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Anticipazione: La primavera perfetta di Enrico Brizzi

Chi segue le pagine social dell’autore sa che da qualche tempo si parla di questo suo nuovo lavoro. Ma finalmente sappiamo un po’ di più.

Intanto c’è l’editore (HarperCollins), c’è la data di uscita (08 Aprile 2021) e c’è anche una descrizione:

Luca Fanti è un uomo adulto. E della vita adulta ha tutti i vantaggi, un buon lavoro, una buona situazione economica, una moglie, una figlia, un figlio, genitori presenti e che gli vogliono bene. La fortuna gli è stata amica: quando non aveva ancora trent’anni, suo fratello minore è diventato uno dei più grandi campioni di ciclismo al mondo e Luca ha potuto lasciare un precario impiego da pubblicitario per lavorare come manager per lui. Ma con la fortuna può venire la sicurezza in sé, e con (troppa) sicurezza si possono commettere errori. Un’amante, poi un’altra, qualche serata troppo alcolica, qualche droga per tenersi su e divertirsi un po’. E agli errori seguono le conseguenze. Una terribile causa di separazione, il giudizio severo su di lui da parte di amici e famiglia, dei figli, addirittura. Ma se la vita di Luca comincia ad andare a rotoli per fortuna Olli è il campione di sempre, anche se gli anni passano e c’è da rinegoziare il contratto…


Analizzando la descrizione vediamo subito emergere alcune colonne portanti della scrittura di Brizzi. Il ciclismo, per esempio.
Da poco è uscito Buone notizie dal Vecchio Mondo. Viaggio a due ruote lungo il Danubio e ricordiamo anche il suo In piedi sui pedali. Questo suo nuovo però ricade nella categoria “romanzo” e non possiamo che esserne molto felici.
Già nel suo primo, e famosissimo, romanzo il vecchio Alex pedalava come un Girardengo per i colli bolognesi. Vedremo in questo nuovo romanzo cosa emergerà.
E c’è anche, notiamo subito, il conflitto, le prove, quel genere di sfida che viene messa davanti alle persone. Sfide che Brizzi aveva già descritto in tante versione in tanti modi e in tanti romanzi.
Mai troppi però.
Vediamo questo Luca Fanti cosa combinerà, siamo tornati ad un protagonista adulto dopo la parentesi “giovanile” di Tu che sei di me la miglior parte, uscito nel 2018.
E siamo anche usciti dalla vena investigativa dei libri della serie “Eva Bauer” della quale è appena uscito il volume Il caso Fellini.
Forse il Fanti potrebbe ricordare il Ripamonti di Contento te contenti tutti?
Attendiamo impazienti l’otto di aprile per leggere questo nuovo lavoro di uno dei migliori autori italiani.

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Enrico Brizzi al Circolo dei Lettori di Torino, reading in musica

Il 19 settembre si è tenuto presso il Circolo dei Lettori di Torino l’incontro con Enrico Brizzi , il circolo è un luogo bello come solo i luoghi di cultura possono essere. Il reading musicale da “Tu che sei di me la miglior parte” e “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” è arrivato dopo una buona oretta di discussione con Fabrizio Vespa, Brizzi ha raccontato come è arrivato a scrivere il primo, fortunatissimo, romanzo e di come questa fortuna gli abbia cambiato l’esistenza. Lo racconta in maniera divertente e rilassata, è una persona piacevole e per nulla affettata. Prosegue dicendo quello che gli è accaduto negli anni seguenti, fino alla chiave di volta, descritta in Nessuno lo saprà, che segnerà un prima e dopo, una cesura nella vita e nell’opera di Brizzi. Il suo cammino che non si è mai fermato.
Racconta poi del ciclo che si completa, la sua figlia più grande frequenta la seconda liceo, si sente libero, finalmente, di creare una storia che ha qualcosa a che fare con Jack frusciante è uscito dal gruppo, quella sarà la storia di Tommy e di Hester, di Raul e dei ragazzi del cortile. Non è Jack frusciante 2 (grazie al cielo). L’autore conferma che è andato a pescare dall’unica adolescenza che conosce, la sua, a cavallo tra ottanta e novanta a Bologna. Ed ecco “tu che sei di me la miglior parte” (la nostra recensione di Luglio 2018 la trovate qui), sua ultima fatica.

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Enrico Brizzi durante il reading musicale

Parla anche di amore per la musica, quasi sempre presente nelle sue storie, ed è in musica che termina la serata, con il reading che scalda una serata di fine estate ancora torrida.
Ho sempre amato Brizzi per il suo mettere sempre un po’ di se stesso nei romanzi, nelle storie, anche quando la fantasia vola alta un briciolo di realtà, realtà di Enrico,  rimane sempre. Lo trovo un grande narratore, uno che racconta diretto alla mia generazione (che è anche la sua, o quasi) ma che riesce a parlare benissimo anche alle altre. Forse perché i suoi temi sono grandi temi, il confronto con il proprio io, con la verità di essere ciò che si è, senza artifici; la crescita, l’amore e anche l’amore che finisce, cadere, cedere e rialzarsi. L’amicizia, una grande fil rouge che è sempre presente in ogni suo lavoro.

Racconta a noi nati negli anni settanta, perché la musica è quella, la vita è quella, i gettoni nelle cabine e le cassette musicali datano precisamente sia “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” che “Tu che sei di me la miglior parte”, nonostante questo arrivano a tutti.
davLa conferma arriva al momento firma copia dove persone ben più giovani di me chiedono dediche o addirittura informazioni per una tesi. Una tesi di laurea su Jack Frusciante è uscito dal gruppo. Per me un brivido, mi sento antica, chissà per l’autore cosa deve significare. Ma il suo romanzo è sulle antologie da un po’ di anni oramai, ci avrà fatto l’abitudine, lui.
Io no, io che lo leggevo durante gli intervalli a scuola, io non ho ancora fatto pace con questa cosa.
Ma torniamo al 19 settembre 2018. Al firma copie.

Lui è disponibile, gioviale e gentile, firma anche la mia copia, finirà nella parte preferita della libreria, che corrisponde ai libri che occupano un posto speciale nel mio cuore. Vicino a tutti gli altri di Enrico Brizzi.

Lui suona la musica giusta.
Attendo il prossimo incontro, il prossimo lavoro, certa che sarà una sorpresa e sarà migliore del precedente.