Consigliato a chi ama la narrativa sudamericana ed a chi ha un forte legame con la proprio famiglia e le proprie origini.

L’amore, la magia, il mistero, i sogni si intrecciano alle violenze e agli orrori della guerra cilena che portò alla ascesa di Pinochet in questo splendido romanzo di Isabel Allende. Alle “Tre Marie”, splendida tenuta di proprietà di Esteban Trueba, si intrecciano le passioni dei diversi protagonisti: Clara, la moglie del proprietario, trascorre una vita avvolta nei ricordi; Fèrula, sorella di Esteban, dedica la sua vita agli altri; Blanca è innamorata di un servo del padre, Pedro, che avrà parte nella guerriglia della rivoluzione; Alba, la nipote, dovrà invece affrontare la dittatura mentre Esteban scoprirà, proprio a causa dei tragici eventi politici del suo paese, di amare innanzitutto la sua famiglia.
Una saga familiare del nostro secolo in cui si rispecchiano la storia e il destino di tutto un popolo, quello cileno, nei racconti delle donne di una importante e stravagante famiglia. Un grande affresco che per fascino ed emozione può ricordare al lettore, nell’ambito della narrativa sudamericana, soltanto “Cent’anni di solitudine” di García Márquez.
L’epopea di una piccola grande donna e la storia di una famiglia descritta per come è stata vissuta, sofferta, creduta. Ho letto tutti i libri della scrittrice e questo lo definirei ‘’il più storico’’, se pur ammantato della stessa ‘’magia poetica’’ presente in tutti i libri di Isabelle Allende.
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L’Allende credo che sia una delle migliori scrittrici in circolazione!
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Contenuti fantastici nei sui libri; la scrittrice che ho amato di più!!
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