Titolo: La distrazione di Dio
Autore: Alessio Cuffaro
Casa editrice: Autori Riuniti, edizione ©2016
Pagine: 256 pagine
Prezzo: € 15.00
Valutazione: ✓✐✐✐✐✐
Trama: Morire e risvegliarsi altrove, in un altro corpo. Questo succede improvvisamente a Francesco Cassini, stimato ingegnere nella Torino di fine Ottocento. Che cosa è successo? Come è stato possibile? Chi crederà alla sua storia? La legge universale che regola il destino di ogni individuo pare essere saltata: Francesco è vittima di una distrazione di Dio. Ai dubbi e alle difficoltà del trovarsi estranei a se stessi, con un altro corpo da abitare, si alternano però anche le avventure e le possibilità che il protagonista del libro si troverà a vivere, innescando una serie di vicende drammatiche, ironiche e struggenti che attraverseranno l’intero secolo. Un romanzo che esplora territori narrativi inediti e che trasforma la nostra idea di identità, di corpo, di destino.
Recensione:
Per la seconda volta mi trovo a recensire un libro edito da Autori Riuniti e di nuovo sono rimasta piacevolmente colpita. Cinque meritatissime matitine per Cuffaro e il suo romanzo “la distrazione di Dio”, Francesco Cassini è il protagonista insieme ad un carosello di personaggi magistralmente costruiti dall’autore per accompagnarci durante il lungo viaggio di Francesco attraverso i secoli, le vite, le persone, i figli.
Mi ha ricordato, forse perché è stata una delle letture di quest’anno, “Replay” di Ken Grimwood e sicuramente ci sono echi di altre storie più o meno simili che rimbalzano all’interno del cranio: l’impossibilità di andarsene, una sorta di immortalità erronea, non gradita e drammatica che permette, però, di sondare l’animo, la psiche umana e recepirne le reazioni e le possibilità.
Ho apprezzato il tono, tutto sommato leggero considerato il tema, che conduce durante la lettura rendendo la storia, lunga oltre un secolo, fluida e il romanzo scorrevole.
Sono protagoniste, nemmeno tanto secondarie, anche le città in cui Francesco vive le sue vite: Torino l’origine, Parigi l’amore, Londra la matura, New York la saggezza e l’abbandono.
Francesco Cassini lascia indietro la sua famiglia, volente o no. Diventa più cinico e distaccato man mano che la vecchiaia tramuta in maturità e consapevolezza gli afflati giovanili. Cassini ricorda tutto delle sue vite, una condanna o un onore? Ai lettori l’ardua sentenza.
Un esordio letterario di tutto rispetto per un autore da tenere d’occhio insieme all’intera produzione degli Autori Riuniti. Ringrazio Elisa dell’ufficio stampa per la sua gentilezza e Alessio Cuffaro per i suoi post su Facebook che alzano drasticamente il livello della mia esperienza sul suddetto social.
Attendendo il prossimo romanzo, attualmente in lavorazione, mi diletto con le nuove uscite della casa editrice: “Il Perturbante” di Giuseppe Imbrogno (Finalista e menzione speciale della giuria al Premio Calvino 2016) e “Quello che non sono mi assomiglia” di Gianluca Giraudo.
© Bianca Casale
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