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Il rosmarino non capisce l’inverno, Matteo Bussola – segnalazione

Casa Editrice: Einaudi | Prezzo: € 16,50 | Data di pubblicazione: 28 Giugno 2022

Quarta di copertina: «A cosa pensa una donna quando, assordata dalle voci di tutti, capisce all’improvviso di aver soffocato la propria?» In pochi come Matteo Bussola sanno raccontare, con tanta delicatezza e profondità, le contraddizioni dei rapporti umani. In pochi sanno cogliere con tale pudore il nostro desiderio e la nostra paura di essere felici. Una donna sola che in tarda età scopre l’amore. Una figlia che lotta per riuscire a perdonare sua madre. Una ragazza che invece non vuole figli, perché non sopporterebbe il loro dolore. Una vedova che scrive al marito. Una sedicenne che si innamora della sua amica del cuore. Un’anziana che confida alla badante un terribile segreto. Le eroine di questo libro non hanno nulla di eroico, sono persone comuni, potrebbero essere le nostre vicine di casa, le nostre colleghe, nostra sorella, nostra figlia, potremmo essere noi. Fragili e forti, docili e crudeli, inquiete e felici, amano e odiano quasi sempre con tutte sé stesse, perché considerano l’amore l’occasione decisiva. Cadono, come tutti, eppure resistono, come il rosmarino quando sfida il gelo dell’inverno che tenta di abbatterlo, e rinasce in primavera nonostante le cicatrici. Un romanzo in cui si intrecciano storie ordinarie ed eccezionali, che ci toccano, ci interrogano, ci commuovono. «Ho deciso di scrivere di donne perché non sono una donna. Perché ho la sensazione di conoscerle sempre poco, anche se vivo con quattro di loro. E perché è piú utile scrivere di ciò che vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già»


Chi è Matteo Bussola?

Matteo Bussola è nato a Verona nel 1971. Ha conseguito la laurea in architettura a Venezia ma poi ha preferito dedicarsi alla carriera di fumettista. Lavora con diverse case editrici di fumetti, italiane e straniere: con Eura Editoriale (oggi Aurea), Star Comics, con le case editrici francesi Soleil e Humanoides Associés. Nel 2011, insieme a Paola Barbato, crea il web-comic “Davvero”, poi pubblicato sotto il marchio Star Comics. Nel 2012 inizia a collaborare con Sergio Bonelli Editore, entrando a far parte dello staff di disegnatori della serie Adam Wild. Tiene una rubrica settimanale su “Robinson” dal titolo Storie alla finestra, e conduce con Federico Taddia un programma settimanale su Radio 24, I padrieterni, sul ruolo dei nuovi padri.
Vive a Verona con la compagna, tre figlie e due cani.
Il suo primo libro, Notti in bianco, baci a colazione è pubblicato da Einaudi (2016). Altri libri pubblicati con Einaudi sono: Sono Puri i loro sogni. Lettera a noi genitori sulla scuola (2017), La vita fino a te (2018) e L’invenzione di noi due (2020).

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Segnalazione ‘plus’: Alla scoperta dell’acqua calda, Roberto Riva

Casa Editrice: Self – Publishing | Prezzo: € 9,99 | Data di pubblicazione: 28 aprile 2020


Quarta di copertina: Che cosa ci fanno alcuni scienziati imprigionati in una remota isola del Pacifico? Per scoprirlo dobbiamo fare un salto in un ipotetico futuro dove la ricerca che non porta vantaggi per la società è punita con l’incarcerazione. Il protagonista Fleming, con l’aiuto di Einstein, Pascal, Copernico e Kelvin, mette in atto un piano rocambolesco per salvare la comunità scientifica dell’isola e intraprende un viaggio alla ricerca della propria identità per scoprire se la prigione sia quella sull’isola o quella dentro sé stesso.Grazie alla metafora di un’avventura distopica, questo romanzo vuole far riflettere sull’importanza di saper leggere criticamente la scienza e di stimolare le persone a capire la differenza tra ricerca utile e notizie infondate.

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Faccio persino fatica a pensare. Però penso, quindi sono.


Ringraziamo Roberto Riva per averci inviato il suo romanzo. Lo segnaliamo molto volentieri e vi lasciamo una serie di domande a cui Roberto ha gentilmente risposto per noi.

Hai scritto un romanzo ‘pieno’ di scienziati, puoi spiegare come mai?

Ho scelto di rendere gli scienziati i protagonisti del mio romanzo per due motivi: primo perché è un mondo che conosco bene avendo io stesso conseguito un dottorato di ricerca in Psicologia e avendo ancora molti amici “intrappolati” nel mondo accademico; secondo perché credo sia giusto dare risalto all’importante lavoro dei ricercatori in un periodo pieno di bufale e notizie infondate.

Quali sono le ispirazioni del tuo lavoro, quali i tuoi romanzi preferiti?

Mi sono ispirato molto alle mie esperienze dirette e indirette nel mondo accademico e ai sarcastici premi IgNobel che onorano la ricerca improbabile e in qualche modo divertente. I miei romanzi preferiti sono quelli di Pennac e di Benni: mi ha sempre affascinato il loro stile e il loro modo di farti riflettere lasciandoti un sorriso sulle labbra.

Il romanzo si svolge su un’isola penitenziario con livelli diversi di ‘carcerazione’, si tratta di un novello purgatorio oppure più che altro una metafora della nostra condizione odierna?

Nella vita così come nella ricerca partiamo tutti da diverse condizioni (economiche e sociali) per raggiungere i nostri obiettivi. Ho deciso così di creare un’isola con diversi livelli di “carcerazione” assegnati quasi a caso per dare ai personaggi del romanzo un motivo in più per lottare contro l’ingiustizia a cui sono stati sottoposti.

Quando hai cominciato a lavorare a questo romanzo? Quanto tempo ti ha preso la scrittura?

Tra prima stesura e revisioni varie, figli in arrivo e altri impegni lavorativi come psicologo, ci ho messo più di un anno di tempo per concludere questo romanzo

Einstein mi racconta che quest’isola si chiama Matrioska e che si trova in un non ben precisato punto nell’ oceano Pacifico.


Dicono dell’autore

Roberto Riva, classe 1982, nasce a Udine. Nel 2007 si laurea in psicologia all’università di Trieste. Nel 2012 si dottora in psicologia all’università di Stoccolma e ottiene l’abilitazione a psicologo clinico, professione che tutt’ora esercita nella capitale scandinava. In Svezia fonda il gruppo teatrale italiano “Varför inte”, un’associazione culturale senza scopo di lucro di cui è presidente e attore. Nel 2016 dà vita a un blog di racconti umoristici (Blog da strapazzo). “Alla scoperta dell’acqua calda” è il secondo romanzo dopo l’esordio con “I casi del commissario Grammatikus” (2018)

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Novità: Jonas Grinn di Francesca Caldiani

La novità di oggi!
Il primo romanzo di Francesca Caldiani torna in libreria in una nuova edizione dell’editrice torinese La Corte. Dopo aver letto la duologia Twizel avevo acquistato in versione ebook proprio questo primo lavoro dell’autrice. Data la giovane età dei protagonisti mi aspettavo un romanzo più ‘leggero’, invece ho trovato una storia densa e avvincente che porta a galla un ‘sistema mondo’ che non è il nostro ma allo stesso tempo lo è. Potrei definirla ‘fantascienza young adult’ ma sarebbe un inutile categorizzazione.

Jonas Grinn è, in potenza, un grandissimo film. Del mezzo cinematografico ha la velocità e la forza immaginifica e i Kayt, mezzi volanti di cui Jonas è campione di guida, sarebbero grandiosi sullo schermo; lo sono altrettanto proiettati nella nostra mente dalla brillante penna della Caldiani.

Jonas e i ragazzi protagonisti di questa storia hanno la capacità di far riflettere sui rapporti e sulle priorità che definiscono l’animo umano e l’autrice mantiene per tutte le pagine la giusta tensione narrativa, traghetta verso il termine in un turbine di emozioni e avventure.

JONAS-image002-307x429Perfetto per queste vacanze estive Jonas Grinn è il romanzo giusto per essere letto sia dagli adulti che dai ragazzi, in questa edizione si arricchisce di una splendida copertina.

Dove si può acquistare? QUI

 



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Recensione: Basta chiudere gli occhi – Francesca Caldiani

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Casa Editrice: La Corte Editore
Prezzo: € 16.90
Pagine: 287
Valutazione: ✓✐✐✐✐✐

Quarta di copertina:

La vita può esplodere all’improvviso.
Basta chiudere gli occhi.
Anche solo per un attimo.

La vita di Anna cambia un giorno, all’improvviso, quando prende il suo solito pullman per andare a scuola. Lei che ha trascorso i suoi primi sedici anni di vita isolata la resto del mondo e che nei coetanei vede un nemico da combattere, è abituata ad un anonimo ripetersi di gesti compulsivi che la tengono al riparo dalle emozioni. Il solito posto dove sedersi, la stessa amica da cui farsi prendere in giro, i medesimi sguardi da evitare.
Ma quel giorno sul pullman sale Jacopo, il nuovo arrivato. È pallido, silenzioso, timido, con molti sogni nella testa e pochissime speranze di vederli realizzati: non lo sa nessuno, ma sta combattendo duramente con una malattia che sembrerebbe non lasciargli scampo. Spinta da un istinto che sa spiegarsi, Anna comincerà ad avvicinarsi a quel ragazzo magro e strano, che però le prende il cuore.
Senza alcun preavviso la vita esplode. È proprio nella condivisione di una sorte terribile che sembra già segnata Anna e Jacopo troveranno la forza di lottare, per ritagliarsi quel piccolo spazio di felicità che capovolgerà tutto il loro mondo.


L’autrice:

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Francesca Caldiani

Avvocato e scrittrice di Bergamo, appassionata di fantascienza, si è fatta conoscere al grande pubblico con Jonas Grinn, romanzo per ragazzi pubblicato da Watson Edizioni.
Con La Corte Editore ha pubblicato la duologia Twizel, l’altra parte e Twizel, Reverso che ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica, muovendo l’interesse anche di diverse case editrici internazionali.
Basta chiudere gli occhi è il suo quarto romanzo.


Cosa ne pensiamo:

Una ragazza, un ragazzo, una scuola, un pullman, una piccola città: un grande amore.
Quello di Anna e Jacopo.
Nel romanzo della Caldiani trovi lo splendore dell’amore giovane, totalizzante e a tratti addirittura spaventoso perché soverchiante e annichilente nella sua apparente enormità.
La gioia del trovarsi nuovi e del conoscere se stessi come fosse la prima volta. Adolescenza questa conosciuta.
Sei stato, o magari sei (chissà), sedicenne: quindi sai, e ne sei a conoscenza, del momento in cui il mondo diventa improvvisamente gigantesco e, nello stesso tempo, il luogo dove si vive si rimpicciolisce e diventa soffocantemente normale mentre tu sei diverso.
Fosse pure New York la tua città se ci vivi da sempre, una volta diventato adolescente, ti sembrerà comunque noiosa e impolverata come una vecchia casa abbandonata.
E tu sei diverso.
La pace della cameretta con la porta rigorosamente sprangata, unico rifugio dalla tragedia invisibile agli occhi di tutti gli altri. Il tuo personalissimo dramma.
La solitudine dell’incomprensione che provi finché non arriva qualcuno a bucare la tua bolla, il tuo sacco amniotico e quando succede, e succede per forza, prima o poi: è l’esplosione.
Nel caso di Anna è Jacopo a produrre la deflagrazione, o possiamo dire nel caso di Jacopo è Anna.

Man and Woman Holding Each Others Hand Wrapped With String Lights
image credit: Anastasiya Lobanovskaya

Niente artificieri, solo un grande botto.
Si trovano, quei due, nonostante tutto. E in quel ‘nonostante tutto’ è insito il vero gusto, anzi il profumo, di questo romanzo.

È fresco e denso, leggero ma pieno e corposo. Emozionale, giovane benché profondo e maturo.
Tutto in un romanzo di 287 pagine che volano via, o fluttuano vibranti a seconda dello snodo narrativo in cui la Caldiani ti accompagna.
Non puoi fare a meno di immedesimarti nella coppia di protagonisti, non ti è possibile evitare di condensare speranze nella loro storia, fino al punto che le pagine cominciano a scarseggiare e serpeggia l’alone della svolta improvvisa, il colpo di scena che deve esserci per forza ma tu non sai se lo vuoi.
Forse speri in un seguito, chissà. Dici fra te e te: magari è una duologia, forse anche di più, una saga.
Le pagine scorrono ed eccole arrivare, loro: le ultime pagine.
Arrivano come arriva l’accettazione nelle fasi del lutto.
Terminano e salutare Anna e Jacopo è dura, rimane nell’aria ancora quel profumo, quel sapore e guardando in alto o indietro puoi quasi vederlo.
Adolescenza è accettazione, soprattutto. Amore, rossori, invidie, rivincite, gelosie, comprensione, crescita, lasciti e ritorni.
‘Basta chiudere gli occhi’ profuma di tutto questo, gustarselo nella sua complessità riporta ai precedenti lavori della Caldiani: Twizel e pure Jonas Grinn. Capisci con questo romanzo che quel profumo, quel gusto è la firma dell’autrice, il suo DNA letterario.

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Bergamo, una immagine della città alta

Qui lascia andare del tutto l’elemento fantastico (se escludi che Anna è una sedicenne che non usa per niente il cellulare: fantascienza) per perdersi nelle strade della sua Bergamo, realissima e contemporanea.

Fatto salvo questo cambio di paradigma la sua narrativa è piacevole e non puoi che sperare bene per i prossimi lavori.

Basta chiudere gli occhi‘ è edito dalla torinese La Corte Editore e sarà in libreria il 5 settembre 2019. Bottino dell’ultimo Salone internazionale del Libro, dove era venduto in anteprima in poche copie, un centinaio.

👍A chi potrebbe piacere👍: semplicemente a tutti. L’unico dubbio che viene è se piaccia in ugual misura anche ai maschietti. Verranno effettuati dei test in merito da parte del bistrot dei libri. 🙂
🚫A chi potrebbe NON piacere🚫: Metti che tu sia di quelli che odia i romanzi… beh insomma se hai letto fino qui secondo me puoi leggere anche il volume intero e trarne giovamento ^_^


Recensione a cura di Bianca Casale

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SKIN. I figli del Newman, Volume 2. – di Delos Veronesi

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Titolo: SKIN. I figli del Newman

Autori: Delos Veronesi

Editore: Watson Edizioni

Prezzo: 15,00 € cartaceo

Valutazione: ✓✐✐✐✐✐

Quarta di copertina: Nel primo volume della saga, Winter, un killer silenzioso e freddo come l’inverno, si muove tra le opprimenti pareti di metallo delle colonie orbitali in cui gli esseri umani hanno dovuto esiliarsi. Non sa nulla del suo passato, gli scienziati del Progetto Newman gli hanno tolto tutto, anche il suo nome, per trasformarlo in una macchina di morte…

July e Peter, compagni di Winter, sono braccati dal Newman e utilizzano un’astronave per fuggire in un luogo sicuro, abbandonando la claustrofobia della colonia spaziale e immergendosi nella vastità dello spazio.
Nuove minacce, antichi amori e orribili segreti emergeranno dal passato, mostri che hanno rinunciato alla loro umanità per sopravvivere un giorno in più del precedente.
Un’emozionante avventura in cui non c’è niente di scontato, in cui anche il gesto più semplice potrebbe avere conseguenze letali.

L'immagine può contenere: 1 persona, con sorriso, testoChi scrive: Delos Veronesi è nato a Bergamo nel 1977. Ha vissuto per tre anni in Cina. Ha scritto vari racconti, presenti in diverse antologie, e tre romanzi: Winter, edito da Watson, Skin sempre per Watson e Il destino della tigre, su Amazon. In fase di pubblicazione un manga action ispirato agli anni 80.

 


Recensione:

Watson Edizioni ha un catalogo sempre interessante e curato, le copertine sono meravigliose e accattivanti e quella di Skin non fa eccezione.
SKINDelos Veronesi è un autore che ha, chiaramente, una profonda conoscenza e passione per il genere action e Cyberpunk e nella Trilogia del Newman dà libero sfogo alla fantasia, infatti troviamo: manipolazioni genetiche, innesti, nanoidi, addestramenti e condizionamenti per la creazione del soldato perfetto ma anche astronavi e fughe spaziali, computer di bordo chiacchieroni e ammassi di asteroidi da attraversare.
L’immaginario tipico del genere declinato nel particolare modo che abbiamo ormai imparato ad apprezzare dopo aver letto un po’ di pagine dell’autore lombardo.
Abbiamo amato Winter, il primo capitolo di questa saga, e ne avevamo parlato qui. Successivamente abbiamo incontrato Veronesi a Stranimondi 2018 e in una bella chiacchierata ci aveva raccontato ispirazioni e progetti tra cui per primo figurava proprio Skin.
Ed eccoci al Salone del libro di quest’anno dove, finalmente, riusciamo a prendere la nostra copia, potevamo averlo prima comprandolo online ma vuoi barattare la fretta con la copia firmata?
In Winter c’era il primo approccio ad un mondo fatto di violenza, controllo e colonie interplanetarie, c’erano le maschere di Winter e anche la prima incrinatura nella maschera: il salvataggio di July.
Abbiamo abbandonato, nostro malgrado, Winter al termine delle pagine quasi morto dopo una tremenda battaglia ed ecco che lo ritroviamo all’inizio di Skin proprio come lo avevamo lasciato. Ma qui la domanda non è se sopravviverà bensì se riuscirà a vivere davvero, ad affrontare il vero se stesso e magari imparare ad amarlo.
La vita dell’amicizia e dell’amore, dei sentimenti accolti e non negati, la vita di un uomo completo e non solo di uno spietato guerriero.
July riuscirà a salvare Winter? Winter riuscirà a salvare July?
Chi è Skin?
Appena sfiorata nel primo libro ora giunge il momento di conoscerla, magari temerla, davvero.  La incontriamo sulla vecchia Terra, devastata dalla stupidità umana, dove Winter e i suoi sono arrivati cercando il vecchio maestro d’arme del Newman, Sam.
Con uno stile asciutto e fluido Veronesi dipana la fantascientifica storia senza mai distogliere lo sguardo dalla sfera emotiva dei personaggi riuscendo a creare una raffigurazione dai colori dell’acciaio e del ghiaccio con in trasparenza il rosso del cuore e del sangue.

«Solo morendo saremo liberi… »

« No, ti sbagli. C’è un’altra possibilità» rispose Winter con una fredda risolutezza. « Possiamo smettere di fuggire e affrontare ciò che rimane del Newman.» Sorrise, mentre i suoi occhi iniziavano a brillare di una inquietante follia. « Se vincessimo, saremmo liberi per sempre e, se morissimo, avremmo comunque la stessa libertà che Skin ha scelto per sé.»

In questo viaggio accompagniamo i personaggi in una sorta di ritorno alle origini che ha il sapore della rincorsa prima di un grande balzo.
L’autore ci ha abituato bene e non si smentisce nemmeno questa volta,  ora non possiamo che aspettare con trepidazione il terzo (ed ultimo) volume di questa saga.


👍A chi potrebbe piacere👍: A te che ami il Cyberpunk, magari hai letto Dick e Gibson, hai apprezzato Bladerunner, Ghost in the shell, Alita e forse ti piace pure la cultura giapponese legata al bushido e agli anime.

🚫A chi potrebbe NON piacere🚫: Se non apprezzi la fantascienza e i mondi altri passa oltre salutando con la mano come la regina d’Inghilterra.


 recensione a cura di Bianca Casale

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