Il male esiste in questo mondo. Distogliere lo sguardo da esso non aiuta. E non è necessariamente d’aiuto nemmeno guardarlo dritto negli occhi. A volte, però, quando non puoi costringere il mondo ad avere un senso, devi accontentarti di sconfiggere qualcuno dei mali minori che hai davanti
Un giorno come tanti, vado in libreria e subito la mia attenzione è attratta da questo libro con una copertina spettacolare: super colorata, con il disegno che non si ferma neanche ai margini delle pagine. Leggo sul retro del libro: “l’unione fra i ‘Bridgerton‘ e ‘Il Castello Errante di Howl‘”. Ok, ne sono già innamorata.
Decido di comprarlo e… lo divoro in tre giorni. I personaggi di “Half a Soul” sono molto ben caratterizzati. La protagonista, Dora, è forse come vorremmo essere noi in alcune fasi della nostra vita: distaccata e lucida in ogni situazione. Quando poi incontra il lord Sorcier del re reggente, la storia prende piede con dialoghi molto divertenti e punzecchiature da entrambe le parti. Lo paragono ai Bridgerton? Sinceramente no (perché un po’ vorrebbe dire che ci si dovrebbe aspettare scene di sesso), ma lo associo invece a un grande classico della letteratura: “Orgoglio e Pregiudizio”.
Siamo in un anno imprecisato dell’Ottocento. Theodora, una giovane donna dell’alta società inglese, ha perso entrambi i genitori e vive con gli zii. Da ragazza, subisce una maledizione da un Fae malvagio che le sottrae la capacità di provare alcuni sentimenti. Cresce subendo i soprusi della zia Frances, che a mio parere è la vera antagonista della storia. Si ritrova poi a dover accompagnare la cugina Vanessa a Londra per aiutarla a trovare marito. L’ambientazione richiama molto quella dei romanzi di Jane Austen. E prima di iniziare i vari balli serali con l’unico scopo di far accasare la cugina, la nostra Dora incontra Elias Wilder, che le compare magicamente alle spalle. Lui ricorda davvero il protagonista del Castello Errante di Howl e, come lui, ha dei segreti che Dora però riesce a scoprire senza troppa difficoltà. Non rivelerò nulla sull’evolversi della trama (perché non sarebbe giusto fare spoiler, si sa che le recensioni del bistrot sono SPOILER FREE), ma dirò solo che in questo libro ho letto una delle scene più romantiche di sempre. In conclusione: a chi consiglio questo libro? Sicuramente a chi piace il genere romance ambientato tra i nobili inglesi del XIX secolo e a chi piace il fantasy in cui i protagonisti sono i maghi perché questo libro è il connubio perfetto tra i due generi, e vi trasporterà in un’epoca ricca di fascino e mistero.
‘Half a Soul‘ è il romanzo d’esordio di Olivia Atwater ed è il primo titolo della serie “Regency Fairie Tales“. ‘Ten Thousand Stitches‘ e ‘Longshadow‘, ancora inediti in Italia, completano la trilogia e sono incentrati sulle vicende di altri personaggi Alla fine del libro cartaceo (e anche nell’ebook) l’autrice ci regala due novelle in cui approfondisce alcune cose che riguardano il personaggio di Elias in modo da comprenderlo meglio e introduce i protagonisti del terzo libro (Abigail e Lord LongShadow).
Chi è Olivia Atwater?
Olivia Atwater scrive fantasie storiche bizzarre con un tocco di satira. Vive a Montreal, Quebec, con il suo fantastico marito, fonte di ispirazione per la prosa, e i suoi due gatti. Quando ha detto al suo insegnante di storia di seconda elementare che un giorno voleva lavorare con la storia, è abbastanza certa che nessuna delle due parti avesse in mente questo. Nel corso del tempo è stata una rievocatrice storica, una strega professionista in un negozio di forniture metafisiche, una sviluppatrice web e una riparatrice di distributori automatici.
Cerchi altre fiabe Regency? Iscriviti agli Scandal Sheets di Atwater su oliviaatwater.com per ricevere aggiornamenti continui, insieme alla novella esclusiva, “Il Signore Stregone”.
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Spietate Promesse (Ruthless vows) di Rebecca Ross è il secondo capitolo della dilogia “Letters of enchantement”, un’opera fantasy che si distingue per la sua trama originale e avvincente, personaggi complessi quanto basta e un pizzico (magari una manciata) di romanticismo. In questo sequel, ritroviamo Iris e Roman, i due protagonisti già noti ai lettori del primo volume, “Divini Rivali”, alle prese con nuove sfide e prove ancora più impegnative.
La storia ha inizio in un clima di tensione crescente a causa dell’imminente guerra tra i due Dei, Enva e Dacre. Iris e Roman li avevamo lasciati giornalisti al fronte, legati da un profondo amore, dalla magia di due macchine da scrivere gemelle e da un destino comune, e qui li ritroviamo presto coinvolti loro malgrado nel conflitto, costretti a schierarsi su fronti opposti.
Iris, nonostante la sua natura gentile e fondamentalmente pacifica, si ritrova a dover affrontare il difficile compito di guidare il popolo di Enva. La sua forza interiore e la sua tenacia sono messe a dura prova, mentre è obbligata prendere decisioni cruciali che influenzeranno il destino del suo popolo e di tutto il mondo.
Roman, invece, si ritrova al fianco di Dacre, il Dio del Caos, pur non condividendone le idee distruttive. Diviso tra il suo amore per Iris e il dovere verso il suo popolo, è combattuto tra il seguire le sue convinzioni e il tradire la donna che ama.
Nel corso della narrazione, i due protagonisti si troveranno ad affrontare prove sempre più difficili, dovendo superare ostacoli che mettono a repentaglio il loro legame e la loro stessa esistenza. Intrighi ‘politici’, tradimenti inaspettati e battaglie epiche si susseguono a ritmo incalzante, tenendo il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.
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Oltre alla trama principale, l’autrice esplora con profondità e delicatezza anche le relazioni tra i vari personaggi, creando una fitta rete di legami che si intrecciano e si sbrogliano nel corso della storia. Ognuno di loro ha le sue motivazioni, i suoi segreti e i suoi tormenti interiori, che vengono messi in luce con grande maestria dalla Ross.
Ciò che rende davvero speciale questa dilogia è la capacità dell’autrice di mescolare sapientemente elementi fantasy con temi universali come l’amore, l’amicizia, la lealtà e il coraggio. I personaggi, come già accennato sono ben delineati e complessi, ci emozionano e ci coinvolgono nelle loro vicende, facendoci tifare per loro e sperare in un lieto fine.
Spietate Promesse è un romanzo che non delude le aspettative create dal primo capitolo e dal successo che ha avuto “Divini Rivali”. La storia è indubbiamente avvincente e ricca di colpi di scena, i personaggi sono complessi e affascinanti, e l’atmosfera è magica e coinvolgente. Un’opera che piacerà sicuramente agli amanti del fantasy, ma anche a chi cerca una lettura ricca di emozioni e di riflessioni profonde.
Overlays
Se amate le storie che vi tengono con il fiato sospeso fino all’ultima pagina, se vi piacciono i personaggi complessi e le trame intricate, allora “Divini Rivali” e “Spietate Promesse” che compongono la dilogia “Lettere d’Incanto” sono assolutamente da leggere. Insieme formano un’opera che vi conquisterà con la sua magia, vi lascerà con il cuore pieno di emozioni e non svanirà nel dimenticatoio tanto presto. Ve lo assicuro.
Rebecca Ross è una scrittrice statunitense. È nata e cresciuta in Georgia, dove si è laureata in Lettere. Ha fatto vari lavori, tra cui la bibliotecaria, prima di dedicarsi alla scrittura. Ha esordito nella narrativa young adult conLa regina del Nord, pubblicato in Italia da Piemme nel 2018. Nel 2023 esce per Fazi Editore, ‘Divini rivali‘ e l’anno dopo il sequel ‘Spietate promesse‘.
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In pochi anni l’autore statunitense TJ Klune si è imposto, scalando in poco tempo le classifiche, nel panorama fantasy con romanzi che si distinguono per la loro unicità, l’originalità e per la capacità di emozionare.
Sicuramente la prima caratteristica che salta all’occhio nei romanzi di questo autore è la scelta di protagonisti comuni, con fisionomie normali. Lontani dai soliti bellimbusti stereotipati, troviamo personaggi come un ragazzo magrolino con ADHD (The extraordinaries), un uomo sulla quarantina in sovrappeso che suda eccessivamente quando è agitato (La casa sul mare celeste), un avvocato dal pessimo carattere (Sotto la porta dei sussurri) o un ragazzo che vive da solo con la madre, definito dal padre “un po’ lento” (WolfSong, primo capitolo della saga di Green Creek). Un’aria fresca rispetto ai protagonisti stereotipati dei romanzi rosa e fantasy.
Un altro elemento distintivo è la presenza di elementi fantasy all’interno di una società contemporanea. In alcuni casi, come in “Nella casa dei burattini”, la componente fantastica si avvicina maggiormente alla fantascienza, ambientata in un futuro distopico. Questo romanzo rappresenta anche l’unico con ambientazione futuristica all’interno delle sue opere.
T.J. Klune ha ottenuto fama come scrittore LGBT+, dato che i protagonisti delle sue storie sono spesso omosessuali. Tuttavia, trovo riduttiva questa etichetta, perché ogni romanzo narra una storia d’amore bella e sana, pur non essendo mai l’elemento centrale della trama.
Infatti, i suoi romanzi esplorano tematiche profonde: in “Sotto la porta dei sussurri” si approfondisce il percorso interiore del protagonista, mentre in “The extraordinaries” il protagonista è alla ricerca del suo posto nel mondo. “Nella vita dei burattini” svela le origini del protagonista, unico umano in un mondo di robot, e “Nella casa sul mare celeste” affronta il tema della diversità.
La saga di “Green Creek”, invece, è un’appassionante saga romance-fantasy, dove le relazioni amorose (e di amicizia) tra i membri del branco sono il fulcro della storia.
In Italia, le sue opere sono state tradotte inizialmente da Triskell Edizioni e, negli ultimi anni, da Mondadori (come si può evincere dalla bibliografia in fondo all’articolo). Per questo motivo, è impossibile parlare in dettaglio di tutti i suoi libri in questa sede. Mi concentrerò quindi su alcuni romanzi (tranquilli, vi avviso prima in caso di spoiler!) e ve li descriverò nell’ordine in cui li ho letti.
“Hanno paura di ciò che non capiscono. E la paura si trasforma in odio per ragioni che, sono sicura, sfuggono anche a loro. Visto che non capiscono i bambini ne hanno paura, e visto che ne hanno paura li odiano.”
La casa sul mare celesterappresenta senza dubbio il libro che ha consacrato l’autore in Italia e nel mondo, diventando un best seller per il New York Times. Un primo sguardo superficiale potrebbe far pensare a una semplice fiaba per bambini, dove la diversità è incarnata da creature non umane dotate di poteri speciali. Tuttavia, la storia si rivela ben più profonda e complessa, offrendo una riflessione sulla realtà che viviamo da molteplici prospettive. Il protagonista intraprende un viaggio verso un orfanotrofio per bambini speciali, dove trascorrerà un mese. Il suo compito è valutare se la struttura sia adeguata alle esigenze dei ragazzi che vi abitano. Cosa emerge da questa esperienza? L’esistenza di un ente governativo, il DIMAM, che mira a controllare le creature non umane alimentando una cultura dell’odio tra la restante popolazione. La diversità viene percepita come qualcosa di negativo, da temere, motivo per cui i ragazzi dell’orfanotrofio sono confinati sulla loro isola e provano rancore verso gli umani non speciali. Questi ultimi, a loro volta, vivono in una società dove l’espressione di opinioni personali è punita, inducendoli a sottomettersi e obbedire agli ordini. Riconoscete in queste dinamiche qualche analogia con il nostro mondo? L’autore propone una risposta a questo sistema oppressivo attraverso la figura del protagonista. Pur nella sua piccola realtà, il personaggio mantiene la forza di dire la verità (anche quando sembra sopraffatto dal sistema) e cerca di cambiarlo dall’interno, nel rispetto delle regole. Si parte sempre da piccoli passi che, nel romanzo, hanno il potere di innescare grandi cambiamenti. Il 12 settembre 2024 uscirà negli Stati Uniti il seguito, intitolato “Somewhere beyond the sea” (la data di uscita italiana è ancora da annunciare). Proviamo a fare una scommessa sulla trama? (attenzione SPOILER) Linus viveva sull’isola prima di iniziare a lavorare per il DIMAM e per qualche ragione ha perso la memoria.
“Se passiamo tutto il tempo a preoccuparci per le piccole cose, rischiamo di perdere di vista quelle grandi”
Tra i romanzi che ho letto, “Sotto la porta dei sussurri” potrebbe essere quello più adatto a un pubblico adulto (non che gli altri siano banali!). A mio parere, la forza di questo libro risiede nella trama, che ci porta a riflettere sul bilancio che inevitabilmente ognuno di noi trae della propria vita. L’autore lo fa attraverso la figura del protagonista, un personaggio che inizialmente ci spinge a provare antipatia nei suoi confronti. La sua redenzione (tranquilli, niente spoiler) avviene solo dopo che ha imparato ad accettare se stesso. Uno degli aspetti che ho apprezzato maggiormente è la descrizione del mondo di confine tra la vita e la morte, dove le anime si ritrovano in attesa di accettare il proprio trapasso. L’autore lo immagina come una casa accogliente, con una piccola porta in cima alla mansarda, un’immagine che ho trovato molto rassicurante. Il romanzo non ci offre una visione del “paradiso” secondo l’autore, ma piuttosto ci invita a riflettere sull’importanza di accettare ciò che ci è accaduto prima di compiere “il grande passo”.
Quando si chiude una porta la si può sempre buttare giù
Tra i romanzi dell’autore, “Nella vita dei burattini” si distingue per le sue dinamiche più lente e per la sua ambientazione fantascientifica. Il protagonista, unico umano in un mondo popolato esclusivamente da robot, si ritrova a vivere in un futuro dove questi ultimi sono divisi in fazioni: buoni, cattivi e neutrali. Attraverso la sua storia, carica di tenerezza, il romanzo esplora il vero significato dell’amore e dell’essere umano, indagando le emozioni in un mondo dominato dai robot. A movimentare la trama ci pensa un colpo di scena finale.
L’opera trae liberamente ispirazione da “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi. Ritroviamo alcuni dei personaggi iconici della fiaba, come la Fata Turchina, il Cocchiere e il Terribile Pesce Cane, rivisitati in chiave moderna e inseriti in un contesto completamente diverso da quello originale.
The extraordinaries Series
Per i neurodiversi che pensando in grande e sognano ancora più in grande: siete supereroi e i vostri poteri sono illimitati. Non permettete a nessuno di dirvi il contrario.
“The extraordinaries” rappresenta il primo capitolo di una trilogia. I successivi due volumi si intitolano “Flash Fire” e “Heat Wave“. Tra i romanzi menzionati, questo è l’unico a rientrare a pieno titolo nel genere young adult, con protagonisti adolescenti alle prese con le sfide tipiche di questa fase della vita: accettazione di sé, rapporti conflittuali con i genitori, primi amori e cotte adolescenziali. Il tutto sullo sfondo di una città che ricorda Jam City dei Teen Titans, dove due figure contrapposte, un eroe e un antieroe dotati di superpoteri, si scontrano nei cieli.
Il nostro protagonista, desideroso anch’esso di possedere abilità speciali, si ritrova invischiato in una trama che ruota proprio attorno a questo suo sogno. Il suo obiettivo è quello di affiancare l’eroe per cui nutre una cotta segreta (ma anche l’antieroe non gli dispiace affatto…).
Le cose si stanno scaldando per il più accanito fan di supereroi di Nova City… Grazie al suo coraggio, al suo fascino e a una preoccupante dose di entusiasmo, Nick si è fidanzato con il supereroe dei suoi sogni. Ora, invece di limitarsi a scrivere storie su di lui, può baciarlo. Sulla bocca. Un sacco di volte. Ma avere un fidanzato supereroe non è così semplice, e Nick sta ancora lottando per accettare la propria mancanza di superpoteri. All’improvviso, la città viene invasa da nuovi eroi con capacità prodigiose: due gemelli che riescono a manipolare ghiaccio e fumo, un eroe misterioso in grado di spostare gli oggetti con la forza del pensiero, una drag queen con il nome e il costume più pazzeschi che si siano mai visti. Tocca a Nick e ai suoi amici Seth, Gibby e Jazz distinguere i buoni dai cattivi. E i nuovi Straordinari non sono le uniche cose che vengono alla luce. Segreti a lungo sepolti e verità ignorate mettono alla prova le convinzioni di Nick su cosa sia giusto, sulla sua famiglia, su cosa significhi, davvero, “essere straordinari”. Insomma, un sacco di carne al fuoco per Nick, che vorrebbe solo dedicarsi alla sua fanfiction. Le cose si risolveranno per il meglio o finirà tutto in fiamme?
Green Creek Series
C’è un mostro dentro ognuno di noi. Ma alcuni imparano a controllarlo
La prima saga di cui vi voglio parlare è composta dai romanzi Wolfsong (mondadori, 2023), Ravensong (Mondadori, 2024), Heartsong (Inedito in Italia),Brothersong(Inedito in Italia) ed è considerata la Green Creek Series: una storia queerfantasy romance che affronta temi importanti come l’ amicizia e l’amore, i tradimenti, la lealtà e la famiglia. Caratteristica distintiva della serie è il cambio di protagonista in ogni libro, pur mantenendo come filo conduttore la stessa famiglia allargata di lupi mannari. Questo aspetto peculiare ha portato alcuni a definire la saga come una sorta di “Bridgerton” a tinte omosessuali. L’azione si sviluppa a un ritmo incalzante, con i fatti che si susseguono senza sosta, lasciando al lettore poco tempo per metabolizzare le emozioni. I dialoghi, veloci e incisivi, riflettono i pensieri e le sensazioni dei lupi, immergendo il lettore nel loro mondo interiore.
L’autore, con grande maestria, utilizza i colori per rappresentare le emozioni dei protagonisti, rendendoli un elemento chiave e ricorrente in tutti e quattro i romanzi. Questa scelta narrativa contribuisce a creare un’atmosfera suggestiva e coinvolgente, permettendo al lettore di comprendere a fondo le sfumature emotive dei personaggi.
Tra i libri della saga, i miei preferiti sono il primo, “Wolfsong”, che vanta le scene di sesso più intense, e il terzo, “Heartsong”, caratterizzato da una storia d’amore davvero toccante. L’ultimo romanzo, “Brothersong”, si distingue per la sua profondità riflessiva, affrontando il tema dell’amore fraterno in parallelo all’amore di coppia.
“Green Creek Series” è un’opera letteraria che conquista per la sua trama avvincente, i personaggi complessi e l’esplorazione di tematiche profonde. Se amate le storie fantasy con una componente romantica e non vi spaventano le emozioni forti, questa saga è assolutamente da non perdere.
In definitiva, TJ Klune si dimostra un abile narratore capace di trascinare il lettore in storie coinvolgenti e piacevoli, regalando momenti di evasione e intrattenimento ma veicolando anche contenuti più profondi.
TJ Klune (classe 1982) è un autore americano di fiction fantasy e romantica con personaggi gay e LGBTQ+. Ex liquidatore per una compagnia di assicurazioni, è autore, fra le altre cose, della serie “Green Creek”. Ha vinto il Lambda Literary Award per Into This River I Drown. In Italia i suoi libri sono stati a lungo pubblicati da Triskell edizioni, tra questi: Dimmi che è vero. A prima vista (2016); La drag queen e il re degli homo pomp (2020); Wolfsong. Il canto del lupo. Green creek. Vol. 1-2 (2020); Le ossa sotto la pelle (2021); Finché non sei arrivato tu (2021). Per Mondadori pubblica La casa sul mare celeste (2021), Sotto la porta dei sussurri (2022), Nella vita dei burattini (2023) e The extraordinaires (2024).
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«Misery», ordina Lowe, o forse è una supplica, o forse il mio nome è solo una parola che gli piace pronunciare, una parola che gli piace pensare.
*Aggiornamento 2025 per il sequel del romanzo*
Ali Hazelwood, autrice bestseller dei romanzi ‘The Love Hypothesis‘, ‘Love, Theoritically‘ e ‘Love on the brain‘ (che abbiamo approfondito qui e che sono adorabili) ha momenteamente abbandonato il genere STEM romance per approdare su un nuovo genere e decisamente ha fatto centro. Con il suo ‘Bride‘, romanzo autoconclusivo, ha preso e rivoluzionato il genere paranormal romance portando una ventata d’aria fresca. Se siete cresciutə a Nutella, ‘Twilight‘ e ‘The Vampire Diaries‘ riprendete solamente in mano il barattolo di Nutella e mettetevi comodə perché non riuscirete a staccarvi dalla storia di Misery.
Misery Lark è una vampira, figlia del più potente consigliere dei Vampiri ed è un’emarginata tra i componenti della sua stessa specie. Non voluta dai vampiri e non approvata dagli umani, tra i quali da anni ormai si nasconde celando gli occhi violetti con lenti a contatto, non riesce mai a sentirsi a casa. La sua casa è Serena, la sua migliore amica, un umana. L’unica che la capisce, le vuole bene e con la quale si sente al sicuro. Quando però viene chiamata a salvare (di nuovo) la sua gente, Misery accetta di sposarsi per poter suggellare un’alleanza con i loro acerrimi nemici: i lupi. È costretta dunque a diventare la moglie di Lowe Moreland, l’Alfa del branco. A Misery è sempre stato insegnato che i lupi sono creature spietate e imprevedibili e il loro Alfa naturalmente non fa accezioni governando con severità ma, al contrario del suo predecessore, anche con una dose di giustizia non indifferente. Ovviamente Lowe non si fida di lei, ma Misery ha accettato quel matrimonio di convenienza, sacrificandosi ancora una volta, per motivi ben precisi: motivi che non riguardano il bene della sua specie, le alleanze o le manovre politiche. Qualcosa le è stato portato via e lei è intenzionata a fare qualsiasi cosa per riprendersi ciò che le appartiene…persino a sposarsi con un lupo e a vivere in territorio nemico.
L’odore sta diventando un problema serio. Invade gli spazi. Si diffonde. Viaggia. Resta nel naso. A volte è ancora più intenso. Si toccano di rado. Quando è successo, il polso di lei ha accidentalmente sfiorato il davanti della camicia di lui, che si è ritrovato a strappare il pezzetto di stoffa dove l’odore era rimasto più intenso. L’ha messo in tasca e ora lo porta sempre con sé. Anche quando si allontana per evitarla.
A primo impatto può davvero sembrare la solita storia banale con la ormai superata vecchia rivalità tra umani, vampiri e lupi, ma vi assicuriamo che quanto raccontato dalla Hazelwood è molto, molto di più. Con uno stile di scrittura scorrevolissimo, una protagonista grandiosa che con la sua ironia fa spanciare dal ridere e con una storia che si dipana piano piano si divora ‘Bride’ in poco tempo. Il POV è in prima persona con protagonista Misery ma, ad ogni capitolo abbiamo la possibilità di avere un assaggio di quello che capita invece a Lowe. (Ho trovato questo aspetto del libro davvero, davvero interessante e nuovo). Seguiamo la vita di Misery, dopo il matrimonio, all’interno del gruppo di Lupi e capiamo come questa Vampira, amante del banale burro d’arachidi, che beve sangue non per piacere ma solo per puro nutrimento, dall’anima di un’umana e dalla forza di volontà di un lupo si sente inadeguata, non riuscendo a trovare il suo posto nel mondo.
“Bride” è un romanzo che consiglio a tutti gli amanti del paranormal romance, ma anche a chi cerca una storia originale e ricca di emozioni. Un libro che vi conquisterà con i suoi personaggi, la sua trama avvincente e il suo stile di scrittura coinvolgente.
È giunta voce che il romanzo sequel intitolato ‘Mate‘ avrà come protagonisti Serena e Koen Alexander uscirà in contemporanea con America, il 7 ottobre 2025. Secondo Goodreads avrà 432 pagine, almeno l’edizione inglese. Qui lasciamo di seguito la trama.
Un ibrido umano e un lupo Alfa lottano contro i vincoli del destino nel tanto atteso romanzo complementare al bestseller del New York Times, Bride. Serena Paris è orfana, senza branco e unica nel suo genere. Essersi rivelata come il primo ibrido Umano-Lupo mannaro avrebbe dovuto sanare una frattura secolare tra le specie. Invece, l’ha resa un bersaglio, una preda per le spietate macchinazioni politiche tra lupi mannari, vampiri e umani. Con i suoi nemici che le si stringono intorno, le rimane una sola opzione, se lui la accetterà. In qualità di Alfa del branco del Nordovest, Koen Alexander comanda l’obbedienza. La sua autorità è così assoluta che solo uno sciocco oserebbe minacciare la sua compagna. Non importa se Serena non ricambia i suoi sentimenti, niente lo fermerà dal tenerla al sicuro. Ma i vampiri e i lupi mannari assetati di potere non sono le uniche minacce che inseguono Serena. Prima o poi, il suo passato è destinato a raggiungerla, e Koen potrebbe essere l’unica cosa che si frappone tra lei e l’annientamento totale…
Misery Lark, l’unica figlia del più potente Consigliere dei Vampiri del Sud-ovest, è ancora una volta un’emarginata. I suoi giorni nell’anonimato tra gli Umani sono finiti: è stata chiamata a sostenere una storica alleanza per mantenere la pace tra i Vampiri e i loro più acerrimi nemici, i Lupi, e non vede altra scelta che arrendersi allo scambio. I Lupi sono spietati e imprevedibili e il loro capo, Lowe Moreland, non fa eccezione. Governa il suo branco con severa autorità, ma non senza giustizia. E, a differenza del Consiglio dei Vampiri, non senza sentimento. È chiaro, dal modo in cui segue ogni movimento di Misery, che non si fida di lei. Se solo sapesse quanto ha ragione… Perché Misery ha i suoi motivi per accettare questo matrimonio di convenienza, motivi che non hanno nulla a che vedere con la politica o le alleanze, e tutto a che fare con l’unica cosa che le sia mai importata. Ed è disposta a qualsiasi cosa pur di riavere ciò che le appartiene, anche se questo significa una vita nel territorio nemico… da sola con il lupo.
L’autrice.
Ali Hazelwood è una professoressa universitaria italiana, che ha vissuto in Germania e Giappone prima di trasferirsi negli Stati Uniti per prendere un dottorato in Neuroscienze. Ha all’attivo numerose pubblicazioni: articoli scientifici nei quali nessuno si bacia e il lieto fine non è sempre garantito. Dopo lo straordinario successo di The Love Hypothesis – Il teorema dell’amore, Love on the Brain – L’amore in testa e Love, theoretically – La fisica dell’amore, casi editoriali internazionali grazie al passaparola su TikTok, con oltre 1 milione di copie vendute in tutto il mondo e per settimane in cima alle classifiche del New York Times e del Sunday Times, è diventata un’autrice bestseller pubblicata in oltre 30 Paesi.
Se il genere romance fantasy è la tua nuova droga (o magari sei già un habitué) allora quasi certamente conoscerai, e magari apprezzerai, la penna di Sarah J. Maas! Ha venduto milioni di copie dei suoi libri – pubblicati in 38 lingue, secondo il suo sito web – diventando in breve tempo un’autrice bestseller. È anche molto popolare sulla piattaforma TikTok dove l’ormai metro di misura conosciuto come #booktok ha un rapporto di odio/amore con lei. Sapete come si dice, no? Che se ne parli bene o che se ne parli male l’importante è parlarne! E la Maas fa parlare molto, molto della sua saga. Poiché la sua opera letteraria è così ampia che noi siamo qui per aiutarti a districarti all’interno di questa immensa saga, anche perché siamo consapevoli del fatto che può non essere chiaro da dove cominciare se si vuole entrare nel mondo immaginario di questa scrittrice.
La celebre serie principale di cui vogliamo iniziare a parlarti è quella conosciuta come ‘ACOTAR’ ovvero ‘A Court of Thorns and Roses‘ (di cui non si parlerà mai abbastanza):
“…perché non volevo che lottassi da sola. Né che morissi”
Detta da Rhysand a Feyre
Il primo capitolo della saga, ‘La corte di spine e rose‘, ricorda molto la storia della bella e la bestia con un personaggio maschile (Tamlin) rude ma con l’animo dolce, un personaggio femminile (Feyre) forte e caparbio contro le avversità che però ha ancora l’idea che l’amore si trovi quando qualcuno ti protegge senza che tu debba fare più nulla (anche se lei fa di tutto per non accettare tale sorte), un migliore amico dalla lingua pungente (Lucien), una corte maledetta da una Fae cattivissima (Amarantha) che trascorre il suo tempo dentro ad una montagna-castello e un antagonista (Rhysand) che, fin da subito, qualche dubbio sul suo antagonismo te lo fa venire. Suspence, azione, giusta dose di scene spicy ma non troppo hot, sono gli elementi che tengono incollati fino alla fine.
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“Finché sapranno la verità le persone che contano di più, non mi importa che cosa pensano gli altri.” “La vita è migliore quando ci sei tu in giro.”
Detta da Rhysand a Feyre
La storia forse poteva concludersi qui in quanto c’è un inizio e una fine e non vengono lasciati troppi elementi irrisolti ma, fortunatamente per noi, l’autrice ha deciso di continuare colmando le lacune di quei piccoli pezzi di storia lasciati aperti nel primo volume, scrivendo il più bel romanzo della trilogia (ebbene sì, sfatiamo il mito che il secondo libro è sempre e solo una storia di mezzo senza troppo valore). Se nel primo libro l’autrice vuole approfondire cosa si farebbe per amore, ne ‘La corte di nebbia e furia‘ ci porta direttamente dentro il concetto di amore e lo fa contrapponendo due modi di vivere questo sentimento ovvero l’amore possessivo, quello manipolatore e soffocante rispetto all’amore libero, quello scelto, rispettoso e passionale. I personaggi secondari non sono semplici contorni ai protagonisti ma hanno le loro caratteristiche e le loro dinamiche. I cattivi non sono cattivi e quelli buoni sono meno buoni di quello che fanno credere, tutto per indicare che il ruolo interpretato dipende, in realtà, dalle scelte che si prendono. Ovviamente tutto questo è solo una parte del romanzo in quanto tutto avviene all’interno del mondo magico dei Fae, delle corti (in questo libro si approfondiscono la corte della notte e dell’estate), con figure immortali antecedenti ai Fae e con un cattivo che sicuramente paragonato ad Amarantha vince il confronto a mani basse.
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“Anche se sei la mia metà, resti sempre una persona autonoma. Decidi tu il tuo fato, le tue scelte. Non io. Ieri hai scelto tu. Sceglierai tu ogni giorno. Per sempre.”
Detta da Rhysand a Feyre
Il terzo romanzo ‘La corte di ali e rovina‘ potrebbe apparire il volume più lento della trilogia, dove tutti gli eventi narrati tendono a portare allo scontro finale in una lunga preparazione al termine della quale, fortunatamente, non si limita ad una sola battaglia ma a più battaglie che si susseguono e dove si arriva ad uno schieramento globale tra chi decide di stare dalla parte del bene e chi invece sceglie il lato oscuro. La scrittrice ha davvero una penna magica quando descrive i suoi personaggi, perché riesce a renderli veri: le qualità e i difetti coesistono, e soprattutto, anche i buoni sbagliano. Non ci sono eroi perfetti ma nemmeno cattivi senza alcuna sfumatura. Alla fine della trilogia i protagonisti della storia risulteranno conosciuti al lettore e certamente le numerosissime fan art e reel sui social lo dimostrano ampiamente. L’ambientazione è qualcosa di fantastico: il world building divide il mondo in corti, dove ognuna ha una caratteristica specifica che la contraddistingue e anche qui la Maas è stata maestra nel descrivere senza risultare ripetitiva e pesante. Lo stile di scrittura è molto fluente e assolutamente non permette al lettore di annoiarsi e, ancora meno, addormentarsi. Se siete insonni e leggete per dormire, non è la trilogia per voi.
Piccolo approfondimento per chi ha già letto la trilogia: ho trovato geniale la “Teoria di Nephelle” raccontata da Azriel a Feyre mentre le insegna a volare. E voi vi starete domandando cosa ho trovato di così brillante in questa teoria…ve lo spiego subito: una teoria che spieghi come le situazioni possano evolvere al meglio anche, o solo grazie, alla persona meno “qualificata” per quel compito è davvero intelligente e acuta.
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Ben 4 anni dopo è uscito il quarto ed ultimo volume della saga ‘Una corte di fiamme e argento‘ dove, purtroppo, devo constatare che ci sono alcune contraddizioni rispetto a come è stata scritta la prima trilogia (che forse sono figlie di una diversa traduzione). Se nella prima trilogia la protagonista è Feyre, in questo ultimo volume la protagonista è Nesta. È grazie a questo romanzo se capiamo perché è così spigolosa. Purtroppo, prima di capirlo, bisogna passare una prima parte davvero molto lenta e un po’ noiosa. Impariamo però anche a conoscere Cassian, il quale risulta assolutamente un martire che ambisce alla santità eterna.
Possiamo dunque concludere che la scrittura della Maas è sorpendente, un’avventura epica che mescola magia, intrighi e romanticismo in un mondo ricco di sfumature oscure e incredibili colpi di scena. Non si può non seguire la protagonista Feyre Archeron attraverso un viaggio mozzafiato tra le corti delle Fiabe, dove il destino e l’amore si intrecciano in modi inaspettati. È una delle saghe più avvincenti degli ultimi anni che cattura i lettori con un fascino irresistibile e personaggi davveroindimenticabili, riuscendo a tenere incollati alle pagine e facendoti immergere in un mondo fantastico descritto alla perfezione.
Chi è Sarah J. Maas?
Classe 1986 è l’autrice numero uno dei bestseller del New York Times e internazionali con le serie Crescent City, A Court of Thorns and Roses e Throne of Glass. I suoi libri hanno venduto oltre dodici milioni di copie e sono pubblicati in trentasette lingue. Nata a New York, si è laureata nel 2008 a pieni voti presso l’Hamilton Collage di Clinton. Inizia a scrivere all’età di sedici anni pubblicando alcuni capitoli de ‘Il Trono di Ghiaccio‘ sul sito FictionPress.com dove diventa in poco tempo una delle storie più seguite. Nel 2008 vengono rimossi perché Sarah vuole sottoporre la sua opera alle case editrici, ma ci riuscirà solo nel 2010 grazie alla Bloomsbury. Vive a Philadelphia con suo marito, suo figlio e il suo cane. Per saperne di più, visita sarahjmaas.com o segui @therealsjmaas su Instagram.
Guardiara: Ancella Prigioniera è il secondo libro della trilogia Stars and Sand di Laura Fiamenghi. Insieme al precedenteZendar: Principe Guerriero compone una dilogia autoconclusiva, il successivo “Resurra” sarà dedicato a una nuova coppia di protagonisti. Di ‘Zendar: Principe Guerriero‘ abbiamo già parlato qui.
Con ‘Guardiara’ Laura Fiamenghi mi ha definitivamente conquistata, la trama è avvincente e appassionante. L’autrice ha saputo creare un mondo post-apocalittico solido e credibile, lavorando sui due libri viene a galla la pervasività della narrazione e il talento di questa autrice. Sapere cosa accade ai suoi personaggi è assolutamente necessario e la vera sfida per il lettore è staccarsi dalle pagine di ‘Guardiara’. I personaggi sono ben sviluppati e complessi il giusto, la storia d’amore tra Ashka e Zarek è emozionante e commovente. Ma la cosa migliore in assoluto è che non ci sono solo loro, l’autrice costruisce una rete di personaggi secondari e lo fa molto bene. Ho apprezzato molto la scrittura della Fiamenghi, che è fluida e coinvolgente, ha saputo creare una storia ricca di suspense, di azione e di romanticismo. Aggiungo ancora che, come il precedente, è davvero veloce da leggere e che non è troppo lungo, niente descrizioni inutili e voli pindarici, l’autrice arriva al dunque e lo fa magistralmente.
Guardiara: Ancella Prigioniera è un romanzo che mi ha letteralmente tenuto incollata alle pagine fino alla fine con una immensa voglia di averne ancora. Mi ha salvato dalla disperazione solo il sapere che ci sarà comunque ancora un romanzo ambientato in quel mondo, hype alle stelle per l’uscita di ‘Resurra‘!
Se siete alla ricerca di un fantasy romance non scontato che vi faccia sognare, vi faccia emozionare e vi tenga con il fiato sospeso, allora Zendar e Guardiara sono i libri perfetti per voi.
Bianca Casale
Il bistrot dei libri
Ringrazio l’autrice per avermi fatto leggere in anteprima il romanzo in cambio di una mia personale opinione.
TITOLO: Guardiara – Ancella Prigioniera AUTORE:Laura Fiamenghi SERIE: Stars and Sand (2 di 3) GENERE: Romance Fantasy / Distopico / Post- Apocalittico / Spicy Romance / Forbidden Romance DATA USCITA: 8 APRILE PRE-ORDER:https://amzn.to/4azFYE7
Avvertenze: contiene scene di violenza e sesso esplicito.
TRAMA Terrorizzata e tradita, Ashka si allontana da Zarek e cerca la fuga attraverso il deserto per mettere in salvo la Principessa Elara. Il Principe Zendar, però, farà di tutto per ritrovarla e riconquistare la sua fiducia.
Pericoli mortali, intrighi politici e oscuri segreti metteranno a dura prova il loro amore. Zarek e Ashka dovranno scoprire fino a che punto possono sopportare la malvagità del mondo che li circonda e che cosa sono disposti a fare per assicurarsi un futuro insieme.
Laura Fiamenghi, classe 1985, appassionata di Romance e Fantasy, per lei scrivere é regalare attimi di buon umore. “La mia più grande soddisfazione é quando un lettore mi scrive e dice di essersi emozionato insieme ai miei personaggi, di aver pianto, di aver riso, immergendosi per qualche ora in un mondo che lo ha fatto sognare.” Laureata in lingue e letterature straniere, abita a Brescia, pratica yoga e coltiva piante grasse. Ama l’Europa piena di leggende e tradizioni e visita costantemente castelli e dimore storiche che ispirino le location per i suoi libri. Anche nota come ‘Alma Rose’ pseudonimo con cui scrive Contemporary Romance e Erotic Romance spassosissimi.
DLIN DLON – comunicazione di servizio
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“Quando le stelle si fanno silenziose, possono esserci solo due ragioni: o si concedono riposo dal compito di illuminare le notti dell’eternità, o ci stanno scegliendo.”
Scrivere un young adult fantasy dopo Harry Potter deve essere complicato quanto lo è scrivere un epic fantasy dopo J.R.R. Tolkien. Leggendo Stelle e ottone mi sono chiesta: quando elementi di una narrazione smettono di definirsi “scopiazzature” e attingono invece da un immaginario che è diventato archetipico? Insomma, se descrivendo un’accademia di magia attingiamo a parte di quanto viene narrato su Hogwarts, stiamo copiando oppure stiamo prendendo in prestito elementi che ormai fanno parte di un immaginario e che intrecciati ad un’idea del tutto nuova giustificano il prestito?
In fondo c’è stato un momento in cui qualcuno ha parlato per primo degli elfi e oggi citiamo tranquillamente questa razza in ogni tipo di narrazione senza che il pensiero vada al plagio.
Non sapendo darmi una risposta “tecnica”, ho scelto di darmela di pancia: il risultato mi è piaciuto? Sì. Tanto mi basta per accettare che elementi di Harry Potter siano stati sapientemente (e senza esagerare) inseriti da Jude Archer nella sua storia.
Una trama piacevole, un intreccio ben gestito, una serie di plot twist messi nel punto giusto della storia rendono “Stelle e Ottone” un romanzo da divorare, ed è quello che ho fatto in un paio di giorni. Non amo le ambientazioni italiane, ma Venezia fa solo da cornice alla storia, che per la maggior parte si dipana nell’Academia celata agli occhi umani; la scrittrice riesce a collocarla perfettamente nel racconto prendendo in prestito pochi scenari per arricchire visivamente di bellezza la narrazione. Tutto appare coerente, soprattutto il modo in cui la passione per l’archeologia della protagonista si intreccia con la sua passione per la magia.
Vivere l’Academia attraverso gli occhi della Ambra è bellissimo e i misteri che riguardano la giovane, circondano la sua storia, sono il motore della lettura. Tutti si risolvono in una storia autoconclusiva e nell’epoca delle trilogie è un sollievo.
Tuttavia, è bene spiegare che l’opera viene presentata come saga antologica, quindi sarà seguita da altre storie e altri personaggi*.
Ho letto con timore “Stelle e Ottone” per tutta la prima parte del volume (più o meno il 20% segnalato dal mio eReader): non sono una fan del romance spinto e non ne ho mai fatto mistero. Il cliché del ragazzo ermetico/sarcastico/egoriferito e della ragazza “Libro aperto”, intelligente ma insicura, mi ha fatto paura e temevo si trasformasse tutto in un Twilight 2.0.
Non è successo.
La storia d’amore fra Ismael ed Ambra è travolgente e sicuramente edulcorata, ma onestamente bella, di quelle che ti fa desiderare di viverla. Certo è che bisogna stare sempre attenti anche all’età a cui è rivolta. All’alba dei 37 anni si è più consapevoli del fatto che il fascino del “bello e stronzo” è pericoloso ed è accettabile solo nella finzione, limitatamente alla presenza di altre caratteristiche. Io spero che al giovane pubblico il messaggio arrivi nel modo giusto. Il fascino di Ismael è estremamente legato a caratteristiche che nella vita reale, il più delle volte, è meglio evitare.
Un’altra critica che mi sento di aggiungere sta nella scrittura di alcune parti relative ai gesti dei protagonisti. Intendo proprio movimenti del corpo, a volte troppo teatrali e improbabili, altre descritti in maniera assolutamente incomprensibile. Difficile capire se la mancanza sia dell’autrice o delle editor. Comunque si tratta di momenti molto brevi, che non inficiano assolutamente sulla trama. “Stelle e Ottone” rappresenta il primo volume della saga romantasy (fantasy+romance) The Hidden Society, un progetto in quattro volumi scritti da quattro giovani autrici italiane, e ambientati in altrettante città italiane e relativi mondi magici.
Una menzione speciale alla cura dell’edizione da parte de “Il Castoro”. Il volume è semplicemente bellissimo, la copertina dorata e il bordo disegnato, all’interno un’illustrazione dei protagonisti staccata dalle pagine del libro, l’aggiunta del gadget segnalibro/carta dei tarocchi, che la protagonista riceve durante la vicenda, ne fanno un libro da tenere in bella vista. Il consiglio, quindi, non è solo all’acquisto, ma all’acquisto nell’edizione cartacea. ‘IL CASTORO OFF‘ è una nuova collana nata lo scorso gennaio per promuovere la narrativa fantastica e di genere e sottogenere (Romance, Fantasy, Romantasy, Mistery, Horror, Fantascienza) di voci e scritture nuove.
La trama: Dopo aver trascorso quasi diciotto mesi nell’accademia militare di Basgiath, Violet Sorrengail sa che non c’è più tempo per le lezioni. O per l’incertezza. La guerra è davvero iniziata e, con i nemici in avvicinamento e ormai infiltrati all’interno dei loro ranghi, è impossibile sapere di chi fidarsi. Violet dovrà spingersi oltre le deboli difese di Aretia alla ricerca di alleati che possano schierarsi al fianco di Navarra. Il viaggio metterà a dura prova il suo spirito, la sua fortuna e la sua forza, ma è disposta a fare qualsiasi cosa per salvare ciò che ama – i suoi draghi, la sua famiglia, la casa che hanno ricostruito e lui. Anche se questo significa custodire un segreto così importante che potrebbe distruggere tutto. C’è bisogno di un esercito. Di Potere. Di Magia. E di una cosa che solo Violet è in grado di scovare… la verità. Ma una tempesta si sta preparando all’orizzonte e non tutti riusciranno a sopravvivere alla sua collera. In contemporanea mondiale il terzo attesissimo capitolo della saga Fourth Wing.
L’autrice Rebecca Yarros, ormai famosissima per la serie di libri The Empyrean, “Fourth Wing” e “Iron Flame“, sta per pubblicare il terzo romanzo della serie. In un video che ha condiviso con “Good Morning America” e poi sui suoi canali social Yarros ha detto che l’attesissimo libro della serie arriverà l’anno prossimo.
“Buongiorno America! Sono entusiasta di annunciare finalmente che il terzo libro della serie The Empyrean uscirà il 21 gennaio 2025“, ha detto Yarros.
“Non posso dirvi molto ancora, ma posso dirvi il titolo: ‘Onyx Storm.’“
fonte profilo instagram dell’autrice
“Ci saranno politica, nuove avventure, vecchi nemici e, naturalmente, draghi“, ha aggiunto.
Yarros ha pubblicato per la prima volta “Fourth Wing“, il primo libro della serie The Empyrean, nell’aprile 2023. Il libro è stato il suo primo romanzo di genere fantasy e, dopo altri suoi romanzi non altrettanto fortunati, è diventato virale velocemente e un successo mondiale con milioni di copie vendute.
“Fourth Wing” segue la ventenne Violet Sorrengail e altri cadetti cavalieri di draghi, ne abbiamo parlato qui nella nostra recensione-spiegone.
Il seguito di “Fourth Wing“, “Iron Flame“, ha continuato la storia di Violet e ha continuato anche ad essere un grande successo. Non ci aspettiamo niente di meno anche da questo prossimo ‘Onyx storm’ anche perché ha lasciato davvero tutt* con il fiato sospeso proprio all’ultima pagina.
Sperling & Kupfer ha confermato che il libro arriverà anche in Italia nella stessa data 21 gennaio 2025 e che da domani sarà disponibile in preorder. Inutile dire che non vediamo l’ora di averlo tra le mani.
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Spoilernotspoiler: Questa NON è una fiaba e NON è una storia d’amore. E quindi, vi chiederete voi, cos’è? Solo il nuovo film fantasy in uscita l’8 marzo(coincidenze? No, non credo) sulla piattaforma Netflix dal titolo ‘Damsel‘ con protagonista Millie Bobby Brown, questa volta senza poteri se non l’astuzia e la caparbietà per cambiare il proprio destino.
Da come si può capire dal trailer qui sopra ‘Damsel‘ (in italiano ‘Damigella‘), diretto dal spagnolo Juan Carlos Fresnadillo (28 settimane dopo, Intruders) ha un drago (o draghi? Non ci è dato saperlo), una principessa eroina determinata a tutto pur di sopravvivere e una grotta dove viene tenuta prigioniera.
Cosa sappiamo ancora su questa nuova uscita cinematografica? In realtà molto poco, oltre ad un cast stellare, tra cui Millie Bobby Brown, Angela Bassett, Robin Wright, Ray Winstone, Nick Robinson e altri. L’attrice protagonista, molto amata dal pubblico, durante un’intervista a Vogue ha detto per descrivere la sua ultima fatica: “È una storia molto potente su una giovane donna che sfida la società in epoca medievale.” La descrizione del trailer su Netflix ci spiega: “Una devota damigella accetta di sposare un affascinante principe, per poi scoprire che la famiglia reale vuole offrirla in sacrificio per ripagare un vecchio debito. Intrappolata in una caverna con un drago sputafuoco, dovrà affidarsi alla propria astuzia per sopravvivere.” Quindi ci ritroviamo in un’altra epoca con una prescelta che deve superare una prova più grande di lei. Sembra la classica trama fantasy, ma ci sono alcuni dettagli che potrebbero rendere davvero diversa questa pellicola, come ad esempio il conflitto tra la principessa Eloide e il drago.
Dopo tali premesse tutti ci stiamo domandando se c’è di mezzo il romanzo omonimo di Evelyn Skye (in uscita il 5 marzo, guarda un po’). La risposta è ovviamente sì. Il romanzo infatti è basato su una sceneggiatura di Dan Mazeau che è servita come base e spunto per entrambe le versioni. Contrariamente a come succede di solito, ovvero il procedimento prima il libro e poi il film, qui viaggiano contemporaneamente. In una dichiarazione a The Hollywood Reporter la scrittrice Evelyn Skye ha detto: “Il modo più semplice per pensarci è questo: Dan Mazeau ha scritto la sceneggiatura originale. Ho potuto leggere una prima bozza e mi è stato dato libero sfogo per scrivere la mia versione della storia, che alla fine è diventata il romanzo. Sia il romanzo che il film possono avere la stessa origine, ma sono anche opere d’arte uniche”.
Il romanzo, edito da Rizzoli e che conta ben 400 pagine lo potete trovare qui sotto:
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Quarta di copertina: Elodie non ha mai desiderato un palazzo sfarzoso o un principe affascinante. Cresciuta nel reame di Inophe, tra carestie e difficoltà, il suo più profondo desiderio è di aiutare il suo popolo a sopravvivere agli inverni. Quindi quando un delegato di un regno ricco e misteriosamente chiuso al resto del mondo arriva con un’offerta di ricchezze sufficienti a salvare Inophe in cambio del suo matrimonio, accetta senza alcuna esitazione. Nello scintillio della sua nuova casa, Aurea, Elodie è rapita dalla bellezza del reame – e da quella del suo promesso sposo, il principe Henry. Ma non appena hanno inizio i rituali per diventare principessa, il dubbio che non tutto sia perfetto come sembra s’insinua nella sua mente, e le prime crepe sull’apparentemente perfetta superficie cominciano a mostrarsi: una giovane donna scompare dalla torre del castello improvvisamente. Una parata di fiaccole si fa strada attraverso le montagne. Compaiono segni lasciati da una misteriosa “V”. Troppo tardi, Elodie scopre che la prosperità di Aurea è stata acquistata a un costo altissimo: ogni stagione del raccolto, il regno sacrifica le sue principesse a un drago affamato. E Elodie è la prossima. Ma le centinaia di donne che nei secoli hanno preceduto Elodie, non sono morte senza combattere. Il loro sangue pulsa di potere e memoria e la loro esperienza è la chiave per la sopravvivenza di Elodie. Costretta a combattere per la vita, questa damigella dovrà usare la sua intelligenza per sconfiggere un drago, scoprire il passato di Aurea e salvare non solo se stessa, ma anche il futuro del suo nuovo regno.
TITOLO: Zendar – Principe Guerriero AUTORE: Laura Fiamenghi SERIE: Stars and Sand (1 di 3) GENERE: Romance Fantasy / Distopico / Post- Apocalittico / Spicy Romance DATA USCITA: 8 Marzo PRE-ORDER:https://amzn.eu/d/f23aHNd P.s. se acquisterai il libro tramite il link qui sopra ci verrà accreditata un piccolissima (ma proprio minuscola, Amazon è tirchio) percentuale e ci aiuterai a continuare il nostro lavoro
INFO SULLA SERIE La “Stars and Sand trilogy” sarà composta da 3 libri, i primi due strettamente connessi in quanto seguono le vicende di Ashka e Zarek i due protagonisti principali. Presi da soli, i primi due libri si possono considerare autoconclusivi. Il terzo libro sarà invece dedicato a un’altra coppia di protagonisti che inizierete a conoscere in “Zendar”. (Se tutto va bene, i 3 libri usciranno a un mese di distanza l’uno dall’altro).
Ecco la splendida copertina di questo romance fantasy post-apocalittico
TRAMA Dicono che prima della Caduta uomini e donne nascessero più o meno con la stessa probabilità, ma le radiazioni hanno fatto qualcosa ai nostri geni e ora il rapporto tre femmine su dodici sembra un vero colpo di fortuna. La razza umana sopravvive in poche città isolate da chilometri e chilometri di deserto cocente, abitato solo dai mutanti, gli Zendar. Ashka è un’Ancella dell’Imperatrice e non ha mai potuto essere se stessa sotto il velo che indossa. Zarek è un guerriero, il principe degli Zendar, servo di un tiranno spietato. Due anime affini che si incontrano quando non dovrebbero. Due individui legati da una passione dirompente che faranno di tutto per combattere un destino insolito e crudele. Riuscirà il loro amore a fiore in un mondo arido governato da leggi spietate?
Violet Sorrengail ha vent’anni, le punte dei capelli bianche e un corpo fragile che non ne vuole sapere di collaborare. È cresciuta in mezzo libri, grazie a suo padre, e si è preparata a passare gli anni futuri dentro la silenziosa e confortante biblioteca dell’Accademia che considera la sua seconda casa. Tutte le sue poche certezze vengono spazzate via quando sua madre, il generale Lilith Sorrengail, la costringe ad unirsi ad un centinaio di volontari disposti a tutto pur di entrare all’Accademia militare di Basgiath, la famosissima, quanto spietata ed elitaria, scuola per diventare Cavalieri di Draghi. Esistono solo due possibilità: o laurearsi o morire. I draghi infatti non sono soliti legarsi ad umani fragili, anzi li inceneriscono. Per Violet inizia una vera e propria missione di sopravvivenza per riuscire a vedere l’alba del giorno successivo. Non è possibile farsi vedere deboli, altrimenti gli altri studenti non esiterebbero un momento ad ucciderla per arrivare alla vittoria, oltre al fatto che uccidendola punirebbero anche sua madre.
Ed eccoci qui, con la recensione del romanzo romantasy, ovvero che unisce elementi romance + fantasy, uscito a fine 2023 in italiano grazie alla casa editrice Sperling & Kupfer. Primo volume della serie The Empyrean, che dovrebbe comprenderne cinque in tutto, di Rebecca Yarros e che è davvero sulla bocca di tutti. ‘Fourth Wing‘ ha subito conquistato le classifiche americane rimanendo al primo posto nelle classifiche per ben 10 settimane, vendendo un milione di copie in tre mesi. Ovviamente ha spopolato anche sul #booktok o forse dovremmo dire che ha spopolato grazie al #booktok? L’audiolibro del romanzo sarà letto da Martina Levato, una booktoker con 350.000 follower… ma torniamo a noi.
Le voci corrono e si dice che abbia molte similitudini con ACOTAR (‘A court of Thorns and Roses‘ di Sarah J. Maas in italiano ‘La corte di Rose e Spine‘ edito da Mondadori), e ‘Divergent‘ di Veronica Roth (E speriamo di no, NdA!), con un pizzico di ‘Hunger Games‘, Games of Thrones e Harry Potter. Ma si potrebbe cercare un sacco di altri ‘agganci’ e, semplicemente, trovarne a bizzeffe. Insomma è associato a libri fantasy che hanno decisamente fatto la storia del genere. Ci sono delle similitudini vere? Sì, può essere. Anzi, sì ci sono. I draghi parlano, l’Accademia è molto dark academy, esistono diverse divisioni, gli ippogrifi, la sopravvivenza fino all’ultimo sangue etc, etc… Insomma avete capito, in qualche momento ci immaginiamo una Violet simile ad un Hiccup sul suo furia buia, ma la tradizione dei draghi nel fantasy è talmente estesa che il cliché è praticamente obbligatorio. Chiarito che non è il fantasy più originale di questo mondo (d’altronde ormai sfidiamo a trovarne uno che lo è davvero) fatto sta che rimani inchiodato alle 500 e passa pagine senza riuscire a staccarti. Si legge, chi dice il contrario mente per darsi un tono, tutto d’un fiato e il cliffhanger del finale è da panico e paura tanto che vorresti subito avere tra le mani il secondo volume ‘Iron Flame‘, (disponibile il 30 gennaio) per sapere cosa succede dopo. I personaggi (anche i secondari li amerete e odierete), l’ambientazione e tutta la struttura del romanzo, world building in primis, sono davvero notevoli per la loro solidità e per la cura evidente con cui sono stati redatti.
Ma dove viene il personaggio di Violet? Merita un contesto questa eroina così minuta ma così tenace. Documentandosi un po’ si scopre che la Yarros ha attinto alla sua esperienza con le malattie croniche e alla vita in una famiglia di militari per scrivere “Fourth Wing”. L’autrice non è certo un esordiente, si era costruita una carriera scrivendo romance, spesso attingendo alla sua esperienza come moglie di un militare e possiamo immaginare Fourth wing come decisamente fuori ‘marchio’ per la Yarros: una serie fantasy epica con draghi, grifoni, magia e intrighi politici. Eppure l’editore ci ha visto giusto, viste le vendite e il successo globale. L’autrice ha fatto il botto. Per la Yarros, la fama crescente è stata però anche sconcertante.
“Non mi sento a mio agio sotto i riflettori”, ha detto recentemente durante una cena a Manhattan, la sera prima della sua apparizione al Comic Con di New York. “Preferirei restare a casa con i miei figli.” Figli che, per la cronaca, sono 6.
La difficoltà di gestire gli eventi mondani deriva anche dalla malattia cronica di cui soffre l’autrice; ha la sindrome di Ehlers-Danlos, una malattia genetica del tessuto connettivo. Può essere difficile per lei stare in piedi o parlare per più di un’ora, il che rende una sfida la maratona di autografi e gli eventi per i fan. In “Fourth wing”, Yarros ha scritto della sua condizione dunque, trasmettendo alla sua protagonista, Violet Sorrengail, molti dei disturbi di cui soffre, come vertigini, ossa fragili e articolazioni che si dislocano facilmente. La madre di Violet, il generale in comando, la spinge a unirsi alle forze d’élite dei cavalieri dei draghi come i suoi fratelli maggiori, ma Violet ha moltissime difficoltà nello svolgere le attività dell’accademia. Spulciando ancora la biografia scopriamo anche che la Yarros è cresciuta come la più giovane di quattro figli in una famiglia di militari: suo nonno era un generale e sia sua madre che suo padre sono stati militari. Ha iniziato presto a scrivere poesie e narrativa e ha scritto un romanzo per un progetto di inglese del liceo. Quando era studentessa universitaria presso l’Università del Colorado, a Colorado Springs, una sera incontrò suo marito, Jason Yarros, un giovane soldato semplice dell’esercito, in un bar con il karaoke. Si sposarono e presto ebbero un figlio, e Yarros abbandonò il college. Jason, è stato schierato numerose volte nelle zone di combattimento in Iraq e Afghanistan. Nel 2003, dopo che Jason fu ferito da una mina anticarro in Iraq, la Yarros sviluppò l’insonnia. Per tenersi occupata nel cuore della notte leggeva romanzi rosa. Diversi anni dopo decise che invece di limitarsi a leggere romanzi, ne avrebbe scritto uno. Il risultato è stato il suo debutto, “Full Measures”, una storia d’amore su una donna il cui padre viene ucciso in Afghanistan. Lo ha venduto a Entangled ed è stato pubblicato nel 2014. Fu l’inizio di una carriera prolifica. Da quel momento in poi, la Yarros ha lavorato a un ritmo vertiginoso, pubblicando due romanzi all’anno. Ma spesso si sentiva scoraggiata dalle vendite stagnanti. Negli anni successivi alla diagnosi della sindrome Ehlers-Danlos nel 2020, pensò di smettere. Una riacutizzazione l’aveva lasciata così stordita che riusciva a malapena a camminare dalla sala da pranzo al divano senza crollare. Lo stress dovuto alla scrittura, alla gestione della malattia e al prendersi cura della famiglia era travolgente.
Poi, nel 2022, la sua proposta per “Fourth Wing” è stata accettata. Aveva scritto 20 romanzi, ma questa era un’opportunità per scrivere fantasy, qualcosa che avrebbe voluto fare da moltissimo tempo, e per scrivere un’epopea su un’eroina affetta da una malattia cronica. Ha scritto “Fourth Wing” con un programma accelerato, lavorandoci moltissimo. Suo marito, che si era ritirato dal servizio militare dopo 22 anni, si occupava della casa. Quando il libro entrò nella lista dei best-seller del New York Times, entrambi piansero. Subito dopo aver terminato “Fourth Wing”, ha scritto “Iron Flame”, il secondo capitolo della serie di cinque libri pianificata.
“Iron Flame” è già un best seller e per l’uscita in patria sono state organizzate aperture di mezzanotte come ai tempi di “Twilight” e “Harry Potter”. Stiamo a vedere cosa accadrà in Italia. L’hype vola già altissimo, a cavallo di un drago enorme.
La serie Divine Rivals, ossia la serie Letters of Enchantment, di Rebecca Ross ha affascinato fan del fantasy romance di tutto il mondo e Divini Rivali, il primo della dilogia, è uscito in Italia a Novembre 2023 edito da Fazi e ha già macinato numeri di tutto rispetto. Inoltre «Divini rivali» è stato votato come il miglior romanzo Young Adult Fantasy dell’anno nei Goodreads Choice Awards 2023! A seguire arriverà anche Ruthless vows, uscito a fine dicembre in lingua originale per Wednesday Books.
Divini Rivali è un libro potente ed evocativo con caratteristiche peculiari che lo rendono unico.
Rebecca Ross è di certo una penna talentuosa e Divini Rivali è un romanzo fantasy molto diverso dal solito ma la forte scrittura della Ross è coerente e consistente, rendendo tutto molto scorrevole e realistico.
Divine Rivals è definibile una fiction storica perché rimanda chiaramente a un periodo che potrebbe essere quello della Grande Guerra per la sua ambientazione, tecnologie e trasporti. La Ross pone quindi un aggancio storico piuttosto palese ma a ciò aggiunge immediatamente un pantheon di dei inedito e una mitologia che rende questa narrazione davvero singolare. La guerra che si combatte riguarda due dei e una profonda lotta di potere che costringe i seguaci in prima linea. La protagonista Iris Winnow è una giornalista e vive in una città di nome Oath. Scopriamo praticamente subito che è stata costretta a lasciare la scuola all’ultimo anno e cominciare a lavorare da quando suo fratello Forrest ha seguito la chiamata alla guerra della divinità Enva e sua madre ha trovato conforto in una bottiglia. Winnow lavora presso un quotidiano e spera di ottenere un posto da editorialista che però pare già quasi concesso al suo rivale, il giovane aristocratico e snob Roman C. Kitt. Disperata perché non ci sono notizie del fratello al fronte e la madre sprofonda sempre più nell’alcool Iris inizia a scrivere lettere con la macchina da scrivere che le ha lasciato la sua amata nonna.
Ma le lettere di Winnow – scritte a suo fratello – finiscono magicamente nelle mani di un’altra persona sconosciuta e Iris sembra aver finalmente trovato qualcuno con cui confidarsi nonostante non conosca la sua identità. Lei non sa che è il suo rivale giurato, Roman, a ricevere le sue lettere e a risponderle sempre più a cuore aperto. Ma la storia di Iris e la ricerca di suo fratello, la costringono a lanciarsi in prima linea come corrispondente di guerra per un altro giornale.
La storia d’amore, dolcissima bisogna ammetterlo, tra Roman e Winnow ci fa pensare a quelle delle nostre bisnonne durante il secondo conflitto mondiale. Lettere scritte a macchina, il duro sfondo della guerra e la fretta di assaporare ogni momento perché incombono in ogni secondo il pericolo e la morte. Abbiamo detto fiction storica ma dobbiamo anche citare il trope enemy to lovers e he fall first per questa storia dove l’antipatia iniziale e totale di Winnow per Roman è tanto forte quanto l’apprezzamento e ammirazione di lui per lei.
Il fantasy, a parte le lettere che vengono inviate magicamente, si trova proprio sullo sfondo della storia con gli dei e i loro poteri. Probabilmente vedremo più degli dei e miti nel secondo volume. La guerra diviene più centrale nella storia nella seconda metà del libro, quando Iris Winnow diventa corrispondente di guerra e lavora in un ospedale improvvisato, assistendo da vicino al dramma e alla distruzione imposti dal conflitto.
Il finale è tragico e abbastanza contorto, senza fare spoiler (per quanto sia menzionato nella maggior parte delle recensioni) devo fare un avvertimento: è dura. L’unico conforto è insito nella consapevolezza che ci sarà un seguito, che permette quindi di godersi la lettura del finale nella speranza di ritrovare di nuovo momenti belli, romantici, edificanti come in altre parti della storia abbiamo vissuto con i due protagonisti.
Qualcuno ha paragonato questo libro aFourth Wing di Rebecca Yarros ma forse più per il fatto che può essere letto volentieri anche da chi generalmente non ama il fantasy. Avendoli letti entrambi possiamo dirvi che è anche molto adatto a chi normalmente apprezza la narrativa storica, la mitologia e l’amore giovane. Sulla piattaforma musicale Spotify potete trovare anche la playlist!