Ha imparato come non arrendersi e come si reagisce di fronte a una situazione difficile, senza perdersi d’animo. Che quando ti scarabocchiano il foglio e sei costretto a ripartire da zero, non è mica sempre un male. Che certe volte, quando ti sembra che la vita ti stia rovinando i piani, magari è semplicemente perché ha in serbo qualcosa di meglio.
Ma quel meglio dipende sempre da te.
(Notti in bianco, baci a colazione)
Matteo Bussola è uno degli scrittori, illustratori e fumettisti italiani più amati degli ultimi anni. È anche un conduttore radiofonico. Collabora infatti da anni con Radio 24 dove conduce programmi che esplorano i sentimenti e le relazioni umane.
Da settembre 2021 fino a giugno 2022, insieme a Federico Taddia, ha condotto Next Generation dove raccontano la Generazione Z: giovani talenti e futuri leader che, tra innovazione e creatività, cambieranno l’Italia domani.
Da settembre 2017 a luglio 2022 Taddia e Bussola hanno la trasmissione radiofonica I Padrieterni dove, come padri opposti, confrontano le proprie esperienze tra ironia e riflessione per offrire spunti su una paternità significativa.
Da settembre 2022 e tutt’ora in corso conduce, sempre su Radio 24 e sempre con Federico Taddia, la trasmissione radiofonica Non mi capisci, dove attraverso icone moderne (Inflencer, Youtuber, Gamer, etc…) viene data voce a giovani per spiegare il loro mondo ai genitori, senza filtri né giudizi.

Che si tratti di un fumetto, di un romanzo o di un microfono radiofonico, il filo conduttore dell’opera di Matteo Bussola rimane l’esplorazione dell’animo umano. La sua missione sembra essere quella di abbattere i muri dell’incomunicabilità, fornendo strumenti per comprendere meglio se stessi e le persone che amiamo.
Molti lo conoscono per essere un’illustratore e fumettista (con collaborazioni prestigiose, tra cui quella con Sergio Bonelli Editore su testate iconiche come Dylan Dog), ma nel 2016 Matteo Bussola è riuscito a conquistare anche il pubblico della narrativa con il suo primo romanzo Notti in bianco, baci a colazione, diventato un bestseller e successivamente, nel 2021, è uscito nella sale l’adattamento cinematografico.
Ci sono persone che passano la maggior parte della vita ad aspettare. Aspettano l’amore giusto, il momento adatto, il mantenimento di una promessa, la conclusione di una sofferenza, la rimarginazione di una ferita. Attendono qualcuno che finalmente le veda.
Poi un giorno, senza preavviso, si alzano in piedi tra la folla e decidono che è ora.
(Il tempo di tornare a casa)
Elogiato per il suo sguardo empatico sulle relazioni, Bussola ha scalato le classifiche raccontando con garbo la bellezza delle nostre imperfezioni. La sua forza sta nel saper tradurre la semplicità della vita di tutti i giorni in un’indagine profonda e poetica sulla condizione umana e sul senso dell’essere genitori.
Matteo Bussola è perfetto se cerchi storie che coccolano senza essere banali. Il suo è un “realismo magico del quotidiano”: prende un caffè in cucina o fa un viaggio in treno. La sua capacità di trasportare sulla carta azioni così semplici, trasformandole in momenti di profonda introspezione, è davvero magico.
Questi libri sono i romanzi “per adulti”, spesso composti da brevi capitoli che si intrecciano come per magia.
Notti in bianco, baci a colazione (2016)
Il libro d’esordio che lo ha reso celebre. Racconta la quotidianità di un padre alle prese con tre figlie piccole, tra dialoghi surreali e riflessioni sulla cura.
Una delle cose che impari quando diventi padre, una specie d’illuminazione che parte dal primo giorno e poi metti a fuoco meglio negli anni, è che non è vera quella storia che raccogli quel che semini. Seminare non serve a nulla se non predisponi anche un impianto di irrigazione, tieni lontani i parassiti, levi le erbacce, metti dei sostegni fino a quando le piante non saranno abbastanza forti per reggersi da sole. Se non sei lì a tirarle su quando il vento le ha piegate a terra.
Vale per qualunque tipo di amore, ma io l’ho capito davvero solo così.
Non si raccoglie quel che si semina e basta, non è vero niente. Raccogliamo solo ciò di cui ci prendiamo cura, sempre.
Una raccolta di storie sull’amore in tutte le sue forme: quello che resta, quello che passa e quello che ci cambia per sempre.
L’amore non passa nella vita una volta sola, per nostra fortuna. Quel che non torna è la prima opportunità di avere coraggio, l’occasione decisiva di restare, quella di dirsi per la prima volta: due. Può accadere che quella scelta arrivi troppo presto, oppure troppo tardi, ma se la riconosci devi decidere subito cosa farne, perché la vita non aspetta i tuoi ritorni.
L’invenzione di noi due (2020)
Un romanzo potente che racconta di un uomo che, per salvare il suo matrimonio, inizia a scrivere alla moglie fingendosi un altro, riscoprendo così la donna di cui si era innamorato.
Pare che la bellezza di una perla sia la risposta organica a un dolore. La perla cresce attorno alla ferita che un singolo granello di sabbia, penetrando nella conchiglia, provoca all’ostrica. È la risposta a un elemento imprevisto che riesce ad attraversare le sue difese.
L’amore non è diverso: è la reazione a qualcuno che è riuscito a superare tutti i nostri muri. La risposta accogliente a una potenziale minaccia che ha valicato il confine. L’accettazione di un rischio. Quella minaccia potrà non manifestarsi mai come tale, oppure dichiararsi quando meno te lo aspetti.
Il tempo di tornare a casa (2021)
Ambientato in una stazione ferroviaria, raccoglie le storie di persone di passaggio, ognuna con un carico di rimpianti o speranze.
Io credo che le storie servano a scaldarci quando il vento è troppo freddo, a farci sentire meno soli, a sapere che tutti, a prescindere dal treno, condividiamo lo stesso viaggio. Servono a permetterci di incrociare sguardi diversi dal nostro. Occhi consumati dalla paura, corrosi dall’ansia, stremati dalla fretta, illuminati dal fuoco di una nascente possibilità. A veder sfilare passi rapidi e altri più lenti, alcuni indecisi e altri più convinti, vengono in una danza in cui ciascuno cerca la propria misura.
Ognuno di quei passi è già una storia.
Il rosmarino non capisce l’inverno (2022)
Un omaggio alla resilienza femminile attraverso le storie di diverse donne che cadono, soffrono, ma trovano sempre il modo di resistere.
A cosa pensa una donna quando non viene ritenuta all’altezza, quando le dicono che è troppo o troppo poco, quando viene ferita, tradita, umiliata, derisa, quando si ammala e il mondo la ignora e nessuno la sente? Quando è triste o felice o arrabbiata o risoluta o crudele? Quando fin da piccola viene educata alla colpa, alla vergogna, a essere soppesata da occhi estranei, quasi che il suo corpo e la sua vita non fossero mai davvero suoi, ma sempre anche di qualcun altro? Quando si deve giustificare per la voglia di fare sesso o per quella di non volerlo fare? Quando deve soddisfare le aspettative, aderire a immaginari, quando è troppo magra o troppo grassa o troppo giovane o troppo vecchia o troppo ignorata o troppo guardata e però mai, mai davvero vista? fissità dei giorni? A cosa pensa una donna quando, assortita dalle voci di tutti, capisce all’improvviso di avere soffocato la propria? Di non poter mai davvero prestata ascolto?
Un posto buono in cui fermarsi (2023)
Speculare al precedente, questo libro esplora le fragilità maschili e la paura di non essere all’altezza delle aspettative sociali.
A me non importa se non mi riconosce, se i suoi occhi sembrano di vetro, come se la luce si fosse spesa, o se a volte mi pare di smarrire il senso e non resta che la fatica. Perché, sì, ho scoperto che si può abitare un amore anche da soli, in attesa di pochi, fugaci e imprevedibili bagliori. E quando anche gli ultimi cesseranno, resteranno i miei ricordi. Basteranno per entrambi.
La neve in fondo al mare (2024)
Un libro toccante sul rapporto tra genitori e figli adolescenti che affrontano disturbi alimentari o sofferenze psicologiche.
Per un genitore però è spesso vero il contrario: è la colpa a essere una maschera per il destino. La usiamo per ricondurre l’accaduto a una ragione. La colpa è una consolazione ci permette di allontanare l’idea spaventosa che le cose siano proprio ciò che sembrano, ci consente di credere a una causa scatenante a una responsabilità specifica, al fatto che avremmo potuto fare una differenza nelle vite di chi amiamo, se solo.
La luce degli incendi a dicembre (2025)
L’ultimo romanzo per Einaudi. Racconta l’incontro su un treno tra Margherita e Marcello, due adulti feriti dalla vita che scoprono, nel breve spazio di un viaggio, la possibilità di un nuovo inizio.
Sorseggiarono il caffè, l’uno davanti all’altra, fra le macerie della vita passata di lui e i frammenti di quella presente di lei, agitati da una dolce eccitazione per quel supplemento di vita cui sentivano di avere diritto, da una feroce nostalgia per una vita che non c’era mai stata.
In queste opere, Bussola affronta i temi dell’identità, degli stereotipi di genere e della scoperta di sé con un linguaggio adatto ai più giovani (ma amato anche dagli adulti).
La storia di una bambina che ama il blu e il calcio, sfidando l’idea che esistano “cose da maschi” e “cose da femmine”.
Chi piange non è mai debole, Viola. Anzi, spesso è più forte rispetto a chi non lo fa…perché non puoi essere veramente forte se non sai essere fragile.



Mezzamela. La bellezza di amarsi alla pari (2023)
Un racconto sull’educazione sentimentale e sulla bellezza di amarsi alla pari, senza possesso. Una fotografia dell’adolescenza e di tutti i suoi cambiamenti. Con protagonista Viola del romanzo ‘Viola e il blu‘
Forse quando ti accorgi che ti piace qualcuno un po’ ti spaventi.
Forse l’amore ci fa sempre un po’ paura, penso…
Mi sento come se Marco fosse diventato all’improvviso una bella mela succosa e io, invece, fossi ancora tipo a metà. Una mezzamela.
Il talento della rondine (2025)
Finalista al Premio Campiello Junior, narra di Brando ed Ettore, due ragazzi legati dalla danza e dal disegno, che si interrogano su cosa sia davvero il talento e se valga la pena inseguire i sogni degli altri.
Il problema non è perdere, è semmai perdersi, è annegare in una versione di te che non ti calza, in un mondo che non ti crede, nel rimpianto di qualcosa di sottratto prima ancora di, ecco l’inganno più feroce, scegliere l’impostura solo per essere amati, solo perché ci hanno convinto che vincere significati essere al sicuro, evitare la siccità e le burrasche.
Bussola nasce come illustratore, non dimentichiamolo.
Recentemente ha unito la scrittura alla sua passione per i fumetti, scrivendo in collaborazione con Emilio Pilliu, sempre per Einaudi Stile Libero, Zeroventi una serie manga che esplora l’adolescenza e i primi amori, suddivisa in tre volumi, iniziata nel 2023 e conclusa nel 2025.
Zero virgola venti secondi. È questo il tempo che, secondo la scienza, impieghiamo per innamorarci di qualcuno.



























































