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Il priorato dell’albero delle arance -Samantha Shannon

Recensione dello ‘special guest’ Fabrizio Pressi 

Trovo difficile avvicinarmi ai romanzi ‘fantasy’ e non per il fatto che i mondi del ‘fantasy’ non mi piacciano, anzi, son sempre altissime le aspettative, la voglia immensa di finir rapito in un mondo fantastico di eventi mirabolanti col rischio di rimanere deluso da cliché e stereotipi sviluppati malissimo, da personaggi piatti più delle pagine del libro sul quale son scritti: non è il caso del “Priorato dell’albero delle arance”. Promosso a pieni voti per quanto mi riguarda.

Bisogna non farsi scoraggiare dalla grandezza del volume, 816 pagine, insolito in un periodo storico dove, per far fronte all’esigenza editoriale ed al marketing, nonché ad un’aumentata pigrizia del “medio lettore”, si tende a suddividere tutto in saghe invece di presentare al pubblico un libro voluminoso; non è stato il mio caso, avendolo letto in formato digitale, non lo sarebbe stato ugualmente ed anzi, vista la bellezza del romanzo acquisterò anche il cartaceo, non me ne vogliate: si tratta di una forma di ‘feticismo da libro’.

Detto ciò, parliamo della storia del priorato, cerchiamo di capire se vale davvero la pena di perderci fra le sue pagine: per me sì, eccome.

L’autrice parte fin da subito, in un gioco sapientemente sviluppato, rimbalzando da capitolo a capitolo tra Oriente ed Occidente sviluppando parallelamente la vicenda su due fronti differenti che via via si intrecceranno. Scopriamo di esser stati catapultati all’interno di un mondo che presenta tre grandi territori —l’Oriente, l’Occidente ed il Meridione— divisi economicamente, politicamente e geograficamente da un grande oceano.Book Review: 'The Priory Of The Orange Tree' by Samantha Shannon ...

Sono passati quasi 1000 anni dal grande evento che ha visto i popoli di questa terra uniti contro la venuta del più grande dei mali: il ‘senza nome‘ e la sua armata draconica; un mostro immenso elevatosi dagli abissi della terra, un drago malefico che ha sconquassato il mondo intero. Allora fu sconfitto, ricacciato negli abissi, non ucciso. Oggi potrebbe tornare, forse.

In Occidente è il regno di Sabran Nona, ultima regina della casata dei Berethnet, a detenere il potere politico ed anche quello religioso. Sabran discende direttamente dal Santo, e la religione del luogo è incentrata sulla sua figura. È ferma credenza che finché una regina Berethnet sarà sul trono il “senza nome” non potrà tornare. È una terra che odora di alto medioevo, con regole rigide e spesso incomprensibili, con una corte imposta ed una paura —spesso legata all’ignoranza sul resto del mondo —di tutto ciò che la religione di stato non espliciti.

In Oriente è tutt’altra cosa: il commercio è più sviluppato, anche se limitatamente alla terra orientale. I draghi, non quelli draconici ma quelli che arrivano dal mare, sono ascoltati e venerati come Dei. La paura verso la ‘peste draconica’, un morbo non ancora sconfitto e che arriva dai draghi del “senza nome” è talmente alta che il commercio ed anche i rapporti diplomatici con l’occidente e con il meridione non esistono e se uno straniero si facesse trovare sulle loro terre sarebbe subito giustiziato. In questa terra troviamo Tané, giovane guerriera, la quale ha dedicato la vita intera all’addestramento per diventare ‘cavaliera di draghi’, il più rispettato e nobile ordine cavalleresco, gli unici che possono cavalcare i draghi di mare e che hanno l’onore di condividere con loro una sapienza antica. L’imperatore ed i draghi di mare sono indissolubilmente legati.

Il Meridione lo scopriamo prima indirettamente e poi via via in maniera più diretta grazie al terzo personaggio chiave del romanzo: Eadaz du Zāla-uq Nāra (Ead per gli amici) e profuma di deserto, di the alla menta e di dervisci. Ead si trova lontano da casa sua, inviata alla corte di Sabran sotto mentite spoglie per proteggere la regina Sabran e la sua possibile discendenza. Eadaz è una monaca guerriera, il priorato delle arance è una versione clericale che ricorda le amazzoni: tutte guerriere. Inoltre sono maghe, nutrono la loro forza magica grazie ai frutti dell’albero delle arance, protetto e venerato all’interno del priorato. Il priorato stesso è nascosto agli occhi del mondo, la loro setta segreta cerca a suo modo una strada per scongiurare il ritorno del ‘senza nome’.

In Occidente la magia è considerata eresia, per loro i draghi dell’est sono uguali all’armata draconica, gli stessi orientali sono eretici perché venerano i draghi di mare, una cosa sola risulta importante: la regina deve prender marito e deve procreare la regina futura, solo così si potrà proseguire la stirpe del Santo e salvarsi dal ritorno del ‘senza nome’. Ma qualcosa potrebbe andare storto, alcune cose a dire il vero…

Anche in Oriente alcuni accadimenti sembrano minare la tranquillità: l’apparizione di un forestiero prima e dei pirati dopo; questi ultimi solcano il grande oceano commerciando clandestinamente carne, scaglie e denti di drago per fini non sempre nobili.

In meridione un grave avvenimento rischia di destabilizzare il priorato stesso.The Priory of the Orange Tree (With images) | Orange tree, Books ...

Tutto sembra collassare in un vortice via via più intenso dove ogni personaggio principale, e la ruota di personaggi secondari che agitano il mondo del romanzo, dovranno vedersela non solo con i nemici esterni ed il rischio del ritorno imminente del ‘senza nome’ ma per risollevare le sorti stesse del mondo e vincere un’eventuale ultima guerra, saranno costretti a rimettere in gioco le proprie credenze, le proprie convinzioni, la propria fede.

Tre amuleti, una strega, due alberi sacri, una discendenza lunga 1000 anni ed il risveglio del ‘senza nome’. Le tre eroine saranno all’altezza del compito che il destino ha loro imposto? 

In tutto questo susseguirsi di eventi che incalzano egregiamente tessuti insieme  spicca ed è da sottolineare, la forte propensione alla libertà dell’amore, sopra ogni altra cosa e la componente totalmente femminile delle protagoniste del romanzo.

Tre donne, a loro modo forti e determinate, che sì, nutrono ognuna i propri dubbi – come potrebbe essere diversamente per dei personaggi – ma che con enorme coraggio si presentano come capaci di portare a compimento grandissime cose.

L’amore poi, non ve n’è uno, nella storia, che non sia autentico e sincero. Come a ribadire in una seconda trama che si dipana non tanto dagli accadimenti della storia stessa, quanto dal destino che l’amore stesso ha in serbo per i personaggi, che non esiste differenza di genere quando si devono compiere grandi gesti o  ci si innamora, che non esiste differenza di culto che possa tenere lontano le persone, che non esistono confini (se non quelli immaginati dalle nostre gabbie mentali) e con essi differenze nel genere umano. Un enorme inno alle libertà individuali che non si può non notare e soprattutto apprezzare.

Straconsigliato.


ilpriorato
Titolo:
Il priorato dell’albero delle arance
Autore: Samantha Shannon
Casa Editrice: Mondadori
Prezzo: € 22,00 cartaceo
Pagine: 816 pagine
Data di uscita: 30 Novembre 2019
Valutazione: ✐ ✐ ✐ ✐✐

Quarta di copertina:

LA CASATA DI BERETHNET ha regnato sul Reginato di Inys per mille anni. Ora però sembra destinata a estinguersi: la regina Sabran Nona non si è ancora sposata, ma per proteggere il reame dovrà dare alla luce una figlia, un’erede. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell’ombra e i tagliagole inviati a ucciderla da misteriosi nemici si fanno sempre più vicini. A vegliare segretamente su Sabran c’è però Ead Duryan: non appartiene all’ambiente della corte e, anche se è stata istruita per diventare una perfetta dama di compagnia, è in realtà l’adepta di una società segreta e, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys.

Al di là dell’Abisso, in Oriente, Tané studia per diventare cavaliere di draghi sin da quando era bambina. Ma ora si trova a dover compiere una scelta che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. In tutto ciò, mentre Oriente e Occidente, da tempo divisi, si ostinano a rifiutare un negoziato, le forze del caos si risvegliano dal loro lungo sonno.

L’autrice:

Samantha Shannon è nata a Londra nel 1991. Nel 2013 ha pubblicato La sognatrice errante, il primo dei sette volumi della serie La stagione della Falce, a cui sono seguiti The Mime Order nel 2015 e The Song Rising nel 2017, tutti bestseller internazionali, tradotti in ventisei lingue. Imaginarium Studios, inoltre, ne ha acquisito i diritti cinematografici. Il Priorato dell’Albero delle Arance è il quarto romanzo dell’autrice.

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