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Matteo Bussola e l’arte di non arrendersi

Questi libri sono i romanzi “per adulti”, spesso composti da brevi capitoli che si intrecciano come per magia.

Una raccolta di storie sull’amore in tutte le sue forme: quello che resta, quello che passa e quello che ci cambia per sempre.

Un romanzo potente che racconta di un uomo che, per salvare il suo matrimonio, inizia a scrivere alla moglie fingendosi un altro, riscoprendo così la donna di cui si era innamorato.

In queste opere, Bussola affronta i temi dell’identità, degli stereotipi di genere e della scoperta di sé con un linguaggio adatto ai più giovani (ma amato anche dagli adulti).

Bussola nasce come illustratore, non dimentichiamolo.
Recentemente ha unito la scrittura alla sua passione per i fumetti, scrivendo in collaborazione con Emilio Pilliu, sempre per Einaudi Stile Libero, Zeroventi una serie manga che esplora l’adolescenza e i primi amori, suddivisa in tre volumi, iniziata nel 2023 e conclusa nel 2025.

Nadine e Davide
Giulia e Athos
Antonio e Marcel

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‘Piccole cose come queste’ il nuovo film interpretato da Cillian Murphy dopo l’Oscar per “Oppenheimer” è tratto dal romanzo bestseller di Claire Keegan

Piccole cose come queste‘ (Small things like these, 2024) è un toccante dramma storico ambientato in Irlanda negli anni ’80 ed è un adattamento cinematografico da ‘Piccole cose da nulla‘, racconto breve di Claire Keegan.

  • Autore: Claire Keegan
    Traduttore: Monica Pareschi
    Editore: Einaudi
    Collana: Einaudi. Stile libero
    Anno edizione: 2022
    Pagine: 104 p., Brossura
    EAN: 9788806251635

La pellicola, con data di uscita in Italia 28 Novembre 2024, è diretta da Tim Mielants (Peaky Blinders) e vanta la partecipazione di Cillian Murphy (che è anche produttore insieme a Ben Affleck e Matt Damon) come protagonista, una candidatura al Festival Internazionale del Cinema di Berlino e la vittoria dell’orso d’argento, sempre a Berlino, per la miglior interpretazione non protagonista, di Emily Watson.

  • Irlanda, 1985. Bill Furlong (Cillian Murphy) è un commerciante di carbone, un uomo taciturno che ha dedicato la vita al lavoro, alla moglie Eileen e alle loro cinque figlie. Quando per caso scopre un terribile segreto nascosto nel convento locale, diretto da Suor Mary (Emily Watson), i ricordi più dolorosi del suo passato tornano a galla. Sarà il momento per Bill di decidere se voltarsi dall’altra parte o ascoltare il proprio cuore e sfidare il silenzio di un’intera comunità

Il premio Oscar Cillian Murphy offre una performance sbalorditiva nei panni del padre devoto Bill Furlong e non avevamo alcun dubbio, non solo perché è un attore di grandissimo talento ma anche perché con questo film Murphy torna nella sua Irlanda e lo fa con un film che è adattamento di un libro di un’autrice irlandese che ama, la già citata Claire Keegan.

  • Nata nel 1968 nella contea di Wicklow, in Irlanda, Claire Keegan è cresciuta in una fattoria, un’esperienza che ha profondamente segnato la sua scrittura e che ritroviamo spesso nelle ambientazioni rurali e nelle storie di vita semplice delle sue opere.

    Gli inizi e la formazione

    Dopo aver frequentato la Loyola University di New Orleans, ha conseguito un Master all’Università del Galles e un Master in Filosofia al Trinity College di Dublino. Questa solida formazione accademica, unita alla sua profonda conoscenza del mondo rurale irlandese, le ha fornito gli strumenti necessari per costruire una prosa raffinata e allo stesso tempo accessibile.

    L’esordio e il successo

    Il suo esordio letterario avviene nel 1999 con la raccolta di racconti “Dove l’acqua è più profonda”, un’opera che le vale il prestigioso Premio Rooney per la letteratura irlandese. Da quel momento in poi, la sua carriera è stata in continua ascesa, Piccole cose da nulla (Einaudi 2022), è stato finalista al Booker Prize.  Un’estate (Einaudi 2023), da cui è stato tratto il film A Quiet Girl, ha vinto il Davy Byrnes Award è considerato dal «Times» uno dei migliori romanzi degli anni Duemila.

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Il nuovo libro di Sally Rooney, Intermezzo: caso editoriale o marketing perfettamente riuscito?

L’uscita di “Intermezzo” di Sally Rooney, in Italia per Einaudi dal 12 novembre, di Sally Rooney ha indubbiamente scatenato un dibattito vivace, ponendo al centro dell’attenzione la domanda: si tratta di un caso editoriale genuino o di un perfetto esempio di marketing1?

  • A parte il fatto che sono fratelli, Peter e Ivan Koubek sembrano avere poco in comune. Peter è un avvocato dublinese sulla trentina: di successo, competente e apparentemente inattaccabile. Ma, in seguito alla morte del padre, si sta curando per dormire e fatica a gestire le sue relazioni con due donne molto diverse: il suo primo amore duraturo, Sylvia, e Naomi, una studentessa universitaria per la quale la vita è un lungo scherzo. Ivan è un giocatore di scacchi competitivo di ventidue anni. Si è sempre considerato socialmente goffo, un solitario, l’antitesi del suo disinvolto fratello maggiore. Ora, nelle prime settimane del suo lutto, Ivan incontra Margaret, una donna anziana che emerge dal suo passato turbolento, e le loro vite si intrecciano rapidamente e intensamente. Per due fratelli in lutto e le persone che amano, questo è un nuovo interludio – un periodo di desiderio, disperazione e possibilità – un’opportunità per scoprire quanto una vita possa contenere dentro di sé senza andare in frantumi.

Ci sono argomenti a favore dell’interpretazione come caso editoriale: la qualità letteraria è uno di questi, nonostante alcune critiche feroci, molti lettori e critici hanno riconosciuto la qualità della scrittura di Rooney e la sua capacità di indagare le complessità delle relazioni interpersonali e delle dinamiche sociali contemporanee.
La Risonanza con il pubblico è un altro argomento a favore, i romanzi della Rooney, e “Intermezzo” non fa eccezione, riescono a toccare corde profonde nei lettori, soprattutto tra le giovani generazioni, grazie alla capacità dell’autrice di rappresentare in modo autentico le ansie e le incertezze dell’età adulta. Le migliaia di copie vendute nelle prime settimane di vendita in UK e USA danno anche un riscontro reale di quanto il pubblico ami questa autrice.

E poi c’è il dibattito culturale che l’opera ha generato, addirittura già prima dell’uscita, una bella discussione culturale, sollevando questioni importanti sulla contemporaneità, l’amore, il lavoro e le relazioni di genere. E scusate se è poco.

  • Sally Rooney
    © Gary Doak / Alamy

    Sally Rooney2 è nata nel 1991 in Irlanda, dove vive. Scrive sulle piú importanti testate letterarie e dirige la rivista «The Stinging Fly». Per Einaudi ha pubblicato Parlarne tra amici (2018 e 2019), vincitore del Sunday Times / PFD Young Writer Award 2017, un successo tradotto in venti lingue e Persone normali (2019 e 2020), selezionato per il Man Booker Prize, e vincitore del Costa Novel Award 2018, da cui sono state tratte le serie tv portate dalla Bbc sugli schermi di tutto il mondo. Sempre per Einaudi, ha pubblicato Dove sei, mondo bello (2022 e 2023).

Di contro sono molti anche gli argomenti a favore dell’interpretazione come caso di marketing editoriale di nuova generazione.


La campagna promozionale di “Intermezzo” è stata particolarmente intensa e mirata, sfruttando molto i social media e coinvolgendo influencer e personaggi pubblici per creare una fortissima attenzione legata al libro.


Inoltre l’autrice gode di un’aura di esclusività e desiderabilità, costruita attraverso un’attenta gestione della sua immagine pubblica e delle interviste. Troppo costruita?
Le aspettative nei confronti della Rooney sono molto alte, e questo ha contribuito a creare grande hype e un’anticipazione notevole per il suo nuovo romanzo.

La verità, come spesso accade, è probabilmente una combinazione di entrambi gli aspetti. La qualità letteraria di Rooney è innegabile, ma è altrettanto vero che il suo successo è stato amplificato da una strategia di marketing ben congegnata, tanto da portarci a chiedere fino a che punto il marketing può influenzare il successo di un libro? E quali sono le implicazioni legate alla qualità della letteratura?

Però, che si tratti di un caso editoriale o di un perfetto esempio di marketing, una cosa è certa: Sally Rooney è un’autrice che ha lasciato il segno nel panorama letterario contemporaneo. E il dibattito sul suo lavoro continuerà a tenere banco per molto tempo ancora.

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per approfondire

  1. https://www.giornaledellalibreria.it/news-editori-il-caso-sally-rooney-e-solo-un-intermezzo-o-il-futuro-del-marketing-editoriale-6253.html ↩︎
  2. https://www.ilpost.it/2024/09/27/il-fenomeno-sally-rooney/ ↩︎

Pubblicato in: in valigia, Narrativa contemporanea, Romanzo

Valigia Librosa 7.0

Il Buon Lettore aspetta le vacanze con impazienza. Ha rimandato alle settimane che passerà in una solitaria località marina o montana un certo numero di letture che gli stanno a cuore e già pregusta la gioia delle sieste all’ombra, il fruscio delle pagine, l’abbandono al fascino d’altri mondi trasmesso dalle fitte righe dei capitoli.

— Italo Calvino

Le vacanze finalmente sono sempre più vicine ed è ora di iniziare a pensare alla ‘valigia’.
Come ogni buon lettore che si rispetti il mio primo pensiero è stato: ” Bene, ora posso leggere una quantità spropositata di libri senza sentirmi in colpa se non faccio il restante delle cose che dovrei fare “.
Una delle cose che dovrei fare è la valigia di abiti che mi osserva dal fondo del letto e io spero che si riempia da sola.
Purtroppo non lo sta facendo.
Fortunatamente non succede la stessa cosa con la mia valigia dei libri: è da settimane che decido, confronto, aggiungo e tolgo libri alla lista di quelli che devo portarmi in vacanza.
Pianifico, confronto e decido.
Ma.
Un po’ come succede a Capodanno dove – ti fai un’esame di coscienza – ti riprometti che farai un sacco di cose – palestra, dieta, giardinaggio, relazionarsi, – lo stesso succede quando devo preparare la mia valigia librosa.
La mia lista quest’anno è molto magra perché ho deciso di portarmi solamente 3 libri cartacei.
Ovviamente con me ci sarà anche il fedelissimo kindle, compagno di scorribande, pieno zeppo di libri da leggere. Diciamo che parto con la consapevolezza che potrò cambiare idea in diciotto giorni di panciolle.

Il primo romanzo che ho deciso di portare con me è ‘Dio di Illusioni‘ di Donna Tartt. Ne ho sentito parlare davvero bene, nonostante le chiacchiere arrivino dal booktok. E mi fido e non mi fido, ma la libraia me lo ha caldamente consigliato e chi sono io per non comprarlo?


Il secondo romanzo che porto in vacanza con me è ‘Quando avevamo le ali‘ di Ayanna Lloyd Banwo. Mi ha incuriosito moltissimo la trama ed è uscito da poco. Essendo edito da Einaudi l’ho preso con la promo ed ho ricevuto uno zaino in regalo.

Nella labirintica città di Port Angeles, a Trinidad, Darwin non trova altro impiego che al cimitero, a contatto con quei defunti che la fede rastafariana di sua madre gli imporrebbe di rifuggire. Yejide discende dai corbeaux e, come tutte le donne della sua famiglia, porta con sé il gravoso dono di comunicare con i morti. Sfidando la forza di una tradizione avversa, i due intrecciano i loro destini, divenendo i protagonisti di una salvifica storia d’amore in un mondo in bilico tra il bianco e nero delle miserie umane e il grandioso technicolor della natura. La vita su un’isola dei Caraibi può essere tutt’altro che idilliaca: anche in un luogo permeato dalla bellezza rigogliosa e terribile della natura, il contatto con la realtà urbana è necessario se si vuole sopravvivere. Occorre accettare compromessi, talvolta rinnegare il proprio passato. Lo sanno bene Darwin e Yejide, i due protagonisti di un’insperata quanto salvifica storia d’amore che nasce per entrambi da un desiderio di libertà e riscatto. Per poter aiutare sua madre, sola e ormai troppo affaticata per continuare a fare la sarta, Darwin deve cercare lavoro in città, ma questo significa adattarsi a una vita che non ha mai conosciuto. L’unico incarico che riesce a trovare, al cimitero Fidelis, è proprio quello che gli impone di abbandonare tutte le certezze che hanno plasmato e sostenuto la sua esistenza: il rastafarianesimo, i dreadlock, la promessa di non avere mai a che fare con i morti. Nonostante la fatica fisica e morale che gli viene richiesta per svolgere le sue mansioni, e il non facile rapporto con i suoi compagni di lavoro, Darwin riesce ad abituarsi a quella vita, o almeno così crede. Yejide, invece, è nata e cresciuta in una grande e tentacolare casa coloniale al confine con la foresta, e la sua natura è solo in parte umana: come tutte le donne della sua famiglia, discende dai corbeaux, grandi uccelli neri e voraci che volano a est verso il sole che sorge liberando le anime dei morti. Ed è proprio qui, in questa discendenza animale, che risiede il tragico talento di cui Yejide è depositaria: la capacità di vedere, sentire, comunicare con i morti e accompagnarli nel momento del trapasso. Un dono e una condanna insieme, che la costringe a un conflitto interiore tra l’accettare la pesante eredità di chi l’ha preceduta e il desiderio di essere normale, di poter amare ed essere amata. In un susseguirsi di momenti al confine tra realtà e sogno, i due giovani si incontrano, riconoscono la reciproca sofferenza e si concedono il lusso di un’umana passione in un mondo perennemente in bilico tra la vita dei vivi e quella dei morti. In una prosa ricca e ritmata che restituisce colori, luci e profumi delle isole caraibiche, realtà e fantasia si intrecciano in una storia dove la forza e i limiti dell’identità culturale si scontrano con la necessaria ricerca della propria identità personale.

Il terzo ed ultimo romanzo che finisce in valigia è ‘Gli spaiati‘ di Ester Viola. Lui l’ho scovato nella mia libreria e ho deciso di portarlo con me e di leggerlo finalmente. Anche perché anni fa ho letto il primo romanzo che segue la protagonista Olivia e mi era piaciuto.

«Tutto quello che so sull’amore l’ho imparato in tribunale ». Olivia ama Luca. Luca ama Olivia, ma per il bene della sua ex moglie deve trasferirsi da Napoli a Milano. Olivia per lui è pronta a buttare tutto alle ortiche, ma le ortiche pungono e lei lo sa bene. Non è facile innamorarsi, se di mestiere fai l’avvocato divorzista. Ma forse è un alibi anche questo. Forse, semplicemente, certe persone sono inadatte alla vita di coppia, sono nate spaiate. Al primo segnale che qualcosa non funziona, gli spaiati affondano anche il salvabile.

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Cosa ci aspetta in libreria ad agosto?

Agosto notoriamente non è mese per libri in uscita, però quest’anno qualcosina c’è, soprattutto verso la fine del mese ‘delle vacanze’. Siamo arrivate in ritardo ma insomma è un po’ ora di staccare anche per noi.

A parte Rizzoli che pubblica l’ennesima biografia ‘reale’ vediamo se troviamo un libro di nostro interesse anche questo mese.

  • Catherine principessa del Galles, Robert Jobson
    Rizzoli, 1 agosto

    Lei, una ragazza medio borghese carina, brillante e ambiziosa, si innamora di Lui, un giovane principe destinato a diventare re. Così, tra le aule dell’università, inizia la storia d’amore di Kate e William. Sembra l’incipit di una moderna favola d’amore e invece è l’inizio della relazione tra i futuri regnanti della corona inglese. Oggi Catherine è la principessa del Galles e si prepara a diventare regina. Ma la sua ascesa è sempre stata al centro di pettegolezzi e scandali. Prima il complicato rapporto tra lei, William, il principe Harry e Meghan Markle ha nutrito per anni il gossip internazionale e ora la scioccante rivelazione della sua malattia riempie le prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Basandosi su fonti ufficiali e ufficiose molto vicine alla principessa e ben inserite nella casata reale, l’autore, in questo libro, cerca di ricostruire chi è davvero Kate Middleton e cosa l’ha resa la donna che è diventata.

  • Non tradire mai il mio cuore, Shain Rose
    Newton Compton Editori, 6 agosto

    Dopo essersi trasferita da suo padre Carl, che l’aveva abbandonata da piccola e che ora vorrebbe ricostruire il rapporto con lei, Everly spera di rifarsi una vita. Carl trova alla figlia anche un lavoro nella palestra gestita da Declan Hardy, il socio con cui ha costruito un impero del fitness e del benessere. La situazione precipita quando Carl muore improvvisamente: Everly e Declan scoprono che, nel suo testamento, Carl ha disposto che i due si sposino e siano marito e moglie per almeno un anno. Solo così Declan potrà ereditare le aziende del socio. Everly, a cui Declan non piace per niente, è inizialmente contraria, ma alla fine si lascia convincere. Dopotutto si tratta solo di fingere di essere la moglie di questo fastidioso playboy per un anno e poi sarà libera, no? Ma quando i baci finti cominciano a non esserlo più così tanto, ecco che iniziano i problemi… Lui è caos. Lei è ordine. E se si trovassero in un finto matrimonio in cui tutto può succedere?

  • Fuga d’amore, Tracy Rees
    Neri Pozza, 6 agosto

    Londra, 1897. È l’anno del Giubileo di Diamante e Rowena, ereditiera della ricchissima famiglia dei Blythe, si chiede cosa vuole davvero dalla vita. Sposarsi, come la sua migliore amica Verity, e concentrarsi su un futuro di balli e ricevimenti? Di certo non rimanere sola come Olive Westallen che, pur facoltosa come lei, ha adottato una bambina senza avere marito e si è anche messa a lavorare nella fondazione che porta il suo nome. Ma quando i genitori di Rowena commissionano un ritratto della figlia in grado di attrarre i pretendenti giusti, tutto cambia. Perché a posarsi sulla ragazza è lo sguardo del fascinoso Bartek: lo straniero, biondo e bohémien Bartek. Peccato che l’uomo altri non sia che l’assistente del famoso pittore ingaggiato per il ritratto. Bartek può prometterle una vita romantica, sì, ma poverissima. O forse Rowena in fondo vorrebbe solo smettere di annoiarsi e soffre della sindrome della gabbia dorata…
    Ormai da sette anni cameriera in casa Blythe, Pansy Tilney, al contrario di Bartek, disprezza Rowena sopra ogni cosa. La signorina Blythe è viziata e arrogante e dà per scontata ogni comodità della sua vita soave, che in realtà sono Pansy e quelle come lei a offrire ai padroni ogni giorno. Tutto sommato, Rowena si merita quello che le accade quando scappa con Bartek in una scandalosa fuga d’amore: ripudiata dalla famiglia, nessuno in società vorrà più accoglierla, nemmeno riconoscere la sua esistenza. Nessuno tranne la famigerata Olive Westallen. E, forse, proprio Pansy.

    So che presto dovrò sposarmi perché la gente sta già cominciando a chiedersi che cosa stia aspettando. La verità è che non lo so. Ho bisogno di un motivo straordinariamente valido per essere indotta ad abbandonare tutto questo e tuffarmi nell’ignoto. O forse sto solo aspettando di provare qualche sentimento.

  • La sfida del re. Urano Saga, Nisha J. Tuli
    Newton Compton Editori, 20 agosto

    Libera dalle grinfie di Atlas, il Re del Sole, Lor ora si trova con Nadir, il Principe di Aurora. Convinto che la ragazza stia nascondendo qualcosa, Nadir è disposto a tutto pur di persuaderla a rivelare i suoi segreti. Ma Lor sa che custodirli è fondamentale, se li è tenuti stretti per tutta la vita e non intende cederli senza combattere. Tuttavia, suo malgrado, Lor è costretta ad allearsi con Nadir per cercare un oggetto perduto che è la chiave del suo passato e del suo futuro. Anche se non è certa di potersi fidare di lui e delle sue promesse, non ha scelta. Con Atlas che le sta dando la caccia in ogni dove, può solo sperare di non commettere errori che le siano fatali, mentre tenta di distruggere il Re di Aurora, colui che detesta più di chiunque al mondo. Lor è pronta ad annientare il regno che le ha tolto tutto, ma la sua vendetta prenderà una piega inaspettata…

  • Le trafficanti di Anime, Carmella Lowkis
    Editrice Nord, 27 agosto

    Parigi, 1866. Una tiepida mattina di aprile, una donna si presenta nel salotto della baronessa Sylvie Devereux. C’è voluto molto coraggio per andare a bussare alla sua porta, e la donna l’ha fatto solo perché non ha scelta: il padre è malato e ha bisogno di medicine che da sola non può permettersi. Per Sylvie, è un tuffo in un passato che preferirebbe dimenticare. Non vuole tornare ai tempi in cui viveva di sotterfugi, sfruttando la moda dello spiritismo per estorcere denaro in cambio di una consulenza delle famose sorelle Mothe, medium e occultiste. Invece, ecco che sua sorella Charlotte la implora di aiutarla per un ultimo inganno: la nobile famiglia de Jacquinot ha promesso un lauto compenso per scacciare lo spirito di una prozia uccisa durante la Rivoluzione. Seppur riluttante, Sylvie accetta. Ben presto, però, strani fenomeni iniziano a verificarsi in casa de Jacquinot, eventi inquietanti che vanno ben oltre i soliti trucchi che le sorelle Mothe hanno preparato per spaventare i clienti. Possibile che ci sia davvero un fantasma? O qualcuno sta tramando nell’ombra per coglierle in fallo? Una cosa è certa: tra quelle mura si nascondono segreti che devono restare sepolti. A ogni costo… Un romanzo dalle raffinate atmosfere gotiche, in cui nulla è come sembra. Una storia orchestrata sul filo dell’ambiguità. Due protagoniste che giocano con la verità, intrecciando segreti e menzogne, in una rete di sotterfugi che inganna anche il lettore.

  • Liberata, Domenico Dara
    Einaudi, 27 agosto

    Liberata Macrì ha un modo tutto suo di vivere: dattilografa a tempo perso, crede a quello che non si vede, convinta che sia l’invisibile la vera misura del mondo. E sogna a occhi aperti sulle pagine dei fotoromanzi che colleziona e custodisce con cura, soprattutto se il protagonista è Franco Gasparri, l’attore che ama con completa devozione. Incline alla solitudine, a eccezione dell’esuberante amica Giuditta, vede cambiare la propria esistenza quando conosce Luvio, il nuovo operaio dell’officina meccanica del padre. In un attimo, Liberata si sente proiettata dentro uno dei suoi fotoromanzi, eroina di una storia d’amore da sogno. Ma gli amori reali possono aspirare alla perfezione delle storie raccontate? E la magia dell’invisibile non rischia di sgretolarsi nell’impatto con la realtà del mondo? In anni di profondo cambiamento, segnati dalla violenza nelle piazze e dalla strategia del terrore – ma anche dalle conquiste che rendono le donne più autonome e consapevoli del proprio posto nel mondo –, Liberata vive una metamorfosi, proprio come quegli insetti collezionati dal padre che dimostrano, sempre e comunque, come per divenire adulti si debba sacrificare e perdere una parte di sé. Attorno a lei, sussurra e si muove il piccolo paese del Sud dove vive – una cartomante che legge i tarocchi, un forestiero che la segue nell’ombra, la madre impegnata con il sagrestano a organizzare la processione per la festa di Sant’Antonio – e dove ciascuno nasconde un segreto, più o meno oscuro. Domenico Dara evoca un mondo in cui le persone e le cose apparentemente più semplici racchiudono saggezze, sollevando il velo del quotidiano per farne sprigionare l’incanto. E in quell’incanto noi lettori avventurosamente, dolcemente, ci immergiamo. Alla fine, diventiamo sempre quello che siamo, a prescindere dalla terra in cui siamo stati abbandonati.

  • Il lieto fine non fa per me, Yulin Kuang
    Newton Compton Editori, 27 agosto

    La vita di Helen, autrice bestseller di grande successo, è sottosopra: è congelata nel classico blocco dello scrittore e soffre di una gigantesca ansia da prestazione. Quando le viene proposto di occuparsi dell’adattamento televisivo dei suoi romanzi, accetta senza pensarci due volte: trasferirsi a Los Angeles, in un posto in cui non conosce nessuno, può essere il nuovo inizio di cui ha bisogno. Peccato che il destino abbia altri piani per lei: lo sceneggiatore delle sue storie altri non è che Grant Shepard, il ragazzo che non vede da ben tredici anni, da quando un tragico incidente li ha legati per sempre. Grant è esattamente come Helen lo ricordava: affascinante, divertente e popolare. Lavorare con lui per Helen è complicato e al contempo elettrizzante, perché l’attrazione è irresistibile. I vecchi rancori e un passato turbolento, però, sono difficili da superare e portano a un’amara certezza: il lieto fine non fa per loro. Ma se non fosse davvero così?
    Lei è un’autrice in cerca di sé stessa. Lui è l’ultimo uomo di cui dovrebbe innamorarsi. Avranno il loro lieto fine?

  • I delitti della casa decagonale, Yukito Ayatsuji
    Einaudi 27 agosto

    Arriva in libreria il romanzo di Yukito Ayatsuj che ha ispirato la serie di manga The Decagon House Murder. I protagonisti sono i membri del circolo del crime dell’Università K, cinque ragazzi e due ragazze, che decidono di trascorrere una settimana sull’isola di Tsunojima, al largo della costa del Giappone. Qui sorge una stranissima casa con dieci lati, scenario di alcuni delitti rimasti irrisolti. Quando uno dei giovani viene trovato morto nella sua stanza gli altri compagni capiscono di poter contare solo sulla loro esperienza con i romanzi polizieschi per sopravvivere.

  • Un fidanzato take-away, Sher Lee
    Mondadori, 27 agosto

    Dylan Tang ha diciassette anni e una vita tutt’altro che facile. Tra andare a scuola e aiutare la zia a mandare avanti il suo ristorante da asporto cino-singaporiano, non gli resta molto tempo per pensare all’amore. Soprattutto ora che si è messo in testa di iscriversi a un concorso per giovani pasticcieri organizzato da un celebrity chef di New York. Partecipare, e vincere, presentando la torta preferita della mamma, la mooncake nevosa celeste, un dolce che la sua famiglia prepara da generazioni, sarebbe un modo perfetto per celebrarne la memoria ma anche per dare un po’ di visibilità al Wok Warriors, il take-away cinese di zia Jade, che ultimamente non se la passa proprio benissimo. Imbattersi in Theo Somers, giovanissimo rampollo di una ricca famiglia newyorchese abituato a ottenere sempre tutto ciò che vuole e, soprattutto, dotato di un sorriso capace di far imbambolare chiunque, non era assolutamente nei piani. Come non lo era accettare di accompagnarlo a un matrimonio deluxe negli Hamptons fingendosi il suo fidanzato. Ma come poteva rifiutargli questo favore? Dopo tutto, Theo ha fatto una generosa donazione al ristorante della zia e poi… i ragazzi con i fisici statuari sono da sempre la kryptonite di Dylan. Dirgli di no era proprio impossibile. Tutto andrebbe per il verso giusto se solo Dylan riuscisse a tenere bene in mente che la loro relazione è una farsa, che non esistono mondi più distanti dei loro e che farsi coinvolgere troppo è tutto tranne che saggio, soprattutto con il concorso dietro l’angolo…

  • La lunga notte senza luna, Simon Jimenez
    Mondadori, 27 agosto

    Anticamente, Luna e Acqua si amavano. In cerca di un modo per stare insieme, crearono il Teatro Riflesso, un luogo sospeso tra i mondi e nel tempo, a cui anche ai mortali è consentito l’accesso attraverso il sogno. Quando arrivi, sai già dove andare: ottava fila, posto centrale. Attratto da una forza sconosciuta, ti siedi e assisti al racconto di questa storia: un tempo, uno dei Primi Uomini scucì Luna dal cielo con la punta della sua lancia. Lei gli concesse quindi un desiderio: una discendenza investita di doni sovrannaturali che da allora ha regnato sull’Antica Patria, soffocandola, tuttavia, con la propria sete di potere e gettandola in un’oscurità sempre più profonda. Gli imperatori hanno tratto per secoli la loro forza da Luna, imprigionata nelle segrete del palazzo reale, ma una divinità non può essere rinchiusa per sempre… Mentre l’Ottavo Imperatore si prepara a un pellegrinaggio in cerca del segreto della vita eterna, e i suoi eredi, i Tre Terrori, tramano per prendere il suo posto, Luna convince Jun, figlio prediletto del Primo Terrore, ad aiutarla a scappare per rimediare al suo passato da feroce assassino. Durante la fuga, i due incontrano Keema, un giovane guerriero con un solo braccio e dalle misteriose origini, che si unisce a loro in questo pericoloso viaggio verso i confini più estremi del regno, alla ricerca di un modo per riportare la libertà e la luce nell’Antica Patria. Grazie a una capacità narrativa estremamente originale e stratificata, Simon Jimenez dà vita a un incredibile romanzo corale, che è allo stesso tempo un’avventura epica e una storia d’amore, un’esplorazione profonda dell’identità e del senso di appartenenza, e un tributo all’immenso potere delle storie e del racconto.

  • Paradiso terrestre, Laura Van den berg
    Mercurio Books, 30 agosto

    In Florida il cielo ha cambiato colore. Non più un lenzuolo immacolato, ma una cupola di striature violacee. Gli uragani si moltiplicano, piogge torrenziali investono la costa. Dopo le tempeste, le lucertole riempiono i cortili, fanno ondeggiare l’erba come un mare inquieto; le cavallette, a migliaia, sono gioielli preistorici incastonati nel legno delle case. La foresta circostante trabocca di umida oscurità, pronta a inghiottire tutto. In questo ambiente inospitale, la ghostwriter di un misterioso autore di thriller torna ad abitare nella casa in cui è cresciuta. L’accoglie un’umanità grottesca e meschina: sua madre è a capo di una setta che trama contro gli esseri umani; sua sorella è persa nei mondi virtuali generati da un visore per la meditazione, in cui il padre, morto tempo prima, non smette di farle visita; gli abitanti del posto si riversano in strada impauriti, alcuni di loro scompaiono per sempre. Di fronte a tutto questo, la protagonista sente il suo corpo cambiare, e i tormenti del passato premere sulla carne. Con una scrittura dal nitore cristallino, Laura van den Berg racconta un mondo pericoloso e magico in egual misura, un mondo che continua a bruciare nonostante la pioggia incessante. Un mondo in cui scrivere storie, ora più di prima, significa essere chiamati a ricoprire un vuoto, e a riportare in vita i morti.

Pubblicato in: approfondimento, Narrativa contemporanea, Romanzo, tratti da libri

‘Normal People’ -‘Persone Normali’- dal romanzo di Sally Rooney alla serie televisiva

Nella vita di tutti i giorni le loro emozioni erano così diligentemente represse, costrette in spazi sempre più angusti, che un fatto apparentemente marginale finiva col caricarsi di un significato pauroso.

Il romanzo ‘Normal People’ (in italiano Persone Normali) di Sally Rooney è stato pubblicato nel 2018 da Einaudi e inizialmente segue le vicende dei due protagonisti, Marianne e Connell, dalla scuola secondaria nella contea di Sligo, dove abitano e successivamente si concentra sulla loro vita universitaria presso il Trinity College di Dublino, dove ci guida negli sviluppi della loro travagliata (issima) relazione di amore/amicizia.

In questo acclamato romanzo l’autrice affronta il tema della diversità sociale: Marianne proviene da una famiglia ricca e disfunzionale, mentre Connell ha origini più modeste.
Piuttosto inquietante la dinamica di potere infatti  la loro relazione è segnata da continui cambiamenti di status e da un’inquietante lotta per il controllo.

Entrambi, per ragioni differenti, in balia delle loro più profonde emozioni si sentono sbagliati. Quando sono insieme però, ogni tanto, si sentono completi.  La comunicazione tra i due protagonisti è spesso ostacolata da insicurezze, orgoglio e paura di essere feriti.

Il romanzo scorre molto bene, anche se all’inizio si può trovare disturbante il fatto che i dialoghi non siano sottolineati dalle virgolette. Ma questo rende più intimo e introspettivo il romanzo, infatti la prosa di Rooney è essenziale e diretta, focalizzandosi sui pensieri e le emozioni dei personaggi.
Marianne e Connell si confrontano con le pressioni sociali e familiari, cercando di definire la propria identità.
‘Normal People’ è più di una storia d’amore: racconta del dolore di sentirsi diversi e molto spesso giudicati. Di un’ amicizia che attraversa gli anni, perché Marianne e Connell, dopo essersi trovati non si lasceranno più andare. È la storia di una crescita personale di due persone diverse, ma allo stesso tempo simili che si aiutano a vicenda a trovare il loro posto nel mondo.
Persone normali ha ricevuto un grande plauso dalla critica e dai lettori, diventando un bestseller internazionale, ha vinto il Premio Costa Book Award 2018 ed è stato finalista al Man Booker Prize 2018 e dal romanzo è stata tratta la serie tv omonima, anch’essa di grande successo, disponibile in Italia su Rai Play.

Normal people’ è una miniserie televisiva young adult irlandese, britannica e statunitense diretta da Lenny Abrahamson e Hettie Macdonald e scritta da Alice Birch, Mark O’Rowe e l’autrice Sally Rooney.
Prodotta dalla casa di produzione irlandese Element Pictures la miniserie è composta da 12 episodi ed è un vero gioiellino da non perdere.
È stata girata, per la maggior parte delle riprese, nella contea di Sligo e a Dublino nell’ormai lontano 2019. Per la città fittizia di Carricklea è stata utilizzata Tubbercurry, mentre hanno dovuto attendere febbraio 2020 per le riprese in Svezia a Luleå e sul Mar Baltico. Sebbene una parte del romanzo sia ambientata a Trieste, le scene riguardanti l’Italia sono state girate principalmente a Sant’Oreste, Stimigliano e nella villa Il Casale alla tenuta di Verzano, nel Lazio.
I personaggi principali di Marianne Sheridan e Connell Waldron sono interpretati rispettivamente da Daisy Edgar-Jones e Paul Mescal.
È possibile vedere tutta la serie gratuitamente su RaiPlay.
La trasposizione televisiva è molto fedele (e menomale!) al romanzo e per questo l’abbiamo apprezzata ancora di più!
L’ambientazione ed i paesaggi si amalgamano meravigliosamente con la bravura degli attori.
DA VEDERE!

Pubblicato in: Calendario dell'Avvento

Calendario dell’avvento: i 5 libri thriller da regalare a Natale.

Thriller, thriller e solo thriller. Gli appassionati non riescono a staccarsi da misteri, omicidi e enigmi. Per chi ama la suspance, i colpi di scena e per chi quando legge è sempre alla ricerca di un po’ di brivido.
Se non sapete quale libro regalare ad avido lettore di thriller ecco la nostra selezione!

Holly, Stephen King

Quando Penny Dahl chiama l’agenzia Finders Keepers nella speranza che possano aiutarla a ritrovare la sua figlia scomparsa, Holly Gibney è restia ad accettare il caso. Il suo socio, Pete, ha il Covid. Sua madre, con cui ha sempre avuto una relazione complicata, è appena morta. E Holly dovrebbe essere in ferie. Ma c’è qualcosa nella voce della signora Dahl che le impedisce di dirle di no. A pochi isolati di distanza dal punto in cui è scomparsa Bonnie Dahl, vivono Rodney ed Emily Harris. Sono il ritratto della rispettabilità borghese: ottuagenari, sposati da una vita, professori universitari emeriti. Ma nello scantinato della loro casetta ordinata e piena di libri nascondono un orrendo segreto, che potrebbe avere a che fare con la scomparsa di Bonnie. È quasi impossibile smascherare il loro piano criminale: i due vecchietti sono scaltri, sono pazienti. E sono spietati. Holly dovrà fare appello a tutto il suo talento per superare in velocità e astuzia i due professori e le loro menti perversamente contorte.


L’età del male, Deepti Kapoor

La saga criminale dei Wadia. Party dove l’eccesso è la regola, abiti di uno splendore sfacciato, auto di lusso. Sesso. È tutto grandioso, tutto disponibile, basta accettare la legge della famiglia Wadia. Ora, anche a causa di una donna, questo mondo può finire. «La risposta indiana a “Il padrino”» (The Guardian). Sono amati da alcuni, odiati da molti, temuti da tutti. I Wadia controllano trasporti, miniere, zuccherifici. Ma è con la speculazione edilizia che stanno consolidando il loro impero. Ora però le proteste di chi viene sfrattato montano e il «Delhi Post» sta indagando per fare esplodere lo scandalo. Grazie al carisma e alla determinazione, Neda è riuscita a insinuarsi nella cerchia di Sunny Wadia, il rampollo destinato a prendere in mano le redini della famiglia. Ma invaghirsi di una giornalista come lei è una debolezza che a Sunny potrebbe costare molto cara. Il compito di scongiurare la rovina spetterà ad Ajay, ragazzo di origini poverissime, autista, tuttofare, guardia del corpo e, all’occorrenza, vittima sacrificale.

Nostra recensione


La cattedrale di sabbia, Leonardo Patrignani

La Milano del 2045 è una metropoli ipertecnologica, in cui le realtà virtuali e aumentate operano una costante distorsione del mondo e dell’identità delle persone. Stefano Valeri è un brillante neuroscienziato e ricercatore per Engram, azienda all’avanguardia nel campo delle interfacce neurali. La moglie Arianna Molinari, stimata neuropsicologa, lavora a stretto contatto con il suo dipartimento. Fino al giorno dell’attentato. Da quando, quattro anni prima, Arianna è rimasta vittima di un attacco terroristico nel corso di un importante convegno scientifico, l’uomo vive infatti come un relitto umano, rintanato nella sua solitudine. Ma quando scopre che il suo ricordo del momento in cui la moglie ha perso la vita è inattendibile, Stefano non ha alternativa: deve uscire allo scoperto e rimettere insieme i pezzi di un passato carico di enigmi e traumi irrisolti. Come sono andate davvero le cose? Su quale genere di anomalie della memoria stava indagando Arianna e chi poteva avere interesse a fermarla? Soprattutto, cosa sta per succedere nel mondo, se nessuno può più fidarsi dei propri ricordi?


Una di famiglia, Freida McFadden

Millie è in cerca di un lavoro per ricominciare una nuova vita.
Pur non avendo referenze, riesce a farsi assumere come governante nella lussuosa villa dei Winchester. Non è esattamente il lavoro dei suoi sogni: polvere e cattivo odore invadono le stanze, e la padrona di casa, Nina, è una donna annoiata e instabile, che sembra godere nel vederla faticare dalla mattina alla sera. Però, quantomeno, Millie qui può fingere di essere un’altra e sentirsi al sicuro dalle ombre che la tormentano.
Ma qualcosa non quadra in casa Winchester: la porta della sua stanza si chiude solo dall’esterno, e il giardiniere, Enzo, fa di tutto pur di metterla in guardia… ma da cosa, esattamente? Nonostante i presagi siano sempre più inquietanti, Millie deve resistere, non ha altra scelta. Quando conosce Andrew, l’affascinante marito di Nina, ha una ragione per restare e sentirsi al sicuro. Il passato non può raggiungerla. Ma Millie ancora non sa che i segreti della famiglia Winchester sono molto più pericolosi dei suoi…


Tre vite, una settimana, Michel Bussi

La capitana Marelle della gendarmeria nazionale non crede ai suoi occhi quando scopre le tre patenti quasi identiche nell’automobile dell’uomo trovato morto nella scarpata: Renaud Duval, Hans Bernard e Pierre Rousseau hanno la stessa faccia, sono nati nello stesso giorno, ma in tre luoghi diversi! Qual è dunque la sua vera identità? Ed è stato incidente, suicidio o omicidio? È come se uno stesso uomo conducesse tre vite contemporaneamente a tre indirizzi diversi, con tre case, tre famiglie… In un’indagine che non offre punti fermi l’unica pista sono le marionette, che dal negozio di un misterioso libraio antiquario di Parigi portano alla lontana Boemia, teatro di un episodio di fuoco e sangue avvenuto quarant’anni prima. Ma chi è morto, Renaud, Hans o Pierre? E chi deve morire per mano di una minaccia che resta nell’ombra? Se lo chiede la polizia e se lo chiedono le tre donne che l’uomo ha lasciato. Delle tre, Nanesse deve arrendersi all’evidenza: ha identificato il cadavere del suo Renaud. Ma né la tatuata Éléa, ragazza di Pierre, né la sportiva Vicky, fidanzata di Hans, credono che il loro uomo sia morto. Per la verità non capiscono nemmeno se quello che stanno cercando sia lo stesso uomo o siano due persone diverse. In una girandola di colpi di scena e situazioni mozzafiato, Michel Bussi tira i fili di una vicenda inestricabile che sfocerà nella più imprevedibile delle soluzioni.

Pubblicato in: Narrativa contemporanea, Romanzo, segnalazioni

Grande meraviglia, Viola Ardone – segnalazione

Casa Editrice: Einaudi | Prezzo: € 18,00 | Data di pubblicazione: 19 settembre 2023


Il libro.

Quarta di copertina: «L’amore è incomprensibile, una forma di pazzia». Nel candore dello sguardo di Elba il manicomio diventa un luogo buffo e terribile, come la vita, che Viola Ardone sa narrare nella sua ferocia e bellezza. Dopo “Il treno dei bambini” e “Oliva Denaro”, “Grande meraviglia” completa un’ideale trilogia del Novecento. In questo romanzo di formazione, il legame di una ragazzina con l’uomo che decide di liberarla rivela il bisogno tutto umano di essere riconosciuti dall’altro, per sentire di esistere. Elba ha il nome di un fiume del Nord: è stata sua madre a sceglierlo. Prima vivevano insieme, in un posto che lei chiama il mezzomondo e che in realtà è un manicomio. Poi la madre è scomparsa e a lei non è rimasto che crescere, compilando il suo “Diario dei malanni di mente”, e raccontando alle nuove arrivate in reparto dei medici Colavolpe e Lampadina, dell’infermiera Gillette e di Nana la cana. Del suo universo, insomma, il solo che conosce. Almeno finché un giovane psichiatra, Fausto Meraviglia, non si ficca in testa di tirarla fuori dal manicomio, anzi di eliminarli proprio, i manicomi; del resto, è quel che prevede la legge Basaglia, approvata pochi anni prima. Il dottor Meraviglia porta Elba ad abitare in casa sua, come una figlia: l’unica che ha scelto, e grazie alla quale lui, che mai è stato un buon padre, impara il peso e la forza della paternità. Con la sua scrittura intensa, originale, piena di musica, Viola Ardone racconta che l’amore degli altri non dipende mai solo da noi. È questo il suo mistero, ma anche il suo prodigio.


L’autrice.

Viola Ardone (Napoli 1974) è laureata in Lettere e ha lavorato per alcuni anni nell’editoria. Autrice di varie pubblicazioni, insegna latino e italiano nei licei. Fra i suoi romanzi ricordiamo: La ricetta del cuore in subbuglio (Salani, 2013), Una rivoluzione sentimentale (Salani, 2016), Il treno dei bambini (Einaudi, 2019), Oliva Denaro (Einaudi, 2021) e La grande meraviglia (Einaudi, 2023).
Pubblicato in: #recensione, Narrativa contemporanea, Romanzo

“Clara legge Proust”, Stéphane Carlier – recensione

A cura di Rossella Lazzari

Spesso le cose più belle, gli incontri più importanti, gli eventi decisivi per la nostra vita avvengono per pura e semplice casualità. È quel che è successo a Clara, la parrucchiera protagonista del nuovo romanzo di Stephane Carlier, “Clara legge Proust“, pubblicato a maggio da Einaudi con traduzione di Ilaria Gaspari.
Cos’è accaduto a questa giovane donna tranquilla, tutta lavoro, casa, gatto morbidoso ma antisociale e fidanzato bellissimo che non l’attrae più?
Le è successo che un bel giorno, uno sconosciuto molto bello entrato nel suo salone per farsi un taglio di capelli, ha casualmente dimenticato un libro che Clara, sperando in una sua seconda visita per recuperarlo, ha tenuto con sé, poi portato a casa, poi dimenticato per mesi, poi aperto per caso una sonnacchiosa domenica pomeriggio in cui non aveva di meglio da fare.
Quel libro era uno dei volumi della Recherche di Marcel Proust… e a
Clara ha letteralmente stravolto la vita! Come? Dovrete scoprirlo leggendo. Intanto posso anticiparvi che anche solo fare un giro esplorativo fra le pagine di questo breve libro di Carlier sarà un’esperienza spassosa: incontrerete un caleidoscopio di storie di normale, piccola, eccentrica, meravigliosa quotidianità, raccontate con una grazia apparentemente casuale, proprio da film francese, che vi conquisterà.
Delizioso. Questo è l’aggettivo che ritengo più appropriato per definire questo breve libro di Stephane Carlier.
Un libro che racconta tante piccole storie di quotidianità, fa uno sberleffo agli stereotipi ed al contempo lancia un messaggio di positività: bisogna dar retta alle passioni, perché spesso ci indicano la strada più giusta per noi stessi. Per Clara, la protagonista di questo libro, la passione improvvisa e vorace è scoppiata per Marcel Proust… seguirla le ha cambiato la vita.
A me, invece, seguire le sue avventure ha dato l’opportunità di avere un assaggio della Recherche e mi ha fatto venir ancora più voglia di leggerla!


Il libro.

Quarta di copertina: Cindy Coiffure: in questo minuscolo salone, quasi nascosto in una traversa del centro di Chalon-sur-Saône, lavora Clara. A soli ventitre anni è una parrucchiera apprezzata dalla clientela, ristretta ma affezionata, e dalla malinconica signora Habib, la sua elegantissima principale, con il culto di Chirac e la passione per Parigi, dove ha vissuto da giovane. Proprio a una vivace attività della capitale la signora Habib vorrebbe far assomigliare Cindy Coiffure, che invece resta felicemente accoccolato nella sua realtà di provincia, tra le hit di radio Nostalgie, i puntuali caffè di Lorraine del bar-tabacchi all’angolo e il ciarliero viavai di clienti la cui età media sfiora la settantina. Nolwenn, tanto apatica nelle espressioni facciali quanto avventurosa in quelle linguistiche, e Patrick, genio ribelle dell’acconciatura, completano la squadra di Cindy Coiffure. È in questo piccolo universo, al ritmo di sforbiciate, colpi di phon e chiacchiere, che Clara trascorre tranquilla le sue giornate sempre uguali. Poi la sera torna a casa dal bel pompiere JB, un principe azzurro ammirato apertamente da genitori, amici, colleghi (e dalla signora Habib spudoratamente), che però a Clara non fa più l’effetto esplosivo di prima, e da un morbido gattone bianco, che però disdegna gli umani e le loro carezze. Così il tempo passa per Clara, al riparo dai dispiaceri ma anche da ogni tipo di slancio. Fino a quando un evento inaspettato cambia tutto. Un misterioso cliente lascia un libro al salone. Clara lo porta a casa, lo sistema nella libreria e se ne dimentica. Poi, un giorno, per caso, comincia a leggerlo. Il libro è Dalla parte di Swann: Clara ha appena incontrato Marcel Proust. Sarà grazie alle sue parole e alla magia della lettura che Clara troverà il coraggio di scegliere la strada giusta per sé.


L’autore.

Stéphane Carlier è nato nel 1971 ad Argenteuil e vive a Chalon-sur-Saône. È autore di numerosi romanzi, tra cui Le Chien de Madame Halberstadt (2019) che ha riscosso grande successo in Francia. Con Clara legge Proust Carlier ha vinto il Prix du Cercle Littéraire Proustien, detto anche «La Madeleine d’Or», riconoscimento per il contributo alla promozione, allo studio e all’approfondimento dell’opera di Marcel Proust.
Pubblicato in: segnalazioni

Niente di vero, Veronica Raimo – Premio Strega 2022

Casa Editrice: Einaudi | Prezzo: € 18,00 | Data di pubblicazione: 1 febbraio 2022

Quarta di copertina: La lingua batte dove il dente duole, e il dente che duole alla fin fine è sempre lo stesso. L’unica rivoluzione possibile è smettere di piangerci su. In questo romanzo esilarante e feroce, Veronica Raimo apre una strada nuova. Racconta del sesso, dei legami, delle perdite, del diventare grandi, e nella sua voce buffa, caustica, disincantata esplode il ritratto finalmente sincero e libero di una giovane donna di oggi. “Niente di vero” è la scommessa riuscita, rarissima, di curare le ferite ridendo. «All’inizio c’è la famiglia. Veronica Raimo racconta che, specialmente se si è figlie, quell’inizio combacia con la fine» (Domenico Starnone). «Leggere questo romanzo è una festa. Ma molte pagine sono ferite da medusa: bruciano alla distanza» (Claudia Durastanti). Prendete lo spirito dissacrante che trasforma nevrosi, sesso e disastri famigliari in commedia, da Fleabag al Lamento di Portnoy, aggiungete l’uso spietato che Annie Ernaux fa dei ricordi: avrete la voce di una scrittrice che in Italia ancora non c’era. Veronica Raimo sabota dall’interno il romanzo di formazione. Il suo racconto procede in modo libero, seminando sassolini indimenticabili sulla strada. All’origine ci sono una madre onnipresente che riconosce come unico principio morale la propria ansia; un padre pieno di ossessioni igieniche e architettoniche che condanna i figli a fare presto i conti con la noia; un fratello genio precoce, centro di tutte le attenzioni. Circondata da questa congrega di famigliari difettosi, Veronica scopre l’impostura per inventare se stessa. Se la memoria è una sabotatrice sopraffina e la scrittura, come il ricordo, rischia di falsare allegramente la tua identità, allora il comico è una precisa scelta letteraria, il grimaldello per aprire all’indicibile. In questa storia all’apparenza intima, c’è il racconto precisissimo di certi cortocircuiti emotivi, di quell’energia paralizzante che può essere la famiglia, dell’impresa sempre incerta che è il diventare donna. Con una prosa nervosa, pungente, dall’intelligenza sempre inquieta, Veronica Raimo ci regala un monologo ustionante. «Veronica Raimo è l’unica che mi ha fatto ridere ad alta voce con un testo scritto in prosa da quando ero adolescente» (Zerocalcare).


Chi è Veronica Raimo?

Veronica Raimo è nata a Roma nel 1978. Ha pubblicato i romanzi: “Il dolore secondo Matteo” per minimum fax (2007), “Tutte le feste di domani” per Rizzoli (2013), “Miden” per Mondadori (2018) tradotto in USA, UK e Francia, e “Niente di vero” per Einaudi (2022). Nel 2019 ha pubblicato per Feltrinelli la raccolta di poesie “Le bambinacce” scritto con Marco Rossari. Nel 2012 ha scritto la sceneggiatura del film “Bella addormentata” di Marco Bellocchio. Traduce dall’inglese per diverse case editrici, tra gli autori: F. Scott Fitzgerald, Ray Bradbury, Octavia E. Butler. Ha scritto su varie testate, tra cui “Il Manifesto”, D-La Repubblica”, “Amica”, “Robinson”, “Rivista Studio”, “Linus”, “Rolling Stone” e oggi collabora con “TTL” e “Il tascabile”.

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Il rosmarino non capisce l’inverno, Matteo Bussola – segnalazione

Casa Editrice: Einaudi | Prezzo: € 16,50 | Data di pubblicazione: 28 Giugno 2022

Quarta di copertina: «A cosa pensa una donna quando, assordata dalle voci di tutti, capisce all’improvviso di aver soffocato la propria?» In pochi come Matteo Bussola sanno raccontare, con tanta delicatezza e profondità, le contraddizioni dei rapporti umani. In pochi sanno cogliere con tale pudore il nostro desiderio e la nostra paura di essere felici. Una donna sola che in tarda età scopre l’amore. Una figlia che lotta per riuscire a perdonare sua madre. Una ragazza che invece non vuole figli, perché non sopporterebbe il loro dolore. Una vedova che scrive al marito. Una sedicenne che si innamora della sua amica del cuore. Un’anziana che confida alla badante un terribile segreto. Le eroine di questo libro non hanno nulla di eroico, sono persone comuni, potrebbero essere le nostre vicine di casa, le nostre colleghe, nostra sorella, nostra figlia, potremmo essere noi. Fragili e forti, docili e crudeli, inquiete e felici, amano e odiano quasi sempre con tutte sé stesse, perché considerano l’amore l’occasione decisiva. Cadono, come tutti, eppure resistono, come il rosmarino quando sfida il gelo dell’inverno che tenta di abbatterlo, e rinasce in primavera nonostante le cicatrici. Un romanzo in cui si intrecciano storie ordinarie ed eccezionali, che ci toccano, ci interrogano, ci commuovono. «Ho deciso di scrivere di donne perché non sono una donna. Perché ho la sensazione di conoscerle sempre poco, anche se vivo con quattro di loro. E perché è piú utile scrivere di ciò che vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già»


Chi è Matteo Bussola?

Matteo Bussola è nato a Verona nel 1971. Ha conseguito la laurea in architettura a Venezia ma poi ha preferito dedicarsi alla carriera di fumettista. Lavora con diverse case editrici di fumetti, italiane e straniere: con Eura Editoriale (oggi Aurea), Star Comics, con le case editrici francesi Soleil e Humanoides Associés. Nel 2011, insieme a Paola Barbato, crea il web-comic “Davvero”, poi pubblicato sotto il marchio Star Comics. Nel 2012 inizia a collaborare con Sergio Bonelli Editore, entrando a far parte dello staff di disegnatori della serie Adam Wild. Tiene una rubrica settimanale su “Robinson” dal titolo Storie alla finestra, e conduce con Federico Taddia un programma settimanale su Radio 24, I padrieterni, sul ruolo dei nuovi padri.
Vive a Verona con la compagna, tre figlie e due cani.
Il suo primo libro, Notti in bianco, baci a colazione è pubblicato da Einaudi (2016). Altri libri pubblicati con Einaudi sono: Sono Puri i loro sogni. Lettera a noi genitori sulla scuola (2017), La vita fino a te (2018) e L’invenzione di noi due (2020).

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Wishlist Giugno 2022 – i libri in uscita

Ok, oggi è il 3 giugno. Facciamocene una ragione. Il caldo è già scoppiato da un bel po’ nonostante il solstizio sia ancora abbastanza lontano.
Tra una sudata e un temporale si può fare una scappata in libreria a vedere cosa ci porta di buono questo mese.

Sonzogno, 7 Giugno

Quarta di copertina: Maestri, amanti, confidenti, compagni di viaggio, amici. I libri sono questo e tanto altro ancora: ci aiutano a conoscere, scoprire, evadere, sognare, creare legami, consolarci, porci domande e trovare risposte. Sono uno specchio, una chiave, una festa, una testimonianza, una passione e spesso un passatempo. Ed è per questo che Massimo Roscia, autore arguto e pungente, ha pensato di giocare con i libri e sui libri, sfidando gli amanti – veri o presunti – della lettura. Ai bibliofili incalliti propone un quaderno che si ispira ai manuali scolastici per le vacanze, con cento esercizi tra indovinelli, anagrammi, testi cifrati, sciarade, cruciverba e tante, tantissime domande, a difficoltà crescente, che spaziano dai grandi classici alla letteratura contemporanea, dal vecchio al nuovo mondo e oltre. E poi curiosità, aneddoti, enigmi misteriosi e altre chicche prelibate. Nessun premio in palio, nessun promosso o bocciato, solo un’occasione per saggiare le proprie conoscenze e mettersi in gioco, da soli o in compagnia di familiari e amici. Insomma, un modo originale, simpatico e intelligente per trascorrere qualche ora, tenere allenata la mente e, al tempo stesso, rinfrescare la memoria; un modo diverso per nutrirsi e divertirsi. Perché, proprio come disse Cicerone, i libri sono l’alimento della giovinezza e la gioia della vecchiaia. O fu Giovenale a dirlo?


La Nave di Teseo, 7 Giugno

Quarta di copertina: Woody Allen è tornato. Che scriva di attori falliti o mucche assassine, dell’origine del pollo del generale Tso o di quella del nodo Windsor, che descriva la vita sessuale delle celebrità o il talento di un cavallo pittore, ognuno di questi racconti è spiazzante, acuto e, soprattutto, spassoso. Tra galline annoiate, riunioni del Club degli Esploratori, la vita imprevedibile di Manhattan e il lusso di Hollywood, un libro che prosegue dopo quindici anni la straordinaria vena di narratore puro del regista premio Oscar. Zero Gravity dimostra tutta la serietà dell’irresistibile umorismo di Woody Allen. “Allen non ha perso un briciolo della sua abilità nel divertirci. In questi tempi, uno dei pochi rimedi affidabili alla cupezza e alla disperazione è l’umorismo. In tutte le sue varianti, da quelle più raffinate a quelle più scurrili, ci ricorda che nella vita non c’è solo l’orrore. Mai come ora, è importante far scendere in pista i clown. Allora, signore e signori, ecco a voi Woody Allen.”


Feltrinelli, 7 Giugno

Quarta di copertina: Jinbōchō, Tokyo. Il quartiere delle librerie e delle case editrici, paradiso dei lettori. Un angolo tranquillo e fuori dal tempo, a pochi passi dalla metropolitana e dai grandi palazzi moderni. File e file di vetrine stipate all’inverosimile di libri, nuovi o di seconda mano. Non tutti lo conoscono, più attratti da Ginza o dalle mille luci di Shibuya. Di sicuro Tatako – venticinquenne dalla vita piuttosto incolore – non lo frequenta assiduamente. Eppure è qui che si trova la libreria Morisaki, che appartiene alla sua famiglia da tre generazioni. Un negozio di appena otto tatami in un vecchio edificio di legno, con una stanza al piano superiore adibita a magazzino. È il regno di Satoru, l’eccentrico zio di Tatako. Entusiasta e un po’ squinternato, dedica la sua vita ai libri e alla Morisaki, soprattutto da quando la moglie lo ha lasciato. L’opposto di Tatako, che non esce di casa da quando l’uomo di cui era innamorata le ha detto di voler sposare un’altra. È Satoru a lanciarle un’ancora di salvezza, offrendole di trasferirsi al primo piano della libreria. Proprio lei che non è certo una forte lettrice, si trova di colpo a vivere in mezzo a torri pericolanti di libri e minacciosi clienti che continuano a farle domande e a citarle scrittori ignoti. Tra discussioni sempre più appassionate sulla letteratura moderna giapponese, un incontro in un caffè con un timido sconosciuto e rivelazioni sulla storia d’amore di Satoru, scoprirà pian piano un modo di comunicare e di relazionarsi che parte dai libri per arrivare al cuore. Un modo di vivere più intimo e autentico, senza paura del confronto e di lasciarsi andare.


Einaudi, 7 Giugno

Quarta di copertina: «Una mattina d’inverno come tante, in una città del Pacifico nordoccidentale. Dove, di preciso? Non te lo dirò. Chi sono? Non te lo dirò. Non di preciso. Ma chiamami pure Jane. Jane Smith, se ti viene comodo. Sono qui per mostrarti come finisce il mondo». Jeff VanderMeer dopo l’Area X ci conduce in un nuovo, misterioso territorio sull’orlo dell’apocalisse: il nostro presente. «Se mi stai leggendo fa’ conto che io sia già morta». Jane è un’analista specializzata in cybersecurity. Un giorno, nel suo caffè di fiducia, riceve una busta dal barista. Qualcuno l’ha pagato affinché gliela consegnasse. Dentro la busta ci sono una chiave, un indirizzo e un numero: 7. Jane si fa portare all’indirizzo, scoprendo che si tratta di un magazzino. Dentro il deposito numero 7 trova il primo indizio: una scatola con un colibrí imbalsamato di una varietà estinta da tempo e un biglietto con su scritto «Colibrí… Salamandra. Silvina». Jane è turbata: le salamandre rappresentano per lei un ricordo molto caro legato alle scorribande con suo fratello Ned, scomparso da ragazzo, e di quando insieme, lungo il fiume, andavano alla ricerca di questi animali. Jane è decisa a capire, anche a costo di scivolare tra le maglie soffocanti di una cospirazione mondiale. In un mondo sull’orlo del disfacimento, tra pandemie sconosciute, devastanti effetti dovuti ai cambiamenti climatici e un controllo impietoso della vita privata, Jane deve muoversi in fretta perché sente che non c’è più tempo, per lei, per Silvina, e per il pianeta. Con la sua scrittura ipnotica e avvolgente, Jeff VanderMeer sa usare come nessun altro oggi trame avventurose per raccontare il presente. Attraverso i temi che gli sono più cari – i cambiamenti climatici, l’Antropocene, il rapporto autodistruttivo con la natura – con Colibrí Salamandra VanderMeer firma ancora una volta un’invenzione narrativa visionaria e grandiosa.


Sperling & Kupfer, 7 Giugno

Quarta di copertina: «I sogni sono preziosi anche quando non li esaudisci. Sono i fili che sostengono l’esistenza.» Venticinque anni e il sogno nel cassetto di studiare effetti speciali per il cinema, Bianca è disposta a tutto pur di poter andare a Hollywood. È per questo che di notte diventa Noir e lavora al Crystal, un locale spicy di periferia. Ma presto arriva la svolta: le viene offerto il posto di assistente per la succursale italiana di un’azienda di skincare coreana, la Song Cosmetics. Bastano poche ore in ufficio per rendersi conto che il suo capo è un uomo contraddittorio, ostile e pieno di segreti. E se c’è una cosa di cui Bianca è convinta è che i segreti sono fatti per essere svelati.


Einaudi, 14 Giugno

Roma non ha piú un padrone, ognuno può prenderne un pezzo. Lei lo ha fatto. Era una ragazza di borgata come tante, con sogni nemmeno troppo grandi. Poi ha afferrato un’occasione, ed è diventata la Svedese.
Sharon, detta Sharo, poco piú di vent’anni, bionda, alta, magra, la faccia sempre imbronciata; non una bellezza classica, eppure attira gli uomini come il miele le mosche. Vive in periferia con la madre invalida e ha bruciato un bel po’ di lavoretti precari sempre per la stessa ragione: le mani lunghe dei capi. Poi una misteriosa consegna portata a termine per conto del fidanzato, un piccolo balordo, cambia la sua esistenza. Con la protezione di un annoiato aristocratico, Sharo inizia la sua irresistibile ascesa criminale. Ma la mala che conta, quella che controlla il mercato della droga, si accorge di lei e comincia a tenerla d’occhio, a guardarla con rispetto, con timore, con odio. Lí, in quell’ambiente, nella zona oscura della città, nessuno la chiama piú con il suo nome. Per tutti è la Svedese.


Sperling & Kupfer, 21 Giugno

Quarta di copertina: Dottoranda in Biologia, Olive Smith crede nella scienza, non nell’amore. Non le è mai importato granché di avere una relazione e di sicuro non le importa di Jeremy, un ragazzo con cui è uscita un paio di volte in tutto. Si dà il caso, però, che lui piaccia da morire alla sua amica Anh, ed è proprio per convincere quest’ultima che Jeremy appartiene al passato che Olive una sera bacia il primo ragazzo incontrato in laboratorio, fingendo che sia il suo fidanzato. Costui, però, si rivela essere Adam Carlsen, giovanissimo professore sexy, noto per comportarsi sempre da tiranno con tutti. Per questo Olive rimane a bocca aperta quando lui accetta di reggerle il gioco con l’amica, rivelandosi una persona affascinante e gentile. All’improvviso, un appuntamento finto dopo l’altro, il mondo di Olive viene stravolto, tanto che è costretta a mettere il suo cuore sotto un microscopio e ad analizzare i suoi sentimenti per Adam. Riuscirà a comprendere che il teorema dell’amore non segue alcuna dimostrazione?