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23 APRILE – Giornata internazionale del Libro

Quel Sant Jordi prometteva di essere un giorno da cani.
«Allora quasi quasi è meglio non mettere le bancarelle in strada.»
«Nemmeno a parlarne. Don Miguel de Cervantes e il suo collega don William Shakespeare non sono morti tecnicamente lo stesso giorno, il 23 aprile, invano. Se sono schiattati entrambi con una tale precisione nella stessa giornata, noi librai non saremo da meno e non ci lasceremo intimorire. Oggi usciamo a unire libri e lettori anche se il generale Espartero ci bombarda dal castello di Montjuic.»
«Almeno mi porterai una rosa?»
Il Labirinto degli spiriti, Zafón

Noi, abitanti della penisola a forma di stivale, abbiamo San Valentino il 14 febbraio con cuori e cioccolatini e c’è chi invece ha fiori e libri.
Il giorno 23 Aprile, infatti, non è stato scelto a caso dall’UNESCO per festeggiare la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, conosciuta anche come la Giornata del libro e delle rose, festeggiata in tutto il mondo con molti eventi e manifestazioni.
La giornata è basata su una tradizione catalana: in questa data ricorre la festa di San Giorgio, patrono della splendida città di Barcellona e della Catalogna ed è considerato il giorno più romantico dell’anno.
Ma per quale motivo si è scelto proprio questo giorno?
Presto detto! Sono venuti a mancare nel 1616 (manco si fossero messi d’accordo) Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Inca Garcilaso de la Vega considerati dei pilastri della cultura universale ed è per questo che si è scelto il 23 aprile. Istituita nel lontano 1996 nasce con l’obiettivo di promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la tutela del copyright.


La lettura ed i libri, rappresentato tutt’oggi uno strumento di conoscenza e di approfondimento e sono un prezioso mezzo d’informazione di apprendimento culturale. Sono indispensabili per poter superare incertezze e precarietà legate ad una società improntata sulla globalizzazione e sul cambiamento.
Oltre a questo, è opinione di molti, considerare la lettura come un piacere ineguagliabile (anche gratuito se si utilizzano quei fantastici edifici chiamati che noi chiamiamo Biblioteche) capace di portarci in mondi, epoche e vite diverse e poterci dare la possibilità di avvicinarci ad esperienze e realtà lontane dalla nostra, accrescendo la nostra consapevolezza su quanto il mondo che ci circonda sia poliedrico e la nostra personale conoscenza del suddetto cosmo.

Tutto parte da una tradizione di origine medievale: la leggenda vuole che sia stato proprio San Giorgio (Sant Jordi) il cavaliere che sconfisse il drago, salvando il popolo e la principessa minacciati dalla mostruosa creatura. Il sangue sgorgato dalle ferite fece fiorire immediatamente delle meravigliose rose rosse, una delle quali venne regalata da Sant Jordi alla principessa. In memoria di questo mitico accadimento, nel giorno dedicato a Sant Jordi – il 23 aprile, appunto – in Catalogna si festeggia regalando un libro e una rosa alla persona amata ed anche i librai donano un fiore, quel giorno, ai lettori per ogni libro comprato.

Photo credit: Casa Batllo, by Karen Matthews


A Barcellona la tradizionale passeggiata per le Ramblas che invade di banchetti pieni di libri e di rose era uno degli eventi più suggestivi dell’anno.
Sempre durante la giornata camminando Lungo Passeig de Gràcia, oltre alle bancarelle di rose e di libri, si può ammirare quella meraviglia di Casa Batlló, il famoso capolavoro di Gaudì. La leggenda di Sant Jordi e il drago rivive sulla facciata dell’edificio con il dragone e con le rose intrecciate (Gaudì infatti si ispirò alla storia di Sant Jordi).

Con il coronavirus non è stato possibile festeggiare come si deve questa giornata, ma si spera che quest’anno sia possibile farlo con tutti i crismi.

C’è anche un libro ad hoc che parla proprio di questo giorno:
Màrius Serra – Il romanzo di Sant Jordi

È il 23 di aprile, giornata mondiale del libro, celebrata gloriosamente a Barcellona. Dalle 5:55 alle 23:59, il tempo scorre in fretta, scandito da capitoli brevi e fulminanti. In un’atmosfera frenetica e festosa, tra banchetti di libri e di rose, maratone di lettura, dirette radiofoniche, feste alternative e feste ufficiali, seguiamo le mosse dell’assassino, di una giovanissima interprete spaesata, di un editore disincantato, di un appassionato di giochi che segue alla lettera gli insegnamenti dell’Uomo dei dadi di Luke Rhinehart, di uno scrittore che vede la trama del suo romanzo realizzarsi pericolosamente nella realtà. Si ride e si sorride parecchio, ma attenzione a non farci distrarre: come diceva Edgar Allan Poe, il posto migliore per nascondere qualcosa è in piena vista, e la soluzione del mistero potrebbe essere sotto il nostro naso… teniamo gli occhi aperti!

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Calendario dell’Avvento. Carlos Ruiz Zafón e le edizioni illustrate.

O lo ami o lo odi. Un po’ come l’opera lirica.
Noi Bistrotte pensiamo che per poter leggere questo particolare autore bisogna essere nel “mood” giusto… durante le vacanze di Natale potrebbe essere un buon momento, per esempio.
Sotto molti aspetti Carlos Ruiz Zafón, che ci ha tristemente abbandonati da poco, è un’autore complesso, con uno stile di scrittura a tratti macchinoso ed è per questo che non tutti riescono a leggerlo, ma soprattutto ad apprezzarlo.
Sono passati ben quindici anni dalla prima pubblicazione de L’ombra del vento ed è ancora uno dei romanzi più belli mai scritti. Con queste edizioni celebrative, la casa editrice Mondadori ha voluto ricordare così uno degli autori più amati del suo catalogo.
In queste edizioni illustrate sono presenti le incantevoli fotografie di Francesc Catalá-Roca, fotografo catalano.

L’ibrido che avete come amico potrà apprezzarlo o no, ma se è un suo fan ricevere una – o tutte – le edizioni illustrate potrebbe essere davvero un bellissimo regalo di Natale. Nel caso non lo apprezzi, noi Bistrotte saremmo ben liete di poter accogliere nella nostra libreria il libro non apprezzato.

Se vi abbiamo un po’ incuriositi, vi lasciamo di seguito le trame in ordine di lettura della tetralogia de Il Cimitero dei Libri Dimenticati.

L’ombra del vento

Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all’oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro “maledetto” che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell’anima oscura della città. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra.

Il gioco dell’angelo

Nella tumultuosa Barcellona degli anni Venti, il giovane David Martín cova un sogno, inconfessabile quanto universale: diventare uno scrittore. Quando la sorte inaspettatamente gli offre l’occasione di pubblicare un suo racconto, il successo comincia infine ad arridergli. È proprio da quel momento tuttavia che la sua vita inizierà a porgli interrogativi ai quali non ha immediata risposta, esponendolo come mai prima di allora a imprevedibili azzardi e travolgenti passioni, crimini efferati e sentimenti assoluti, lungo le strade di una Barcellona ora familiare, più spesso sconosciuta e inquietante, dai cui angoli fanno capolino luoghi e personaggi che i lettori de “L’ombra del vento” hanno già imparato ad amare. Quando David si deciderà infine ad accettare la proposta di un misterioso editore – scrivere un’opera immane e rivoluzionaria, destinata a cambiare le sorti dell’umanità -, non si renderà conto che, al compimento di una simile impresa, ad attenderlo non ci saranno soltanto onore e gloria.

Il prigioniero del cielo

Nel dicembre del 1957 un lungo inverno di cenere e ombra avvolge Barcellona e i suoi vicoli oscuri. La città sta ancora cercando di uscire dalla miseria del dopoguerra, e solo per i bambini, e per coloro che hanno imparato a dimenticare, il Natale conserva intatta la sua atmosfera magica, carica di speranza. Daniel Sempere – il memorabile protagonista di “L’ombra del vento” è ormai un uomo sposato e dirige la libreria di famiglia assieme al padre e al fedele Fermín con cui ha stretto una solida amicizia. Una mattina, entra in libreria uno sconosciuto, un uomo torvo, zoppo e privo di una mano, che compra un’edizione di pregio di “Il conte di Montecristo” pagandola il triplo del suo valore, ma restituendola immediatamente a Daniel perché la consegni, con una dedica inquietante, a Fermín. Si aprono così le porte del passato e antichi fantasmi tornano a sconvolgere il presente attraverso i ricordi di Fermín. Per conoscere una dolorosa verità che finora gli è stata tenuta nascosta, Daniel deve addentrarsi in un’epoca maledetta, nelle viscere delle prigioni del Montjuic, e scoprire quale patto subdolo legava David Martín – il narratore di “Il gioco dell’angelo” – al suo carceriere, Mauricio Valls, un uomo infido che incarna il peggio del regime franchista.

Il labirinto degli spiriti

Barcellona, fine anni ’50. Daniel Sempere non è più il ragazzino che abbiamo conosciuto tra i cunicoli del Cimitero dei Libri Dimenticati, alla scoperta del volume che gli avrebbe cambiato la vita. Il mistero della morte di sua madre Isabella ha aperto una voragine nella sua anima, un abisso dal quale la moglie Bea e il fedele amico Fermín stanno cercando di salvarlo. Proprio quando Daniel crede di essere arrivato a un passo dalla soluzione dell’enigma, un complotto ancora più oscuro e misterioso di quello che avrebbe potuto immaginare si estende fino a lui dalle viscere del Regime. E in quel momento che fa la sua comparsa Alicia Gris, un’anima emersa dalle ombre della guerra, per condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo a svelare la storia segreta della sua famiglia, anche se il prezzo da pagare sarà altissimo. Dodici anni dopo “L’ombra del vento”, Carlos Ruiz Zafón torna con un’opera monumentale per portare a compimento la serie del Cimitero dei Libri Dimenticati. “Il labirinto degli Spiriti” è un romanzo fatto di passioni, intrighi e avventure. Attraverso queste pagine ci troveremo di nuovo a camminare per stradine lugubri avvolte nel mistero, tra la Barcellona reale e il suo rovescio, un riflesso maledetto della città. E arriveremo finalmente a scoprire il gran finale della saga, che qui raggiunge l’apice della sua intensità e al tempo stesso celebra, maestosamente, il mondo dei libri, l’arte di, raccontare storie e il legame magico che si stabilisce tra la letteratura e la vita.