Alzi la mano chi ha usato almeno una app per appuntamenti nella sua vita.
Per chi non l’ha mai usata: complimenti continua così! Per chi invece l’ha usata spero davvero che tu abbia trovato quello che stavi cercando.
Di questi tempi credo che siano davvero poche le persone che non hanno mai utilizzato un app d’incontri: chi per curiosità, chi per divertimento e chi per cercare qualcuno.
Un po’ di curiosità d’immergersi nello sconosciuto mondo delle dating app provando a vedere se l’anima gemella fosse davvero nascosta tra didascalie come: “Sono X. Ho Y anni. Sono socievole, amo gli animali e pratico sport.” e “Non amo presentarmi. Sono quell@ che sono. Scrivetemi per conoscermi” credo che l’abbiamo ormai tutti.
E dunque, l’anima gemella è solo la somma di algoritmi e calcoli? È davvero possibile trovare l’amore attraverso lo schermo di uno smartphone?
Nel suo nuovo romanzo Anna Nicoletto ha scelto un argomento attualissimo, condito con una storia d’amore (che ci sta sempre bene).
Uscito per la casa editrice Giunti Editore lo scorso 20 marzo parla di quel sentimento che muove ogni cosa, ovvero l’amore, con annessi e connessi (voluta come metafora) e dating app.
Con uno stile di scrittura vivace e spiritoso e una trama diversa dal solito la Nicoletto sforna una commedia romantica con i fiocchi che fa sperare che l’amore, quello vero, sia più forte di qualsiasi cosa.
Nella mia (disastrosa) vita amorosa ho usato (molte) dating app e mi hanno annoiata da morire. Sempre le stesse facce, sempre le stesse domande, insomma tanto vale lasciar perdere. A difesa delle dating app però conosco coppie che si sono incontrate attraverso uno schermo e ancora oggi sono felici ed innamorate, quindi la speranza, come si dice, è l’ultima a morire.
Certo che se esistesse davvero MyMatch, la dating app inventata dai protagonisti di questo romanzo, molto probabilmente mi sarei divertita molto di più e forse avrei trovato anche io il match perfetto.
Con i POV alternati, ci troviamo catapultati nella vita dei due protagonisti che combattono la quotidianità della vita da trentenni (Aron qualcosina in più) in un mondo sempre più contro la generazione dei Millennials.




«’Infantile, incommentabile, insensibile…non devi neanche fare la fatica di insultarmi. Faccio tutto da solo.»
«Ti prego, non negarmi l’ultimo piacere che mi è rimasto.»


Conosciuti all’università, si sono piaciuti da subito e d’altronde due anime affini come loro come poteva non essere così?
Dopo 10 anni di croce (alti e bassi) e delizia (tanto amore, passione top) Aron e Matilde sono ormai ai ferri corti, anzi cortissimi. Non fanno altro che litigare, non riescono più a capirsi e a comunicare come hanno sempre fatto nel corso dei 10 anni passati insieme. I conti che non tornano mai, un appartamento che cade a pezzi e il fatto di essere sempre sul filo del rasoio sono tutti motivi che portano alla rottura definitiva. La rabbia, il dolore di non essere più parte di un duo, ma ritrovarsi a dover combattere da solo dopo che per tanto tempo qualcuno è sempre rimasto al tuo fianco. Nonostante queste divergenze di opinione è chiaro però che Aron e Matilde sono ancora innamorati l’uno dell’altra, solo che non riescono a comunicarselo.
Dopotutto il piano era semplicissimo, quasi come bere un bicchiere d’acqua: si chiude l’azienda (PopLab), ognuno a casa propria e finalmente si smette di litigare.
Ovviamente il piano finisce alle ortiche perché, grazie ad un colpo di fortuna (destino?), la loro app MyMatch, creata durante gli anni universitari, spopola diventando in breve tempo virale e mettendoli sotto molti, moltissimi riflettori.
Tutto bellissimo, peccato che loro non stiano più insieme e che non vogliano avere niente che li leghi.
La cosa davvero buffissima è che, tra tutte le loro app, quella che sta andando di più è proprio quella sulla ricerca dell’anima gemella.
E se non vogliono perdere tutto – dato che MyMatch ha il successo che ha perché loro, agli occhi del giudicante web, sono la coppia perfetta – devono continuare a fingere di amarsi.
Se riescono ad essere dei bravissimi attori davanti ai riflettori, tra le mura domestiche è tutt’altra storia.
È possibile ritrovarsi, dopo essersi persi? Riuscire a scendere a compromessi e capire che loro sono più forti insieme al posto che separati?
Per sapere cosa accadrà a Aron e Matilde vi basterà leggerlo!
DLIN DLON – comunicazione di servizio.
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