Quando ho perso la vista, Werner, mi hanno detto che ero coraggiosa. Quando se n’è andato mio padre, mi hanno detto che ero coraggiosa. Ma il mio non è coraggio; non ho scelta. Mi sveglio e vivo la mia vita. Tu non fai lo stesso?

‘All the Light We Cannot See‘ tradotto in italiano come ‘Tutta la luce che non vediamo’ è un romanzo di Anthony Doerr vincitore del premio Pulizer per la narrativa e la Medaglia Andrew Carnegie per l’eccellenza nella narrativa.
Ambientato durante la seconda guerra mondiale il romanzo segue le vicende di Marie-Laure LeBlanc, una ragazza francese cieca, e Werner Pfennig, un ragazzo tedesco molto brillante.

Siamo a Parigi nel 1934 e la piccola Marie-Laure, una bimba di sei anni e dal viso coperto di lentiggini, abita con suo padre a rue des Patriarches. Suo papà, Daniel LeBlanc è il mastro fabbro del Museo di Storia Naturale di Parigi. Quando diventa completamente cieca, Daniel le costruisce un modellino in scala del loro quartiere per fare in modo che riesca ad orientarsi da sola e visualizzare nella sua mente cosa la circonda.
In Germania, Werner Pfennig, orfano dai capelli biondi tendenti al bianco, di anni ne ha 8 e abita nella città di Zollverein, dove viene estratto il carbone. Il piccolo Werner è un bimbo molto brillante ed ha una vera abilità nel riparare radio. Insieme a sua sorella Jutta ne trova una rotta e riesce ad aggiustarla avendo così la possibilità di ascoltare programmi musicali e scientifici che vengono trasmessi in tutta Europa.

Nel 1940 la Germania invade la Francia e Marie-Laure scappa con suo papà dal prozio Etienne, un veterano rinchiuso nella proprio casa che passa il tempo trasmettendo vecchi dischi, a Saint-Malo una cittadina dove l’aria sa di granaglie bagnate e sfalci di siepi, dove i gabbiani lanciano grida strozzate, l’oceano ha un odore – il sale ha un odore, ma Marie-Laure non l’ha mai saputo perché non ha mai visto l’oceano – e mormora in una lingua che trapassa le pietre, il cielo e l’aria.
Werner invece, grazie alle sue abilità riesce ad entrare al National Political Institute of Education di Schulpforta, un collegio dove vengono insegnati i valori nazisti.
Werner è riluttante, ma i suoi superiori mentendo sulla sua reale età, lo mandano a combattere, collocandolo nella Wehrmacht, con il difficile compito di monitorare e scoprire le trasmissioni radiofoniche nemiche illegali.

La voce di Marie che legge in Braille ‘Ventimila Leghe sotto i mari‘ di Jules Verne, accompagna il giovane Werner nella sua ricerca delle frequenze facendogli dimenticare per brevi momenti il momento difficile che stanno vivendo.
Le vite di Marie-Laure e Werner s’incontrano a Saint-Malo per un brevissimo periodo ma quell’incontrò cambierà le loro vite per sempre.
La storia di due ragazzini che cercano di sopravvivere alla devastazione della Seconda Guerra Mondiale, pieno di momenti commoventi, anche senza alcuna traccia di sentimentalismo.

Una lettura di ben cinquecento pagine suddivise in capitoli brevi che raccontano quasi una vita intera. ‘Tutta la luce che non vediamo‘ è rimasto in classifica dei best seller del New York Times per ben 130 settimane consecutive ed è stato accolto positivamente dalla critica.
Ho deciso di leggere il romanzo dopo aver visto l’omonima serie televisiva su Netflix in una sola serata. Fortunatamente sono riuscita a prenderlo in biblioteca. Ho letto delle critiche alla trasposizione sul piccolo schermo ma, al contrario, ho trovato molto più interessante la miniserie che il romanzo.
Il romanzo si legge, ho apprezzato molto i capitoli brevi, ma non mi ha convinta del tutto. Alcune parti mi hanno annoiata e altre le ho trovato del tutto irrilevanti per la continuità della storia. Ho comunque apprezzato la lettura perché mi ha dato la possibilità di entrare nella mente dei personaggi e capire meglio determinati loro atteggiamenti.
La mini serie statunitense del 2023 è composta da ben 4 episodi di un’ora ciascuno e gli ideatori sono Shawn Levy (Stranger Things), produttore e regista, e sceneggiato da Steven Knight.
Le riprese si sono svolte tra marzo e luglio 2022 in tre sole location: Badapest, Saint-Malo e Villefranche-de-Rouergue.
È stata candidata come miglior regia in un film per la televisione o miniserie televisiva a Shawn Levy e come miglior miniserie o film per la televisione.
Tra gli attori protagonisti ci sono Mark Ruffalo (The Avengers), Hugh Laurie (Dott. House) e Louis Hoffman (Dark). Il ruolo di Marie-Laure è andato a Aria Mia Loberti, attrice esordiente. L’ambientazione è molto suggestiva e la fotografia è davvero uno spettacolo.








Se non volete leggere il libro vi consiglio comunque di dare una possibilità alla miniserie perché merita davvero secondo me.
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