recensione a cura di Bianca Casale

La serie Divine Rivals, ossia la serie Letters of Enchantment, di Rebecca Ross ha affascinato fan del fantasy romance di tutto il mondo e Divini Rivali, il primo della dilogia, è uscito in Italia a Novembre 2023 edito da Fazi e ha già macinato numeri di tutto rispetto.
Inoltre «Divini rivali» è stato votato come il miglior romanzo Young Adult Fantasy dell’anno nei Goodreads Choice Awards 2023!
A seguire arriverà anche Ruthless vows, uscito a fine dicembre in lingua originale per Wednesday Books.






Divini Rivali è un libro potente ed evocativo con caratteristiche peculiari che lo rendono unico.
Rebecca Ross è di certo una penna talentuosa e Divini Rivali è un romanzo fantasy molto diverso dal solito ma la forte scrittura della Ross è coerente e consistente, rendendo tutto molto scorrevole e realistico.
Divine Rivals è definibile una fiction storica perché rimanda chiaramente a un periodo che potrebbe essere quello della Grande Guerra per la sua ambientazione, tecnologie e trasporti. La Ross pone quindi un aggancio storico piuttosto palese ma a ciò aggiunge immediatamente un pantheon di dei inedito e una mitologia che rende questa narrazione davvero singolare.
La guerra che si combatte riguarda due dei e una profonda lotta di potere che costringe i seguaci in prima linea.
La protagonista Iris Winnow è una giornalista e vive in una città di nome Oath. Scopriamo praticamente subito che è stata costretta a lasciare la scuola all’ultimo anno e cominciare a lavorare da quando suo fratello Forrest ha seguito la chiamata alla guerra della divinità Enva e sua madre ha trovato conforto in una bottiglia.
Winnow lavora presso un quotidiano e spera di ottenere un posto da editorialista che però pare già quasi concesso al suo rivale, il giovane aristocratico e snob Roman C. Kitt.
Disperata perché non ci sono notizie del fratello al fronte e la madre sprofonda sempre più nell’alcool Iris inizia a scrivere lettere con la macchina da scrivere che le ha lasciato la sua amata nonna.

Ma le lettere di Winnow – scritte a suo fratello – finiscono magicamente nelle mani di un’altra persona sconosciuta e Iris sembra aver finalmente trovato qualcuno con cui confidarsi nonostante non conosca la sua identità. Lei non sa che è il suo rivale giurato, Roman, a ricevere le sue lettere e a risponderle sempre più a cuore aperto.
Ma la storia di Iris e la ricerca di suo fratello, la costringono a lanciarsi in prima linea come corrispondente di guerra per un altro giornale.


La storia d’amore, dolcissima bisogna ammetterlo, tra Roman e Winnow ci fa pensare a quelle delle nostre bisnonne durante il secondo conflitto mondiale. Lettere scritte a macchina, il duro sfondo della guerra e la fretta di assaporare ogni momento perché incombono in ogni secondo il pericolo e la morte.
Abbiamo detto fiction storica ma dobbiamo anche citare il trope enemy to lovers e he fall first per questa storia dove l’antipatia iniziale e totale di Winnow per Roman è tanto forte quanto l’apprezzamento e ammirazione di lui per lei.
Il fantasy, a parte le lettere che vengono inviate magicamente, si trova proprio sullo sfondo della storia con gli dei e i loro poteri. Probabilmente vedremo più degli dei e miti nel secondo volume.
La guerra diviene più centrale nella storia nella seconda metà del libro, quando Iris Winnow diventa corrispondente di guerra e lavora in un ospedale improvvisato, assistendo da vicino al dramma e alla distruzione imposti dal conflitto.
Il finale è tragico e abbastanza contorto, senza fare spoiler (per quanto sia menzionato nella maggior parte delle recensioni) devo fare un avvertimento: è dura.
L’unico conforto è insito nella consapevolezza che ci sarà un seguito, che permette quindi di godersi la lettura del finale nella speranza di ritrovare di nuovo momenti belli, romantici, edificanti come in altre parti della storia abbiamo vissuto con i due protagonisti.
Qualcuno ha paragonato questo libro a Fourth Wing di Rebecca Yarros ma forse più per il fatto che può essere letto volentieri anche da chi generalmente non ama il fantasy. Avendoli letti entrambi possiamo dirvi che è anche molto adatto a chi normalmente apprezza la narrativa storica, la mitologia e l’amore giovane.
Sulla piattaforma musicale Spotify potete trovare anche la playlist!
2 pensieri riguardo “Divini Rivali (Letters of Enchantment #1) di Rebecca Ross – La nostra recensione”