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Dio di Illusioni di Donna Tartt e il ritorno alla ribalta grazie al booktok – la recensione

O lo ami o lo odi. Non c’è via di mezzo per il romanzo (e che romanzo!) d’esordio di Donna Tartt, pubblicato per la prima volta nel 1992.
Il titolo originale è The Secret History, in italiano tradotto con ‘Dio di illusioni‘ (titolo che acquista un senso solo a romanzo concluso mentre si sta ancora metabolizzando).
Io l’ho amato. Dalla prima all’ultima pagina ed è diventato il miglior romanzo che abbia letto nel 2024, almeno fino ad ora.
Oltre ad essere l’ultimo romanzo facente parte della mia #valigialibrosa di questa estate.

La storia parte piano, quasi in punta di piedi e il nostro, senza un soldo e rinnegato dalla famiglia, Richard Papen, protagonista principale e narratore dell’intera storia, ci mette subito davanti al misfatto accendendo la nostra curiosità.

Come si è arrivati a quel punto? Cosa ha spinto i nostri cinque – Henry Winter, Francois Abernathy detto Francis, i gemelli Charles e Camilla Macaulay e Edmund, detto Bunny, Corcoran – rampolli ricchi, intelligenti e giovani a fare quello che hanno fatto?

Con vibes da dark academy, ci viene presentato un romanzo che mischia thriller psicologico, romanzo di formazione e drammatico. Inutile dire che mi ha conquistata fin da subito con un l’incipit che parte già con il botto.

Tornato alla ribalta grazie a Tik Tok, non avevo grandi aspettative, ma ammetto di partire prevenuta quando si tratta di libri consigliati dal #booktok per il semplice fatto che nove volte su dieci non ho concluso il romanzo che consigliavano.

Questo, al contrario, per cinque giorni mi ha ossessionata, accompagnandomi ovunque, perché ero incapace di metterlo giù.
Il ritmo della Tartt può risultare, a tratti, prolisso e pieno di descrizioni, ma è perfetto proprio perché, attraverso le parole, riesce a far entrare il lettore nel circolo oscuro e affascinante della storia, quasi ti trovassi a vivere il dramma ed a conoscere i più oscuri e intimi segreti di questi sei giovani ragazzi.


La Tartt sa perfettamente come ammaliare il lettore perché tutto è collegato fino al più piccolo dettaglio per un finale che lascia davvero attoniti.
Nel romanzo vi sono continui riferimenti al mondo classico della letteratura greca e latina, in particolare gli autori Omero e Platone. Tutti e cinque i protagonisti parlano in latino e in greco antico tra di loro parlando in codice. Interessante anche il tema dell’esoterismo che all’interno della storia ha una funzione di spaccatura.
Un romanzo che consiglierò fino alla nausea.


Il romanzo.

Un piccolo raffinato college nel Vermont. Cinque ragazzi ricchi e viziati e il loro insegnante di greco antico, un esteta che esercita sugli allievi una forte seduzione spirituale. A loro si aggiunge un giovane piccolo borghese squattrinato. In pigri weekend consumati tra gli stordimenti di alcol, droga e sottili giochi d’amore, torna a galla il ricordo di un crimine di inaudita violenza. Per nascondere il quale è ora necessario commeterne un altro ancora più spietato…


Chi è Donna Tartt?

Nata nel 1963 a Greenwood, in Mississippi, Donna Tartt è un’autrice statunitense. Nata a Greenwood, in Mississippi, dopo aver dimostrato capacità innate per la scrittura già in tenera età, ha pubblicato il suo primo sonetto a tredici anni. Si è laureata al Bennington College dove ha conosciuto lo scrittore Bret Easton Ellis, con cui stringe un’importante amicizia, fonte di ispirazione artistica.
Il suo romanzo d’esordio Dio di illusioni (1992) e Il piccolo amico ( 2002, vincitore nel 2003 del WH Smith Literary Award) sono diventati bestseller internazionali tradotti in 30 lingue. Nel 2014 vince il Premio Pulitzer per la narrativa con Il cardellino (2013). Nel 2019 il romanzo è stato adattato in un film per la regia di John Crowley.

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