Consigliato a chi ha sognato con Dragonlance, ha viaggiato con Terry Brooks e a chi conosce la differenza tra una Viverna e un Drago, insomma a chi è appassionato del genere fantasy e non pensa che questo sia un genere di favoletta per bambini. Questa è una edizione numerata stampata da Plesio editore in occasione del loro decennale. La storia che ha dato il via alla produzione della casa editrice. Niente meno. Noi abbiamo la copia numero 23 e ne andiamo molto fiere ^_^
Trascinato a forza in un mondo parallelo al nostro, Alex dovrà combattere i pregiudizi di due popoli da sempre divisi dalla guerra e recuperare l’Anello Nero, il sacro gioiello in grado di riportare la pace su Dreinor. Il suo cammino s’intreccerà con la missione di Rayan Morrigan, suo rivale e nemico per tradizione e nascita, che l’ha accolto con stizza e distacco. Saranno però costretti ad affiancarsi durante un lungo viaggio e dovranno imparare a usare al meglio il potere che è stato concesso loro. Ma prima di fare questo dovranno imparare la cosa più difficile di tutte; essere amici.
Dopo lo straordinario successo mondiale dei Giorni dell’abbandono, Elena Ferrante scava, con un racconto avvincente, nei sentimenti contraddittori che ci legano oggi ai nostri figli. Leda è un’insegnante, divorziata da tempo, tutta dedita alle figlie e al lavoro. Ma le due ragazze partono per raggiungere il padre in Canada. Ci si aspetterebbe un dolore, un periodo di malinconia. Invece la donna, con imbarazzo, si sente come liberata e la vita le diventa più leggera. Decide di prendersi una vacanza al mare in un paesino del sud. Ma, dopo i primi giorni quieti e concentrati, l’incontro con alcuni personaggi di una famiglia poco rassicurante scatena una serie di eventi allarmanti. Con questo romanzo feroce e commovente Elena Ferrante racconta una nuova vicenda di donna, quotidiana e che tuttavia toglie il respiro.
Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po’ Renée, la protagonista dell’Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un’apparenza sciatta una grande personalità e una vita piena di misteri. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale. Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime, che parevano nere, si rivelano luminose. Attraverso incontri, racconti, flashback, diari e corrispondenze, la storia personale di Violette si intreccia con mille altre storie personali in un caleidoscopio di esistenze che vanno dal drammatico al comico, dall’ordinario all’eccentrico, dal grigio a tutti i colori dell’arcobaleno. La vita di Violette non è certo stata una passeggiata, è stata anzi un percorso irto di difficoltà e contrassegnato da tragedie, eppure nel suo modo di approcciare le cose quel che prevale sempre è l’ottimismo e la meraviglia che si prova guardando un fiore o una semplice goccia di rugiada su un filo d’erba.
Quando Susan – a causa dei vizi nascosti del marito – si ritrova vedova e con la casa pignorata, insieme ad alcune amiche decide di compiere una rapina. Contro ogni probabilità, il colpo va a buon fine, e alle “cattive ragazze” non resta che raggiungere la Costa Azzurra, riciclare il denaro e sparire. Nulla che possa spaventarle, dopo tutto hanno più di un motivo per riuscire nella loro impresa: andare in crociera e fuggire il brodino dell’ospizio.
L’amore, la magia, il mistero, i sogni si intrecciano alle violenze e agli orrori della guerra cilena che portò alla ascesa di Pinochet in questo splendido romanzo di Isabel Allende. Alle “Tre Marie”, splendida tenuta di proprietà di Esteban Trueba, si intrecciano le passioni dei diversi protagonisti: Clara, la moglie del proprietario, trascorre una vita avvolta nei ricordi; Fèrula, sorella di Esteban, dedica la sua vita agli altri; Blanca è innamorata di un servo del padre, Pedro, che avrà parte nella guerriglia della rivoluzione; Alba, la nipote, dovrà invece affrontare la dittatura mentre Esteban scoprirà, proprio a causa dei tragici eventi politici del suo paese, di amare innanzitutto la sua famiglia. Una saga familiare del nostro secolo in cui si rispecchiano la storia e il destino di tutto un popolo, quello cileno, nei racconti delle donne di una importante e stravagante famiglia. Un grande affresco che per fascino ed emozione può ricordare al lettore, nell’ambito della narrativa sudamericana, soltanto “Cent’anni di solitudine” di García Márquez.
Celeste e Nadir non sono fratelli, non sono nemmeno parenti, non hanno una goccia di sangue in comune, eppure sono i due punti estremi di un’equazione che li lega indissolubilmente. A tenerli uniti è Pietro, fratello dell’una da parte di padre e dell’altro da parte di madre. Pietro, più grande di loro di quasi dieci anni, si divide tra le due famiglie ed entrambi i fratellini stravedono per lui. Celeste è con lui quando cade per la prima volta e, con un innocuo saltello dallo scivolo, si frattura un piede. Pochi mesi dopo è la volta di due dita, e poi di un polso. A otto anni scopre così di avere una rara malattia genetica che rende le sue ossa fragili come vetro: un piccolo urto, uno spigolo, persino un abbraccio troppo stretto sono sufficienti a spezzarla. Ma a sconvolgere la sua infanzia sta per arrivare una seconda calamità: l’incontro con Nadir, il fratello di suo fratello, che finora per lei è stato solo un nome, uno sconosciuto. Nadir è brutto, ruvido, indomabile, ha durezze che sembrano fatte apposta per ferirla. Tra i due bambini si scatena una gelosia feroce, una gara selvaggia per conquistare l’amore del fratello, che preso com’è dai suoi studi e dalla politica riserva loro un affetto distratto. Celeste capisce subito che Nadir è una minaccia, ma non può immaginare che quell’ostilità, crescendo, si trasformerà in una strana forma di attrazione e dipendenza reciproca, un legame vischioso e inconfessabile che dominerà le loro vite per i venticinque anni successivi. E quando Pietro, il loro primo amore, l’asse attorno a cui le loro vite continuano a ruotare, parte per uno dei suoi viaggi in Siria e scompare, la precaria architettura del loro rapporto rischia di crollare una volta per tutte. Al suo settimo romanzo, Valentina D’Urbano si conferma un talento purissimo e plastico, capace di calare i suoi personaggi in un’attualità complessa e contraddittoria, di indagare la fragilità e la resilienza dei corpi e l’invincibilità di certi legami, talmente speciali e clandestini da sfuggire a ogni definizione. Come quello tra Celeste e Nadir, che per la lingua italiana non sono niente, eppure in questa storia sono tutto.
Quando una top model, celebre e tormentata, precipita dal balcone del suo attico a Mayfair nessuno dubita che si tratti di un suicidio. L’unico a non crederci è suo fratello che decide di rivolgersi a Cormoran Strike per far luce sul caso. Strike è un reduce della guerra in Afghanistan, dove è stato ferito nel corpo e nello spirito, e la sua vita è nel caos. Il nuovo incarico gli dà un po’ di respiro, ma a caro prezzo: più si immerge nel mondo complesso e spietato della modella, più la vicenda diventa oscura e densa di pericoli… Un romanzo di grande equilibrio narrativo e ad alta tensione, ambientato in una Londra ipnotica e ricca di seduzioni, dal chiasso di Soho, al lusso di Mayfair, ai gremiti pub dell’East End. “Il richiamo del cuculo” segna l’esordio di una nuova e avvincente serie di gialli e decreta l’ingresso trionfale nella letteratura poliziesca di Cormoran Strike, nella scia di classici come P.D. James e Ruth Rendell.
Londra. L’eccentrico scrittore Owen Quine non si fa vedere da giorni. Non è la prima volta che scompare improvvisamente, ma non è mai stato via così tanto tempo e la moglie ha bisogno di ritrovarlo. Decide così di assumere l’investigatore privato Cormoran Strike per riportare a casa il marito. Ma appena Strike comincia a indagare, appare chiaro che dietro la scomparsa di Quine c’è molto di più di quanto sua moglie sospetti. Lo scrittore se n’è andato portando con sé il manoscritto del suo ultimo romanzo, pieno di ritratti al vetriolo di quasi tutte le persone che conosce, soprattutto di quelle che ruotano attorno al suo mestiere. Se venisse pubblicato, il libro di Quine rovinerebbe molte vite: perciò sono in tanti a voler mettere a tacere lo scrittore… Ricco di colpi di scena, uno spaccato degli intrighi del mondo editoriale londinese, “Il baco da seta” è il secondo romanzo della serie che ha per protagonisti Cormoran Strike e la sua assistente, la giovane e determinata Robin Ellacott.
Quando un misterioso pacco viene consegnato a Robin Ellacott, la ragazza rimane inorridita nello scoprire che contiene la gamba amputata di una donna. L’investigatore privato Cormoran Strike, il suo capo, è meno sorpreso, ma non per questo meno preoccupato. Solo quattro persone che fanno parte del suo passato potrebbero esserne responsabili – e Strike sa che ciascuno di loro sarebbe capace di questa e altre indicibili brutalità. La polizia concentra le indagini su un sospettato, ma Strike è sempre più convinto che lui sia innocente: non rimane che prendere in mano il caso insieme a Robin e immergersi nei mondi oscuri e contorti degli altri tre indiziati. Ma nuovi, disumani delitti stanno per essere compiuti, e non rimane molto tempo…
Quando il giovane Billy, in preda a una grande agitazione, irrompe nella sua agenzia investigativa per denunciare un crimine a cui crede di aver assistito da piccolo, Cormoran Strike rimane profondamente turbato. Anche se Billy ha problemi mentali e fatica a ricordare i particolari concreti, in lui e nel suo racconto c’è qualcosa di sincero. Ma prima che Strike possa interrogarlo più a fondo, Billy si spaventa e fugge via. Cercando di scoprire la verità sulla storia di Billy, Strike e Robin Ellacott – una volta sua assistente, ora sua socia – seguono una pista tortuosa, che si dipana dai sobborghi di Londra alle stanze più recondite e segrete del Parlamento, fino a una suggestiva ma inquietante tenuta di campagna. E se l’indagine si fa sempre più labirintica, la vita di Strike è tutt’altro che semplice: la sua rinnovata fama di investigatore privato gli impedisce di agire nell’ombra come un tempo e il suo rapporto con Robin è più teso che mai. Lei è senza dubbio indispensabile nel lavoro dell’agenzia, ma la loro relazione personale è piena di sottintesi e non detti…
Il nuovo caso arriva nelle mani di Cormoran Strike in una buia serata d’agosto, davanti al mare della Cornovaglia, mentre è fuori servizio e sta cercando una scusa per telefonare a Robin, la sua socia. In quel momento tutto desidera tranne che parlare con una sconosciuta che gli chiede di indagare sulla scomparsa della madre, Margot Bamborough, avvenuta per giunta quarant’anni prima. Un cold case più complesso del previsto, con un serial killer tra i piedi e un’indagine della polizia a suo tempo molto controversa, fra predizioni dei tarocchi, testimoni sfuggenti e piste oscuramente intrecciate. Galbraith ritorna con un nuovo, magnetico capitolo della storia di Robin e Strike, una delle coppie di investigatori più amate di sempre.
L’agenzia di Cormoran Strike e Robin Ellacott – detective privati, soci in affari e autoproclamatisi ‘migliori amici’ – non è certo a corto di clienti. Così, quando una giovane donna dall’aria stravolta si presenta in ufficio, la segretaria la rispedirebbe volentieri indietro, ma l’intuito di Robin le dice di ascoltarla. Mentre stringe la sua costosissima borsa macchiata di inchiostro, Edie Ledwell si presenta come la coautrice di una serie animata di culto che sta per sbarcare su Netflix e implora Robin di aiutarla a scoprire l’identità di una misteriosa figura che la perseguita online. Robin le consiglia di rivolgersi ad altre agenzie specializzate in reati informatici, ma rimane turbata da quell’incontro. E ancora di più la sconvolgerà leggere dell’assassinio di Edie Ledwell poco tempo dopo. Una nuova indagine sta per avvolgere Strike e Robin in una rete invisibile, pericolosa e oscura, in cui le identità si moltiplicano e si nascondono, la verità è più sfuggente che mai e il successo diventa un gioco crudele col destino. Un altro capitolo irrinunciabile della storia di Robin e Strike.
L’ormai famosa agenzia Strike ed Ellacott ha risolto molti casi inestricabili. Quello che rimane non risolto è il rapporto trai due soci, segnato da un’amicizia profonda e inquieta, tra slanci imprevedibili e sotterranee gelosie. Quando l’anziano Sir Colin Edensor chiede il loro aiuto per tirar fuori il figlio Will da una setta che lo ha plagiato, i due accettano senza esitare. In nome della lotta per un mondo migliore, la Universal Humanitarian Church allontana i suoi membri dai loro affetti e li induce a elargire enormi donazioni, diventando sempre più potente. Peccato che dietro a un leader dal carisma innegabile ci sia un passato sordido e ben più di una morte sospetta. Entrare sotto copertura nella sede principale, una fattoria sperduta nel cuore del Norfolk, sembra l’unica soluzione, e Robin è pronta a farlo. Ma intelligenza e preparazione potrebbero non bastarle: addentrarsi nel lato oscuro dell’UHC si rivelerà molto rischioso, tra vendette soprannaturali, ricatti ed ex adepti terrorizzati. Uniti come non mai, Robin e Strike dovranno mettere in campo non solo le loro capacità professionali, ma anche le risorse più personali e i ricordi più intimi, in una delle sfide più difficili e coinvolgenti in assoluto. Sepolcro in agguato catturerà i lettori tra le sue pagine, in un epico, indimenticabile nuovo capitolo della storia di Robin e Strike.
I clienti eccentrici non sono una novità per Cormoran Strike. Ma la donna che lo accoglie nella sua fatiscente e isolata casa nel Kent, Decima Mullins, sembra un po’ più che eccentrica. Visibilmente agitata, vuole che Strike indaghi sul cadavere dell’uomo che mesi prima è stato trovato, nudo e orribilmente mutilato, nel caveau di un negozio di argenti a Covent Garden. Il corpo è stato subito identificato dalla polizia, ma lei è convinta che si tratti di un’altra persona, più precisamente del suo fidanzato, di cui aveva perso le tracce proprio in quei giorni. Molte cose non quadrano nel racconto e nel comportamento della donna, ma è possibile che lei stessa sia vittima di un drammatico raggiro. Per quanto scettici, l’investigatore e la sua socia Robin Ellacott decidono di accettare l’incarico. In breve tempo si troveranno a indagare non solo su un brutale omicidio, ma su un caso che si allarga e si infittisce sempre più, tra indecifrabili simboli massonici, contrasti interni alle forze di polizia e interferenze della stampa. Nel frattempo, mentre sul campo si confermano una coppia imbattibile, Robin e Strike cercano di mettere ordine nelle loro incerte vite private. E forse è giunto il momento di guardarsi negli occhi e confessare ciò che da tempo fingono di non sapere. Le intricate dinamiche poliziesche ed emotive che hanno fatto amare questa serie a milioni di lettori nel mondo crescono d’intensità in questo romanzo che, tra piste false e colpi di scena, dipinge un monumentale ritratto dei bassifondi di Londra e della società inglese.
Alice Stern ha quasi quarant’anni, vive da sempre nello stesso appartamento di Brooklyn e lavora nell’ufficio ammissioni della Belvedere, la sua scuola, adorata fin da quando era una bambina. La notte, il rumore della superstrada Brooklyn-Queens la culla fino a farla addormentare. Matt, l’uomo che frequenta da un po’, vive invece in un altro appartamento, nell’Upper East Side, e ai due non dispiace affatto l’idea di non abitare insieme. Alice è una giovane donna di città, libera e moderna. Che nel giorno del suo compleanno Matt possa chiederle di sposarlo, prospettiva per niente improbabile che farebbe felice chiunque, le provoca una piccola stretta allo stomaco. Innanzi tutto per il matrimonio in sé, una istituzione che nel caso dei suoi genitori si è dimostrata fallimentare, ma anche perché le cose non vanno tutte per il verso giusto. Leonard Stern, suo padre, scrittore di un fortunatissimo romanzo di fantascienza, si trova da settimane in un letto d’ospedale, attaccato a piú macchine, sacche e tubicini di quanti se ne riescano a contare, in una stanza fredda e spoglia dove le luci non vengono mai spente. Quante conversazioni le restano con lui? Potranno dirsi ciò che, in un’intera vita, non si sono ancora detti? Oppure non c’è piú tempo? La mattina successiva al giorno del suo quarantesimo compleanno, Alice si sveglia con i postumi di una sbronza memorabile. Si sente strana, si guarda e il suo cuore si tramuta in un muscolo impazzito: è tornata nel suo corpo di sedicenne, la stanza sembra proprio quella di quando era bambina. Poi incontra lo sguardo di suo padre e non riesce a credere ai propri occhi. Leonard è bello, giovane, vitale; somiglia a una star del cinema e le si rivolge con una complicità che Alice non ricordava piú. Che, per qualche imperscrutabile ragione, l’universo le abbia concesso una seconda possibilità? Per cambiare il corso delle cose? E, forse, per salvare suo padre?