
Per gli amanti dei classici e per chi vuole raccogliere in una sola volta tutti i volumi preferiti. Dei classici senza tempo, capolavori della letteratura da collezione, sfogliare e soprattutto regalare.
Magari da far trovare sotto l’albero. Le copertine sono davvero belle e suggestive nonostante il prezzo dei volumi sia piuttosto ridotto.
Tutto Sherlock Holmes, Arthur Conan Doyle



Il 1887 rappresenta una data storica nella letteratura poliziesca. Nasce in quell’anno il più celebre detective di tutti i tempi: Sherlock Holmes. Per quarant’anni Doyle continuò a inventare storie su questo fortunato protagonista, creando un modello destinato a esercitare un’influenza decisiva su tutta la letteratura poliziesca. Da “Uno studio in rosso” a “Il segno dei Quattro” , dal ben noto “Mastino dei Baskerville” a “La Valle della Paura”, a “Le avventure di Sherlock Holmes”, l’investigatore si confronta con un caleidoscopio di casi sempre più complessi. Nell’ultima avventura delle Memorie di Sherlock Holmes, Doyle, ormai stanco del personaggio, ne decreterà la morte facendolo precipitare in un abisso. Sarà poi costretto dalle proteste del pubblico a farlo resuscitare: eccolo in gran forma nel Ritorno di Sherlock Holmes. L’ultimo saluto raccoglie quattro straordinarie storie dell’investigatore, ancora agile e lucido nonostante gli anni. Nel Taccuino di Sherlock Holmes, l’insuperabile detective si aggira tra maggiordomi, tappeti persiani e preziosi servizi da tè: ritrova tesori, chiarisce misteri e, naturalmente, conquista il cuore di noi lettori. «Elementare, Watson, elementare. Per risolvere un enigma poliziesco, anche il più ingarbugliato, basta osservare, collegare e dedurre». “Uno studio in rosso”; “Il segno dei quattro”; “Le avventure di Sherlock Holmes”; “Le memorie di Sherlock Holmes”; “Il mastino dei Baskerville”; “Il ritorno di Sherlock Holmes”; “La valle della paura”; “L’ultimo saluto di Sherlock Holmes”; “Il taccuino di Sherlock Holmes”.
Tutti i romanzi, Jane Austen




Jane Austen è forse la scrittrice più enigmatica e controversa della letteratura inglese. Per molto tempo è stata vista come una moralista e una conservatrice, le cui opere non toccano i grandi temi sociali e ideologici della sua epoca, ma ne ritraggono soltanto il “piccolo mondo” femminile della middle class. In realtà, le storie raccontate dalla Austen, proprio per essere così clamorosamente chiuse nello spazio concesso al “femminile”, da un lato esaltano quel mondo e dall’altro costituiscono un implicito atto d’accusa verso chi ne ha segnato i confini. Sotto la superficie controllata e apparentemente convenzionale del testo si coglie una vena ironica e parodica – la vera cifra della scrittura austeniana – che destabilizza i valori di una società rappresentata con brillante e divertito realismo. Molti film, di grande successo, sono stati tratti dai suoi romanzi, a dimostrare la grande attualità di una delle scrittrici più lette e più amate dal pubblico. «È cosa ormai risaputa che a uno scapolo in possesso di un vistoso patrimonio manchi soltanto una moglie…» “L’Abbazia di Northanger”; “Ragione e sentimento”; “Orgoglio e pregiudizio”; “Mansfield Park”; “Emma”; “Persuasione”. Prefazione di Felicia Kingsley.
Tutti i racconti del mistero, dell’incubo e del terrore, le avventure di Gordon Pym e tutte le poesie, Edgar Allan Poe




Racconti del mistero, dell’incubo e del terrore, racconti fantastici e grotteschi, «Gordon Pym», tutte le poesie e i saggi sulla poesia Prefazione di Matteo Strukul Edizioni integrali Castelli diroccati, paesaggi foschi, misteriose presenze. Eroi solitari e introversi, donne diafane e sensitive che si aggirano in luoghi spettrali. Situazioni paradossali, talvolta grottesche, casi straordinari, apparizioni d’incubo e di sogno: le storie stregate di Poe sono metafore delle nostre più profonde inquietudini, esplorazioni negli oscuri meandri della psicologia umana, negli orrori di una condizione esistenziale lacerata, contraddittoria, enigmatica. L’uso sapiente di simboli e allucinazioni, le suggestioni “gotiche” e romantiche sono i tratti distintivi della sua straordinaria creatività, che dai racconti si riversa nelle poesie attraverso una stupefacente fluidità ritmico-musicale. «Una volta, in una tetra mezzanotte, mentre meditavo, stanco e sconsolato, su molti strani e astrusi volumi d’obliata sapienza, mentre, sonnecchiando, già il capo mi si chinava, mi riscosse d’improvviso un battito leggero, come d’uno che bussasse sommesso alla porta della mia stanza…» Prefazione di Matteo Strukul.
Le mille e una notte

“Le mille e una notte” è forse la più straordinaria raccolta di storie di tutta la letteratura. Il pretesto che dà luogo alla narrazione e che è all’origine del titolo è ben noto: il sultano Shahriyàr, per vendicarsi dell’infedeltà della prima moglie, fa uccidere al mattino le spose con le quali ha trascorso una sola notte. Shahrazàd, la saggia e colta figlia del visir, giovane di grande bellezza, decide di porre fine alla strage; perciò si offre come sposa al sultano, e riesce a scampare alla morte, e a salvare la vita di chissà quante altre donne, grazie alla sua intelligenza e al suo fascino: racconta a Shahriyàr una serie interminabile di bellissime storie, incastonate l’una nell’altra in un sapientissimo gioco di scatole cinesi. Per mille e una notte il crudele sultano ascolta rapito le avventure di dolci principesse, potentissimi re, geni dagli straordinari poteri, personaggi il cui nome è ormai divenuto celebre, come Aladino, Sindibàd il marinaio o Ali Baba. Al termine della narrazione Shahriyàr, ormai innamorato di Shahrazàd, rinuncia alla sua legge disumana e… «da tutti i paesi dell’impero salirono mille lodi e mille benedizioni al sultano e alla deliziosa Shahrazàd, sua sposa». «Passò attraverso i ramoscelli, e scorse la porta nascosta. Vi si mise quindi davanti, e disse: “Sesamo, apriti!”. Appena ebbe pronunciato queste parole, la porta si aprì». Prefazione di Marcello Simoni.