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“Due” di Enrico Brizzi: il nuovo romanzo è un sequel atteso trent’anni

Trent’anni dopo aver conquistato i lettori con la storia di Aidi e Alex, Enrico Brizzi ha riaperto le porte del suo universo narrativo più iconico. Il 17 settembre 2024 è arrivato in libreria “Due”, il sequel tanto atteso di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, un romanzo che ha segnato un’epoca nella letteratura italiana (e la mia gioventù, per dovere di cronaca n.d.r.).


Perché un seguito?

L’idea di scrivere un seguito a un romanzo di tale successo, e tanto segnante per la sua carriera, è stata a lungo dibattuta da Brizzi. Sollecitato da editori e produttori cinematografici, l’autore bolognese ha sempre preferito dedicarsi ad altre storie. Tuttavia, come ha dichiarato lo stesso Brizzi: “Qualche mese fa mi sono trovato io per primo meravigliato e turbato a scrivere nuovamente di quei due“.

L’annuncio del sequel è una vera attesa che finisce ed infatti ha scatenato l’entusiasmo dei fan, che da anni aspettavano un ritorno a Bologna, negli anni ’90, tra musica, amicizia e primi amori. “Due” è un evento letterario imperdibile, un’occasione per ritrovare personaggi amati e rivivere emozioni indimenticabili.

Grande è stato l’hype per questo seguito, ma cosa abbiamo in mano?
Brizzi aveva anticipato che il romanzo sarebbe stato un viaggio nel tempo e nella memoria, un’esplorazione delle conseguenze delle scelte fatte e dell’impatto che il passato ha sul presente. E così è stato, il libro si apre esattamente dove si era chiuso il precedente. Non mancano i riferimenti alla cultura musicale degli anni ’90 (la colonna sonora che ha accompagnato la generazione di Aidi e Alex, per altro disponibile su spotify) al generale contesto politico, si tratta degli anni di Falcone e Borsellino e le successive inchieste di Mani pulite, il vecchio Alex e la soave Adelaide vivono e viaggiano in tempo di tangentopoli.
Andando a fondo però è la storia di Alex D. alle prese con un ultimo anno da tardoadolescente da liceo, mentre la bella Adelaide affronta il suo anno negli USA.
Ed è una storia che il buon Brizzi ha fatto attendere tanto probabilmente perché “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” è stato molto più di un semplice romanzo, è anche una sorta di ingombrante eredità: uscito nel 1994 edito da Transeuropa, è stato un fenomeno culturale che ha influenzato un’intera generazione ed è prontamente finito tra i successi più grandi della letteratura italiana contemporanea e il suo autore spedito direttamente nell’olimpo dei grandi. Ai tempi spiazzò tutti il fatto che non proseguisse la storia di Alex e Aidi ma sentisse il bisogno di distaccarsi da quel successo incredibile seguendo le sue personali strade narrative. Nel 1996 uscì ‘Bastogne‘ che si avvicina più a un romanzo pulp con i suoi protagonisti che vivono un vuoto di ideali, uno spirito di contestazione ai limiti della violenza. E poi a seguire, nel 1998, è il turno di ‘Tre ragazzi Immaginari‘ con il quale un po’ sembra concludere un ciclo ‘giovanile’.
Dopo l’intermezzo di Razorama arriva la nuova stagione dell’autore, Nessuno lo saprànarra un viaggio a piedi dall’Argentario al Conero e apre la strada alla narrativa ‘di viaggio’ che conterà molti altri lavori di Brizzi.
Si tratta, e meno male, di un autore molto prolifico e tra i suoi libri più amati (almeno da me) troviamo grandissime storie come quelle de ‘Il matrimonio di mio fratello‘ (Mondadori, 2015), ‘Tu che sei di me la miglior parte‘ (Mondadori, 2018) e ‘La primavera perfetta‘ (Harper Collins, 2021).

Quando si è saputo che sarebbe uscito un seguito per Jack Frusciante le speculazioni si sono sprecate, chissà se ci racconterà di Aidi e Alex cinquantenni, si sono chiesti i fan, l’autore attraverso i suoi canali social e attraverso la stampa ha messo subito i puntini sulle i: saremo ancora negli anni novanta, è quella la musica che suona ancora.

Ed infatti “Due” ci riporta proprio nell’afosa estate della separazione tra i due protagonisti, riprendendo il filo conduttore della loro storia.
Brizzi, con la sua prosa inconfondibile, ci svela cosa è accaduto ad Aidi e Alex dopo quel fatidico addio, dopo aver lasciato il vecchio Alex che filava con la sua bici, rispondendo a tutte le domande che i lettori si sono posti nel corso degli anni.
E lo fa creando una vera e propria magia, perché sul fatto che questo libro potesse deludere ci avevamo fatto tutti i conti. Invece è perfetto, una scommessa vinta, il talento dell’autore nel far tornare le stesse voci, la stessa città, la stessa musica e anche lo stesso stile di scrittura pur con un sapore più maturo, inevitabilmente.

E sfido chi aveva letto il primo romanzo, magari proprio negli anni novanta, a non commuoversi un po’ leggendo la prosa ricca e sontuosa di questo libro. Tornando a leggere l’archivio magnetico. A non ricordare se stesso tardoadolescente, a non emozionarsi andando insieme al vecchio Alex D. a trovare Martino oppure in interrail con gli amici a vivere un viaggio che è già di per sé avventura.
A non stillare qualche goccina durante il finale.
Ma qui siamo sempre spoiler free e quindi mi fermo.
Il libro è perfetto, azzeccato, meraviglioso e me lo sono gustato lentamente come fosse un buon vino d’annata, andare a sentire l’autore in una presentazione o un reading non può che attizzare ancora di più l’entusiasmo. Il racconto di come è nato questo romanzo, il dettaglio un po’ inquietante della scomparsa dell’editore Massimo Canalini che Brizzi ricorda con gli occhi lucidi, sentire le parole lette da chi le ha scritte, è un vero privilegio esserci.


Con “Due”, Brizzi non solo offre un sequel tanto atteso, ma invita a riflettere sul potere della nostalgia e sull’importanza di riconnettersi con le nostre radici, sull’ascoltare quella musica che suona ancora.

Sia per i fan storici di Brizzi che per i nuovi lettori, questo romanzo rappresenta un’opportunità unica per immergersi in un mondo narrativo affascinante e intramontabile.
Come ho detto a Enrico Brizzi durante il firmacopie torinese, mi auguro tantissimo che in questo caso non ci sia Due senza Tre.


Il libro.

Quarta di copertina: Bologna, tardo giugno dell’anno domini uno nove nove due: il vecchio Alex è l’ombra di se stesso. A ridurlo in ruina, la partenza per l’America di una ragazza diversa da tutte le altre: la soave Adelaide è ormai approdata in una remota contea della Pennsylvania, e resterà laggiù per l’intero anno scolastico. Come sopravvivere alla sua mancanza per dodici lune? Per fortuna ci sono gli amici. È l’anno dell’Europa unita e dei confini che cadono, l’estate perfetta per raggranellare denari e partire in interrail, incontro alla libertà.

Frattanto, dall’altra parte dell’oceano, Aidi prende le misure al Nuovo Mondo e fronteggia un’inattesa solitudine. L’estate trascolora in autunno, arrivano il Natale e un anno nuovo dallo sghembo finale dispari. Nessuno dei due sa dimenticare l’altro, ma la nostalgia rischia di mandarli a fondo entrambi. La distanza è una condanna senza appello? Si può crescere restando fedeli a se stessi? Cosa si può raccontare e cosa invece va taciuto? Sono domande che tanto lui quanto lei si pongono, consegnando la propria voce all’archivio magnetico, alle pagine del diario e a lettere struggenti che impiegano tre settimane per arrivare a destinazione. Un giorno, forse, non serviranno più le parole; basterà tornare a guardarsi negli occhi e all’istante sarà tutto chiaro.

P.S. Fino a fine scorte c’è anche la possibilità di avere “un’autentica fanzine anni ‘90 creata dal vecchio Alex in persona”
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P.P.S se ancora non aveste letto il grande primo libro lo trovate qui
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Chi è l’autore?

Enrico Brizzi, classe 1974 è uno scrittore italiano, nato a Bologna. Figlio di un professore di Storia moderna all’Università e di madre insegnante di scuola superiore. Frequenta da adolescente il Liceo Galvani della sua città (che diventerà storpiato in “Caimani” nel primo libro).
Esordisce non ancora ventenne con il suo primo romanzo Jack Frusciante è uscito dal gruppo, tradotto in ventiquattro paesi e divenuto film nel 1996. All’ingombrante esordio l’autore ha fatto seguire il tenebroso Bastogne. Nel 2003 ha sposato Cristina Gaspodini, già curatrice del volume Il mondo secondo Frusciante Jack. Fra gli autori italiani che più l’hanno influenzato, Brizzi ha sempre citato al primo posto Pier Vittorio Tondelli. Nell’aprile 2008 ha intrapreso un secondo viaggio sulle orme dei pellegrini medievali, durato oltre due mesi, fra Roma e Gerusalemme. Nel novembre dello stesso anno ha dato alle stampe per l’editore Laterza una raccolta di sette racconti dedicata alla propria città, dal titolo La vita quotidiana a Bologna ai tempi di Vasco, ristampata due volte nel giro di quindici giorni.
La trilogia dedicata al viaggio si conclude nel 2011 con Gli psicoatleti, pubblicato da Dalai edizioni. Tra gli altri suoi libri citiamo almeno La vita quotidiana in Italia ai tempi di Silvio (Laterza, 2010), L’arte di stare al mondo (Mondadori Electa, 2013), Di furore e lealtà. La mia vita raccontata a Enrico Brizzi (Mondadori, 2014, scritto con Vincenzo Nibali), Il meraviglioso giuoco. Pionieri ed eroi del calcio italiano 1887-1926 (Laterza, 2015), Il cavaliere senza testa (Ponte alle Grazie 2018), Il diavolo in Terrasanta. Viaggio per terra e per mare da Roma a Gerusalemme (Mondadori, 2019) e La primavera perfetta (HarperCollins Italia 2021). I Fuoriclasse sono la sua prima straordinaria serie per ragazzi. Nel 2022 esce per Ponte alle Grazie, L’imprevedibile mare di Milano.

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‘Arhos. L’acqua e l’ombra’ la nuova dilogia di Cecilia Randall in uscita a settembre.

Casa Editrice: Giunti Editore | Prezzo: € 18,00 | Data di uscita: 3 settembre


L’impero di Aymnor vuole il dominio sul continente di Arhos, e Hiero Salehe lo sa bene perché anche le terre dei suoi avi sono state conquistate nel sangue. Rimasto l’ultimo della sua famiglia, ha un solo modo per assicurarsi un futuro tra le insidie della corte imperiale: brillare sul campo di battaglia come indiscusso campione dell’imperatore. Ma la marcia di conquista dell’impero è osteggiata dalla potente oligarchia di Midra, dove vive Aleonora Regi, spirito troppo libero per sopportare le costrizioni della società aristocratica in cui è cresciuta. Quando la guerra travolge i suoi affetti più cari, Aleonora metterà tutto in discussione pur di ritrovare chi ha perduto. E sulla sua strada troverà il campione di Aymnor. Uno scontro epico che cambierà il destino di un continente. Al centro, una storia d’amore e d’avventura alla scoperta di un potere antico. Dalla stessa autrice della saga di Hyperversum, il primo volume della nuova dilogia fantasy!



Chi è Cecilia Randall?

Nata a Modena e cresciuta a “pane, libri e fumetti”. Non viaggia mai senza avere in valigia matite, colori e blocco da disegno e quando si trova in una città nuova (in qualsiasi parte del mondo), la prima cosa che cerca è la libreria più vicina. Pur avendo da sempre la passione per il disegno e la grafica, si è laureata in Lingue e Letterature Straniere e, grazie al master in Comunicazione e IT all’Università di Bologna, ha lavorato a lungo come grafico, web designer e, occasionalmente, come illustratrice. Ilsuo esordio nel mondo dei libri avviene nel 2006 con il romanzo Hyperversum.


Pubblicato in: Anteprima, nuove uscite editoriali

A fine estate, Matt Haig ci fa un regalo: torna con un nuovo romanzo

Lieta novella. Matt Haig oggi ha condiviso sul suo profilo instagram una notizia (ona), nonostante l’autore sia molto amato la notizia sembra passata un po’ in sordina.

Il libro che ho apprezzato scrivere più di ogni altro.
Un libro che ho scritto in un momento difficile, quello che mi ha tenuto unito. Tutto ciò che ho è in questo romanzo. Non scriverò mai più niente del genere.
Un libro su dolore, amore, speranza e magia.
Un libro che ho finalmente completato – dopo l’ultima serie di modifiche internazionali.
Un libro che voglio sia una sorta di vacanza esistenziale e trasformativa per il lettore. E non solo perché è ambientato a Ibiza.
Diritti cinematografici venduti. Notizie entusiasmanti in arrivo.

L’autore centellina le informazioni, infatti sappiamo davvero poco del nuovo romanzo: il titolo e la trama, la data d’uscita nel Regno Unito (28 Agosto) e altrove (3 Settembre). Noi purtroppo ancora non ci siamo, ma siamo certe che EDIZIONI E/O ci stupirà.

Per chi vuole cimentarsi è possibile preordinarlo in lingua originale cliccando sul pulsante:

“Ciò che sembra magia è semplicemente una parte della vita che non comprendiamo ancora…”

Quando l’insegnante di matematica in pensione Grace Winters eredita una casa fatiscente su un’isola del Mediterraneo da un amico da tempo perduto, la curiosità prende il sopravvento su di lei. Arriva a Ibiza con un biglietto solo andata, senza guida turistica e senza un piano.
Tra le colline rocciose e le spiagge dorate dell’isola, Grace cerca risposte sulla vita del suo amico e su come sia finita. Ciò che scopre è più strano di quanto potesse immaginare. Ma per affrontare questa verità impossibile, Grace deve prima fare i conti con il suo passato.
Pieno di meraviglia e avventura selvaggia, questa è una storia di speranza e del potere trasformativo di un nuovo inizio.

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Segnalazione: Biglietto blu, Sophie Mackintosh

Casa Editrice: Einaudi | Prezzo: € 19,50 | Data di pubblicazione: 7 settembre 2021

Quarta di copertina.

La lotteria: tutti sanno come funziona. Con l’arrivo del primo ciclo mestruale, ogni ragazza viene chiamata a conoscere il proprio futuro attraverso l’estrazione di un biglietto, bianco o blu. Il primo corrisponde a matrimonio, figli, dedizione totale alla famiglia. Quello blu, invece, prevede carriera, successo, indipendenza, e sancisce il divieto assoluto di diventare madre. È questo il destino assegnato a Calla, ma ogni fibra del suo corpo le suggerisce che la sorte ha commesso un errore con lei. E Calla decide di ribellarsi.

Da bambina, molto prima che le fosse consegnato il biglietto blu che porta nel medaglione, Calla conosceva già le regole della lotteria. Quando arrivano le prime mestruazioni, le ragazze sono convocate per estrarre il proprio biglietto: bianco significa matrimonio e figli; blu, invece, tutto il resto. Da quel momento le due categorie conducono esistenze separate. L’assegnazione della sorte è legittima e inappellabile. Ora che è una donna adulta, con una solida carriera e una vita sociale tanto intensa quanto fatua, Calla sospetta che le possibilità promesse alle biglietto-blu non siano poi cosí sconfinate e allettanti. Da un po’ di tempo pensa sempre piú spesso – e con bramoso trasporto – a carrozzine, latte caldo e manine paffute di bebè. Nonostante la maternità sia appannaggio esclusivo delle biglietto-bianco, e non abbia quasi nessuna conoscenza in merito, Calla sente che nel suo corpo si agita un sentimento oscuro, un desiderio accecante che mostra un’unica, rischiosa, strada percorribile. E proibita. Quando la sua gravidanza clandestina viene scoperta, Calla è costretta alla fuga. Con i pochi oggetti di un kit di sopravvivenza come unico bagaglio, questa sovversiva biglietto-blu intraprende un viaggio spericolato per non rinunciare al diritto di diventare madre. Presto si accorge anche di non essere sola nella sua lotta. Sul cammino, infatti, Calla incontra altre donne che, come lei, non vogliono arrendersi a un destino imposto e si ribellano servendosi dell’arma piú potente: la scelta.



CHI É SOPHIE MACKINTOSH?

Sophie Mackintosh è nata in Galles nel 1988 e vive a Londra. Il suo romanzo d’esordio, The Water Cure, è stato selezionato al Man Booker Prize 2018. Ha pubblicato racconti, saggi e poesie su varie riviste, tra cui «Granta», «The White Review», «The Stinging Fly». Nel 2016 ha vinto il White Review Short Story Prize e la Virago/Stylist Short Story Competition. Biglietto blu è il suo secondo romanzo: acclamato dalla critica, è stato indicato come una delle migliori letture dell’anno da numerose testate, tra cui «Esquire», «Daily Mail», «Red», «The Oprah Magazine».