Per nostra grande gioia torna in libreria Matt Haig con un nuovo saggio. Segnatevi la data del 13 Ottobre 2021 perché noi correremo in libreria e lo compreremo sicuramente.
Con questo libro Haig prosegue la riflessione sulla salute mentale cominciata con Ragioni per continuare a vivere e proseguita con Vita su un pianeta nervoso. Come confida nell’introduzione, scrivere lo aiuta a mettere le cose in prospettiva, a vederle da un’angolazione diversa o semplicemente a «sfogarsi». È il primo dei molti consigli che dà ai suoi lettori – ricercare sempre la bellezza, anche quando certi stati d’animo non permettono di apprezzarla fino in fondo, perché tiene per mano la speranza; concedersi di non puntare sempre alla perfezione, perché non è di questo mondo; e sono consigli sinceri e spassionati, maturati con l’esperienza personale. Il lettore non deve aspettarsi la panacea, inesistenti soluzioni universalmente applicabili. Le parole – scritte, lette, ascoltate, pensate – diventano strumento di conforto, un modo per avvicinarsi agli altri e anche a se stessi, per conoscersi meglio e trovare il proprio modo personale di stare meglio. Parole di conforto è un libro da leggere e rileggere.
Oggi entriamo virtualmente all’interno della libreria Ca’Libro di Torino e ci facciamo consigliare qualche bel libro da mettere sotto l’albero, quello degli altri e anche sotto il nostro. Ché Babbo Natale ultimamente è sempre tirchio in fatto di libri da regalare.
Ca’ Libro è una libreria indipendente che si trova in Via Santa Giulia 40/A e quanto pare non è solo una libreria ma molto di più! Per ora limitiamoci ai libri.
Abbiamo chiesto di consigliarvi – e consigliarci – alcuni libri e loro ci hanno gentilmente mandato questo elenco! Scopritelo con noi!
Romanzi:
Blu Atlantide, 2020 Prezzo: € 18,00
Tiffany McDaniel, L’estate che sciolse ogni cosa Ci sono estati che ti entrano sotto la pelle come ricordi eterni. Per il giovane Fielding Bliss quell’estate è il 1984, l’estate che cambierà per sempre la sua esistenza e quella di tutti gli abitanti di Breathed, Ohio. Qui, in una giornata dal caldo torrido, il diavolo arriva rispondendo all’invito pubblicato sul giornale locale da Autopsy Bliss, integerrimo avvocato convinto di saper distinguere il bene dal male, e padre di Fielding. Nessuno in paese si sarebbe mai aspettato che Satana avrebbe risposto. E tantomeno che si sarebbe palesato come un tredicenne dalla pelle nera e dalle iridi verdi come foglie, eppure quel ragazzo uscito dal nulla sostiene davvero di essere il diavolo. A incontrarlo per primo è Fielding, che lo porta con sé a casa. I suoi genitori subito pensano che il giovane, che sceglierà di farsi chiamare Sal, sia scappato dalla propria famiglia, eppure le ricerche non portano a nulla, e in lui sembra esserci veramente qualcosa di impenetrabile e misterioso. Qualcosa che gli abitanti di Breathed non capiscono e li farà persuadere che quel ragazzo dalle lunghe cicatrici sulle spalle sia realmente quello che dice di essere: il diavolo. Intanto, un’afa incredibile scioglie i gelati e i pensieri e confonde i rapporti e le certezze, il senso del bene e del male, dell’amore e della sofferenza, della fiducia reciproca e della paura. Lirico, struggente, sorprendente e davvero unico nel panorama contemporaneo, L’estate che sciolse ogni cosa è un romanzo di una bellezza folgorante che segna l’esordio di una nuova, grande voce letteraria.
Blu Atlantide, 2020 Prezzo: € 20,00
Margherita Loy, La dinastia dei dolori La bella e ingenua Emma, quando nella Roma degli anni Venti coglie l’occasione di rivoluzionare la propria vita e accetta di sposare l’integerrimo e benestante Ingegner Garnieri, non immagina che il prezzo da pagare sarà altissimo; il compromesso a cui si piega ricadrà infatti sulla sua discendenza femminile. L’esistenza agiata, apparentemente serena di Emma, si chiuderà senza scandali, ma quel ribollire sotterraneo di emozioni non si è perso. Riaffiorerà, come un fiume carsico, nella vita di sua nipote Maria: mentre, in un settembre degli anni Novanta, culla la sua neonata, improvvisamente una paura indicibile la paralizza. Inutilmente Maria cerca nel ricordo, nelle parole del diario che tiene in quei giorni di oscurità e terrore, una traccia che le permetta di uscire dal labirinto. A distanza di oltre venti anni, sarà Rita, la figlia di Maria, che riuscirà a riannodare i fili che il Tempo ha sfilacciato; ogni segreto così finalmente troverà la sua luce e la dinastia dei dolori potrà sciogliersi. Secondo, intenso romanzo di Margherita Loy, La dinastia dei dolori disegna un destino tutto femminile che, come un ponte ideale tra epoche e luoghi diversi, lega le diverse generazioni nel segno di madre e figlia.
Di questo romanzo partirà oggi il primo gruppo di lettura della libreria!
Ragazzi:
L’Ippocampo Ragazzi, 2020 Prezzo: € 29,90
Hans Christian Andersen, La sirenetta e altre fiabe Personaggi tanto amati come la Sirenetta prendono vita in questa edizione delle fiabe classiche di Hans Christian Andersen, arricchita da disegni ed elementi interattivi ad opera di MinaLima. Quasi due secoli dopo la loro prima pubblicazione nel 1837, le favole senza tempo di Andersen continuano a nutrire la fantasia delle giovani menti. Questa edizione riunisce tredici tra le più belle storie dello scrittore danese tra cui: La sirenetta, Mignolina, La regina della neve, La principessa sul pisello, Il brutto anatroccolo e I vestiti nuovi dell’imperatore. Raffinati elementi interattivi trasformano la lettura in esperienza estetica: un carosello con sirene danzanti, un anatroccolo che si trasforma in cigno, l’odissea del soldatino di piombo… Età di lettura: da 7 anni.
Saggi:
Marsilio, 2020 Prezzo: € 20,00
Merlin Sheldrake, L’ordine nascosto Un viaggio tra gli organismi più misteriosi del pianeta: combinando storia della scienza e nature writing, Sheldrake ci porta tra gli sciamani dell’Amazzonia e i cercatori di tartufi in Piemonte, spaziando dai cibi fermentati alle reti sotterranee attraverso cui gli alberi si scambiano informazioni.
«I funghi sono ovunque, ma è facile non notarli. Sono dentro e fuori di noi. Anche mentre leggete questo libro, stanno modificando il flusso della vita, come fanno da milioni di anni.» La storia della Terra ci parla di forme di collaborazione e di legami che risalgono a molto tempo prima della comparsa dell’uomo e si svolgono in una dimensione misteriosa e infinitamente piccola, popolata di spore, miceli, ife, ma anche di batteri e virus. Perché sono nate queste relazioni? Come comunicano piante e funghi? Che cosa possiamo imparare da questi organismi capaci di cooperare creando una rete ma anche di manipolare il comportamento degli animali, di influenzare intere società e di sopravvivere nello spazio, di superare ostacoli e risolvere problemi pur essendo privi di qualcosa che somigli a un cervello? Tutto dipende dal punto di vista che adottiamo, ma certamente dopo questa strabiliante avventura alla scoperta di una vita creativa quanto invisibile, nessuno dei concetti che credevamo assodati ci apparirà più tale: l’evoluzione, gli ecosistemi, l’individuo, l’intelligenza, la vita stessa. Mettendo in discussione le nostre certezze, l’autore ci conduce allo stesso tempo sulle strade dell’immaginazione per progettare un futuro sostenibile in cui, grazie per esempio alla capacità dei funghi di digerire plastica e pesticidi, tecnologie prima impensabili permetteranno di rivoluzionare settori quali la bonifica ambientale e l’edilizia. Nella sapiente fusione di scienza, psichedelia e capacità narrativa, Sheldrake compone un appassionante affresco di un regno della natura spettacolare e troppo a lungo trascurato.
Illustrati:
L’Ippocampo, 2020 Prezzo: € 16,90
Jüne Plã, Club Godo Come una ventata d’aria fresca, ecco Jüne Plã, dell’account Instragram Jouissance Club, che con il suo manuale di educazione sessuale accompagna alla scoperta di un piacere accessibile a tutti, donne, uomini, gender queer, etero, gay. La sua idea è quella di mettere da parte la penetrazione per concentrarsi sull’infinità di altri modi disinibiti, gioiosi e amorevoli con cui è possibile darsi e dare piacere. Ricco di sobrie ed eleganti illustrazioni, questo libro è una vera e propria mappa delle zone erogene ma anche una galleria di tecniche per raggiungere l’orgasmo. Jüne Plã è marsigliese e lavora nel campo dei videogiochi come character designer; ama il sesso ma a un certo punto ha iniziato a trovarlo noioso. Come rimediare? Ha cominciato a fare dei bozzetti per spiegare ai suoi partner che nella vita esiste molto più della semplice penetrazione. In uno slancio di estrema audacia, ha deciso di condividere su Instagram le sue scoperte illustrate che, con sua grande sorpresa, hanno riscosso un incredibile successo. In meno di due anni, Jouissance Club ha raggiunto i 600.000 follower. Il che le ha fatto pensare che forse non era l’unica ad annoiarsi…
I social della libreria: Facebook, Instagram e soprattutto il link di Bookdealer per poter acquistare i libri da loro e aiutarli in questo momento particolarmente difficile.
Casa Editrice: Guanda Prezzo: € 18 Pagine: 320 pagine, brossura Data di uscita: 26 agosto 2019 Valutazione: ✓✐✐✐✐ ✐ Quarta di copertina: Qualcuno si ostina a liquidare i cambiamenti climatici come fake news, ma la gran parte di noi è ben consapevole che se non modifichiamo radicalmente le nostre abitudini l’umanità andrà incontro al rischio dell’estinzione di massa. Lo sappiamo, eppure non riusciamo a crederci. E di conseguenza non riusciamo ad agire. Il problema è che l’emergenza ambientale non è una storia facile da raccontare e, soprattutto, non è una buona storia: non spaventa, non affascina, non coinvolge abbastanza da indurci a cambiare la nostra vita. Per questo rimaniamo indifferenti, o paralizzati: la stessa reazione che suscitò Jan Karski, il «testimone inascoltato», quando cercò di svelare l’orrore dell’Olocausto e non fu creduto. In tempo di guerra, veniva chiesto ai cittadini di contribuire allo sforzo bellico: ma qual è il confine tra rinuncia e sacrificio, quando in gioco c’è la nostra sopravvivenza, o la sopravvivenza dei nostri figli? E quali sono le rinunce necessarie, adesso, per salvare un mondo ormai trasformato in una immensa fattoria a cielo aperto? Nel suo nuovo libro, Jonathan Safran Foer mette in campo tutte le sue risorse di scrittore per raccontare, con straordinario impatto emotivo, la crisi climatica che è anche «crisi della nostra capacità di credere», mescolando in modo originalissimo storie di famiglia, ricordi personali, episodi biblici, dati scientifici rigorosi e suggestioni futuristiche. Un libro unico, che parte dalla volontà di «convincere degli sconosciuti a fare qualcosa» e termina con un messaggio rivolto ai figli, ai quali ciascun genitore – non solo a parole, ma con le proprie scelte – spera di riuscire a insegnare «la differenza tra correre verso la morte, correre per sfuggire alla morte e correre verso la vita».
Recensione a cura di Bianca Casale
Jonathan Safran Foer per me è un autore magico, amo il suo modo di scrivere, la delicatezza con cui ti tira un pugno diretto sul muso con la stessa dolcezza con cui carezzerebbe un bimbo. Perché è questo che fa, ti prende a pugni ma tu ne vorresti ancora. Arriva dritto dritto al cuore.
Bene, questo libro non è differente, nonostante non sia un romanzo, ma un saggio ben argomentato. Si tratta di un lavoro importante, necessario e di cui Foer sentiva il bisogno. Lo si legge tra le righe, quel bisogno. Prendiamone qualcuna, di riga:
A ogni ispirazione, assorbivo la storia della vita e della morte sulla Terra. Questo pensiero mi offriva una veduta aerea della storia: un’ampia rete fatta di un unico filo. Quando Neil Armstrong posò lo stivale sulla superficie lunare e disse: «un piccolo passo per l’uomo…» espirò attraverso la sua visiera in policarbonato, in un mondo senza suono, molecole di Archimede che gridava «Eureka!» correndo nudo per le strade dell’antica Siracusa, dopo avere scoperto che l’acqua fuoriuscita dalla vasca da bagno mentre si immergeva equivaleva al peso del suo corpo.
Tra le prime pagine eccolo subito pronto a metterti alle corde. Lo sapevi che ‘nulla si crea e nulla si distrugge’ ma non l’avevi mai letto messo giù in questi termini.
Continua poco dopo:
La parola «emergenza» deriva dal latino emergĕre, che significa «comparire, portare alla luce». […] La parola «apocalisse» deriva dal greco apokalyptein, che significa «svelare, manifestare». La parola «crisi» deriva dal greco krisis, che significa «scelta, decisione». Nella nostra lingua, quindi, è inscritta l’idea che i disastri tendono a esporre quello che in precedenza era nascosto. Mentre la crisi del pianeta si dispiega in una seria di emergenze, le nostre decisioni riveleranno chi siamo.
Le nostre decisioni riveleranno chi siamo. Tiè. Primo colpo, un bel diretto al volto.
Nel corso del tempo, le mie motivazioni sono cambiate – perché sono cambiate le informazioni a mia disposizione ma, soprattutto, perché è cambiata la mia vita. Come credo valga per la maggior parte delle persone, crescere ha fatto proliferare le mie identità. Il tempo stempera le dicotomie etiche e favorisce un maggiore apprezzamento di quella che potremmo definire la confusione della vita.
La confusione della vita. Cambia tutto intorno a te o sei tu che cambi? Di sicuro il proliferare delle identità rende benissimo l’idea.
Poi l’autore ci getta addosso qualche pagina di dati, breve e concisa, cose che sai o immagini, dati scientifici e considerazioni su questi. Fantasticamente organizzate sono perfette per essere un approccio anche didattico a quello che sta accadendo e a quello che possiamo fare nel nostro piccolo.
Per esempio:
Cambiare il nostro modo di mangiare non sarà sufficiente di per sé a salvare il pianeta, ma non possiamo salvare il pianeta senza cambiare il nostro modo di mangiare. […] Le quattro cose di maggiore impatto che un individuo può fare per contrastare il mutamento climatico sono: avere un’alimentazione a base vegetale, evitare di viaggiare in aereo, vivere senza macchina e fare meno figli.
stralcio da ‘Non tutte le azioni sono uguali’ pagina 111
Dopodiché ingaggia un dialogo con se stesso, un balletto in bilico con l’assurdo che accompagna tutti noi. Lo fa da maestro quale è. Dall’Olocausto all’Antropocene passando dentro di sé. Forse la parte del libro che ho amato di più ma che non esisterebbe, non si sosterrebbe senza tutto il resto del volume.
E dobbiamo renderci conto che il cambiamento è inevitabile. Possiamo scegliere di fare dei cambiamenti oppure possiamo subire altri cambiamenti – migrazioni di massa, malattie, conflitti armati, una qualità della vita nettamente inferiore –, ma non c’è futuro senza cambiamenti. Il lusso di scegliere quali cambiamenti preferiamo ha una data di scadenza.
Qualche pagina ancora e Foer ritorna a parlare con gli altri, con te, abbandona il dialogo a due e attacca ancora. Uppercut.
Nessuno se non noi distruggerà la Terra e nessuno se non noi la salverà. Le condizioni più disperate possono innescare le azioni più cariche di speranza. Abbiamo trovato il modo di riportare la vita sulla Terra dopo un collasso totale, perché abbiamo trovato il modo di provocare un collasso totale della vita sulla Terra. Noi siamo il Diluvio e noi siamo l’Arca. […] esistono sistemi potenti – il capitalismo, l’allevamento industriale, il comparto dei combustibili fossili – che sono difficili da smantellare. Nessun singolo automobilista è in grado di provocare un ingorgo. Ma un ingorgo non può verificarsi senza i singoli automobilisti. Siamo bloccati nel traffico perché il traffico siamo noi. Il modo in cui viviamo le nostre vite, le azioni che facciamo e non facciamo, possono alimentare i problemi sistemici ma posso anche cambiarli […]
E prima di volgere al termine continua a menar colpi come un pugile di carriera:
Tanto le azioni macro quante quelle micro hanno un potere […] è immorale liquidare l’una o l’altra e proclamare che siccome non si può ottenere il massimo non si deve tentare di arrivare al minimo. Sì, servono cambiamenti strutturali, serve una transizione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili a livello globale. Serve imporre qualcosa di simile a una carbon tax, introdurre l’obbligo di indicare sulle etichette l’impatto ambientale dei prodotti, sostituire la plastica con soluzioni sostenibili, costruire città a misura di pedone. Servono strutture che ci spingano verso scelte che già vogliamo fare. Serve affrontare in modo etico il rapporto tra l’Occidente e il Sud del mondo. Potrebbe persino servire una rivoluzione politica. Questi cambiamenti esigono passaggi che gli individui non sono in grado di attuare da soli. Ma a parte il fatto che le rivoluzioni collettive sono fatte dagli individui, guidate da individui e rafforzate da migliaia di rivoluzioni individuali, non avremo nessuna possibilità di raggiungere l’obbiettivo di contenere la distruzione ambientale se gli individui non prenderanno l’individualissima decisione di mangiare in modo diverso. È senza dubbio vero che la decisione di un singolo di passare a un’alimentazione a base vegetale non cambierà il mondo, ma è altrettanto vero che la somma di milioni di decisioni analoghe lo cambierà.
Tieni presente che Foer teorizza non un passaggio ad alimentazione vegetale tout court bensì una riduzione della presenza di prodotti di origine animale nei menù giornalieri alla sola cena. Sostiene anche che:
[…] le scelte alimentari sono contagi sociali, influenzano sempre le persone che ci circondano: i supermercati tracciano ogni prodotto venduto, i ristoranti adeguano i loro menu alla domanda, i servizi di ristorazione guardano cosa viene buttano e noi ordiniamo «quello che ha preso lei». Mangiamo come famiglie, comunità, nazione e sempre più come pianeta. Le scelte di consumo individuali possono attivare una « complessa dinamica ricorsiva» – un’azione collettiva – che si rivela produttiva, non paralizzante.
A pagina 230/231 ti ficca gli ultimi colpi bassi, ammesso che tu non sia già crollato come un castello di carte e stia già facendo l’inventario dei pezzi per cercare una qualche possibilità di ricostruzione.
Qualche volta sento già la mancanza di quello che non ho ancora perso, come se il mio sguardo trapassasse il capolavoro e fissasse la parete vuota dietro. […] Dobbiamo decidere cosa crescerà al nostro posto – dobbiamo seminare il nostro atto di riparazione, o di vendetta.Le nostre decisioni non determineranno solo il giudizio che le future generazione daranno di noi, ma addirittura se esisteranno per darne uno.
Il libro si conclude a pagina 250 lasciandoti steso, ma consapevole e pronto a prendere le decisioni e finalmente, fare delle scelte, che non saranno sufficienti ma senza le quali non potrai nemmeno dire di averci tentato.
Un saggio bellissimo, leggibile con semplicità ma estremamente profondo, di quella profondità che ti colpisce molto forte e incredibilmente vicino. Non posso che consigliare di leggerlo, farlo leggere, portarlo nelle scuole, regalarlo a Natale, lasciarlo nei punti di Bookcrossing e non so più che dire ancora.
Paolo Giordano dialoga con Jonathan Safran Foer, incontro del 10 Settembre 2019 a Torino
Foer è stato a Torino qualche tempo fa, io c’ero, mi sono emozionata nel vedere quanto simile a come lo immaginavo in realtà sia. Quanta forza e quanta bellezza racchiuse in questo piccolo, ma grandissimo, uomo. Un uomo capace di emozionarsi parlando di una coppia di suoi lettori, un uomo capace di scherzare davanti a una platea intera senza mai perdere l’aplomb. Un uomo capace di firmare libri per tutti, fino a fare venire notte, senza dimenticare nessuno.
La sala della Cavallerizza Reale al termine dell’incontro del ciclo ‘aspettando il salone’ tenutosi a Torino il 10 Settembre 2019 (video dell’incontro QUI)
Se avremo altre generazioni di esseri umani su questa terra, se sopravviveremo come specie, spero tanto, davvero tanto che siano un po’ come Foer. E siano in grado di scrivere libri come i suoi. Come questo. Leggilo. Ti prego, leggilo. Ti resterà dentro e magari sarai diverso da prima, migliore magari.