Il panorama editoriale del 2025 si è dimostrato un campo di battaglia e, ormai lo sappiamo, il successo non viene unicamente dalla ‘benedizione’ della critica letteraria, né dalla semplice forza d’urto del marketing di massa. I veri fenomeni dell’anno sono stati quei libri capaci di realizzare un mix complesso: unire l’entusiasmo viscerale e le metriche di engagement generate da piattaforme come Instagram (Bookstagram), TikTok (BookTok) con l’approvazione misurata e il dibattito culturale innescato dalla critica.
Le classifiche, si sa, valgono relativamente poco, sono anche molto diverse a seconda della zona geografica a cui si riferiscono.



L’analisi dimostra che i titoli che hanno dominato veramente, superando i confini del genere, sono stati gli “ibridi”. Un esempio lampante è stato “Orbital“ di Samantha Harvey, pur rientrando nel genere Fantascienza, ha vinto il booker prize l’anno scorso ed è stato celebrato dalla critica per la sua prosa e la sua profondità filosofica. Uscito in Italia a febbraio di quest’anno ha amplificato il suo impatto presso le comunità digitali che cercano non solo plot veloci, ma anche letture esistenziali e ben scritte.
Sul fronte della narrativa italiana, “Quello che so di te“ di Nadia Terranova, titolo finalista del nostrano Premio Strega, ha saputo bilanciare l’elogio critico per il suo scavo psicologico nei traumi intergenerazionali con un’adozione entusiasta sui social, dove la ricerca di letture ‘catartiche’ e capaci di analizzare i rapporti complessi (come quello madre-figlia) è, spesso un motore di viralità.
Accanto a questi ibridi, il 2025 è stato inevitabilmente segnato dai dominatori commerciali. Questi libri, pur essendo meno discussi nei salotti ‘buoni’, hanno dimostrato l’assoluto potere del digitale sulle vendite. Non si può ignorare, ad esempio, l’uscita del terzo volume della saga Romantasy di Rebecca Yarros, “Onyx Storm“. Questo titolo, pur rientrando nel genere New Adult/Fantasy enormemente amplificato da creator di ogni piattaforma social, ha stabilito record di prevendita, dimostrando l’esistenza di un pubblico vastissimo disposto a spendere per saghe avventurose con un forte elemento romantico. E noi siamo in mezzo a quel pubblico, la saga di Rebecca Yarros è sicuramente tra le nostre preferite nel genere.



Inoltre, il successo a sorpresa di “Verrà l’alba, starai bene“ di Gianluca Gotto, un voluminoso saggio di crescita personale e introspezione spirituale, conferma anche che i messaggi di benessere e self-help risuonano in modo eccezionale sulle piattaforme social, capaci di spingere alle vette delle classifiche libri che toccano le corde della ricerca di significato personale, un tema centrale per l’utenza giovane ma anche adulta dei social e del web.
Il 2025 ha anche riconfermato autori pilastro della narrativa di genere e thriller che, grazie alla loro notorietà, riescono a mantenere la doppia risonanza. “La catastrofica visita allo zoo“ di Joël Dicker è stato, per larga parte dell’anno, il più venduto in Italia, sfruttando un’ampia copertura mediatica e social che ogni suo libro riesce a scatenare.
Parallelamente, la critica ha continuato a celebrare e premiare i lavori di alta letteratura, come “L’Anniversario“ di Andrea Bajani (vincitore del Premio Strega). Sebbene questi successi non partano dalla viralità del video breve, la copertura mediatica generata da premi prestigiosi garantisce un dibattito prolungato e vendite stabili. Tradizionalmente il vincitore del premio vende meno di altri titoli partecipanti allo Strega. In questo caso specifico però i numeri sono stati alti.
Insomma, possiamo dire che il 2025 ha messo in chiaro ancora una volta che la strada verso il bestseller è doppia: la qualità narrativa (spesso celebrata dalla critica) è un moltiplicatore di successo, ma l’autenticità emotiva (promossa dai reviewer social e web) è il motore indispensabile che accende la miccia delle vendite di massa. I titoli dell’anno sono stati quelli che hanno saputo servire entrambi i pubblici.
Quali di questi libri avete letto? Quali regalereste?