Pubblicato in: Narrativa contemporanea, Romanzo

Tu che sei di me la miglior parte – Enrico Brizzi

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Titolo:  Tu che sei di me la miglior parte

Autore: Enrico Brizzi

Casa Editrice: Mondadori

Pagine: 552 pagine

Prezzo: € 20,00

Valutazione: ✓✐✐✐✐✐ 

Trama: Bologna, anni Ottanta: Tommy Bandiera, orfano di padre, cresce con la mamma Alice e la famiglia di lei. I racconti dell’avventuroso zio Ianez, i giochi condivisi con gli amici Athos e Selva fra cortile e parrocchia, e le prime, timide, relazioni con le coetanee scandiscono le tappe della sua crescita sino alla sconvolgente apparizione del vero amore. L’impareggiabile Ester, però, fa battere il cuore anche al nuovo arrivato Raul, che di Tommy diventerà la guida e la nemesi, il modello irraggiungibile e il “peggiore amico” capace di scortarlo attraverso le prove iniziatiche tutt’altro che innocenti dell’adolescenza.

L’asimmetrico triangolo che li lega negli anni delle scuole superiori prenderà via via i colori di una tenera educazione sentimentale e di una conturbante lotta per trovare il proprio posto nel mondo; la meraviglia e la fatica del diventare grandi li metteranno di fronte a scelte non scontate e passi senza ritorno, tradimenti che li sprofonderanno nell’abisso della disperazione e inattese prove di lealtà capaci di riaccendere la fiducia, sino alla grande, incancellabile, avventura che vedrà i tre ragazzi protagonisti nell’estate dei diciott’anni.


Recensione:

Romanzo di formazione? Sì, certo. L’unica certezza però, a ben guardare è la seguente: questa storia è narrata talmente bene che potrebbe essere ambientata ai tempi di Re Artù o su una colonia terreste in galassie sconosciute nel 3565. Non farebbe alcuna differenza. Perché sì, ci sono gli anni a cavallo tra ’80 e ’90, ci sono le cassette TDK e gli zaini Invicta bicolore e gli stili nel vestire tipici di quel periodo. Ma parla di un ragazzo e dei suoi amici, di un bambino che cresce e diventa adolescente e poi anche giovane uomo. Con tutti i travagli del caso, senza un padre che segnali il confine tra il bene e il male. Inseguendo figure che appaiono forti e invincibili ma si rivelano semplici esseri umani.

“Quello che abbiamo fatto è quello che ci ha resi ciò che siamo” osservò. “L’uomo che ti parla in questo momento è anche il bambino che andava alle elementari col grembiule, il liceale innamorato, il giovanotto che girava l’Europa in autostop e non si decideva mai a laurearsi. È passato del tempo, ma loro sono ancora qui”.

Una cavalcata di 500 pagine che sembrano davvero troppo poche, costellate di meraviglie e trapunte di stelle, probabilmente complici sono i lacrimoni (almeno i miei) che vengono trattenuti a stento oppure lasciati correre perché troppi da arginare.

Un tempo credevo che suo padre fosse l’uomo più forte del mondo. Mister Carboni era un eroe sempre allegro che saliva lungo scale altissime per salvare le persone dagli incendi; ora che la vita l’aveva piegato, costringendolo nel limbo della depressione, il mio amico era pronto a raccoglierne l’eredità.
La figura era sputata a quella di lui, mentre la mandibola forte già ombreggiata di barba a metà mattina e lo sguardo fiero, la folta chioma scura raccolta a coda e le sopracciglia pronunciate arrivavano dritti dagli antenati sanniti della madre.
Forse si poteva intuire già da bambini, come sarebbe diventato. Ma ormai sapevo che non c’era nulla da dare per scontato. Qualcuno si faceva male, e non riusciva mai a inverarsi nell’uomo che sarebbe dovuto diventare. Qualcuno si perdeva lungo strade sbagliate, e qualcun altro moriva,  di colpo o un giorno alla volta. C’era anche chi, fra i regaz di Bologna city, si ammazzava da solo. Come Martino il mangiapastiglie, l’amico del bassista Alex, che non aveva retto il peso dei suoi problemi; aveva visto tutto buio, si era arreso all’idea del fallimento, e forse nel levarsi la vita pensava di fare una cosa da samurai. Invece era stata un mossa da perdenti integrali, l’apice dell’egoismo, la versione romantica d’un tradimento imperdonabile. Non ci pensava, il flippato, a quanto dolore si sarebbe lasciato dietro? A quale condanna infliggeva agli altri? Era così che si restava soli, senza musica e senza amici, al proprio funerale.

Tommy Bandiera è un ragazzo, uno come lo siamo stati tutti, Ester è una ragazza (ecco lei magari non lo siamo state tutte, ché belle così mi sa che è raro), Raul è un personaggio quasi epico, uno di quelli da guardare come il più figo di tutti, ma sulla lunga distanza a bruciare sempre si potrebbe anche incenerire.
La storia di questi tre, ma anche la storia di noi. Noi che quegli anni lì li abbiamo vissuti ma anche la storia di quelli prima e di quelli dopo. Magari per quelli dopo può servire capire come si viveva ai tempi oramai dimenticati del telefono con il filo e nessuna rete internet.
E poi c’è lo stile di scrittura di un narratore con i fiocchi e i controfiocchi. Che sia il mio preferito è ovvio e palese ma questo non toglie che se lo sia meritato. Questo romanzo ha la carica dei suoi primi e la capacità evocativa che solo la maturità riesce a dare.
Inoltre c’è il salto del battito cardiaco, quando salta fuori come un cameo da grande attore, il vecchio Alex, Martino e Adelaide.
Ma attenzione, non pensate che sia “come Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, o magari una sua riedizione in salsa 2018, proprio no: qui Brizzi prende (forse) alcune ombre cinesi dal suo libro di esordio, quello che lo ha reso famoso, e costruisce una nuova storia che è un affresco vivo e acceso di una vita intera. Ché il bimbo Bandiera nel cortile di nonna Sandra e l’uomo che sarà sono la stessa cosa. E crescono come un arbusto tanto bello quanto velenosi possono essere i suoi fiori.
Per me: libro dell’anno.
Quanto mi piacerebbe sapere che uomo diventerà quel Tommy. E cosa succederà alla figlia della saccopelista, e il peggiore amico reggerà?

Il libro è troppo breve, come la vita.
Per dirlo con nonna Sandra:

“Passa così veloce” […] ” Un attimo lui ti viene incontro sorridendo davanti a tutti e ti senti come una regina, e il momento dopo devi già levare il disturbo”.

© Bianca Casale

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Pubblicato in: Uscite Mensili

Wishlist Maggio

Bistrottiani, benvenuti nella wishlist del mese, anche se un po’ tardiva.
Scusateci, ci siamo perse nella bellezza di Praga. Ma ora siamo tornate (purtroppo lo possiamo dire?) alla vita di tutti i giorni.
Ecco arrivato l’amico maggio – anche se sembra quasi novembre/luglio- con sé porta nuove uscite, ma soprattutto il tanto amato Salone Internazionale del Libro 2018!
Se siete dei lettori compulsivi come noi Bistrotte sicuramente avrete già fatto una lista dei libri che desiderate acquistare al Salone e una lista di quelli che acquisterete dopo il Salone.
Dura la vita del lettore, non trovate?

 

 

VORREI CHE FOSSE GIÀ DOMANI, MIRIAM CANDURRO – MASSIMO CACCIAPUOTI
Narrativa Contemporanea

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Titolo: Vorrei che fosse già domani

Autore: Massimo Cacciapuoti

Casa Editrice: Garzanti Editore

Prezzo: € 16,40

Data di pubblicazione: 03/05/2018

Trama: Nei corridoi deserti del Tito Livio di Napoli, Paolo cerca tra i suoi post-it quello su cui ha annotato le coordinate per arrivare in classe. Ormai non può più farne a meno. Perché da quando un brutto incidente gli ha fatto perdere il senso dell’orientamento, la sua vita è diventata un insieme di istruzioni numeriche. Ma, in un momento di distrazione, il suo sguardo incrocia due occhi verdi. Quelli dell’esuberante Cristina che, dopo settimane di assenza, si è decisa a rientrare a scuola, anche se non ne ha nessuna voglia. Il loro incontro dura un attimo. Ma quell’attimo indimenticabile è sufficiente a cambiare ogni cosa. Tra bigliettini scambiati sotto il banco e pomeriggi passati sui libri, Cristina, mossa da una curiosità che non riesce neanche a spiegarsi, rompe il guscio dentro cui Paolo si è rinchiuso. Gli fa capire che l’invisibilità non è la soluzione a tutti i problemi. E Paolo, finalmente pronto a lasciarsi andare di nuovo, convince Cristina a non rinunciare alla propria unicità. Insieme sentono di poter fare qualunque cosa. Perché non c’è legame più forte di quello che si conquista ogni giorno. Un legame che niente può spezzare.


 

DIVORARE IL CIELO, PAOLO GIORDANO
Narrativa Contemporanea

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Titolo: Divorare il cielo

Autore: Paolo Giordano

Casa Editrice: Einaudi

Prezzo: € 22,00

Data di pubblicazione: 08/05/2018

Trama: La prima volta che Teresa li vede stanno facendo il bagno in piscina, nudi, di nascosto. Lei li spia dalla finestra. Le sembrano liberi e selvaggi. Sono tre intrusi, dice suo padre. O tre ragazzi e basta, proprio come lei. Bern. Tommaso. Nicola. E Teresa che li segue, li studia, li aspetta. Teresa che si innamora di Bern. In lui c’è un’inquietudine che lei non conosce, la nostalgia per un’idea assoluta in cui credere: la religione, la natura, un figlio. Sono uno strano gruppo di randagi, fratelli non di sangue, ciascuno con un padre manchevole, carichi di nostalgia per quello che non hanno mai avuto. Il corpo li guida e li stravolge: la passione, la fatica, le strade tortuose e semplici del desiderio. Il corpo è il veicolo fragile e forte della loro violenta aspirazione al cielo. E la campagna pugliese è il teatro di questa storia che attraversa vent’anni, quattro vite, un amore. Coltivare quella terra rossa, curare gli ulivi, sgusciare montagne di mandorle, un anno dopo l’altro, fino a quando Teresa rimarrà la sola a farlo. Perché il giro delle stagioni è un potente ciclo esistenziale, e la masseria il centro esatto del mondo.
L’amicizia fra maschi, la ribellione a Dio e ai padri, il desiderio e la rivalità: Divorare il cielo è un grande romanzo sul nostro bisogno di trasgredire, e tuttavia di appartenere costantemente a qualcosa o a qualcuno. Al centro c’è una generazione colma di vita e assetata di senso, che conosce tutto eppure non si riconosce in niente. Ragazzi con un piede ancora nel vecchio millennio, ma gettati nel futuro, alla disperata ricerca di un fuoco che li tenga accesi.


 

LA VITA FINO A TE, MATTEO BUSSOLA
Narrativa Contemporanea

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Titolo: La vita fino a te

Autore: Matteo Bussola

Casa Editrice: Einaudi

Prezzo: € 17,00

Data di pubblicazione: 15/05/2018

Trama: Matteo Bussola riconosce ciò che di straordinario si annida nelle cose ordinarie perché le guarda come se accadessero per la prima volta, come se sentisse sempre la vita pulsare in ogni cellula. Ed è con quello sguardo che racconta di relazioni sentimentali, l’istante in cui nascono, il tempo che abitano. Lo fa mettendosi a nudo, ricordando gli amori passati, per ripercorrere la strada che lo ha portato fino a qui, alla sua esistenza con Paola e le loro tre figlie. Soprattutto, lo fa specchiandosi nelle storie di ciascuno: quelle che incontra su un treno, o mentre sbircia dal finestrino della macchina, o seduto in un bar la mattina presto. Quelle che incontra stando nel mondo senza mai dare il mondo per scontato, e che la sua voce intima e familiare ci restituisce facendoci sentire che sta parlando esattamente di noi.


 

ELEANOR OLIPHANT STA BENISSIMO, GAIL HONEYMAN
Narrativa Contemporanea

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Titolo: Eleanor Oliphant sta benissimo

Autore: Gail Honeyman

Casa Editrice: Garzanti Libri

Prezzo: € 17,90

Data di pubblicazione: 17/05/2018

Trama: Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo.
Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido, perché sto bene così. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate, la mia passione. Poi torno alla mia scrivania e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto.
E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo.
O così credevo, fino a oggi.
Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E questo ha cambiato ogni cosa. D’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie stesse paure, e non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene. Anzi: benissimo.


 

UNA STAGIONE INCERTA, ELDA LANZA
Narrativa Contemporanea

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Titolo: Una stagione incerta

Autore: Elda Lanza

Casa Editrice: Ponte alle Grazie

Prezzo: € 15,00

Data di pubblicazione: 24/05/2018

Trama: Una telefonata, un nome che nessuno aveva più ripetuto in tanti anni di solitudine, una voce. E di colpo i ricordi di un amore di ragazzi e il rancore e l’infelicità che durano ormai da cinquant’anni, da quella rottura dolorosa e inaspettata, si riaccendono in una donna forte e indipendente, scrittrice di successo, che a quella voce che la chiama «Eddy» – il nome di allora – è incapace di resistere. Lui, Nanni, è potente, ricco, stimato e, armato del proprio fascino, riuscirà a travolgerla, ma senza riuscire a farsi perdonare completamente, né a perdonare se stesso. Insieme a quell’amore ritrovato nella stagione incerta della vita in cui ogni parola, ogni gesto è una promessa che chiede con dolore di essere mantenuta, la risposta a tutti i dubbi arriverà in una delle sue forme più crudeli. In questo romanzo lucido e vibrante sull’amore, la passione e la compassione, Elda Lanza provoca, emoziona, commuove, tratteggiando un personaggio femminile fragile e forte, sfaccettato e contraddittorio sino nella più nascosta intimità.


 

TU CHE SEI PER ME LA MIGLIOR PARTE, ENRICO BRIZZI
Narrativa Contemporanea

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Titolo: Tu che sei per me la miglior parte

Autore: Enrico Brizzi

Casa Editrice: Mondadori

Prezzo: € 20,00

Data di pubblicazione: 29/05/2018

Trama: Bologna, anni Ottanta: Tommy Bandiera, orfano di padre, cresce con la mamma Alice e la famiglia di lei. I racconti dell’avventuroso zio Ianez, i giochi condivisi con gli amici Athos e Selva fra cortile e parrocchia, e le prime, timide, relazioni con le coetanee scandiscono le tappe della sua crescita sino alla sconvolgente apparizione del vero amore. L’impareggiabile Ester, però, fa battere il cuore anche al nuovo arrivato Raul, che di Tommy diventerà la guida e la nemesi, il modello irraggiungibile e il “peggiore amico” capace di scortarlo attraverso le prove iniziatiche tutt’altro che innocenti dell’adolescenza. L’asimmetrico triangolo che li lega negli anni delle scuole superiori prenderà via via i colori di una tenera educazione sentimentale e di una conturbante lotta per trovare il proprio posto nel mondo; la meraviglia e la fatica del diventare grandi li metteranno di fronte a scelte non scontate e passi senza ritorno, tradimenti che li sprofonderanno nell’abisso della disperazione e inattese prove di lealtà capaci di riaccendere la fiducia, sino alla grande, incancellabile, avventura che vedrà i tre ragazzi protagonisti nell’estate dei diciott’anni. Tu che sei di me la miglior parte non è solo un’eccezionale panoramica dell’Italia anni Ottanta e Novanta rischiarata dalla prodigiosa memoria mitopoietica dell’autore – ci sono le musicassette TDK e le festicciole delle medie, lo zaino Invicta e la Vespa, i concerti scolastici e le risse sulle gradinate degli stadi – ma s’impone come un maestoso, ironico e commovente romanzo di formazione, delicato come il fortunatissimo Jack Frusciante è uscito dal gruppo e potente quanto lo sperimentale Bastogne ; i ragazzi protagonisti sono chiamati a fare i conti con l’amicizia e l’amore, la rabbia e la speranza, la scoperta del sesso e la tentazione delle sostanze proibite, la lontananza degli adulti e l’urgenza d’incamminarsi in prima persona verso un avvenire da conquistare un giorno alla volta.