Quando si parla di saghe subito viene in mente il grande mondo del fantasy, dove è praticamente normale che non ci si fermi alla singola pubblicazione ma si arrivi anche a numerosi volumi per comporre epiche narrazioni.
Ma uscendo dal genere fantasy cosa troviamo?
Ecco la nostra selezione di otto saghe letterarie da regalare a Natale (o al compleanno… o quando vi pare), abbiamo cercato di spaziare un po’ tra i generi.
Vediamo cosa abbiamo:

- L’amica Geniale, Elena Ferrante
L’amica geniale è una serie di quattro romanzi dell’autrice Elena Ferrante. La serie è composta da L’amica geniale (2011), Storia del nuovo cognome (2012), Storia di chi fugge e di chi resta (2013) e da Storia della bambina perduta (2014). Tutti i romanzi sono stati pubblicati in Italia da edizioni e/o.
Ne abbiamo parlato ampiamente qui.

2. I Cazalet, Elizabeth Jane Howard
«Una parabola sulla dolorosa perdita dell’innocenza e sul disinganno che ricorda I Buddenbrook di Thomas Mann e molte opere di Virginia Woolf».
Roberto Bertinetti, «Il Messaggero»
Il ciclo letterario dei Cazalet in Italia è pubblicato da Fazi Editore, scritto da Elizabeth J. Howard.
Si narra la storia di una famiglia borghese inglese a partire dalla fine della prima guerra mondiale, arrivando all’avvento del nazismo, lo scoppio del secondo conflitto e terminare verso la fine degli anni ’50, si vedono trattati soprattutto i punti di vista femminili (ma non aspettatevi una soap opera) e le vicende si svolgono soprattutto a Home Place, dimora della famiglia Cazalet, e a Londra.
Il ciclo si compone di cinque volumi in tutto:
- Gli anni della leggerezza
- Il tempo dell’attesa
- Confusione
- Allontanarsi
- Tutto cambia

3. Ciclo di Malaussène, Daniel Pennac
Detto anche serie di Belleville, è un ciclo di romanzi scritti da Daniel Pennac. I nomi derivano da quello del protagonista dei romanzi, Benjamin Malaussène, e dal quartiere di Parigi (Belleville appunto), in cui sono ambientati.
Composta da sette romanzi è una delizia assoluta (interamente edita in Italia da Feltrinelli), Benjamin di professione è ‘capro espiatorio’ e intorno a lui brulica una famiglia magnetica e una serie di avventure/disavventure che vi terranno incollati alle pagine:
- Il paradiso degli orchi, 1991
- La fata carabina, 1992
- La prosivendola, 1991
- Signor Malaussène, 1995
- Ultime notizie dalla famiglia, 1997 (l’edizione italiana accorpa due libri Monsieur Malaussène au théâtre del 1995 e Des Chretiens et des maures del 1996);
- La passione secondo Thérèse, 1999
- Il caso Malaussène. Mi hanno mentito, 2017 (alcuni puristi questo ultimo non lo calcolano nel ciclo…)




4. I Melrose di Edward St Aubyn
St. Aubyn è rampollo di una antica famiglia nobiliare inglese e in questa sua saga smonta ogni velleità e infatuazione verso la nobiltà britannica.
Vediamo come:
I Melrose racchiudono quattro romanzi che narrano la storia di Patrick Melrose, giovane inglese impegnato tenacemente a porre fine alla sua esistenza abusando di alcol e droga, e frequentando ubriaconi, dementi, tiranni e tossicomani, tutti titolati snob in veste di nuovi demoni della contemporaneità.
Nel primo romanzo, Non importa, David Melrose, padre sadico e autoritario, uccide i sogni e le fantasie del piccolo Patrick, mentre la madre, persa in una nebbia di alcol e rimpianti, non si avvede di nulla. In Cattive notizie, ventiduenne e tossicodipendente, Patrick si reca a New York per raccogliere le ceneri del padre, e vaga per le strade della metropoli a caccia di eroina e in fuga dai ricordi. Nel terzo, Speranza, libero dalla dipendenza, durante un estenuante party in una residenza della campagna inglese, Patrick si ritrova combattuto tra il disgusto per il mondo e il desiderio di aprirsi alla vita e al perdono. Nel quarto, Latte materno, Patrick è alle prese con le promesse infrante e gli inaspettati slanci filantropici della madre.
Quattro romanzi, sorretti da uno stile infallibile e da una rara penetrazione psicologica. Quattro capitoli di un unico formidabile, blasfemo romanzo di formazione che ha lasciato un segno profondo nella letteratura contemporanea.
Li troviamo anche in un volume unico edito da Neri Pozza.

5. La trilogia di Venti di tempesta, Charlotte Link
Una grande saga familiare che attraversa tutti gli eventi drammatici che hanno caratterizzato il Novecento, dalla Prima Guerra Mondiale alla caduta del muro di Berlino. Edito in Italia da TEA.
Estate 1914: l’Europa è sull’orlo del baratro, ma per Felicia Degnelly, che trascorre le vacanze nella splendida casa di campagna di famiglia nella Prussia orientale, è ancora tempo di divertirsi e di sognare il grande amore. Un sogno che tuttavia è presto destinato a infrangersi con l’irruzione della dura realtà della guerra nella vita di tutti. Ma Felicia non si arrende al tramonto del suo mondo e nei difficili anni che seguiranno riuscirà a emanciparsi e a tenere ben salde le redini della sua dinastia.
Una saga di amore e passione che è anche affresco di un’intera epoca storica, il Novecento, sullo sfondo della Germania e dell’Europa dilaniate dalle due guerre mondiali, prima, e delle vicende del drammatico cambiamento tedesco, dopo, dal boom economico agli anni Sessanta, dalla contestazione studentesca agli anni di piombo del terrorismo e della crisi economica, fino al crollo del Muro di Berlino e alla riunificazione.

6. La Trilogia della pianura, Kent Haruf
Con Haruf siamo a Holt, una immaginaria cittadina del Colorado in questa trilogia edita da NN.
L’autore stesso la definisce una trilogia ‘slegata’ e quindi può essere letta nell’ordine che ciascun lettore preferisce.
Per capire a chi potrebbe piacere ecco le quarte di copertina dei tre romanzi (e speriamo prima o poi in un quarto).
Benedizione: questo libro è per chi ama rileggere i classici e vorrebbe perdersi negli sconfinati spazi della pianura americana (o nelle fotografie di Robert Adams), per chi desidera un cappello da cowboy anche se forse non indosserà mai, per chi nutre una sorta di fiducia razionale nel genere umano e crede che le verità gridate siano sempre meno vere di quelle suggerite con pudore.
Canto della pianura: Questo libro è per chi ama spostarsi solo con il pensiero, meglio se in poltrona e sotto una coperta a scacchi rossi e blu, per chi riesce a sentirsi a casa anche solo con una finestra aperta sul cielo, per chi cerca su google maps i luoghi dei libri, meglio se immaginari, e per chi ha deciso di affidarsi al tempo, nella convinzione che lo spazio possa sempre tradirlo.
Crepuscolo: Questo libro è per chi ama guardare la danza delle candele sul muro, per chi ascolta la “Pastorale” di Beethoven, per chi ricorda quando da bambini ci si arredava una stanza con tutto quello che si trovava in giro, e per chi è rimasto solo, al freddo, per tanto tempo, e oggi ha deciso di rimettersi in gioco e correre il rischio di diventare una persona diversa.

7. Millennium di Stieg Larsson (e successivo David Legercrantz)
Serie famosissima di romanzi polizieschi dello scrittore e giornalista svedese Stieg Larsson.
Tutti pubblicati postumi in Italia sono stati pubblicati per la prima volta dall’editore Marsilio nel 2007 e hanno riscosso grandissimo successo in tutto il mondo, otto milioni di copie vendute solo in Europa.
Originale e ben giocata la saga con Mikael Blomkvist e Lisbeth Salander non può che ‘acchiappare’ ogni genere di lettore che abbia voglia di passare oltre il pregiudizio del ‘mainstream’.
Non stiamo lì a cincischiare, sono migliori i primi tre ma anche gli altri non sono male e Lagercrantz ha retto bene lo scettro del povero Larsson morto prematuramente a causa di un infarto.
Vediamo la scansione.
I romanzi della serie ‘originale’ sono:
- Uomini che odiano le donne (Män som hatar kvinnor, 2005)
- La ragazza che giocava con il fuoco (Flickan som lekte med elden, 2006)
- La regina dei castelli di carta (Luftslottet som sprängdes, 2007).
Più tardi il giornalista e scrittore svedese David Lagercrantz ha scritto altri tre romanzi riprendendo gli stessi personaggi della trilogia originale:
- Quello che non uccide (Det som inte dödar oss, 2015)
- L’uomo che inseguiva la sua ombra (Mannen som sökte sin skugga, 2017)
- La ragazza che doveva morire (Hon som måste dö, 2019).
8. Poldark di Winston Graham
Serie di romanzi storici scritta da Winston Graham, pubblicata dal 1945 al 1953 e poi ripresa dal 1973 al 2002. La serie comprende 12 romanzi:
- Ross Poldark
- Demelza
- Jeremy Poldark
- Warleggan
- La luna nera
- I quattro cigni
- La furia della marea
- Lo straniero venuto dal mare
- La danza del mulino
- The Loving Cup (non ancora pubblicato)
- The Twisted Sword (non ancora pubblicato)
- Bella Poldark (non ancora pubblicato)
Graham scrisse i primi libri Poldark tra il 1940 e 1950. Dopo un lungo periodo, decise di scrivere ancora e pubblicò The Black Moon nel 1973.
Il protagonista, Ross Poldark, è ufficiale dell’esercito britannico e ritorna a casa in Cornovaglia dalla guerra d’indipendenza americana trovando la sua fidanzata Elizabeth Chynoweth, avendolo creduto morto, in procinto di sposarsi con il cugino Francis Poldark. Ross tenta di risanare le proprie fortune riaprendo una delle miniere di stagno abbandonate della famiglia… e qualsiasi altra cosa aggiunta sarebbe spoiler.
La BBC ha realizzato l’adattamento dei romanzi per la televisione due volte: Poldark, che è andata in onda tra il 1975 ed il 1977, e una versione nuova, Poldark, in onda dal 2015.






Quarta di copertina: Alcuni uomini custodiscono segreti, altri invece sono fatti della stessa sostanza dei segreti. Sembrano non avere un passato, o averne troppo. Luchino è uno di questi: imprendibile, amato e odiato da chiunque, invidiato e disprezzato, lontano da ogni cosa eppure sempre così presente. Sono i giorni del taglio del bosco, un’occasione che riunisce gli abitanti di una piccola comunità dell’Appennino tosco-emiliano. Ognuno viene a dare una mano, curiosando o bevendo qualche bicchiere in compagnia. Ma non ci sono soltanto i boscaioli e le loro famiglie: le facce note e meno note sono tante. C’è la Betti, proprietaria dell’albergo diffuso, per cui quel taglio è simile a un dolore: il bosco apparteneva al suo Fausto, e da quando lui non c’è più l’edera e i rovi hanno preso il sopravvento. C’è Francesco, il notaio, che sta cercando quel delinquente di suo figlio. Ricomparirà forse anche Luchino; qualcuno in paese sussurra che è tornato, sebbene ancora nessuno l’abbia visto. Del resto Luchino è fatto così: tempo fa se n’è andato là fuori, chissà per quali avventure, e adesso si fa vivo quando più gli aggrada. Ciascuno dei personaggi pretende qualcosa da lui, ciascuno ha un rancore, un rimorso, una ferita, un conto da saldare, un affetto bisognoso di conferme. Tutti resteranno delusi. Perché da Luchino ognuno di loro ha provato a rubare – uno sguardo, una parola, un modo di stare al mondo -, ma nessuno è mai riuscito a diventare come lui. Anzi, chi lo imitava è finito in rovina.

Quarta di copertina: Jack Burdette è troppo grande per la città di Holt e per i suoi abitanti. Ex giocatore di football, cacciato dal college con un’accusa di furto, poi militare in missione all’estero, quando sembra aver messo la testa a posto lascia improvvisamente la sua fidanzata per sposare un’altra donna conosciuta dodici ore prima. A ogni ritorno, Holt gli sembra sempre più stretta e scomoda… finché Jack non scompare con la cassa dell’azienda per cui lavora, lasciando la moglie e due figli. Dieci anni dopo, la città non ha perdonato né dimenticato. Eppure Jack torna un’ultima volta, con una macchina vistosa e un passato ingombrante, per far saltare di nuovo ogni convenzione e ogni certezza, senza alcun rimpianto. Ancora una volta Kent Haruf, con la sua scrittura tenera e implacabile e il suo sguardo asciutto ed empatico sulla vita e il destino, ci racconta la storia di un’umanità fragile, ostinata e tenace
Quarta di copertina: Jim Sams ha subíto una metamorfosi. Nella vita precedente era uno scarafaggio, ignorato o disprezzato. Ora, nella sua nuova incarnazione come primo ministro, è l’uomo piú potente d’Inghilterra. Niente può ostacolarlo, tanto meno le regole della democrazia parlamentare, nel portare a termine la sua missione: fare la volontà del popolo e condurre il paese alla rovina. Qualunque riferimento a fatti realmente accaduti e persone realmente esistenti non sembra da escludere. «Un trionfo di comicità. Come si può restituire al ridicolo chi non ha rivali nel
Quarta di copertina: «Cominciai a scrivere a mia moglie dopo che aveva del tutto smesso di amarmi». Così si apre questo romanzo, in cui Milo, sposato con Nadia da quindici anni, si è accorto che lei non lo desidera più: non lo guarda, non lo ascolta, non condivide quasi nulla di sé. Sembra essersi spenta. Come a volte capita nelle coppie, resta con lui per inerzia, per dipendenza, o per paura. Quanti si arrendono all’idea che il matrimonio non possa diventare che questo? Milo no, non si arrende. Continua ad amare perdutamente sua moglie, e non sopporta di non ritrovare più nei suoi occhi la ragazza che aveva conosciuto. Vorrebbe che fosse ancora innamorata, curiosa, vitale, semplicemente perché lei se lo merita. Ecco perché un giorno le scrive fingendosi un altro. Inaspettatamente, lei gli risponde, dando inizio a una corrispondenza segreta. In quelle lettere, sempre più fitte e intense, entrambi si rivelano come mai prima. Pian piano Milo vede Nadia riaccendersi, ed è felice, ma anche geloso. Capisce di essere in trappola. Come può salvarsi, se si è trasformato nel suo stesso avversario?