Titolo: Il Marchio del Serpente – Le Cronache del Reame Incantato Vol.1
Autore: Alberto Chieppi
Casa Editrice: autoprodotto, self-publishing
Pagine: 500 circa
Prezzo: € 1,49 (formato epub, mobi)
Valutazione: ✓✐✐✐✐
Trama: Sam è un teppistello quindicenne che vive nei sobborghi milanesi, passando le giornate saltando la scuola e vagando per la città senza meta. Una notte, la sua intera esistenza viene stravolta quando l’avvenente vicina di casa lo salva dal tentativo di rapimento da parte degli Spector. Sam scopre così di essere uno stregone destinato a salvare il Reame Incantato dall’oppressiva tirannia del Cancelliere Magnus Paladin, a cui gli Spector rispondono. Incredulo ma convinto a scoprire la verità sulle proprie origini, Sam attraversa il portale magico che lo catapulta in un mondo pericoloso abitato da maghi e stregoni in perenne rivalità. Sirio Paladin, figlio minore del Cancelliere, vive invece all’ombra del nome della sua potente famiglia e dei fratelli ben più abili e coraggiosi; il giovane mago, durante il suo addestramento, resta coinvolto in un complotto ai danni del padre che cercherà di sventare con ogni mezzo. I due ragazzi scopriranno, ognuno a suo modo, che le loro vite sono in balia di forze oscure e che dovranno lottare per salvarsi e trovare il loro posto in un mondo popolato da goblin pasticcioni, misteriose confraternite e draghi terrificanti, proprio mentre un antico male viene liberato e minaccia di distruggere l’intero Reame Incantato a capo di un esercito di orchi, non-morti e uomini lucertola.
Recensione:
Andiamo per gradi: mi sono divertita leggendo “Il Marchio del Serpente”.
Ma.
Il Reame Incantato, il mondo fantastico creato da Alberto Chieppi è un posto che appare, ai lettori abituali di fantasy come una sorta di summa di ambientazioni note. Harry Potter soprattutto, ma non solo.
I personaggi sono anche loro “conosciuti”. Tutto sommato anche l’intreccio della storia si percorre con un senso vago di deja vu.
Allora, vi chiederete, perché dovremmo leggere “Il Marchio del Serpente”?
(Ho già detto che mi sono divertita nel leggerlo?)
Perché a volte le cose già viste sono le nostre preferite, perché a volte alcuni personaggi ci mancano così tanto che ci piace moltissimo “vederli” di nuovo (anche se declinati in salsa diversa), perché a volte rigiocare lo stesso livello di un gioco è l’unico modo per goderselo veramente.
Leggo fantasy da tanto di quel tempo che quasi non ricordo più qual è stato il mio “primo tomo” di una saga. Posso dirvi quindi, con adeguata certezza: la saga di Chieppi non può che migliorare. L’avventura del libro primo serve per ambientarsi, per farci conoscere i personaggi e darci la voglia di andare avanti.
Nel complesso “il Marchio del Serpente” ha il materiale per diventare un ottimo libro, avrebbe però bisogno, a mio avviso, di una dose di editing. Manca, infatti, quasi completamente, la componente affettiva e relazionale. Spesso, attraverso la tensione tra i personaggi (e non sto parlando per forza di amore e sesso, prima che pensiate che io sia la solita donnetta ammattita per il romance) si fa in modo di far volare via le pagine sotto le mani del lettore. Altrimenti di paludi nebbiose, maghi e stregoni, laghi cristallini e goblin puzzolenti ne avremmo piene le tasche.
Ho scritto tasche. Chiaramente questo blog mi sta ammansendo.
Torniamo a noi, parliamo di un libro pubblicato in proprio, per questo ancora passibile di miglioramento.
Cinquecento pagine (anche di più, il mio amico kindle ne conteggiava 721) sono molte per un libro primo, alcune cose sono forse superflue? Un esempio, l’atmosfera delle due scuole – sì qui sono due – potrebbe essere maggiormente “spinta” anche senza lunghe descrizioni, inoltre alcuni tra i vari personaggi “adulti” avrebbero modo di essere più interessanti se pennellati più brevemente, ma intensamente, senza bisogno di molti dialoghi.
Il cattivo di turno, invece, è simpaticamente cattivello, ha i modi da negromante come si deve. Staremo a vedere cosa ci combinerà nelle prossime puntate.
Il finale – tranquilli, niente spoiler – ci lascia l’adeguato amaro in bocca per la “non conclusione” della storia.
Ringrazio molto Alberto Chieppi per avermi fatto divertire con il suo lavoro e mi auguro di leggere presto anche il secondo volume.
© Bianca Casale
Il marchio del serpente, Pagina Facebook
Link d’acquisto:
Amazon
Google Play
ITunes
Mondadori Store
La Feltrinelli
IBS