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Anche se le parole non bastano: la letteratura come conforto per convivere con la mancanza, 5 libri per affrontare il dolore

Perdere qualcuno che si ama è, senza alcun dubbio, la cosa più dolorosa che si possa vivere. Il lutto, il dolore, la sensazione di perdita profonda e assoluta, la mancanza, talvolta la rabbia dietro le lacrime, l’ingiustizia di rimanere quando l’altro invece no. Il fisico distacco viene sempre seguito dal malessere mentale che sì, si attenua con il tempo, ma no, non sparisce, non lo fa mai. Rimane sempre lì in agguato, pronto a comparire quando un pensiero si intrufola nella vita di tutti i giorni, un profumo, un ricordo, un oggetto ed ecco che arriva la riapertura della ferita, perché l’anima stessa è segnata da quella mancanza. La malinconia appena sotto la superficie.
Per i lettori è impossibile non cercare conforto nelle pagine di un libro, lo abbiamo dentro di noi, è il nostro sistema di funzionamento, le risposte le cerchiamo lì, la fuga la cerchiamo lì.
La vicinanza che a volte non troviamo nelle persone intorno a noi, la consolazione che tanto vorremmo, la ricerchiamo dentro un libro.Sembra proprio che le parole scritte ci arrivino dritte al cuore, come un abbraccio, una carezza, un bacio. E forse è così, che in parte, noialtri lettori, ci curiamo.

Non ho alcuna intenzione di consigliare libri di self help, sono tanti, tantissimi e non ho competenze per dire se siano più o meno validi. Ci sono centinaia di libri di psicologi, neuroscienziati, dottori e luminari e chi più ne ha. Indubbiamente tra questi ci saranno grandi opere e validi aiuti e se avete dei consigli sono pronta ad accoglierli. Ma per il momento eccomi a cercare tra romanzi, memoir sulla morte, sulla ricerca del potere lenitivo nelle opere letterarie. A cercare dentro di me, dove qualcosa aveva toccato le corde giuste.
La mia idea è provare a fare una breve carrellata di opere che hanno funzionato per me e che, forse, potrebbero farlo anche con voi. Me lo auguro.

Pubblicato in: approfondimento, Romanzo, tratti da libri

‘One Day’ di David Nicholls, dal libro al film alla serie tv

«”Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo”, di solito il consiglio era questo, ma chi aveva l’energia sufficiente per farlo? E se pioveva o eri di cattivo umore? Era poco pratico. Molto meglio cercare di essere coraggiosi e audaci e cambiare le cose in meglio. Non proprio il mondo, ma il pezzettino intorno a te.»

Ancora oggi ‘One day‘ di David Nicholls, tradotto in italiano come ‘Un giorno‘ è uno dei miei romanzi preferiti in assoluto. Pubblicato in lingua nel 2009 è arrivato sugli scaffali delle nostre librerie solo nel 2011 grazie alla casa editrice Neri Pozza.

Prestato dalla Bistrotta Bianca il libro mi ha subito catturata, strappandomi il cuore dal petto un pezzettino alla volta. Sono letteralmente impazzita per trovare l’edizione con la copertina originale, perché nello stesso anno è uscita anche la trasposizione cinematografica con protagonisti Anne Hathaway e Jim Sturgess e c’era solo l’edizione con la copertina del film.
(Orrore! Un vero orrore per un lettore un po’ feticista la copertina del film e non quella originale)
Alla fine sono riuscita a trovarlo in un mercatino dell’usato a solo un euro, ogni tanto una gioia.
Inutile dire che quel romanzo lo tengo come se fosse una reliquia.
Emma e Dexter non possono non entrarti dentro, alla fine del romanzo ti sembrerà di dover dire addio a dei cari amici. La struttura del romanzo alterna vent’anni di una delle storie d’amore più lunghe di sempre (altro che slow burn!), con il punto di vista di Emma e di Dexter. Lo stile di scrittura di Nicholls cattura fin dalla prima pagina e quando avrai finito il libro (perché lo finirai!) chiudendolo sentirai un vuoto grande e difficile da colmare.
Un romanzo, bestseller mondiale, pieno di malinconia, a tratti comico e struggente.
Il 15 luglio 1988 Em e Dex si amano per una notte e poi si dicono addio, ma il destino ha decisamente altro in serbo per loro: una vita a rincorrersi, trovarsi, allontanarsi di nuovo e poi ritrovarsi.
Ovunque loro siano, con chiunque loro siano e qualsiasi cosa stanno facendo Em e Dex si terranno in contatto, avendo l’illusione di essere insieme perché, anche se non vogliono ammetterlo, la scintilla di quella notte d’estate non l’hanno mai dimenticata, ma soprattutto non si è mai spenta.

P.s. se acquisterai il libro tramite il link qui sopra ci verrà accreditata un piccolissima percentuale e ci aiuterai a continuare il nostro lavoro.


Il film ‘One day’ è uscito nelle sale italiane nel lontano 2011. Diretto da Lone Scherfig e interpretato da Anne Hathaway e Jim Sturgess ha avuto un buon riscontro da parte della critica. Ha la durata di 105 min che passeranno molto velocemente, grazie anche alla bravura degli attori e ai colpi di scena. Sicuramente in poco più di un’ora e mezza di film è impossibile riprendere tutto il fulcro del romanzo, ma è uno dei migliori adattamenti cinematografici tratti da un romanzo. Il film è stato girato tra Londra, Edimburgo e Parigi. A fare da sfondo alle location e alla bravura degli interpreti ci sono anche altri aspetti che rendono questa pellicola davvero ben fatta: un’ottima sceneggiatura, una colonna sonora di tutto rispetto e i dialoghi.

Ma veniamo alla novità di questo 2024. Netflix ha infatti da poco lanciato il trailer della nuova serie tv basata sul romanzo di David Nicholls con lo stesso titolo sia del film che appunto del libro. Cosa sappiamo su questa serie che potremmo vedere sulla piattaforma streaming dall’ 8 Febbraio?
La serie è stata creata e scritta da Nicole Taylor (già vincitrice del BAFTA). Tra i registi della serie ci saranno Molly Manners, Luke Snellin, John Hardwick e Kate Hewitt. One Day, prodotta da Roanna Benn, Jude Liknaitzky e dagli stessi David Nicholls e Nicole Taylor, avrà ben 14 episodi.

A interpretare i due innamorati al centro della storia ci sono Leo Woodall e Ambika Mod, attori visti rispettivamente nella seconda stagione di The White Lotus e in This Is Going To Hurt e I Hate Suzie. Insieme a loro ci saranno Essie Davis (nei panni della madre di Dexter), Tim McInnerny, Amber Grappy, Jonny Weldon, Eleanor Tomlinson (nel ruolo di Sylvie), Joely Richardson, Brendan Quinn e Toby Stephens.
E voi? Avete già nel cuore il libro e avete paura della serie TV?
La guarderete comunque e poi ne troverete ogni difetto?
Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti!

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Calendario dell’Avvento: ‘Scopriamo un autore’

Un giorno.
Un dolore così dolce.
Noi.

Scegliete uno qualunque di questi romanzi e avrete tra le mani una vera bomba.
Il regalo di Natale perfetto per gli inguaribili romantici, per chi è alla ricerca di una storia che li faccia sognare. Quei lettori che cercano tra le pagine di un libro le emozioni e il turbamento che solo l’innamoramento può portare.
Oltre alla gastrite, ma questa è un’altra storia.
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David Nicholls, inglese, classe 1966 è uno sceneggiatore, scrittore e autore televisivo. Abbiamo avuto il piacere di incontrarlo a Aspettando il Salone alla Scuola Holden e ci è proprio piaciuto. È una persona molto divertente, alla mano e autocritico.

Ed è per questo che siamo così sicure di consigliarvi questo autore per poter fare un regalo sotto l’albero che lasci il segno.
Nicholls con i suoi racconti vi entra proprio dentro e non vi abbandona più.
Ps. Non dateci la colpa se saranno versate lacrime. Nel dubbio regalate anche una scatola di fazzoletti.

 

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È l’ultimo giorno di università, e per due ragazzi sta finendo un’epoca. Emma e Dexter sono a letto insieme, nudi. Lui è alto, scuro di carnagione, bello, ricco. Lei ha i capelli rossi, fa di tutto per vestirsi male, adora le questioni di principio e i grandi ideali. Si sono appena laureati, l’indomani lasceranno l’università. È il 15 luglio 1988, e per la prima volta Emma e Dexter si amano e si dicono addio. Lui è destinato a una vita di viaggi, divertimenti, ricchezza, sempre consapevole dei suoi privilegi, delle sue possibilità economiche e sociali. Ad attendere Emma è invece un ristorante messicano nei quartieri nord di Londra, nachos e birra, una costante insicurezza fatta di pochi soldi e sogni irraggiungibili. Ma per loro il 15 luglio rimarrà sempre una data speciale. Ovunque si trovino, in qualunque cosa siano occupati, la scintilla di quella notte d’estate tornerà a brillare. Dove sarà Dexter, cosa starà combinando Emma? Per venti anni si terranno in contatto, e per un giorno saranno ancora assieme. Perché quando Emma e Dexter sono di nuovo vicini, quando chiacchierano e si corteggiano, raccontandosi i loro amori, i successi e i fallimenti, solo allora scoprono di sentirsi bene, di sentirsi migliori. Comico, intelligente, malinconico, Un giorno cattura l’energia sentimentale delle grandi passioni: i cuori spezzati, l’intricato corso dell’amore e dell’amicizia, il coraggio, le attese e le delusioni di chiunque abbia desiderato una persona che non può avere.


 

9788854508552_0_0_0_75Douglas e Connie si conoscono alla fine degli anni Ottanta, quando il muro di Berlino era ancora in piedi. Trent’anni e dottore in biochimica, Douglas trascorreva allora i giorni feriali e gran parte del weekend in laboratorio a studiare il moscerino della frutta. Connie, invece, divideva il suo tempo con una “combriccola di artistoidi”, come li chiamavano i genitori di Douglas: aspiranti attori, commediografi e poeti, musicisti e giovani brillanti che rincorrevano carriere improbabili, facevano tardi la sera e si radunavano a volte a casa di Karen, la sorella di Douglas piuttosto promiscua in fatto di amicizie, a bere e discutere animatamente. Ed è durante una festa nell’appartamento di Karen, che Douglas si imbatte per la prima volta in Connie: capelli ben tagliati e lucenti, un viso stupendo, una voce sensuale, distinta ed elegante con i suoi vestiti vintage cuciti su misura, attillati e perfetti. Sono trascorsi più di vent’anni da allora e Douglas e Connie sono sposati da decenni e hanno un figlio, Albie. Douglas ha cinquantaquattro anni e la sensazione di scivolare verso la vecchiaia come la neve che cade dal tetto. Connie è sempre attraente e Douglas la ama cosi tanto che non sa nemmeno come dirglielo, e dà per scontato che concluderanno le loro vite insieme. Una sera, però, a letto, Connie proferisce le parole che Douglas non avrebbe mai voluto sentire: “Il nostro matrimonio è arrivato al capolinea, Douglas. Penso che ti lascerò”.


 

9788854519237_0_0_1151_75È l’estate del 1997 a Londra, l’estate del New Labour, della morte di Lady Diana e della fine della scuola per Charlie Lewis. Cinque anni terminati in un batter d’occhio e suggellati dall’immancabile ballo nella palestra della scuola, coi professori alla consolle che azzardano persino Relax dei Frankie Goes to Hollywood o Girls and Boys dei Blur, i ragazzi che si dimenano selvaggiamente e le ragazze che ancheggiano con malizia. Cinque anni in cui Charlie Lewis si è distinto per non essersi mai distinto in nulla. Né bullo né mansueto, né secchione né ribelle, né amato né odiato, insomma uno di quei ragazzi che, a guardarli nella foto di fine scuola, si stenta a ricordarli, poiché non sono associati ad alcun aneddoto, scandalo o grande impresa. Ora, però, per Charlie è giunta l’ora di definire la propria personalità, il che alla sua età è come cambiare il modo di vestire e il taglio dei capelli. Un’impresa di non poco conto, visto che, dopo aver cominciato a lavorare in nero alla cassa di una stazione di servizio per circa dodici ore la settimana, Charlie non sa che farsene di quella lunga estate. Per giunta, a casa le cose non vanno per niente bene. Sua madre se ne è andata e suo padre, un uomo mite, cade spesso preda della malinconia. Un giorno, il giovane Lewis afferra Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut, scelto giusto perché c’è la parola mattatoio nel titolo, e se ne va a leggere su un prato vicino casa. Qualche pagina letta e poi si addormenta all’aria aperta, per svegliarsi qualche tempo dopo intontito dal sole e dalla meravigliosa visione di una ragazza dalla carnagione pallida e i capelli neri. È Frances Fisher, detta Fran. Viene dalla Chatsborne, una scuola per ricchi che se la tirano da artisti e indossano vestiti a fiori vintage e magliette che si stampano da soli. Fran fa parte della cooperativa del Bardo, un gruppo teatrale di ragazzi come lei che vogliono mettere in scena «una storia di bande rivali e di violenza, di pregiudizio e amore»: Romeo e Giulietta di Shakespeare. Charlie non è felice né indaffarato, e dunque si innamora perdutamente di Fran. Per stare con lei, tuttavia, deve affrontare una sfida improba: entrare a far parte della compagnia diretta da un tipo paffuto e con gli occhioni da King Charles Spaniel. Commovente, incantevole e struggente, insieme, Un dolore così dolce è una commedia amara sull’impervio passaggio all’età adulta, sul potere vivificante dell’amicizia e sulla fulminea, bruciante esperienza del primo amore.

Oltre questi tre esistono anche Le domande di Brian (non ci è piaciuto molto) e Il sostituto (non l’ abbiamo ancora letto, rimedieremo).