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Il fascino del noir scandinavo, partiamo dall’Islanda e da Arnaldur Indriðason

l vento ulula tra i fiordi, la neve cade fitta e nell’oscurità si cela un segreto. Il noir scandinavo è definibile un’esperienza: un viaggio nelle ombre di una terra dove il gelo non è solo climatico, ma anche interiore.
Sembra che gli autori di cui parleremo vogliano mostrarci che dietro la facciata di società perfette, si nascondono abissi di dolore e contraddizioni. Partiamo per un viaggio in un sottogenere che squarcia il velo dell’apparenza, rivelando le crepe di un mondo in cui il male si annida tra le pieghe del quotidiano.

E lo facciamo, questo viaggio, perché il noir scandinavo da qualche anno, e senza mostrare cenni di flessione, affascina e conquista sempre più i lettori di thriller, gialli e polizieschi in generale; è però un sottogenere che non è propriamente nelle nostre corde ma che ci piacerebbe esplorare con un po’ di preparazione.
E quindi, partiamo, dritti verso nord.

cosa si intende per noir scandinavo?


Il noir scandinavo è considerato un sottogenere del genere letterario noir. Nello specifico, si tratta di un sottogenere della letteratura poliziesca che ha sviluppato caratteristiche distintive legate al contesto geografico, sociale e culturale della Scandinavia.

Ecco alcuni punti chiave:

  • Radici nel Noir: Il noir scandinavo condivide elementi fondamentali con il genere noir, come l’atmosfera cupa, i temi morali complessi e la critica sociale.
  • Contesto Scandinavo: Si distingue per l’ambientazione nei paesi nordici, con i loro paesaggi spesso aspri, inverni rigidi e società complesse.
  • Tematiche Specifiche: Spesso affronta temi come l’isolamento, la solitudine, la crisi dei valori sociali e le problematiche legate alla modernizzazione.

Inizialmente, i libri tradotti in italiano erano prevalentemente svedesi, con autori come Henning Mankell e Camilla Läckberg, ormai famosissimi anche grazie ai numerosi film e serie televisive tratti dalle loro opere.

Al successo degli scrittori svedesi, si è presto affiancato quello di autori finlandesi e norvegesi (tra cui spicca Jo Nesbø) e, soprattutto, la scoperta dei molti autori islandesi.

L’Islanda, terra geograficamente distante dal continente, è un vero e proprio nido di lettori appassionati che trovano nella letteratura un rifugio, uno sfogo, una passione. Se dobbiamo credere a un’indagine della BBC, l’isola dei geyser ha più libri pubblicati e letti pro capite di qualsiasi altro paese al mondo

«Siamo rimasti per secoli isolati in un medioevo di saghe vichinghe, la modernità globale ha fatto precipitare la nostra isola nel crimine», ha dichiarato Arnaldur Indriðason, probabilmente il più celebre autore islandese contemporaneo. Se da un lato la rapida evoluzione sociale degli ultimi anni ha fatto progredire il paese, aiutandolo a colmare il divario con gli altri stati scandinavi, esiste un rovescio della medaglia: la transizione verso la modernità ha portato con sé tutte le problematiche connesse. Pur rimanendo il tasso di omicidi piuttosto basso, le lotte tra bande, il traffico di droga e lo sfruttamento della prostituzione sono piaghe che, specialmente nelle aree urbane, hanno contaminato la purezza originaria di un paese rimasto per decenni in uno stato di apparente isolamento socio-culturale

Arnaldur Indriðason

Abbiamo citato il celebre scrittore di gialli islandese Arnaldur Indriðason, nato nel 1961, che vanta una carriera ormai ventennale. Dopo aver lavorato come giornalista e critico cinematografico, si è dedicato alla scrittura di romanzi. Tradotto in più di quaranta lingue, è noto principalmente per la serie poliziesca incentrata sul personaggio di Erlendur Sveinsson. Il protagonista delle sue opere è un detective introverso e taciturno, molto abile nelle indagini ma con una vita privata disastrosa: l’ex moglie lo detesta e i figli sono due sbandati con cui ha uno stravagante rapporto di amore-odio. Spesso accostato, per tematiche e scelte narrative, al collega svedese Henning Mankell, Indriðason riesce a costruire trame realistiche e ricche di approfondimenti psicologici, dalle quali emerge un ritratto dell’isola ben lontano dall’apparente immagine paradisiaca a cui viene spesso associata. Uno dei suoi libri più riusciti è Un caso archiviato, inserito nella lista dei dieci migliori gialli di sempre dall’autorevole Publishers Weekly. La serie dell’ispettore Erlendur conta una decina di titoli, mentre le altre due serie, Commissario Flóvent e Thorson, e la più recente Konrad, contano circa quattro titoli ciascuna.

Serie del commissario Erlendur Sveinsson

1997 – (Synir Duftsins) – I figli della polvere, Guanda 2021
1998 – (Dauðarósir) – In silenzio si uccide , Guanda 2022
2000 – (Mýrin) – Sotto la città, Guanda 2005
2001 – (Grafarþögn) – La signora in verde, Guanda 2006
2002 – (Röddin) – La voce, Guanda 2008
2004 – (Kleifarvatn) – Un corpo nel lago, Guanda 2009
2005 – (Vetrarborgin) – Un grande gelo, Guanda 2010
2007 – (Harðskafi) – Un caso archiviato, Guanda 2010
2008 – (Myrká) – Un doppio sospetto, Guanda 2011
2009 – (Svörtuloft) – Cielo nero, Guanda 2012
2010 – (Furðustrandir) – Le abitudini delle volpi, Guanda 2013

Serie del giovane Erlendur

2011 – (Einvígið) – Sfida cruciale, Guanda 2013 ( Episodio con protagonista Marion Briem, con la prima comparsa di Erlendur)
2012 – (Reykjavíkurnætur) – Le notti di Reykjavík, Guanda 2014
2014 – (Kamp Knox) – Un delitto da dimenticare, Guanda 2016

Serie del commissario Flovent e Thorson

2013 – (Skuggasund) – Una traccia nel buio, Guanda 2015
2015 – (Þýska húsið) – Il commesso viaggiatore, Guanda 2017
2016 – (Petsamo) – La ragazza della nave, Guanda 2018

Serie Kónrað

2017 – (Myrkrið veit) – Quel che sa la notte, Guanda 2019
2017 – (Stúlkhan hjá brúnni) – La ragazza del ponte, Guanda 2020
2019 – (Tregasteinn) – La pietra del rimpianto, Guanda 2023
2020 – (Þagnarmúr) – Muro di silenzio, Guanda 2024