Sai, la maggior parte dei giorni mi sveglio, chiedendomi se dovrei alzarmi o meno, o se dovrei prendere un sacco di pillole e farla finita. Sai cosa mi ferma? Che le persone hanno bisogno del mio aiuto… le persone hanno bisogno di me, come te!
Con discrezione, ma con un impatto travolgente, ‘Department Q – Sezione casi Irrisolti‘ ha fatto il suo ingresso nel catalogo Netflix. Questa nuova serie TV, basata sui celebri romanzi di Jussi Adler-Olsen, ha conquistato il pubblico in tempi record: a sole 24 ore dal suo debutto (il 29 maggio 2025), ha ricevuto un’accoglienza entusiastica, balzando rapidamente tra le produzioni più viste e assicurandosi un posto nella prestigiosa top 10 del servizio di streaming.

La serie TV, nata dalla penna di Jussi Adler-Olsen e trasposta per il piccolo schermo, è diretta da Scott Frank, il cui talento è già stato riconosciuto con l’acclamato La regina degli scacchi su Netflix. Composta da ben nove episodi, la produzione è un sapiente mix di thriller mozzafiato, venature di umorismo nero prettamente inglese e una suspense che si mantiene alta per tutta la durata.
Un interessante tocco italiano si trova dietro la macchina da presa: Elisa Amoruso, regista del documentario Chiara Ferragni – Unposted (2019) e, soprattutto, Orso d’Oro al Festival di Berlino per la serie Disney+ The good mothers, ha diretto tre dei nove episodi, affiancando Scott Frank.
Il cast, eccezionale e visibilmente in sintonia, riesce a catturare e mantenere l’attenzione dello spettatore. Matthew Goode (Downton Abbey, The Imitation Game, A Discovery of Witches) si cala nei panni di Carl, un uomo con profonde cicatrici fisiche e psicologiche. Al suo fianco, Chloe Pirrie (The Crown, La regina degli scacchi, Black Mirror) è Merritt Lingard, una procuratrice dalla dialettica affilata e spietata. Kelly Macdonald (Trainspotting, Harry Potter, Tata Matilda) interpreta la dottoressa Rachel Irving, la supervisore di Morck, un personaggio avvolto nel mistero e con molti segreti.
Completano il quadro Alexej Manvelov (Akram Salim), un rifugiato siriano dal passato enigmatico che diventa il nuovo partner di Morck; Leah Byrne (Rose), un’altra reietta confinata nel seminterrato; Jamie Sives (James Hardy), l’ex partner paraplegico di Carl; e Mark Bonnar (Stephen Burns), procuratore generale.
Questa prima avvincente stagione si basa su La donna in gabbia (Kvinden i buret), il primo romanzo della popolare saga, originariamente pubblicato in Danimarca nel 2007 e poi in Italia nel 2011, da Marsilio che ha interrotto la serie non traducendo gli ultimi due romanzi della serie.
Stai sprecando tempo. Non credo in Dio. Non credo in niente. Prendi me invece, Johannes, prendi me invece.
La vera protagonista di questa serie di successo è senza dubbio la sua ambientazione. Sebbene nei romanzi di Jussi Adler-Olsen la serie sia fedelmente calata nella cupa, fredda e affascinante Copenaghen, per esigenze produttive lo show televisivo ha scelto di spostare le sue radici in Scozia. Questa modifica, l’unico vero cambiamento rispetto all’opera letteraria, si rivela un punto di forza: i suggestivi paesaggi di Edimburgo arricchiscono enormemente la fotografia della serie, conferendo un fascino aggiunto e un’atmosfera unica.
Al centro della narrazione troviamo l’ispettore capo Carl Morck, un poliziotto dal fiuto brillante, ma la cui personalità lo rende un collega a dir poco difficile. Il suo sarcasmo tagliente gli ha inimicato gran parte del corpo di polizia di Edimburgo. Dopo una sparatoria che costa la vita a un giovane agente e lascia il suo partner paralizzato, Morck viene relegato nel seminterrato, assumendo il ruolo di unico responsabile del neonato Dipartimento Q. Questa unità, in realtà, è poco più di un’operazione di facciata, creata per distogliere l’attenzione pubblica dai fallimenti di una forza di polizia in crisi e con risorse limitate, ben felice di liberarsi di una figura così scomoda.
Tuttavia, più per caso che per una scelta consapevole, Carl inizia a radunare attorno a sé una squadra di emarginati e sbandati, tutti desiderosi di dimostrare il proprio valore. Così, quando decide di riaprire un caso irrisolto riguardante la scomparsa di un importante funzionario pubblico avvenuta anni prima, Carl torna a fare ciò che gli riesce meglio: scuotere le convenzioni, indagare a fondo e non accettare mai un rifiuto come risposta definitiva.
L’universo del Dipartimento Q, ideato dall’autore Jussi Adler-Olsen, si compone di una decina di romanzi noir polizieschi di origine danese.
Il successo dei romanzi ha travalicato i confini nazionali: sebbene scritti in danese, sono stati tradotti in numerose lingue. L’ampio elenco include, tra gli altri, l’inglese, il cinese, il francese, il tedesco, il greco, l’italiano, il giapponese, lo spagnolo e lo svedese, testimoniando la loro diffusione globale. Una particolarità degna di nota riguarda il Penguin Group, che pur mantenendo le stesse traduzioni, ha scelto titoli differenti per i primi cinque romanzi nelle edizioni britanniche e statunitensi, allineando i titoli britannici a quelli degli adattamenti cinematografici.
Scopriamoli nel dettaglio:
La voce distorta proviene da un altoparlante piazzato da qualche parte nel buio: “Buon compleanno, Merete. Oggi sono centoventisei giorni che sei qui, e questo è il nostro regalo per te. Lasceremo la luce accesa per un anno, a meno che tu non sia capace di rispondere a una domanda. Perché ti abbiamo rinchiusa?” Merete Lynggaard, giovane parlamentare danese di successo, è a bordo di un traghetto il giorno in cui scompare senza lasciare tracce. I media si lanciano avidamente sulla storia e le ipotesi si avvicendano nei titoli: dal suicidio all’omicidio, dal tragico incidente al rapimento, fino alla sparizione volontaria. La polizia mette in campo tutte le forze, ma senza risultato: la donna sembra inghiottita dalla terra. Merete però non è morta. Chi la tiene segregata in modo tanto disumano in una prigione di cemento? E perché? Cinque anni dopo, Carl Morck, poliziotto svogliato e burbero, una spina nel fianco per tutti i colleghi, decide di riaprire le indagini con la sua Sezione Q, il nuovo reparto speciale per i casi irrisolti. Procedendo a ritroso nel tempo fra trame politiche e drammi familiari, Morck e il suo misterioso assistente siriano Assad si lanciano in una battaglia contro il disegno delirante di un criminale folle.

Un gruppo di persone influenti, la cui maggiore aspirazione è vivere al limite. Gente esperta, che ha lasciato un’impronta sul paese e pensa più in grande degli individui comuni. Un collegio esclusivo li ha uniti in gioventù, hanno fatto di Arancia meccanica il loro film culto, e dopo vent’anni la passione per la caccia li tiene ancora insieme. Sono potenti e sono ricchi, divorati dall’eccitante inquietudine della sfida, ma nonostante le carriere impeccabili, sui loro anni di scuola circolano storie sconvolgenti, sospetti di violenze mai denunciate, perfino del tragico omicidio di due studenti, fratello e sorella, i cui corpi martoriati furono ritrovati in una casa di vacanza non lontano dal collegio. Quando l’incartamento del caso ormai archiviato finisce misteriosamente sulla sua scrivania alla Sezione Q, Carl Morck si rende conto che tra quelle pagine c’è qualcosa di molto sbagliato e, con l’aiuto del suo assistente siriano Assad, decide di riaprire le indagini. Le tracce portano ai vertici della società, ad agenti di borsa e chirurghi estetici che regnano sulla debolezza della gente. Ma puntano anche al mondo opposto, quello degli emarginati e dei disperati, dove una senza tetto granitica ha deciso che chi ha abusato di lei, mortificandola, pagherà per le proprie azioni. Un’indagine che attraversa l’intera gerarchia sociale, e che rivela che troppo spesso il male nasce da diffidenza e assenza di empatia, e che freddezza e mancanza d’amore possono avere esiti mostruosi.
Il messaggio nella bottiglia. (Vol. 3)
Dalla costa danese alle Orcadi, dopo aver galleggiato sulle acque del mare per chissà quanto tempo, una bottiglia che racchiude un vecchio messaggio ritorna in Danimarca e finisce sulla scrivania dell’ispettore Carl Morck, capo della Sezione Q per i casi irrisolti. Il pezzo di carta è ingiallito, la scritta confusa. Mancano alcune lettere, e l’acqua salmastra e la condensa hanno fatto il resto: il testo risulta incomprensibile. Fatta eccezione per una parola, scritta con il sangue: AIUTO. Grazie alla preziosa assistenza di Assad e di una Rose in veste inedita, non passerà molto prima di capire che a lanciare nel mare quel messaggio disperato sono stati due ragazzi imprigionati che chiedono di essere liberati. Ma chi sono questi ragazzi, e perché negli anni nessuno ne ha denunciato la scomparsa? Potrebbero essere ancora vivi? In un’indagine il cui ritmo incalza giorno dopo giorno e la tensione si fa sempre più palpabile, Morck incrocia la strada di una donna prigioniera di un matrimonio disperato e di un seducente rapitore che agisce con molto sangue freddo. Un uomo misterioso che lo conduce nel mondo chiuso delle sette religiose, dove troppo spesso il significato di “amore per il prossimo” viene tragicamente frainteso e menzogna e reticenza sono compagne silenziose di una fede distorta che può solo generare odio. Un uomo che conosce la verità spaventosa che le onde del mare hanno trascinato alla deriva troppo a lungo.
Una piccola isola remota dove un tempo venivano relegate donne scomode, o semplicemente sfortunate, umiliate e maltrattate in nome del mantenimento di un ordine folle. Nete Hermansen era riuscita a scappare – o almeno è quello che credeva. Il giorno in cui il passato la riagguanta, la sua sete di vendetta si fa incontenibile, e la Sezione Q guidata da Carl Mørck si trova ad affrontare uno dei casi più difficili che abbia mai avuto tra le mani. Cosa successe, veramente, su quell’isola cinquant’anni prima? Con una vita privata a dir poco ingarbugliata e un caso di omicidio che lo coinvolge in prima persona, Carl Mørck non è nello stato d’animo adatto per affrontare una nuova indagine. Ma il macabro scenario che emerge dopo la riapertura di un cold case sull’inspiegabile scomparsa di una prostituta, piccola tessera di un mosaico molto più grande, non gli dà alternativa.
Marco ha solo quindici anni ma non ha mai avuto un’infanzia. È cresciuto in una banda di criminali il cui capo, il cinico e violento Zola, lo obbliga a un’esistenza squallida fatta di accattonaggio e piccoli furti. Ma non ha mai accettato quel destino, e un giorno riesce a disertare. Quando s’imbatte in un terrificante segreto che Zola e i suoi sono disposti a tutto pur di mantenere tale, la sua fuga si trasforma in una lotta per la vita. Quello che Marco non sa è che la sua famiglia non è la sola a volerlo morto. Banchieri, diplomatici e alti funzionari statali sono coinvolti in una truffa insanguinata che allunga i suoi tentacoli fino alla giungla dell’Africa centrale, e temono di cadere uno dopo l’altro come tessere di un gioco del domino se lui racconterà quello che ha visto. Neppure Carl Morck, alla guida della Sezione Q, è disposto a lasciarsi sfuggire il ragazzino dallo sguardo ardente incrociato per caso nelle strade di Copenaghen, e insieme ai suoi assistenti – la fantasiosa Rose e il sempre più misterioso Assad – è deciso a interrompere quella fatale catena di eventi.
La promessa. (Vol. 6)

La consueta pennichella mattutina di Carl Mørck nel seminterrato della centrale di polizia di Copenaghen viene bruscamente interrotta dalla telefonata di un collega di Bornholm, la più orientale delle isole danesi. Da diciassette anni l’ispettore Christian Habersaat cerca senza successo di far luce sulla morte misteriosa di una ragazza, che gli apparve allora su una strada di campagna, appesa a testa in giù tra i rami di un albero. La Sezione Q, specializzata in casi irrisolti, è la sua ultima speranza. Burbero e svogliato come al solito, l’ispettore Mørck è riluttante ad accollarsi un nuovo caso. Ma quando, poche ore dopo, lo stesso Habersaat muore in circostanze drammatiche, si sente in dovere di precipitarsi nella remota isola del Mar Baltico insieme ai suoi due stravaganti assistenti, Rose e Assad. In quel luogo lontano dal mondo, la Sezione Q al completo dovrà indagare su personaggi dalla volontà d’acciaio e dalle incredibili doti manipolatorie, disposti a tutto pur di raggiungere i loro fini e difendere i loro interessi. Sette dai riti esoterici, guru carismatici e ragazze troppo ingenue: l’immersione della squadra più anticonformista dell’intero corpo di polizia nelle acque torbide di un’inchiesta costellata di misteri e false tracce porta alla luce il marcio ben dissimulato della società danese contemporanea.
Sono giovani, belle e spavalde, indossano abiti alla moda e trascorrono ore a truccarsi e a pettinarsi. Sognano le luci dello showbiz e le copertine delle riviste, ma intanto sfruttano gli uomini e la generosità del welfare danese. Vivono di espedienti e non hanno paura di niente. Non si rendono conto, però, che il pericolo è in agguato là dove meno se lo aspettano, incarnato dalla persona che avrebbe il compito di proteggerle e aiutarle a riconciliarsi con la società e con la vita attiva. Una persona dalla mente turbata che ha deciso di affrontare a modo suo quei “parassiti”, con astuzia e discrezione. Tanto che sulle prime Carl Mørck non dedica attenzione alla sequela di misteriosi incidenti, preso com’è dalle diffamanti accuse d’insuccesso che pesano sulla Sezione Q. Ma com’è possibile? La sezione da lui diretta non è forse il fiore all’occhiello della centrale di polizia di Copenaghen? Ci vorrebbe la mente lucida e lo spirito d’iniziativa di Rose, ma Rose è in malattia, e stavolta i fantasmi che la perseguitano non sembrano intenzionati a lasciarla andare tanto facilmente. A Carl non resta che la sorniona saggezza di Assad, capace come sempre d’inventare soluzioni originali e d’intuire nessi imprevisti tra episodi in apparenza lontani. Insieme, districandosi tra poliziotti inaffidabili e rei confessi mitomani, riescono a collegare il cadavere di un’anziana, ritrovato in un parco cittadino, al vecchio omicidio di un’insegnante giovane e bellissima. Ma quando Rose scompare dalla faccia della terra, Carl, Assad e Gordon – da sempre innamorato della collega – sono presi da un vortice d’inquietudine. Non c’è nulla di più urgente, adesso, che ritrovare Rose, l’anima fragile e preziosa della Sezione Q.
Quando, lungo la costa di Cipro, le onde spingono a riva il cadavere di una donna mediorientale, il grande contatore della vergogna che si affaccia sullo stesso mare a Barcellona segna il numero 2117. Tante sono le vittime del Mediterraneo dall’inizio dell’anno, tanti i disperati che nella loro fuga verso l’Europa non ce l’hanno fatta. Ma la donna senza nome non è annegata mentre cercava di raggiungere la terra promessa, perché qualcuno l’ha uccisa prima, gettandone poi il corpo in acqua. E mentre i media di tutto il mondo fanno circolare la sua immagine, un ragazzo di Copenaghen, novello samurai rinchiuso da mesi nella sua stanza a giocare a Kill Sublime, mette a punto un piano folle per vendicarla. Anche Assad, l’enigmatico assistente di Carl Mørck, nell’istante in cui riconosce la nuova vittima del mare ha un violento crollo nervoso. Come una misteriosa forza della natura, per più di dieci anni l’uomo dai mille talenti ha lavorato ai casi dimenticati affidati alla Sezione Q, ma nessuno conosce veramente la sua storia, nessuno potrebbe giurare sulla sua origine, tanto meno immaginare i segreti che custodisce. Mentre ha inizio un estenuante conto alla rovescia per fermare un attentato che potrebbe spazzare via uno dei centri nevralgici del vecchio continente, il resto della Sezione Q, Gordon e Rose in testa, si trova ad affrontare l’inchiesta a più alto tasso emotivo che abbia mai avuto tra le mani. Per tutti, sarà una sconvolgente corsa contro il tempo, che potrebbe finalmente restituire ad Assad il suo passato.
The Shadow Murders (Vol. 9)
(inedito in italia)Nel giorno del suo sessantesimo compleanno, una donna si toglie la vita. Quando il caso finisce sulla scrivania del Detective Carl Mørck, non riesce a immaginare cosa questo abbia a che fare con il Dipartimento Q, la divisione di Copenaghen che si occupa di casi irrisolti, dato che la causa del decesso sembra evidente. Tuttavia, il suo superiore, Marcus Jacobsen, è convinto che ciò sia collegato a un caso irrisolto che lo tormenta dal 1988.
Su insistenza di Marcus, Carl e la squadra del Dipartimento Q – Rose, Assad e Gordon – iniziano a indagare con riluttanza. E scoprono rapidamente che Marcus ha ragione: ogni due anni, negli ultimi trent’anni, ci sono stati decessi insoliti e impeccabilmente tempificati con connessioni tra loro che non possono essere ignorate, inclusi misteriosi cumuli di sale sulle scene. Man mano che l’indagine si approfondisce, emerge che questi “incidenti” fanno in realtà parte di un sinistro piano omicida.
Di fronte al loro caso più difficile, reso ancora più complicato dalle restrizioni dovute al COVID-19 e dalle sfide delle loro vite personali, il team del Dipartimento Q deve affrettarsi a trovare il colpevole prima che venga commesso il prossimo omicidio, poiché sta diventando sempre più chiaro che l’assassino è tutt’altro che finito.Locked In (Vol 10)
(inedito in Italia)Il giorno dopo Natale, il capo del Dipartimento Q, il Detective Carl Mørck, si ritrova ammanettato in un’auto della polizia diretta verso la prigione di Vestre a Copenaghen. Dopo 15 anni, un caso violento del suo passato lo ha raggiunto. Le accuse di traffico di droga e omicidio minacciano di distruggere la sua vita e la sua carriera.
Ma è stato incastrato. Qualcuno ha messo una taglia da un milione di dollari sulla sua testa per assicurarsi che non parli, mettendolo in grave pericolo tra i criminali incarcerati e gli ufficiali corrotti della prigione. La domanda che rimane è: perché?
I colleghi di Carl al Dipartimento di Polizia di Copenaghen gli voltano immediatamente le spalle, lasciando che l’unico team su cui poter contare sia quello sempre fedele del Dipartimento Q. In cerca di risposte, Rose, Assad e Gordon devono disubbidire agli ordini diretti dei vertici per cercare di svelare il caso.
Potendo contare solo l’uno sull’altro e con la battaglia di Carl contro i sicari della mente sconosciuta che peggiora di giorno in giorno, devono lavorare più velocemente che mai se vogliono riabilitare il suo nome – e salvargli la vita.”
DLIN DLON – Comunicazione di servizio
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