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L’universo narrativo di TJ Klune: tra magia, amore e inclusione

In pochi anni l’autore statunitense TJ Klune si è imposto, scalando in poco tempo le classifiche, nel panorama fantasy con romanzi che si distinguono per la loro unicità, l’originalità e per la capacità di emozionare.

Sicuramente la prima caratteristica che salta all’occhio nei romanzi di questo autore è la scelta di protagonisti comuni, con fisionomie normali. Lontani dai soliti bellimbusti stereotipati, troviamo personaggi come un ragazzo magrolino con ADHD (The extraordinaries), un uomo sulla quarantina in sovrappeso che suda eccessivamente quando è agitato (La casa sul mare celeste), un avvocato dal pessimo carattere (Sotto la porta dei sussurri) o un ragazzo che vive da solo con la madre, definito dal padre “un po’ lento” (WolfSong, primo capitolo della saga di Green Creek). Un’aria fresca rispetto ai protagonisti stereotipati dei romanzi rosa e fantasy.

Un altro elemento distintivo è la presenza di elementi fantasy all’interno di una società contemporanea. In alcuni casi, come in “Nella casa dei burattini”, la componente fantastica si avvicina maggiormente alla fantascienza, ambientata in un futuro distopico. Questo romanzo rappresenta anche l’unico con ambientazione futuristica all’interno delle sue opere.

T.J. Klune ha ottenuto fama come scrittore LGBT+, dato che i protagonisti delle sue storie sono spesso omosessuali. Tuttavia, trovo riduttiva questa etichetta, perché ogni romanzo narra una storia d’amore bella e sana, pur non essendo mai l’elemento centrale della trama.

Infatti, i suoi romanzi esplorano tematiche profonde: in “Sotto la porta dei sussurri” si approfondisce il percorso interiore del protagonista, mentre in “The extraordinaries” il protagonista è alla ricerca del suo posto nel mondo. “Nella vita dei burattini” svela le origini del protagonista, unico umano in un mondo di robot, e “Nella casa sul mare celeste” affronta il tema della diversità.

La saga di “Green Creek”, invece, è un’appassionante saga romance-fantasy, dove le relazioni amorose (e di amicizia) tra i membri del branco sono il fulcro della storia.

In Italia, le sue opere sono state tradotte inizialmente da Triskell Edizioni e, negli ultimi anni, da Mondadori (come si può evincere dalla bibliografia in fondo all’articolo). Per questo motivo, è impossibile parlare in dettaglio di tutti i suoi libri in questa sede. Mi concentrerò quindi su alcuni romanzi (tranquilli, vi avviso prima in caso di spoiler!) e ve li descriverò nell’ordine in cui li ho letti.

La casa sul mare celeste

La casa sul mare celeste rappresenta senza dubbio il libro che ha consacrato l’autore in Italia e nel mondo, diventando un best seller per il New York Times. Un primo sguardo superficiale potrebbe far pensare a una semplice fiaba per bambini, dove la diversità è incarnata da creature non umane dotate di poteri speciali. Tuttavia, la storia si rivela ben più profonda e complessa, offrendo una riflessione sulla realtà che viviamo da molteplici prospettive.
Il protagonista intraprende un viaggio verso un orfanotrofio per bambini speciali, dove trascorrerà un mese. Il suo compito è valutare se la struttura sia adeguata alle esigenze dei ragazzi che vi abitano. Cosa emerge da questa esperienza? L’esistenza di un ente governativo, il DIMAM, che mira a controllare le creature non umane alimentando una cultura dell’odio tra la restante popolazione. La diversità viene percepita come qualcosa di negativo, da temere, motivo per cui i ragazzi dell’orfanotrofio sono confinati sulla loro isola e provano rancore verso gli umani non speciali. Questi ultimi, a loro volta, vivono in una società dove l’espressione di opinioni personali è punita, inducendoli a sottomettersi e obbedire agli ordini. Riconoscete in queste dinamiche qualche analogia con il nostro mondo?
L’autore propone una risposta a questo sistema oppressivo attraverso la figura del protagonista. Pur nella sua piccola realtà, il personaggio mantiene la forza di dire la verità (anche quando sembra sopraffatto dal sistema) e cerca di cambiarlo dall’interno, nel rispetto delle regole. Si parte sempre da piccoli passi che, nel romanzo, hanno il potere di innescare grandi cambiamenti.
Il 12 settembre 2024 uscirà negli Stati Uniti il seguito, intitolato “Somewhere beyond the sea” (la data di uscita italiana è ancora da annunciare). Proviamo a fare una scommessa sulla trama? (attenzione SPOILER) Linus viveva sull’isola prima di iniziare a lavorare per il DIMAM e per qualche ragione ha perso la memoria.

Sotto la porta dei sussurri

Tra i romanzi che ho letto, “Sotto la porta dei sussurri” potrebbe essere quello più adatto a un pubblico adulto (non che gli altri siano banali!). A mio parere, la forza di questo libro risiede nella trama, che ci porta a riflettere sul bilancio che inevitabilmente ognuno di noi trae della propria vita. L’autore lo fa attraverso la figura del protagonista, un personaggio che inizialmente ci spinge a provare antipatia nei suoi confronti. La sua redenzione (tranquilli, niente spoiler) avviene solo dopo che ha imparato ad accettare se stesso.
Uno degli aspetti che ho apprezzato maggiormente è la descrizione del mondo di confine tra la vita e la morte, dove le anime si ritrovano in attesa di accettare il proprio trapasso. L’autore lo immagina come una casa accogliente, con una piccola porta in cima alla mansarda, un’immagine che ho trovato molto rassicurante. Il romanzo non ci offre una visione del “paradiso” secondo l’autore, ma piuttosto ci invita a riflettere sull’importanza di accettare ciò che ci è accaduto prima di compiere “il grande passo”.

Nella vita dei burattini

Tra i romanzi dell’autore, “Nella vita dei burattini” si distingue per le sue dinamiche più lente e per la sua ambientazione fantascientifica. Il protagonista, unico umano in un mondo popolato esclusivamente da robot, si ritrova a vivere in un futuro dove questi ultimi sono divisi in fazioni: buoni, cattivi e neutrali. Attraverso la sua storia, carica di tenerezza, il romanzo esplora il vero significato dell’amore e dell’essere umano, indagando le emozioni in un mondo dominato dai robot. A movimentare la trama ci pensa un colpo di scena finale.

L’opera trae liberamente ispirazione da “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi. Ritroviamo alcuni dei personaggi iconici della fiaba, come la Fata Turchina, il Cocchiere e il Terribile Pesce Cane, rivisitati in chiave moderna e inseriti in un contesto completamente diverso da quello originale.

The extraordinaries Series

The extraordinaries” rappresenta il primo capitolo di una trilogia. I successivi due volumi si intitolano “Flash Fire” e “Heat Wave“. Tra i romanzi menzionati, questo è l’unico a rientrare a pieno titolo nel genere young adult, con protagonisti adolescenti alle prese con le sfide tipiche di questa fase della vita: accettazione di sé, rapporti conflittuali con i genitori, primi amori e cotte adolescenziali. Il tutto sullo sfondo di una città che ricorda Jam City dei Teen Titans, dove due figure contrapposte, un eroe e un antieroe dotati di superpoteri, si scontrano nei cieli.

Il nostro protagonista, desideroso anch’esso di possedere abilità speciali, si ritrova invischiato in una trama che ruota proprio attorno a questo suo sogno. Il suo obiettivo è quello di affiancare l’eroe per cui nutre una cotta segreta (ma anche l’antieroe non gli dispiace affatto…).

Le cose si stanno scaldando per il più accanito fan di supereroi di Nova City… Grazie al suo coraggio, al suo fascino e a una preoccupante dose di entusiasmo, Nick si è fidanzato con il supereroe dei suoi sogni. Ora, invece di limitarsi a scrivere storie su di lui, può baciarlo. Sulla bocca. Un sacco di volte. Ma avere un fidanzato supereroe non è così semplice, e Nick sta ancora lottando per accettare la propria mancanza di superpoteri. All’improvviso, la città viene invasa da nuovi eroi con capacità prodigiose: due gemelli che riescono a manipolare ghiaccio e fumo, un eroe misterioso in grado di spostare gli oggetti con la forza del pensiero, una drag queen con il nome e il costume più pazzeschi che si siano mai visti. Tocca a Nick e ai suoi amici Seth, Gibby e Jazz distinguere i buoni dai cattivi. E i nuovi Straordinari non sono le uniche cose che vengono alla luce. Segreti a lungo sepolti e verità ignorate mettono alla prova le convinzioni di Nick su cosa sia giusto, sulla sua famiglia, su cosa significhi, davvero, “essere straordinari”. Insomma, un sacco di carne al fuoco per Nick, che vorrebbe solo dedicarsi alla sua fanfiction. Le cose si risolveranno per il meglio o finirà tutto in fiamme?

Green Creek Series

La prima saga di cui vi voglio parlare è composta dai romanzi Wolfsong (mondadori, 2023), Ravensong (Mondadori, 2024), Heartsong (Inedito in Italia), Brothersong (Inedito in Italia) ed è considerata la Green Creek Series: una storia queer fantasy romance che affronta temi importanti come l’ amicizia e l’amore, i tradimenti, la lealtà e la famiglia.
Caratteristica distintiva della serie è il cambio di protagonista in ogni libro, pur mantenendo come filo conduttore la stessa famiglia allargata di lupi mannari. Questo aspetto peculiare ha portato alcuni a definire la saga come una sorta di “Bridgerton” a tinte omosessuali. L’azione si sviluppa a un ritmo incalzante, con i fatti che si susseguono senza sosta, lasciando al lettore poco tempo per metabolizzare le emozioni. I dialoghi, veloci e incisivi, riflettono i pensieri e le sensazioni dei lupi, immergendo il lettore nel loro mondo interiore.

L’autore, con grande maestria, utilizza i colori per rappresentare le emozioni dei protagonisti, rendendoli un elemento chiave e ricorrente in tutti e quattro i romanzi. Questa scelta narrativa contribuisce a creare un’atmosfera suggestiva e coinvolgente, permettendo al lettore di comprendere a fondo le sfumature emotive dei personaggi.

Tra i libri della saga, i miei preferiti sono il primo, “Wolfsong”, che vanta le scene di sesso più intense, e il terzo, “Heartsong”, caratterizzato da una storia d’amore davvero toccante. L’ultimo romanzo, “Brothersong”, si distingue per la sua profondità riflessiva, affrontando il tema dell’amore fraterno in parallelo all’amore di coppia.

“Green Creek Series” è un’opera letteraria che conquista per la sua trama avvincente, i personaggi complessi e l’esplorazione di tematiche profonde. Se amate le storie fantasy con una componente romantica e non vi spaventano le emozioni forti, questa saga è assolutamente da non perdere.

In definitiva, TJ Klune si dimostra un abile narratore capace di trascinare il lettore in storie coinvolgenti e piacevoli, regalando momenti di evasione e intrattenimento ma veicolando anche contenuti più profondi.

Altri romanzi pubblicati da Triskell Edizioni (ma ancora non letti dalla sottoscritta) sono ‘Le ossa sotto la pelle‘, la saga ‘Un insolito triangolo‘ composta dai quattro romanzi ‘Bear, Otter e Kid‘, ‘La nostra identità‘, ‘L’arte di respirare‘, ‘La lunga strada tortuosa‘ e per finire la saga ‘A prima vista‘ composta dai romanzi ‘Dimmi che è vero‘, ‘La drag queen e il re degli homo pompo‘, ‘Finchè non sei arrivato tu‘ e ‘Dimmi per ch3 combattiamo


Chi è TJ Klune?

TJ Klune (classe 1982) è un autore americano di fiction fantasy e romantica con personaggi gay e LGBTQ+. Ex liquidatore per una compagnia di assicurazioni, è autore, fra le altre cose, della serie “Green Creek”. Ha vinto il Lambda Literary Award per Into This River I Drown.
In Italia i suoi libri sono stati a lungo pubblicati da Triskell edizioni, tra questi: Dimmi che è vero. A prima vista (2016); La drag queen e il re degli homo pomp (2020); Wolfsong. Il canto del lupo. Green creek. Vol. 1-2 (2020); Le ossa sotto la pelle (2021); Finché non sei arrivato tu (2021).
Per Mondadori pubblica La casa sul mare celeste (2021), Sotto la porta dei sussurri (2022), Nella vita dei burattini (2023) e The extraordinaires (2024).


DLIN DLON – comunicazione di servizio

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All that’s left in the world di Erik J. Brown, un’avventura post-apocalittica che scalda il cuore

All That’s Left in the World di Erik J. Brown è un romanzo che mi ha conquistato sin dalla lettura delle primissime pagine.
La storia è ambientata in un’America decimata da un virus letale, dove la sopravvivenza è una lotta quotidiana e la fiducia nell’altro scarseggia. Protagonista è Andrew, un ragazzo rimasto completamente solo e per di più ferito che vaga per un mondo spettrale in cerca, almeno sembrerebbe, di un barlume di speranza.

Ciò che, a mio avviso, rende speciale questo libro è la sua capacità di mescolare sapientemente azione, suspense e momenti di profonda introspezione. Brown ci accompagna in un viaggio emozionante al fianco di Andrew, facendoci vivere le sue paure, le sue speranze e i suoi incontri con altri sopravvissuti, più o meno belligeranti. Tra i non belligeranti c’è Jamie, un ragazzo altrettanto solo ma nello stesso tempo forte e determinato, sarà lui a diventare il compagno di viaggio di Andrew e la sua ancora di salvezza.

Il rapporto tra Andrew e Jamie è il cuore pulsante del romanzo, un’amicizia che nasce tra le rovine. I due protagonisti, così diversi ma uniti dalla stessa voglia di vivere, impareranno a fidarsi l’uno dell’altro e a sostenersi a vicenda, costruendo un’amicizia profonda e sincera che sarà la loro forza in un mondo ostile.

Ma All That’s Left in the World non è solo un romanzo di sopravvivenza. Tra le pagine emerge anche un’inaspettata storia d’amore, che porterà Andrew e Jamie a confrontarsi con i propri sentimenti e a trovare la forza di amare in un mondo che sembra aver perso ogni speranza. In questo romanzo è l’amore il vero faro nella notte del genere umano.

La scrittura di Brown è fluida, coinvolgente e il suo stile narrativo trascinante è capace di trasportarci in questo mondo post-apocalittico facendoci vivere le emozioni dei protagonisti. L’autore alterna sapientemente scene di azione a momenti di riflessione, creando un ritmo incalzante che tiene il lettore incollato alle pagine fino all’ultima riga.

Nonostante la desolazione del mondo in cui è ambientato, All That’s Left in the World è un romanzo che trasmette un profondo messaggio di speranza. L’amore, l’amicizia e la solidarietà umana sono in grado di sopravvivere anche alle peggiori tragedie, si percepisce inoltre il pensiero più profondo: persino nelle tenebre più profonde si può trovare la luce.

Se amate i romanzi post-apocalittici, distopici o semplicemente con storie emozionanti e personaggi indimenticabili, All That’s Left in the World è un libro potente che non potete perdere.
Quella narrata in questa storia delicata, che è anche innegabilmente una meravigliosa storia d’amore queer, è solo la punta dell’iceberg di un’avventura che vi conquisterà e vi commuoverà, lasciandovi con un senso di speranza e di fiducia nel futuro.

P.S. non è finita, The Only Light Left Burning, il sequel di All that’s left in the world è uscito da pochi giorni in lingua originale e la speranza è che venga tradotto e edito in Italia al più presto.


Il romanzo

Che cosa rimane quando non hai più niente da perdere? Speranze azzerate e un umorismo nero con cui affrontare il mondo. Con questo bagaglio viaggia Andrew, solo, affamato e ferito, attraverso un’America spettrale, colpita da un virus che ha sterminato buona parte della popolazione mondiale. I pochi sopravvissuti sono gente pericolosa, disperati che non esitano a uccidere a sangue freddo chiunque contenda loro una latta di cibo o qualche medicina abbandonata sugli scaffali dei negozi saccheggiati. Andrew lo sa. Per questo, quando bussa alla baita di Jamie in cerca di aiuto ed è accolto da un fucile spianato, si aspetta che sia la fine. E invece no. Andrew e Jamie si riconoscono, perché in fondo si assomigliano: tutti e due provano un’innata repulsione per la spietata legge del più forte, e fidarsi uno dell’altro diventa inevitabile.
La fiducia diventa amicizia, e l’amicizia con il tempo si trasforma in un legame più profondo. Ma i due ragazzi nascondono anche dei segreti e, nel corso del lungo viaggio che li attende, dovranno mettersi a nudo e chiudere i conti con il passato, lottando fianco a fianco per costruire una nuova vita insieme. Ma, proprio quando ogni cosa sembra perduta, scopriranno che l’amore è tutto ciò che resta, tutto ciò per cui vale la pena rischiare, vivere e morire.


Dicono dell’autore

Erik J. Brown, nato a Philadelphia, ha studiato Arti Cinematografiche e dei Media, con una specializzazione in sceneggiatura. All that’s left in the world è il suo romanzo di esordio, entrato nella Junior Library Guild Gold Standard, una selezione dei migliori titoli per ragazzi delle biblioteche americane. Quando non scrive, Erik ama viaggiare, collezionare dischi in vinile e ristrutturare la sua casa stregata con suo marito e il suo cane ribelle, Charlie. Dal 2021 fa parte dei Lambda Literary Emerging Writers, una comunità che sostiene, tutela e promuove libri e autori LGBTQ.

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