Pubblicato in: #recensione, Narrativa contemporanea, Romanzo

Tre gocce d’acqua, Valentina D’Urbano – recensione

«Siamo di nuovo noi tre?» Mi rassegnai a quella galera, a quell’ergastolo.
«Siamo di nuovo noi tre.»

Tre gocce d’acqua è la storia di tre anime legate indissolubilmente tra loro, la narrazione scava nelle relazioni e nei sentimenti che si trasformano in legami. Fratelli? Ma non hanno lo stesso sangue: sono Celeste e Nadir.
Il collante, il vertice del triangolo, il fulcro dell’impalcatura che tiene uniti i due è Pietro: il fratello maggiore di entrambi, diviso tra due famiglie, l’incognita comune tra due equazioni poste a sistema.

Attraverso l’infanzia, l’adolescenza ed infine l’età adulta, l’autrice racconta venticinque anni d’amore e d’amicizia, di schermaglie e speranze, solitudine, dolore ma soprattutto pone l’accento su quel momento chiave in cui ci si accorge che, diventati adulti, non si torna più indietro.
Mezzo secolo di vita dipanata nelle righe del settimo romanzo della D’Urbano: quella di Celeste, affetta da una rara malattia ossea, e Nadir, il più scapestrato dei tre, colui che riesce a catturare le emozioni; ed infine la vita di Pietro, il ricercatore che intraprende una strada ancora sconosciuta per proteggere e difendere chi non può, o non riesce, a far da sé.
Un legame che è una dipendenza così forte, quella tra Celeste e Nadir, non ha definizione a parole – fratelli, amici, rivali, complici – supera i silenzi, gli sguardi e le parole taglienti, ma diventa necessaria ed indistruttibile, indipendentemente dal dolore e dalle scelte che vengono prese.

La vita intera a cercare di stare al passo, di afferrare quei due che amavo e che continuamente mi sfuggivano.

Valentina D’Urbano torna oggi, a distanza di tre anni dal suo ultimo lavoro, con un romanzo edito da Mondadori ed ha tutte le carte in regola per poter raggiungere le vette delle classifiche dei libri più venduti in poco, pochissimo tempo.
C’è chi segue la scrittrice da anni ed ha letto i suoi romanzi, conosce il suo straordinario dono, la capacità di raccontare e descrivere storie che lasciano il segno, far percepire come proprie le emozioni provate dai suoi personaggi e far sentire parte integrante della storia il lettore.
Chi, invece, è ancora un neofita della D’Urbano, può certamente cominciare con questo suo Tre gocce d’acqua.
Ho aspettato questo romanzo per un lungo anno e non ha deluso assolutamente le altissime aspettative, anzi, ha riconfermato solo il talento di questa scrittrice romana.
Lo stile impeccabile, la lettura scorrevole e coinvolgente – confermata anche quest’anno come una garanzia – ci fa entrare nelle vite di una famiglia inusuale la cui unione va al di là del semplice legame di sangue.

Scritto in prima persona, forma narrativa che rende la descrizione potente ed incisiva, Tre gocce d’acqua è coinvolgente, pura bellezza, un dolore sordo all’altezza del petto, una serie di stilettate al cuore capaci di tenere incollati alle 372 pagine di questo meraviglioso romanzo. Emozione e immediatezza, un romanzo maturo.

In questa vita niente e nessuno ci appartiene davvero, e arriva il momento in cui ognuno di noi deve restituire qualcosa al mondo.

Tre gocce d’acqua mi ha svuotata ma mi ha fatto provare tantissime emozioni, come ogni romanzo di Valentina D’Urbano, infatti si conferma ancora una volta una delle mie scrittrici preferite.
Un grande senso di solitudine, perché ad un certo punto la storia finisce e tu vorresti che non fosse così, vorresti averne ancora; nonostante racconti echi di una guerra tanto lontana quanto spietata. Così spietata da farti ringraziare per la sua lontananza, per il fatto che non sia casa tua.
Casa tua è in tanti posti, però.
Uno di quei posti è certamente tra le righe di un romanzo di Valentina D’Urbano.

✎©Rossella Zampieri

♥♥Ringraziamo Anna da Re di Mondadori


Quarta di copertina: Celeste e Nadir non sono fratelli, non sono nemmeno parenti, non hanno una goccia di sangue in comune, eppure sono i due punti estremi di un’equazione che li lega indissolubilmente. A tenerli uniti è Pietro, fratello dell’una da parte di padre e dell’altro da parte di madre. Pietro, più grande di loro di quasi dieci anni, si divide tra le due famiglie ed entrambi i fratellini stravedono per lui. Celeste è con lui quando cade per la prima volta e, con un innocuo saltello dallo scivolo, si frattura un piede. Pochi mesi dopo è la volta di due dita, e poi di un polso. A otto anni scopre così di avere una rara malattia genetica che rende le sue ossa fragili come vetro: un piccolo urto, uno spigolo, persino un abbraccio troppo stretto sono sufficienti a spezzarla. Ma a sconvolgere la sua infanzia sta per arrivare una seconda calamità: l’incontro con Nadir, il fratello di suo fratello, che finora per lei è stato solo un nome, uno sconosciuto. Nadir è brutto, ruvido, indomabile, ha durezze che sembrano fatte apposta per ferirla. Tra i due bambini si scatena una gelosia feroce, una gara selvaggia per conquistare l’amore del fratello, che preso com’è dai suoi studi e dalla politica riserva loro un affetto distratto. Celeste capisce subito che Nadir è una minaccia, ma non può immaginare che quell’ostilità, crescendo, si trasformerà in una strana forma di attrazione e dipendenza reciproca, un legame vischioso e inconfessabile che dominerà le loro vite per i venticinque anni successivi. E quando Pietro, il loro primo amore, l’asse attorno a cui le loro vite continuano a ruotare, parte per uno dei suoi viaggi in Siria e scompare, la precaria architettura del loro rapporto rischia di crollare una volta per tutte.


Dicono dell’autrice.


Valentina D’Urbano è una scrittrice e illustratrice per l’infanzia, nata a Roma il 28 giugno 1985. Si è diplomata allo IED in illustrazione e animazione multimediale. Nel 2010 vince la prima edizione del torneo letterario IoScrittore organizzato dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol. Longanesi ha pubblicato i suoi romanzi: Il rumore dei tuoi passi, nel 2012; Acquanera nel 2013; Quella vita che ci manca nel 2014 (con cui vince il premio Rapallo Carige nel 2015), Non aspettare la notte nel 2016 e Isola di neve nel 2018. Con Tea ha pubblicato Alfredo (2015). Tre gocce d’acqua (2021) è il suo ultimo romanzo pubblicato da Mondadori.


Pubblicato in: segnalazioni

Segnalazione: Fiore di Cactus, Francesca Lizzio

Vi segnaliamo con piacere il romanzo di Francesca Lizzio, Fiore di Cactus, edito da Panesi Edizioni.
È disponibile in qualsiasi store online e grazie alla Libreria Fieschi è possibile acquistarlo in modalità rapida e verrà consegnato tramite corriere. Ovviamente è anche possibile acquistarlo in modalità standard e verrà affidato a Poste Italiane, allungando un po’ i tempi.

Link Amazon

Fiore di cactus Panesi EdizioniQuarta di copertina:

“Sara è una ragazza timida, intelligente, con la battuta sempre pronta, eppure nasconde la sua fragilità sotto un’armatura. La vita l’ha resa cinica e amara. Un giorno conosce Andrea, un ragazzo attento e gentile che con smisurata pazienza riesce a farsi spazio nella sua vita. Sarà lui a indurla a rimettere tutto quello in cui crede in discussione. Sara così ripenserà al percorso che l’ha resa la donna che è, si chiederà se riuscirà più a lasciarsi amare, se certe paure potranno essere sconfitte o se invece non ci sarà più nulla da fare. Se una come lei merita una seconda occasione. Perché anche un cactus ha un cuore, ha solo bisogno di qualcuno che creda in lui e non abbia paura delle sue spine.”



Dicono dell’autrice:

Francesca Lizzio nasce a Catania nel 1992, mix letale di sarcasmo e ironia. Una come tante, “o tutto o niente”. Per dare senso e ordine al suo groviglio interiore, nel 2015 ha aperto un blog, cuore di cactus, dove mette a nudo le sue spine e si racconta a lettori sparsi per tutta l’Italia. Per lei le parole non sono solo parole, ma sentimenti.

Con Panesi Edizioni ha preso parte all’antologia Oltre i media – Raccontalo con un film o una canzone col racconto breve Giorni (2016) e ha pubblicato Fiore di cactus (2017).

I vari profili per poter seguire la scrittrice:
Profilo Facebookwww.facebook.com/fra.cactus
Pubblicato in: Narrativa contemporanea, segnalazioni

Segnalazione: Tornare a casa, Dörte Hansen

«Il nuovo romanzo di Dörte Hansen è un evento letterario, le sue lettrici e i suoi lettori ne saranno giustamente entusiasti».
«Der Spiegel»

Infatti siamo entusiasti, grazie Der Spiegel.

«Raramente un libro è stato tanto incalzante».
«Frankfurter Allgemeine Zeitung»

Grazie anche a te Frankfurter, non avevamo nulla da leggere in effetti.

«Un grande racconto di delicata malinconia e un meraviglioso monumento ai piccoli paesi di un tempo».
«NDR Kultur»

Ok NDR Kultur, non ti conosciamo ma ci fidiamo sulla parola, ci avevi già convinto a ‘grande racconto’.

«Ci lasciamo volentieri trasportare da Dörte Hansen nell’immaginario paesino di Brinkebüll. Modulando sapientemente i tempi narrativi, Hansen racconta la vita di provincia, sospesa tra declino e nostalgia».
«Die Tageszeitung»

Oh ma pure noi caro Die Tageszeitung, anche se il nome tuo incute un po’ timore. Ma non abbastanza da impedirci di correre in libreria.

Tornare a casa, Dörte Hansen

Casa Editrice: Fazi Editore| Prezzo: € 18,50| Data di pubblicazione: 25 giugno 2020 | Link Amazon

tornare-a-casa-673x1024Quarta di copertina: Quando un bambino nasce in un paesino di provincia dove di bellezza non c’è neanche l’ombra, è figlio di una ragazzina affetta da ritardo mentale e fin da piccolissimo viene messo in piedi su una cassa a spillare birra al bancone di una locanda, il fatto che da adolescente frequenti il liceo è piuttosto sorprendente; se poi diventa un professore universitario e decide di lasciarsi tutto alle spalle, l’evento è più unico che raro, e in paese c’è chi lo vive come un tradimento. Nel momento in cui, alla soglia dei cinquant’anni, l’uomo fugge da una vita accademica insoddisfacente e da un’ambigua convivenza a tre in un appartamento in cui non si diventa mai adulti per tornare a casa e prendersi cura dei nonni – Sönke, l’oste arroccato nella sua locanda semiabbandonata, ed Ella, che la vecchiaia ha reso capricciosa e imprevedibile –, due realtà apparentemente inconciliabili si scontrano, dando vita a una crepa profonda dalla quale tutto torna a galla. Il ritorno a Brinkebüll diventa così un’occasione per riscoprirsi e reinventarsi: ci sono conti da saldare, ruoli da invertire e tante tappe da rivisitare prima di muovere il primo passo verso il cambiamento. Il contrasto fra due mondi, il nostro passato e il nostro presente, le famiglie da cui proveniamo e quelle che ci siamo scelti, è la sostanza da cui germoglia questo romanzo meraviglioso, che racconta l’evoluzione di un paesino e i destini individuali dei suoi abitanti con dolcezza, ironia sottile e una vena di malinconia.


File:MJK62763 Dörte Hansen (Frankfurter Buchmesse 2018).jpgDicono dell’autrice: 

È nata nel 1964 in un paese vicino a Husum, nella Frisia settentrionale, e ha frequentato l’Università di Amburgo. Ha studiato svariate lingue, tra cui il gaelico, il finlandese e il basco, e ha conseguito un dottorato in Linguistica. In seguito ha lavorato come autrice per la radio e la stampa. Tornare a casa, il suo secondo romanzo, è stato promosso a bestseller dell’anno da «Der Spiegel» e dai librai tedeschi. Ha vinto il Grimmelshausen-Preis e il Rheingau Literatur Preis.

Pubblicato in: #recensione, Narrativa contemporanea, Romanzo

Recensione: Isola di Neve, Valentina D’Urbano

41-gDliAhQLCasa Editrice: Longanesi
Prezzo: € 19,90 cartaceo, € 9,99 ebook
Pagine: 512 pagine
Data di uscita: 13 settembre 2018
Valutazione: ✓✐✐✐✐ ✐

Quarta di copertina: 

Un’isola che sa proteggere. Ma anche ferire.
Un amore indimenticabile sepolto dal tempo.

2004. A ventotto anni, Manuel si sente già al capolinea: un errore imperdonabile ha distrutto la sua vita e ricominciare sembra impossibile. L’unico suo rifugio è Novembre, l’isola dove abitavano i suoi nonni. Sperduta nel mar Tirreno insieme alla sua gemella, Santa Brigida – l’isoletta del vecchio carcere abbandonato -, Novembre sembra il posto perfetto per stare da solo. Ma i suoi piani vengono sconvolti da Edith, una giovane tedesca stravagante, giunta sull’isola per risolvere un mistero vecchio di cinquant’anni: la storia di Andreas von Berger -violinista dal talento straordinario e ultimo detenuto del carcere di Santa Brigida – e della donna che, secondo Edith, ha nascosto il suo inestimabile violino. L’unico indizio che Edith e Manuel hanno è il nome di quella donna: Tempesta.

1952. A soli diciassette anni, Neve sa già cosa le riserva il futuro: una vita aspra e miserabile sull’isola di Novembre. Figlia di un padre violento e nullafacente, Neve è l’unica in grado di provvedere alla sua famiglia. Tutto cambia quando, un giorno, nel carcere di Santa Brigida viene trasferito uno straniero. La sua cella si affaccia su una piccola spiaggia bianca e isolata su cui è proibito attraccare. È proprio lì che sbarca Neve, spinta da una curiosità divorante. Andreas è il contrario di come lo ha immaginato. È bellissimo, colto e gentile come nessun uomo dell’isola sarà mai, e conosce il mondo al di là del mare, quel mondo dove Neve non è mai stata. Separati dalle sbarre della cella, i due iniziano a conoscersi, ma fanno un patto: Neve non gli dirà mai il suo vero nome. Sarà lui a sceglierne uno per lei.

Sullo sfondo suggestivo e feroce di un’isola tanto bella quanto selvaggia, una storia indimenticabile. Con la travolgente forza espressiva che da sempre le è propria, Valentina D’Urbano intreccia passato e presente in un romanzo che esalta il valore e la potenza emotiva dei ricordi, e invita a scoprire che, per essere davvero se stessi, occorre vivere il dolore e l’amore come due facce di una stessa medaglia.

Amazon | Bookdealer


Dicono dell’autrice.

DSC9230-copy-Yuma-Martellanz

Valentina D’urbano è nata nel 1985 a Roma, dove vive e lavora come illustratrice per l’infanzia. Il rumore dei tuoi passi (Longanesi 2012), suo libro d’esordio, è stato un vero e proprio caso editoriale. In seguito sono apparsi, sempre presso Longanesi, Acquanera (2013), Quella vita che ci manca (2014), Afredo ( Longanesi e TEA, 2015) e Non aspettare la notte (2016). I suoi romanzi sono stati pubblicati all’estero, presso prestigiosi editori, ottenendo importanti riconoscimenti da parte della critica.


Cosa ne pensiamo noi.

Nessuno l’aveva toccato nel corpo. Lui l’aveva toccata nella testa, aveva acceso qualcosa, una piccola scia di luce dentro un abisso buio. La prima stella della sera che accendeva pian piano tutte le altre. E le stelle, si sa, guidano le navi e non si spengono. Era un marchio da cui non si poteva tornare indietro.

Nella vita di ogni lettore c’è una lista ben precisa, incisa all’altezza del cuore.
Questa lista, nella lingua segreta dei lettori, è definita come “Libri Indelebili”, quei libri che s’incastrano da qualche parte tra cuore, polmoni e stomaco e da lì non se ne vanno più. Questi libri semplicemente ti entrano dentro e ti accompagnano in quello spaventoso viaggio chiamato vita, come fedeli amici, e non ti abbandonano mai.
Ecco.
Isola di Neve è uno dei miei Libri Indelebili. E posso chiaramente sentirlo incastrato tra quei determinati organi.
Così a caldo ammetto che non è un buon momento per poter raccontare di questa opera narrativa, potrebbe uscirne qualcosa di delirante, ma sono in balia dei miei sentimenti e forse l’unico modo per poter mettere ordine tra questi è parlarvi della mia esperienza con questo romanzo.
Nel miscuglio di emozioni che sto provando in questo momento la nostalgia – insieme a rabbia, dolore, sconcerto, stupore, gioia – è quella più accentuata, ho appena finito di perdermi tra le cinquecentododici pagine del libro e già mi mancano.
Un secondo dopo aver concluso Isola di Neve il mio primo istinto, una volta asciugate le lacrime, è stato quello di ripartire dall’inizio e rileggerlo.
Perdermi di nuovo tra l’Isola di Novembre e Santa Brigida, fare mio il dolore dei personaggi e quel senso di prigionia e poter sentire, l’odore di salsedine attraverso le pagine.
Sto sicuramente delirando, me ne rendo conto.
Potrei stare davanti allo schermo di questo computer e riempire di frasi su frasi questo articolo di WordPress per convincervi che questo libro è davvero un piccolo capolavoro e vale la pena leggerlo, ma sono sincera io non ho parole.
Credo di averle perse più o meno a metà libro tra le imprecazioni e la venerazione nei confronti della scrittrice.
Questo dovrebbe fare un buon libro, non credete? Dovrebbe lasciare senza parole, a corto di fiato.
Quando un libro è effettivamente un buon libro l’unica cosa da fare, dopo averlo finito, è stringerselo al petto e rimanere alcuni secondi lì,  occhi chiusi, ad assaporare il momento. Ed è quello che ho fatto io e non sono ancora riuscita a separarmene – lo guardo, lo sfoglio, lo rileggo, lo poso e ricomincio tutto da capo –  perché questo libro ti entra dentro e ti dilania in tanti piccoli pezzi, così minuscoli e microscopici, che non te ne rendi conto.
È magia. La magia di un buon libro.

Ci sono cose che devono restare sepolte nei posti bui della memoria, in attesa di un’onda che possa allargare tutto, che possa spezzarle via.

La scrittrice ha davvero un dono e perdersi nei suoi romanzi è come finire in mezzo ad una tempesta e uscirne comunque, un po’ ammaccati e con qualche graffio, ma sempre con qualcosa di nuovo, magari un pezzo mancante di cui non si era a conoscenza.
Potrei dilungarmi ancora è dirvi che questo libro è meraviglioso, senza tempo e pieno di passione e non avrei ancora detto abbastanza.
Potrei anche asserire che Valentina D’Urbano è una certezza e una condanna insieme, i suoi libri un dannato dono, per potermi credere però dovete leggere uno dei suoi lavori altrimenti mi date della pazza.

Nel frattempo io vado a rileggermi il libro ed a cercare di recuperare quei pezzi di cuore abbandonati tra le pagine di questo romanzo.


A cura di Rossella Zampieri  

Pubblicato in: Uscite Mensili

Wishlist Settembre

Bistrottiani, Buon sabato!
L’estate sta finendo e il caldo se ne va, così cita una famosa canzone e quando l’ascoltiamo, purtroppo, le ferie sono davvero finite.
Siamo sicuri che oggi non è il primo di agosto?
Per chi è fortunato e sta partendo per le vacanze, sappiate che vi invidiamo moltissimo.
Per chi è rientrato e sta già contando quanto manca alle vacanze di Natale – ci hanno detto che mancano solo quindici Lunedì – sappiate che siamo con voi.
Per chi ha preparato il baule, la bacchetta, il proprio animale, ci vediamo al binario 9 e 3/4 e ci vediamo in Sala Grande.
Per chi rimane nel mondo reale, non temete, noi Bistrotte abbiamo preparato la wishlist dei libri in uscita a settembre per tenervi compagnia in questo nuovo mese del 2018.
Siamo pronte per condividerla con voi, sperando di tirarvi un po’ su di morale in questo primo sabato di settembre che sembra un po’ un Lunedì.

L’INFERNO É UNA BUONA MEMORIA, MICHELA MURGIA
Narrativa Letteraria

71iw0v8z1NL

Titolo: L’inferno è una buona memoria

Autore: Michela Murgia

Casa Editrice: Marsilio

Prezzo: € 12.00

Data di pubblicazione: 30 agosto 2018

Trama: Cosa hanno in comune Cabras, paesino nel cuore della Sardegna, e Avalon nelle distese britanniche? Ce lo racconta Michela Murgia che a Cabras ci è nata e che lo racconta in L’inferno è una buona memoria. Visioni da Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley. La scrittrice sarda parte dalle acqua che circondano la Sardegna per giungere alle leggende di Re Artù che, proprio in Britannia, si svolsero sotto l’influsso di Morgana, Igraine e Viviana, denominate Signore del Lago nella letteratura e nella leggenda. In un incrocio e in un percorso in salita e in discesa, l’amatissima scrittrice sarda usa le somiglianze tra il piccolo paese dove è nata e cresciuta e tra Avalon per raccontarsi e per raccontare un pezzo di Sardegna, un cuore di cultura ancestrale che non può essere dimenticata e che ha radici e paragoni europei. Scopriamo così, attraverso l’esempio delle Signore del Lago, come e perché la Murgia sia diventata focosamente femminista e cosa l’abbia portata a questa presa di coscienza e ad una necessità che diventa urgenza nel reclamare parità assoluta e sempre. Tra queste figure di donne forti emergono anche altri temi e il mondo magico e religioso si mescola a quello femminile e, anche per questo, la Murgia ha deciso di non credere più nelle gerarchie religiose, ma di continuare a partecipare ai giochi di ruolo del mondo magico di Lot. L’inferno è una buona memoria diventa così racconto, ricordo e manifesto.


PREGHIERA DEL MARE, KHALED HOSSEINI
Narrativa Contemporanea

9788893900966

Titolo: Preghiere del mare

Autore: Khaled Hosseini

Casa Editrice: SEM

Prezzo: € 15.00

Data di pubblicazione: 3 Settembre 2018

Trama: “Mio caro Marwan…” È l’inizio della lettera che un padre scrive al suo bambino, di notte, su una spiaggia buia, con persone che parlano “lingue che non conosciamo”. I ricordi di un passato fatto di semplici sicurezze, la fattoria dei nonni, i campi costellati di papaveri, le passeggiate nelle strade di Homs si mescolano a un futuro incerto, alla ricerca di una nuova casa, dove “nessuno ci ha invitato”, dove chi la abita ci ha detto di “portare altrove le nostre disgrazie”. Un futuro di attesa e di terrore, che comincerà al sorgere del sole, quando dovranno affrontare quel mare, vasto e indifferente. Questa lettera è un grande atto d’amore e nelle parole che la compongono c’è la vita. Speranza e paura, felicità e dolore. Impossibile non riconoscersi, non pensare che al posto di quel padre e quel bambino potremmo esserci noi. Impossibile non sapere che tutto questo, comunque, ci riguarda.


L’IDIOTA, ELIF BATUMAN
Narrativa Contemporanea

71z+jyI7iRL

Titolo: L’idiota

Autore: Elif Batuman

Casa Editrice: Einaudi

Prezzo: € 21.00

Data di Pubblicazione: 4 settembre 2018

Trama: “Nel 1995, mentre il mondo impara a usare le email e a comunicare via internet, Selim è una matricola all’università di Harvard. Per lei comunicare, con o senza internet, è sempre stato un problema; il suo rapporto con il reale passa soltanto attraverso i libri che considera depositari di un significato assoluto e chiaro. Il suo sguardo sulle cose è tanto acuto e brillante quanto ingenuo e innocente, come può esserlo solo quello di chi ancora non ha fatto sesso e nemmeno bevuto un bicchiere di vino. E così tutto della vita universitaria le pare assurdo. Il cavo ethernet della connessione di dipartimento serve per impiccarsi? Se si compra tequila per la festa, come mai anche il sale? E perché nessuno si rende conto di desiderare solo ciò che non può avere? Quando però incontra Ivan tutto cambia. Per la prima volta capisce quanto è bizzarro e doloroso il desiderio e quanto è difficile ottenere ciò che si vuole davvero. Ivan è un matematico ungherese, Selim lo conosce a un corso di lingua russa e inizia con lui una relazione fatta di dialoghi inconcludenti ma interessanti, malintesi e silenzi. Un amore decisamente meno passionale e romantico di quello tra Anna e Vronskji. Eppure per seguirlo si ritrova a insegnare inglese in un villaggio dell’Ungheria. Alla fine come ogni primo amore anche il loro svanisce, ma Selim avrà imparato che per crescere e diventare adulta dovrà, giorno dopo giorno, impegnarsi a ricucire lo strappo che per lei separa le parole dalla realtà.”


VOX, CHRISTINA DALCHER
Fantascienza

37796866

Titolo: Vox

Autore: Christina Dalcher

Casa editrice: Nord

Prezzo: € 19.00

Data di pubblicazione: 6 Settembre 2018

Trama: Jean McClellan è diventata una donna di poche parole. Ma non per sua scelta. Può pronunciarne solo cento al giorno, non una di più. Anche sua figlia di sei anni porta il braccialetto conta parole, e le è proibito imparare a leggere e a scrivere. Perché, con il nuovo governo al potere, in America è cambiato tutto.
Jean è solo una dei milioni di donne che, oltre alla voce, hanno dovuto rinunciare al passaporto, al conto in banca, al lavoro. Ma è l’unica che ora ha la possibilità di ribellarsi. Per se stessa, per sua figlia, per tutte le donne.

ogni giorno pronunciamo in media 16.000 parole
parole che usiamo per lavorare
per chiacchierare con gli amici
per esprimere la nostra opinione
ma, se non facciamo sentire la nostra voce,
ci rimarrà solo il silenzio.


ISOLA DI NEVE, VALENTINA D’URBANO
Narrativa contemporanea

9788830448780

Titolo: Isola di neve

Autore: Valentina D’urbano

Casa Editrice: Longanesi

Prezzo: € 19.90

Data di pubblicazione: 13 Settembre 2018

Trama: 2004. A ventotto anni, Manuel sente di essere già al capolinea: un errore imperdonabile ha distrutto la sua vita e ricominciare sembra impossibile. L’unico luogo disposto ad accoglierlo è Novembre, l’isola dove abitavano i suoi nonni. Sperduta nel mar Tirreno insieme alla sua gemella, Santa Brigida – l’isoletta del vecchio carcere abbandonato –, Novembre sembra a Manuel il posto perfetto per stare da solo. Ma i suoi piani vengono sconvolti da Edith, una giovane tedesca stravagante, giunta sull’isola per risolvere un mistero vecchio di cinquant’anni: la storia di Andreas von Berger – violinista dal talento straordinario e ultimo detenuto del carcere di Santa Brigida – e della donna che, secondo Edith, ha nascosto il suo inestimabile violino. Del destino di Andreas e del suo prezioso e antico strumento si sa pochissimo.L’unico indizio che Edith e Manuel hanno è il nome di una donna: Tempesta.
1952. A soli diciassette anni, Neve sa già cosa le riserva il futuro: una vita aspra e miserabile sull’isola di Novembre, senza alcuna possibilità di fuggire. Figlia di un padre violento e nullafacente, Neve è l’unica in grado di provvedere alla sua famiglia. Tutto cambia quando un giorno, nel carcere di Santa Brigida viene trasferito uno straniero. Sull’isola non si fa che parlare del nuovo prigioniero, ma la sua cella si affaccia su una piccola spiaggia bianca e isolata sui cui è proibito attraccare. È proprio lì che sbarca Neve, contravvenendo alle regole, spinta da una curiosità divorante. Andreas è il contrario di come lo ha immaginato. È bellissimo, colto e gentile come nessun uomo dell’isola sarà mai, e conosce il mondo al di là del mare, quel mondo dove Neve non è mai stata. Separati dalle sbarre della cella di Andreas, i due iniziano a conoscersi, ma fanno un patto: Neve non gli dirà mai il suo vero nome. Sarà lui a sceglierne uno per lei.

Sullo sfondo suggestivo e feroce di un’isola tanto bella quanto selvaggia, una storia indimenticabile. Con la travolgente forza espressiva che da sempre le è propria, Valentina D’Urbano intreccia passato e presente in un romanzo che esalta il valore e la potenza emotiva dei ricordi, e invita a scoprire che, per essere davvero se stessi, occorre vivere il dolore e l’amore come due facce di una stessa medaglia.


SONO CORSO VERSO IL NILO, ALA AL ASWANI
Narrativa Contemporanea

9788807033087_quarta

Titolo: Sono corso verso il Nilo
Autore: Ala Al Aswani

Casa Editrice: Feltrinelli

Prezzo: € 18.00

Data di pubblicazione: 13 Settembre 2018

Trama: Cairo, 25 gennaio 2011. Venticinquemila manifestanti in rivolta contro Mubarak occupano piazza Tahrir. Mentre sbocciano storie d’amore e si infiamma la passione politica, un giovane attivista viene assassinato dai militari. Un delitto perpetrato alla luce del sole, eppure avvolto dal mistero. Dania, studentessa di Medicina nonché figlia del capo dei servizi segreti egiziani ‘Alwani, vede morire in piazza il suo ragazzo, Khaled. Lì ci sono anche Asma’ e Mazen. Lei è un’insegnante di inglese che si rifiuta di indossare il velo e di contribuire a un sistema scolastico corrotto. Lui è il figlio di un attivista degli anni settanta e lavora come ingegnere in un cementificio. Anche il più riluttante Ashraf, il cui appartamento si affaccia sulla piazza, si lascia coinvolgere nelle proteste. Di famiglia copta, nei giorni della rivoluzione si ritrova solo con la domestica Ikram: la moglie si è rifugiata lontano dal centro città a casa della famiglia paterna. I personaggi messi in scena da ‘Ala al-Aswani si ritrovano a un bivio e sono chiamati a compiere scelte delicate. Ma come Saturno la rivoluzione divora i suoi figli, soprattutto in una repubblica che è repubblica solo per finta.

“Credo fermamente, come te, che la nostra rivoluzione trionferà.
Sai cosa vorrei adesso?
Vorrei baciarti come ieri.”


INVICTUS, RYAN GRAUDIN
Fantascienza

978880468793HIG-318x480.jpg

Titolo: Invictus

Autore: Ryan Graudin

Casa Editrice: Mondadori

Prezzo: € 19.00

Data di pubblicazione: 18 Settembre 2018

Trama: Faraway Gaius McCarthy è il figlio diciottenne di una viaggiatrice del tempo del 2354 d.C. e di un gladiatore dell’antica Roma. Nato fuori dal tempo, per le leggi della natura non dovrebbe nemmeno esistere. Il desiderio più grande del ragazzo è diventare, come la madre, un cronista del passato e viaggiare di epoca in epoca per osservare e “registrare” gli eventi storici. Dopo aver fallito inspiegabilmente l’esame per entrare nel programma governativo dei “cronisti”, Far viene contattato da un misterioso mercante che gli propone di mettere insieme una crew clandestina con la quale viaggiare nel tempo a bordo della navicella Invictus per rubare opere d’arte e manufatti del passato. Il ragazzo, pur di non rinunciare al suo sogno, accetta. Proprio durante uno di questi colpi, che ha luogo sul Titanic appena prima del suo affondamento, Far incontra Eliott, una misteriosa ragazza che trascinerà lui e la sua squadra in una missione pericolosissima. Una corsa contro il tempo per evitare che il mondo che conoscono e amano scompaia per sempre.


L’AMORE AL TEMPO DEGLI SCOIATTOLI
Narrativa Contemporanea

_amore-al-tempo-degli-scoiattoli-1531254978

Titolo: L’amore aL tempo degli scoiattoli

Autore: Elizabeth McKenzie

Casa Editrice: Marsilio

Prezzo: € 19.00

Data di pubblicazione: 20 Settembre 2018

Trama: A Palo Alto, nella California degli wasp, circondati da nuove fortune e vecchi valori, due teneri innamorati – Paul, brillante scienziato in carriera, e Veblen, comportamentista indipendente, esperta sollevatrice di animi – decidono di sposarsi. Peccato che il loro progetto sia come un ordigno pronto a saltare. E non tanto per la sciocca disputa intorno all’ossessione di Veblen per gli scoiattoli (li ama ed è convinta che le parlino, mentre Paul, al contrario, collauda veleni anti-roditori), quanto piuttosto perché i due futuri coniugi non si sono ancora mai incontrati con le rispettive famiglie, né queste tra di loro. È qui che deflagra la commedia. Da una parte, i genitori di Paul: ex hippy, coltivatori di marijuana, complottisti convinti, totalmente in balìa dell’altro figliolo, il primogenito ritardato. Dall’altra, la madre di Veblen, quintessenza della figura materna egocentrica, ipocondriaca, passivo-aggressiva, con un marito che la segue come un’ombra e un ex, il padre della figlia, rinchiuso in un ospedale psichiatrico. In un crescendo di quotidiana follia, dialoghi più veri della realtà e squarci di sconfinati paesaggi interiori, si arriva al sospirato atto finale di questo esilarante psicodramma esistenziale.


L’AMORE È SEMPRE IN RITARDO, ANNA PREMOLI
Narrativa Rosa

lamore-e-sempre-in-ritardo-x1000

Titolo: L’amore è sempre in ritardo

Autore: Anna Premoli

Casa Editrice: Newton Compton Editore

Prezzo: € 9.90

Data di pubblicazione: 27 Settembre 2018

Trama: Le prime cotte sono di solito un dolce ricordo, capace di far sorridere. Non per Alexandra Tyler: il suo primo amore è stato Norman Morrison, il migliore amico di suo fratello Aidan, che l’ha rifiutata senza tante cerimonie dopo che lei ha trascorso l’adolescenza a comporre per lui terribili lettere d’amore in rima. Ogni volta che lo vede non riesce a trattenere una smorfia. Eppure, in genere è una donna controllata… Sta finendo il dottorato in Geologia alla Columbia e si dà da fare per cercare l’uomo giusto, dopo Norman. Peccato che i suoi incontri siano uno peggiore dell’altro. Proprio quando ha deciso di prendersi una sacrosanta pausa dal complicato mondo degli appuntamenti, Norman, stufo di pranzi tesi in casa Tyler, le propone di lasciarsi i vecchi battibecchi alle spalle e provare a comportarsi in modo almeno amichevole, dato il loro comune legame con Aidan. Alex accetta: trattarlo in modo cordiale non dovrebbe essere poi così difficile… O almeno, questo è ciò che crede!


ANIMALI NEL BUIO, CAMILA GREBE
Narrativa Contemporanea

_animali-nel-buio-1532727069

Titolo: Aninali nel buio

Autore: Camila Grebe

Casa Editrice: Einaudi

Prezzo: € 19.50

Data di pubblicazione: 27 Settembre 2018

Trama: Peter Lindgren e la criminologa Hanne Lagerlind-Schön vivono ormai alla luce del sole la loro storia d’amore, nonostante la malattia che si mangia uno alla volta i ricordi della donna. Un cold case li vede di nuovo lavorare insieme, come quando è nata la loro relazione. Otto anni prima, un gruppo di adolescenti si è imbattuto nel cadavere di una bambina mai identificata. Da allora la gente di Ormberg, un paesino sperduto nel nulla, cerca di lasciarsi ciò che è successo alle spalle. Come Malin, la poliziotta che affianca Peter e Hanne nelle indagini. È stata lei, al tempo, a rinvenire quello che restava del corpo. Ormai ha cambiato vita, ma a quanto pare il passato non ha nessuna intenzione di lasciarla in pace. E quando Peter scompare, e Hanne subisce un trauma, è proprio Malin a doversi far carico delle indagini su un nuovo delitto, con il solo aiuto di un ragazzo che ha troppo da nascondere e dei ricordi che Hanne ha affidato alla carta perché non spariscano per sempre.