pezzo del mio cuore.
IL MINIATURISTA, JESSIE BURTON ( FANTASY) Bompiani
Prezzo: € 18.00
In un giorno d’autunno del 1686, la diciottenne Petronella Oortman Nella-fra-le-nuvole è il soprannome datole da sua mamma – bussa alla porta di una casa nel quartiere più benestante di Amsterdam. È arrivata dalla campagna con il suo pappagallo Peebo, per iniziare una nuova vita come moglie dell’illustre mercante Johannes Brandt. Ma l’accoglienza è tutt’altra da quella che Nella si attendeva: invece del consorte trova la sua indisponente sorella, Marin Brandt; nella camera di Marin, Nella scopre appassionati messaggi nascosti tra le pagine di libri esotici; e anche quando Johannes torna da uno dei suoi viaggi, evita accuratamente di dormire con Nella, e anche solo di sfiorarla. Anzi, quando Nella gli si avvicina, seduttiva, memore dell’insegnamento della mamma (“Il tuo corpo è la chiave, tesoro mio”), lui la respinge. L’unica attenzione che Johannes riserva a Nella è uno strano dono, la miniatura della loro casa e l’invito ad arredarla. Sembra una beffa. Eppure Nella, che si sente ospite in casa propria, non si perde d’animo e si rivolge all’unico miniaturista che trova ad Amsterdam. Nella rimane affascinata da questa enigmatica figura che sembra sfuggirle continuamente, anche se tra loro si mantiene un dialogo sempre più fitto, senza parole, ma attraverso piccoli, straordinari manufatti che raccontano i misteri di casa Brandt. Amore e tradimento, rancori e ossessioni, sesso e sete di ricchezza s’incontrano tra i canali di Amsterdam.
Dico solo una cosa: Amsterdam.
Non potevo comprare Il Miniaturista anche solo per poter tornare tra le strade della città nordica sull’acqua almeno per un po’. Amo Amsterdam.
LA MUSA DELLA NOTTE, SARA SIMONI (FANTASY) Amazon Media EU S.à r.l
Prezzo: € 1.99
In una Milano piena di incanto e di mistero, due fazioni sono impegnate in una lotta segreta da un tempo antichissimo: le streghe, donne dotate di terribili poteri magici, e i loro cacciatori naturali, gli inquisitori, uomini che di generazione in generazione si tramandano il compito di proteggere la popolazione dalla magia. Ma qualcosa comincia a cambiare quando nelle aule di un’università la strega Viviana e l’Inquisitore Arturo si incontrano come due normali studenti. L’attrazione è forte, ma né Viviana né Arturo possono dimenticare chi sono e da dove vengono.
“Ci vorrebbe tanta più forza di quella che noi abbiamo per non farci del male.”
La Musa della notte è un libro auto pubblicato.
Autrice Italiana ed ambientazione italiana.
Sono pro autori nostrani, mi fanno sentire orgogliosa di essere italiana.
Ringrazio anche l’autrice per averci dato la possibilità di leggere il suo libro in cambio di una nostra opinione in merito.
Anche lui è nel mio Kindle, pronto per venire via con me al mare.
E’ probabile che non riuscirò a leggerli tutti, o forse sì.
Ho provato a dirmi, ad auto convincermi, di portare con me pochi libri, ma la verità e che senza libri la mia vacanza non può iniziare.
E voi? L’avete l’elenco della vostra Valigia Librosa?