Pubblicato in: #recensione, Narrativa contemporanea, Romanzo

Ci mancavi solo tu – When Gracie met the Grump, Mariana Zapata – RECENSIONE

Questa recensione dovrebbe intitolarsi: documentati sull’autrice prima di imbarcarti in una lettura da oltre 600 pagine.
Sarebbe bastata una visitina su qualche blog/sito (o magari chiedere alle compagne bistrotte più esperte) per capire che la Zapata è specialista in Slow burn, a fuoco lento, un trope tipico dei romance in cui c’è una storia d’amore che si sviluppa gradualmente nel tempo, spesso parecchio tempo, man mano che i personaggi si conoscono meglio.
Quel ‘a fuoco lento’ significa che i personaggi possono flirtare tra loro o addirittura con l’idea dell’amore prima ancora di ammettere di essere innamorati. Questo può andare avanti anche per tutto il romanzo o quasi.
Insomma, questo trope deve proprio piacere perché altrimenti diventa una sorta di lotta interiore tra il gettare via il libro o provare a contattare l’autrice per farla redimere e suon di librate sulla testa.

Ma partiamo dal principio: il grump del titolo originale (o il ‘tu’ italiano) è un musone particolare, perché è un supereroe.
Un musone supereroe che precipita nel giardino di casa della protagonista. Pensate quale incredibile coincidenza, BUM ecco recapitato (un po’ ammaccato ma chi siamo per lamentarci) un figo stratosferico direttamente nel giardino di casa, però è musone e ammaccato.
VA BENE.
In ogni caso la nostra umile raccoglitrice di supereroi ammaccati, dopo un attimo breve di titubanza, decide di portarlo in casa. Perché lui è LUI ma ops anche lei non è una semplice ragazza con un giardino.
Ed ecco che presto scopriamo che il supereroe invincibile, noto ai più come il Difensore, è solitamente inattaccabile e indistruttibile ma in questo momento particolare è spezzato, nel vero senso della parola perché ha la schiena rotta. Dice a lei, tra un grugnito e l’altro, di non chiamare nessuno.
E lei non lo fa, non chiama nessuno, perché lei è nascosta, in incognito da tutta la vita. OH!
Come mai si nasconde?
Ora, senza stare a raccontare tutta la trama ché poi magari scappa qualche spoiler [e qui non se ne fanno] vediamo i punti di forza di questa storia.
Per prima cosa l’autrice scrive bene, questo porta a poter leggere molte e molte pagine anche senza eccessivi colpi di scena. L’intreccio è sufficientemente arzigogolato da essere interessante, anche se magari con qualche centinaio di pagine in meno sarebbe stato più efficace.
Se piace il genere supereroistico che sia libresco, fumettistico o cinematografico, allora almeno una volta nella vita si è sperato di incontrare un vero supereroe.
E questo è tipo un superman più smilzo ma con un brutto carattere. Cioè, chi non ne ordinerebbe uno per il proprio giardino.
Ah, giusto per fissare dei paletti, per superman io intendo un Henry Cavill, non quella versione edulcorata che vogliono propinarci nel prossimo film.
Comunque, bando al divagare. Con Henry Cavill poi uno si distrae e ciao lettorƏ.
Punti di forza: buona scrittura, genere supereroistico e intreccio interessante.

Ok sì, sarebbe una ottima serie TV.

Passiamo al resto, forse è già palese che, per mia modestissima opinione, questo slow burn è veramente un po’ troppo slow. Inoltre siamo tutti d’accordo sul fatto che i romance TUTTI si sparano delle trame assurde e inverosimili, se non facessero quello chi diavolo li leggerebbe, ma qui tocchiamo vette che in confronto una campagna di DnD pare realistica. Non tanto per la storia del supereroe, ci mancherebbe, quelle più sono sperticate e più io apprezzo. No, qui il vero oscar fantasy/fantascienza lo si vince per la solidità psicologica di questa protagonista, chapeau davvero. Sì, la nostra LEI è una trentenne illibata che ha praticamente vissuto in clausura con i nonni anziani ed ha la calma del Dalai lama dopo tre ore di meditazione.

In buona sostanza: imbarcarsi nella lettura SE E SOLO SE si amano le storie assurde e gli SLOW BURN lunghissimi.


Il Libro.

Quarta di copertina: Sono tante le cose che possono finire per caso in un giardino. Un pallone, un uccellino caduto dal nido, un aquilone. In quello di Gracie Castro, però, è piombato qualcosa di molto originale, o meglio, qualcuno: l’uomo più sexy che abbia mai visto, seminudo e gravemente ferito. Ma la serie di assurdità non finisce qui: lo sconosciuto è il Difensore, uno dei tre individui noti in tutto il mondo per essere impegnati in un’eterna lotta contro il male e le ingiustizie. In pratica dei supereroi che però… esistono davvero. Chi non desidererebbe incontrarli almeno una volta nella vita? Figuriamoci trovarsene uno in casa! Per Gracie, invece, è solo una grandissima rottura: è una tipa decisamente solitaria, e di certo non era in cerca di compagnia. Come se non bastasse, il suo ospite inatteso è scontroso e maleducato, tutto il contrario di ciò che ci si aspetta da un supereroe. Invece di metterlo alla porta, però, Gracie decide di dargli una mano a rimettersi in sesto, ma solo per il bene dell’umanità, sia chiaro! Ancora non sa che quella decisione potrebbe cambiare per sempre il destino di entrambi…


L’autrice.

Mariana Zapata è una scrittrice nata in Messico ma che ha trascorso la maggior parte della sua vita negli Stati Uniti. Mariana Zapata è conosciuta per i suoi romanzi contemporanei che si concentrano sulle storie d’amore lente e realistiche. I suoi libri spesso presentano protagonisti femminili forti e autentici che affrontano le sfide della vita quotidiana.

Uno dei romanzi più popolari di Mariana Zapata è “The Wall of Winnipeg and Me” pubblicato nel 2016. Il libro racconta la storia di Vanessa, una ragazza che lavora come assistente personale per Aiden, un giocatore di football americano professionista. Nel corso della storia, Vanessa affronta le sue sfide personali e sviluppa un rapporto complicato con Aiden.
Le opere di Mariana Zapata sono note per i suoi lunghi dialoghi, la costruzione dei personaggi e l’evoluzione lenta delle relazioni amorose. I suoi romanzi hanno guadagnato una base di fan devoti che apprezzano il suo stile unico e coinvolgente.


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L’infinito tra me e te, Mariana Zapata – recensione


“Forse era quello che non avevo mai capito dell’amore prima di incontrare Aiden. Come il football, come l’arte, come qualsiasi cosa chiunque al mondo avesse mai voluto, l’amore era un sogno. E come qualsiasi sogno, non dava sicurezze.Non cresceva da solo.Non sbocciava senza nutrimento.
Era più grande proprio nei suoi dettagli.
Ed era più forte proprio per l’assenza di egoismo. E poteva durare per sempre con qualcuno che non avesse paura di cogliere sempre le possibilità che offriva.

Nel mondo del new adult spesso e volentieri capito in trame trite e ritrite che riescono ad annoiarmi a morte, ma non è questo il caso.
Quando ho notato il numero delle pagine ero un po’ spaventata perché mi aspettavo il peggio ed un clichè dietro l’altro, sono invece rimasta contenta del fatto che non si è rivelato il solito romance.
E’ il primo romanzo di questa scrittrice che finisce nella mie grinfie e, sicuramente, non sarà l’ultimo. L’ho trovato grazie al booktok e dopo aver letto un piccolo stralcio ero curiosa di saperne di più.
Ed è così che ho passato tre giorni attaccata al Kindle leggendo avidamente le cinquecento e rotte pagine.
La trama mi ha sorpresa in positivo sotto molti aspetti come, ad esempio, la storia d’amore tra i due protagonisti che va molto (d’altronde ho scoperto solo dopo che era uno slow burn. Genio che sono!) a rilento ed è per questo che l’ho trovata ancora più interessante. Tutto matura piano piano – tra gesti, silenzi ed anche incomprensioni – fino a sfociare in un sentimento davvero molto profondo.
Sia Vanessa che Aidan arrivano da storie familiari complesse, ma entrambi ne sono usciti, non senza cicatrici. E sono proprio quelle cicatrici ad unirli.
Due anime gemelle che non si sono cercate, ma che si sono trovate senza volerlo.
L’infinito tra me e te ‘ è davvero uno dei migliori nella sua categoria, a parer mio.
Tra l’ironia alternata a momenti più profondi e toccanti si dipana un intreccio per niente banale, con protagonisti ben delineati e non si riesce a smettere di leggere.
Uno stile narrativo, quello della Zapata, che ho scoperto di apprezzare.
Il fatto che sia Vanessa sia Aidan siano persone così incasinate, nelle loro imperfezioni e nei loro sentimenti, mi ha fatto subito affezionare a loro ed alla loro storia.
5 stelle meritatissime e super consigliato.


Quarta di copertina: Vanessa Mazur sa che sta facendo la cosa giusta. Non ha alcuna intenzione di sentirsi in colpa per aver mollato il lavoro di assistente tuttofare di Aiden Graves: è sempre stato un impiego temporaneo. Lei ha altri piani per il futuro, ha delle ambizioni, e di certo non comprendono il ruolo di fatina personale di una star del football. E allora perché quando Aiden si presenta alla sua porta, pregandola di ripensarci, Vanessa esita? Per due anni, l’uomo che la stampa chiama “il Muro di Winnipeg” è stato il suo incubo: neanche un buongiorno al mattino, o un sorriso il giorno del suo compleanno. Era talmente concentrato sullo sport che sembrava non accorgersi nemmeno di chi o cosa lo circondasse. Cos’è cambiato, allora? Quello che Aiden chiede, per Vanessa è semplicemente incomprensibile. Dopo il modo in cui è stata trattata, lei desidera solo dedicarsi alla sua vera passione, il design, e lasciarsi alle spalle l’indifferenza. La perseveranza di Aiden sarà in grado di farle cambiare idea? In questo genere di partite, segnare un punto richiede pazienza, gioco di squadra e una buona dose di determinazione.


Chi è Mariana Zapata?


Ha cominciato a creare storie d’amore praticamente il giorno stesso in cui ha imparato a scrivere. Da bambina rubava i libri dalla libreria di sua zia, ancora prima di capirne il senso. È nata in Texas ma vive in Colorado con suo marito e due alani giganteschi, Dorian e Kaiser. La Newton Compton ha pubblicato Questa nostra stupida storia d’amoreLuna e le bugie, Ogni strada porta da te, Non so perché ti amo. From Lukov With Love e L’infinito tra me e te. The Wall of Winnipeg and me.