Tutti siamo impastati di bene e di male, ma quest’ultimo bisogna vincerlo, Antonio. L’acciaio che è l’acciaio viene temprato e ridotto a spada, da chi vuol vincere il nemico.
da La fuga in Egitto
Grazia Maria Cosima Damiana Deledda che tutti noi conosciamo semplicemente come Grazia Deledda (Nuoro, 27 settembre 1871 – Roma, 15 agosto1936) è stata una scrittrice italiana, sarda per la precisione, Premio Nobel per la letteratura nel 1926. Fu la prima donna italiana a vincere un Nobel e la seconda italiana a vincerlo per la Letteratura, dopo Giosué Carducci nel 1906.
Nell’anniversario della sua nascita la ricordiamo con alcune sue parole.
Oggi festeggiamo due grandissimi scrittori, nati entrambi il 21 Settembre.
21 Settembre 1866
Il 21 Settembre del 1866 nasceva a Bromley, nel Regno Unito, Herbert George Wells, meglio conosciuto come H. G. Wells. Autore fecondo, famoso per aver dato alle stampe alcune opere di fantascienza che sarebbero diventate dei grandi di quel genere, “La macchina del tempo” e “La guerra dei mondi”, giusto per fare due esempi.
Nella sua vita scrisse molto e fu un insegnante, sostenitore del socialismo e del pacifismo, qualcuno crede che abbia descritto con decenni di anticipo la seconda guerra mondiale e la bomba atomica.
Una curiosità: durante la sua carriera di insegnante, lavorò come aiuto-professore presso la Henley House School a Kilburn, dove ebbe come allievo un certo Alan Alexander Milne. Diventato scrittore a sua volta Milne fu famoso come autore per bambini, soprattutto per l’orsetto Winnie the Pooh.
La guerra dei mondi – H.G. Wells
21 Settembre 1947
A Portland, il 21 Settembre del 1947 nasce il Re dell’Horror, Stephen King, non ha bisogno di presentazioni, ha pubblicato oltre 80 opere di cui molte sono diventate film di successo, ha venduto complessivamente più di 500 milioni di copie, comprese quelle scritte con lo pseudonimo di Richard Bachman.
Lunga vita al Re!
Nacque oggi nel 1911 William Golding scrittore britannico Premio Nobel per la Letteratura nel 1983.
Autore de “il signore delle mosche” che venne edito nel 1954 e rimane una delle storie più crude e profonde del novecento, il concetto di bene e male completamente stravolto e oggetto di nuova interpretazione. Un capolavoro.
“Quel che è peggio, neanch’io me ne curo, certe volte. E se io diventassi come gli altri, e non me ne importasse più… che cosa succederebbe?”