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‘The help’ di Kathryn Stockett dal romanzo bestseller all’adattamento cinematografico.

Ho questo romanzo nella libreria da parecchi anni, precisamente da quando nel 2011 usci l’adattamento cinematografico. Prima di leggere il romanzo ho visto il film e ammetto di non averci più pensato.
Recentemente, ho avuto modo di rivedere il film e mi sono ricordata di avere anche il libro e così, finalmente, l’ho letto.
Mi è davvero piaciuto molto, nonostante ci siano parecchie differenze tra il romanzo e l’adattamento cinematografico.
Non che avessi dubbi.
Il romanzo è ambientato nel ’62 a Jackson, in Mississippi, durante la segregazione razziale ed è suddiviso in tre punti di vista: Miss Eugenia, Aibileen e Minny.
Eugenia Phelan, soprannominata ‘Skeeter’ da amici e parenti, è fresca di laurea ed il suo obiettivo è di diventare una scrittrice. Dopo l’università torna a casa dai genitori e si rende conto di non essere più la Skeeter di quando è partita. Inoltre, tutte le sue amiche sono sposate, hanno figli, una casa ed una vita bella che fatta.
E lei? Non cerca marito e, di conseguenza, non ha figli.
È tutto l’opposto di quello che si ci aspetta da lei: è una rivoluzionaria, è troppo alta, i suoi capelli sono troppo crespi e, ciliegina sulla torta, ha trovato un lavoro al ‘Jackson Journal‘ piuttosto che cercare un marito.
Sua madre mette a dura prova la sua pazienza ed ha perso le speranze con lei.
L’unica persona che riusciva a capirla, fin nel profondo, è Costantine, la domestica di colore che ha lavorato per la sua famiglia e che l’ha cresciuta.
Aibileen Clark e Minny Jackson, la seconda famosa per la sua torta al cioccolato, hanno la pelle nera e fanno le domestiche presso delle famiglie di bianchi. Mandano avanti la casa – perché le padrone di casa sono troppo impegnate tra il parrucchiere ed il bridge -, crescono i bambini bianchi e si spaccano la schiena da mattina a sera guadagnando una miseria.
A loro non è permesso frequentare i luoghi comuni come la biblioteca, prendere l’autobus, andare al supermercato solo perché hanno un colore diverso di pelle.
Chissà che malattie portano!‘, direbbe Miss Hilly Hoolbrook, Ape Regina delle donne bianche di Jackson e migliore amica (?) di Skeeter.
Skeeter però, come detto sopra, non è più la stessa e decide di mettersi in gioco e di raccogliere le testimonianze delle donne di colore.
Cosa vuol dire essere una domestica di colore?
Il romanzo di Kathryn Stockett è uno spaccato di storia, della nostra storia, e ci fornisce un quadro generale (molto generale) della crudeltà del genere umano.
Un romanzo emozionante ed in alcuni punti divertente. I personaggi sono ben delineati e le cinquecento e passa pagine volavo via come niente.
La stessa scrittrice aggiunge un capitolo personale in cui racconta della sua domestica e di come per lei sia stata una presenza fondamentale nella sua vita.
Consiglio vivamente il romanzo e dopo di vedere il film che comunque merita.

Il film, con lo stesso titolo del romanzo, è diretto da Tate Taylor, amico d’infanzia della scrittrice. Con una durata di 146′ e distribuito da Walt Disney Pictures, ‘The Help‘ negli Stati Uniti ha riscosso un notevole successo, non si può dire lo stesso nel resto del mondo. (NdA: Peccato, a me è piaciuto molto!)
Gli interpreti principali sono una bravissima Emma Stone, nel ruolo di Skeeter Phelan, una meravigliosa Viola Davis nel ruolo di Aibileen Clark e una grandiosa Octavia Spencer nel ruolo di Minny Jackson e abbiamo anche Bryce Dallas Howard (figlia del grande Ron Howard) nel ruolo dell’antipatica Hilly Holbrook e Jessica Chastain nel ruolo della dolce Celia Foote, giusto per citare qualcun’ altro.
Il film ha vinto numerosi premi e riconoscimenti: ha ottenuto quattro candidature ai premi Oscar 2012; come miglior film, miglior attrice protagonista a Viola Davis e la doppia candidatura per la miglior attrice non protagonista a Octavia Spencer e Jessica Chastain con la vittoria dell’oscar come miglior attrice non protagonista a Octavia Spencer. Altre 5 candidature ai Golden Globe 2012 sempre con la vittoria nella categoria miglior attrice non protagonista a Octavia Spencer. Ai Critics’ Choice Movie Award del 2011 sono stati premiati per miglior cast, miglior attrice protagonista a Viola Davis e, di nuovo, Octavia Spencer per la miglior attrice non protagonista.


Il libro.

Quarta di copertina: È l’estate del 1962 quando Eugenia “Skeeter” Phelan torna a vivere in famiglia a Jackson, in Mississippi, dopo aver frequentato l’università lontano da casa. Skeeter è molto diversa dalle sue amiche di un tempo, già sposate e perfettamente inserite in un modello di vita borghese, e sogna in segreto di diventare scrittrice. Aibileen è una domestica di colore. Saggia e materna, ha allevato amorevolmente uno dopo l’altro diciassette bambini bianchi, facendo le veci delle loro madri spesso assenti. Ma il destino è stato crudele con lei, portandole via il suo unico figlio. Minny è la sua migliore amica. Bassa, grassa, con un marito violento e una piccola tribù di figli, è con ogni probabilità la donna più sfacciata e insolente di tutto il Mississippi. Cuoca straordinaria, non sa però tenere a freno la lingua e viene licenziata di continuo. Sono gli anni in cui Bob Dylan inizia a testimoniare con le sue canzoni la protesta nascente, e il colore della pelle è ancora un ostacolo insormontabile. Nonostante ciò, Skeeter, Aibileen e Minny si ritrovano a lavorare segretamente a un progetto comune che le esporrà a gravi rischi. Il profondo Sud degli Stati Uniti fa da cornice a questa opera prima che ruota intorno ai sentimenti, all’amicizia e alla forza che può scaturire dal sostegno reciproco. Kathryn Stockett racconta personaggi a tutto tondo che fanno ridere, pensare e commuovere con la loro intelligenza, il loro coraggio e la loro capacità di uscire dagli schemi alla ricerca di un mondo migliore.


L’autrice.

Kathryn Stockett (Jackson, 1969) è una scrittrice statunitense. È l’autrice del romanzo ‘L’aiuto‘, conosciuto anche con il titolo originale ‘The help’ pubblicato nel 2009 e divenuto un best seller.
Cresciuta a Jackson, dopo la laurea in Inglese e Scrittura creativa all’Università dell’Alabama, ha vissuto a New York lavorando nel settore pubblicitario di settimanali e quotidiani. È divorziata e ha una figlia, attualmente vive ad Atlanta.
Stockett ha impiegato cinque anni a scrivere il suo primo libro che dopo il rifiuto di 60 agenti letterari venne accettato da Susan Ramer. Il libro è poi diventato un bestseller ed è stato pubblicato in 35 paesi e tre lingue. Da esso è stato tratto un film, vincitore di un premio Oscar.

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