Stranger things sta per lasciarci orfani, potremo tornare a Hawkins solo facendo un rewatch, ma si sa che non è mai come la prima volta.
E quel senso di vuoto come possiamo colmarlo?
Noi lettori abbiamo una carta vincente, possiamo cercare quelle vibes nelle pagine dei nostri migliori amici di carta.
Cominciamo con le origini del Sottosopra: quali sono i libri che hanno ispirato la serie?
I fratelli Duffer non hanno mai nascosto che Stranger Things è una gigantesca lettera d’amore alla letteratura anni ’80. Se vuoi capire da dove viene Undici, e magari sentire un po’ della ‘magia’ della serie, devi leggere questi:
“La vita di un ragazzo” di Robert McCammon: Un mix perfetto di mistero, crescita, o coming-of-age se vogliamo, e quel pizzico di soprannaturale che rende magica la provincia americana.
“L’incendiaria” (Firestarter) di Stephen King: È il DNA della prima stagione. Una bambina con poteri pirocinetici in fuga da un’organizzazione governativa segreta. La somiglianza con Undici è voluta e palese.
“IT” di Stephen King: Il capostipite del tropo “gruppo di ragazzini in bicicletta contro un male ancestrale”. Senza il Club dei Perdenti, non avremmo mai avuto il Party di Hawkins.
“L’estate della paura” di Dan Simmons: Spesso definito “il gemello letterario” di Stranger Things. Un gruppo di amici, un’estate caldissima negli anni ’60 e un antico male che si risveglia sotto una scuola elementare.




Oppure puoi esplorare l’universo di Stranger things con i libri ufficiali del franchise.
Ad oggi, il franchise di Stranger Things si è espanso con una produzione editoriale corposa che approfondisce il passato dei personaggi. Negli anni sono usciti molti romanzi e numerose graphic novel:
- Suspicious Minds (Gwenda Bond): Il prequel su Terry Ives, la madre di Undici. Fondamentale per capire le origini del Dr. Brenner.
- Buio sulla città (Adam Christopher): Esplora il passato di Jim Hopper come detective a New York nel 1977.
- Runaway Max – La vita segreta di Max (Brenna Yovanoff): Tutto quello che è successo a Max prima del suo arrivo a Hawkins.
- Rebel Robin- La storia segreta di Robin (A.R. Capetta): La storia di Robin Buckley e della sua ricerca di identità al liceo.
- Lucas on the Line (Suyi Davies): Per ora solo in lingua inglese è ambientato dopo la quarta stagione, si concentra su Lucas che cerca di elaborare il trauma di quanto accaduto a Max.
- L’esperimento segreto di Dustin (J.L D’amato): L’avventura di uno dei personaggi più adorati di Stranger Things, il nerd più famoso di sempre, e l’entrata in scena del carismatico Eddie.
- Flight of Icarus (Caitlin Schneiderhan): Presente sul mercato solo in lingua inglese è il prequel dedicato a Eddie Munson (uscito nel 2023), che racconta come ha cercato di sfondare con la musica prima della serie.
- One Way or Another (Caitlin Scheneiderhan): in lingua inglese è il nuovissimo titolo che vede Nancy e Robin collaborare in una missione investigativa.









Nota: Oltre ai romanzi, esistono numerosi volumi di graphic novel che trattano storie parallele, o per esempio il tempo trascorso da Will nel Sottosopra nella prima stagione.
E se non basta o se hai già letto tutto, ecco tre titoli che catturano esattamente quel mix di nostalgia e soprannaturale tipiche della serie:
“L’oceano in fondo al sentiero” di Neil Gaiman (Mondadori)
Un uomo torna nei luoghi della sua infanzia e ricorda un evento magico e terribile accaduto quando aveva sette anni. Breve e potentissimo.
“Paper Girls” di Brian K. Vaughan (BAO Publishing – Graphic Novel)
È definita “la versione al femminile di Stranger Things”. Quattro ragazzine che consegnano giornali nel 1988 finiscono coinvolte in un conflitto tra viaggiatori nel tempo.
“Sette minuti dopo la mezzanotte” di Patrick Ness (Mondadori)
Un romanzo straordinario su come i ragazzi affrontano il dolore attraverso mostri e storie. Emozionante e cupo al punto giusto.



E per adesso basta così ma ricorda, sebbene Hawkins abbia chiuso i battenti (o quasi), il Sottosopra è prima di tutto uno stato mentale fatto di walkie-talkie, legami indissolubili e quella giusta dose di paura dell’ignoto che solo un buon libro sa evocare. Non è finita, le pagine sono ancora molte.