Titolo: Replay: una vita senza fine – Un’altra occasione per vivere [Replay]
Autore: Ken Grimwood
Casa Editrice: Fanucci, 2007 – Sperling & Kupfer , 1996
Pagine: 325 pagine
Prezzo: €15,00
Valutazione: ✓✐✐✐✐✐.
Trama: Che cosa accadrebbe se fosse possibile rivivere la propria vita all’infinito? Jeff Winston, quarantatré anni, intrappolato in un matrimonio insoddisfacente e in un lavoro noioso, muore nel 1988 per risvegliarsi nel suo passato, diciottenne, nella sua stanza della Emory University. Tutto è come l’ha vissuto… ma con una sola, cruciale differenza, lui sa già cosa gli riserva il futuro: conosce i risultati degli eventi sportivi, l’andamento della borsa e gli eventi storici che segneranno l’umanità in quegli anni. Jeff può scegliere di cambiare tutto della propria esistenza: amore, figli, lavoro, guadagni, quello che vuole. Ma in nessun modo riesce a comprendere per quale motivo sia proprio lui destinato a rivivere di continuo la sua vita… Quante volte dovrà continuare ad avere – e poi, inesorabilmente, a perdere – tutto ciò che ama?
Recensione:
Questo romanzo, vincitore del World Fantasy Award nel 1988, è come un mandala, come un infinito cerchio della vita. Ed è splendido, fin dalla prima “replica”, come vengono chiamate le reiterazioni della vita del protagonista, non si riesce a staccare il muso dal libro.
Ed è inoltre, un viaggio nel tempo dentro ad una storia di viaggi nel tempo. Sì, perché il ciclo della replica inizia nel 1963 e finisce nel 1988, con tutti gli avvenimenti del periodo. Con la nascita dei computer, con la morte di Kennedy, con l’ascesa di Steven Spielberg e i grandi interrogativi che incominciavano a nascere, la questione mediorientale, l’inquinamento e la libertà di parola.
Insomma, un romanzo di genere fantastico. Non credete? Sì, è anche quello.
In fondo, però, tutto il romanzo ruota sul senso della vita, su quello che conta veramente, sull’amore come tramite per la vera trascendenza. Parla di solitudine, di alienazione, di segregazione e di sentimenti negati.
Parla di rapporti che prescindono il tempo e lo spazio, parla di trovarsi e lasciarsi, prendere quello che si può e lasciare andare il nostro io di ieri.
Perché ogni cosa esistente è impermanente, anche per chi ripete.
Il romanzo venne edito in Italia una prima volta da Sperling & Kupfer nel 1996 con il titolo “un’altra occasione per vivere” e poi riedito da Fanucci nel 2007 con il titolo “Replay: una vita senza fine”, il suo autore, perché il destino è infimo e beffardo, è morto, nel 2003, di attacco cardiaco proprio come il suo stesso protagonista.
© Bianca Casale
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