Pubblicato in: #recensione

Recensione: Nonostante tutto, Jordi Lafebre

Proprio ora che ti ho ritrovato, vorrei tenere da parte un pezzetto della mia vita per te. Un pezzetto pieno di gabbiani, con vista sul mare.

edizione BaoPublishing

Come si può spiegare questa graphic novel?

I veri protagonisti sono, senza ombra di dubbio, i disegni di Lafebre.
Sono davvero meravigliosi e, secondo il mio parere, per poter davvero apprezzare appieno questo fumetto bisogna ‘leggerlo’ due volte: la prima volta leggendo i dialoghi e conoscendo la storia, la seconda volta solo attraverso le immagini. I disegni sono così ben fatti che non servono le parole.
Non sono un’appassionata di fumetti, ma ‘Nonostante tutto‘ mi ha subito attirata fin da quanto è entrato nella wishlist di Febbraio.
La peculiarità di questa storia è che parte dalla fine, ovvero dall’ultima lettera dell’alfabeto. Ed è proprio da quest’ultima che prende il nome il protagonista Zeno, eterno viaggiatore, studente per tutta la sua vita e libraio a tempo perso e arriva alla prima lettera dell’alfabeto grazie alla quale conosciamo anche Ana, sindaco per passione per più della metà della sua esistenza, madre e moglie assente. Ha sacrificato tutto ed ora a sessantasette anni ha deciso di prendere in mano la sua vita.
Zeno ha perso quarant’anni della sua esistenza a dimostrare la sua tesi, a detta di alcuni impossibile, consistente nel dimostrare la possibilità che il tempo possa andare all’indietro.
Insomma due persone che si rincorrono da sempre, fanno scelte discutibili, ma non se ne pentono.
Ed è proprio sulla base della tesi di Zeno che si fonda questa graphic novel.
I capitoli infatti sono numerati da 20 a 1, quindi al contrario, come se il tempo potesse davvero andare ‘all’indietro’, anche se per i nostri due protagonisti quello è il loro vero inizio.
Nel capitolo 20, a inizio storia, li vediamo in procinto di rincontrarsi dopo anni, emozionati come due ragazzini a godere della sudata pensione, finalmente insieme.
Nel capitolo 1 vediamo come è iniziata la loro storia, il loro primo rocambolesco incontro.

Con le incredibili illustrazioni di Lefebre si dirama una storia d’amore dolce amara dove attraverso il tempo due anime destinate a rincorrersi e, alla fine, raggiungersi nonostante tutto.
Trentasette anni a ritroso per poter dare loro la possibilità di vivere la loro occasione.

Amore in Nonostante tutto

Dicono dell’autore.

Jordi Lafebre è nato a Barcellona nel 1979, dove ha studiato fumetti e belle arti. Pubblica per diverse riviste spagnole, in particolare su «Mister K», in cui firma El munda de Judy con lo sceneggiatore Toni Front. Il suo incontro con lo sceneggiatore Zidrou è decisivo, e segna l’inizio di diverse collaborazioni: nel 2010 esce Lydie, nel 2014 La Mondaine e poi nel 2015 inizia la serie Un’estate fa, il cui primo volume (pubblicato nel 2019 in Italia da BAO Publishing) vince il premio Lucca Comics Award 2020, nella categoria Miglior Fumetto. In Italia, nel 2021, esce Nonostante tutto (Bao Publishing 2021).

Pubblicato in: #wishlist, Narrativa contemporanea, segnalazioni

Wishlist Febbraio 2021

Per la gioia di noi lettori, un po’ meno per il nostro portafoglio, tornano i libri. Come sempre la ‘pausa’ di pubblicazioni che segue la bagarre natalizia non dura oltre il mese di gennaio.
E infatti tornano le wishlist succose. Finalmente vediamo qualche titolo in più, rispolverate l’elenco dei libri che vorreste comprare e segnate le uscite interessanti per il mese di Febbraio.

2 Febbraio 2021 – Einaudi

Quarta di copertina: Ale, diciassette anni non ancora compiuti, scontenta, viziata, confusa. Lo ha sentito benissimo il rumore del tram, quando ha spiccato un balzo verso le rotaie. E Nicola, il medico che l’ha soccorsa appena arrivata in ospedale, non riesce proprio a togliersela dalla testa, quella ragazza piú vicina alla morte che alla vita. Perché lo scudo professionale certe volte è di cartapesta, e anche la bellezza può essere un coltello che allarga le nostre ferite. Davanti a sé, adesso, ha un lungo week- end da trascorrere con la moglie Teresa a Chamois, a casa di amici. Un week-end come tanti, si direbbe. Cene, passeggiate, chiacchiere davanti al camino. Ma in quei pochi giorni, per lui e per tutti gli altri, il tempo subirà un’accelerazione e procederà in tutte le direzioni. Ognuno sarà costretto a fare un bilancio della propria vita e a portare allo scoperto i segreti che nasconde persino a se stesso. A catalizzare tutto, forse, l’ombra di Ale, e per Nicola anche un fantasma in carne ed ossa che viene dal passato: il suo vecchio amico Matteo che non vede dagli anni del liceo. Qualcuno proporrà un gioco innocuo per passare il tempo: ma sarà il tempo invece a passare su ognuno di loro. «Il gioco delle ultime volte» ha le sue regole: ciascuno deve raccontare l’ultima occasione in cui ha fatto o visto una determinata cosa o persona; valgono sia i ricordi veri sia quelli inventati. C’è chi parla di una casa in cui ha trascorso le vacanze da ragazzo, chi s’inventa (chissà perché) di aver nostalgia di un anello che non ha mai perso, chi si spinge piú a fondo. Come Nicola, e Matteo, che finalmente a notte fonda si troveranno faccia a faccia per continuare quel gioco da soli. Non si vedono da trent’anni: da quando ad Amsterdam, dove erano in vacanza insieme, Matteo aveva fatto a Nicola «uno scherzo» che li avrebbe segnati per sempre. Avevano 19 anni, quell’estate, erano i Dioscuri, i due gemelli divini. E «c’erano state volte, – pensa Nicola, – in cui l’intesa con Matteo gli aveva provocato una felicità cosí profonda da fargli desiderare che il momento si congelasse». Il lungo week-end finisce per tutti, ma se la vita è ciò che ci succede mentre, piú o meno accuratamente, nascondiamo i nostri segreti, forse presto per qualcuno le cose potrebbero cambiare.


4 Febbraio, Salani Editore

Quarta di copertina: Quando torna a casa dopo una giornata di lavoro, Jasmina Nazeri non può immaginare che ad aspettarla ci siano dei poliziotti. Un uomo di colore è stato ucciso, dicono, era nudo e senza documenti, e forse l’unica in grado di identificarlo è proprio lei, che in quel quartiere di periferia conosce tutti. Il corpo martoriato è riverso a terra in un giardino pubblico, e quando viene girato a faccia in su, la sorpresa è scioccante. In quel volto la ragazza riconosce Taiwo, e anche se non lo vedeva dal tempo in cui hanno avuto una relazione, è certa che non fosse tipo da cattive frequentazioni. Come può essergli capitato un destino tanto orribile? E come si rende giustizia a qualcuno che per la società non esiste? Jasmina è donna, è giovane, ha origini iraniane: sa quanto sia difficile ottenere rispetto, un’opportunità, o anche soltanto ascolto. Per questo dedica la sua vita ad aiutare gli altri, insegnando l’italiano agli immigrati e dandosi da fare per chiunque abbia bisogno. Forse lo stesso non si potrebbe dire di Pandora Magrelli, l’ispettore che la avvicina per chiederle di collaborare in via non ufficiale alle indagini e che ha un’idea molto diversa della tolleranza, ma sembra voler scoprire la verità a ogni costo. Trame implacabili e straordinaria capacità di scrutare nell’animo umano, ecco cosa rende unico Enrico Pandiani nel panorama noir. Quella che racconta in questo nuovo romanzo non è soltanto la periferia di una città, con il fermento che si porta dentro; è lo stato primordiale verso il quale tutti stiamo tornando, pronti a trasformare chiunque in un nemico.


4 Febbraio – Ponte alle Grazie

Quarta di copertina: Siamo tutti in grado di capire cosa voglia dire la parola «notte», anche se forse non ne abbiamo mai fatto esperienza. Chi vive nel mondo occidentale, soprattutto nelle grandi città, è raro si sia immerso in una notte autentica dove le stelle hanno la forza di bucare la coperta nera del cielo. La luce elettrica, una grande invenzione che ha aperto la porta a migliaia di nuove esperienze, ha inesorabilmente occupato tutto il buio impedendoci di vivere l’altra faccia del giorno, con tutti i suoi doni: le stelle, la Via Lattea, il ritmo sonno/veglia, la poesia dell’oscurità. Irene Borgna, tra le mani una mappa dei cieli neri europei, è partita alla ricerca di quei luoghi che ancora resistono all’inquinamento luminoso. Dalle Alpi Marittime al Mare del Nord, a bordo di un camper, l’autrice ha compiuto un viaggio per tornare a vivere quelle tenebre che furono divise dalla luce all’inizio del mondo, per capire cosa voglia dire inquinare la notte, per raccontarci gli aspetti economici, antropologici, sociali, poetici e simbolici di quello che potremmo chiamare «uno stato d’animo in via d’estinzione».


9 Febbraio – Mondadori

Quarta di copertina: Comincia tutto con un dipinto vinto a una riffa: quindici girasoli, appesi a una parete da una donna che crede nel fatto che gli uomini e i ragazzi siano capaci di cose bellissime. E poi ci sono due dodicenni, Ellis e Michael, che diventano amici inseparabili. Per un bel pezzo sono solo loro due. Gironzolano in bicicletta per le strade di Oxford, imparano a nuotare, scoprono poesie e schivano i ceffoni di padri tirannici. E poi i ragazzi diventano uomini e intanto questa amicizia diventa qualcosa di più. Quando nelle loro vite fa il suo ingresso Annie, cambia tutto e non cambia nulla. Sarah Winman, l’autrice di un bestseller internazionale come «Quando Dio era un coniglio», ci regala un libro intenso e indimenticabile che celebra quegli attimi quasi impercettibili che danno un senso e una direzione alla vita di ciascuno di noi.


9 Febbraio – Mondadori

Quarta di copertina: Amelia è stata una bambina studiosa e responsabile, poi un’adolescente studiosa e responsabile e oggi è una quasi trentenne delusa e responsabile. Tra sette giorni compie trent’anni e la sua nuova occupazione preferita è stilare liste dei suoi fallimenti. L’ultima è venuta più lunga del previsto: abita nella cantina dei suoi genitori, per mantenersi scrive articoli di tendenza per una rivista hipster, ma siccome è sottopagata deve anche portare a spasso il cane della vicina tre volte al giorno e fare la cameriera in un pub del centro pieno di adolescenti ubriachi. È circondata da amici che si sposano, accendono mutui e mettono al mondo figli, mentre lei è confusa e incapace di dare una direzione alla sua vita, di distinguere i suoi desideri dalle pressioni della società. In ogni caso il suo fidanzato è troppo concentrato sulla sua carriera di poeta squattrinato per occuparsi del loro futuro, perciò i migliori consulenti esistenziali che Amelia ha a disposizione sono i quattro pensionati con cui ha fatto amicizia al parchetto dei cani, ma basteranno i loro simpatici consigli in romanesco a guidarla? E come se tutto questo non fosse abbastanza, il direttore della rivista ha deciso di metterla alla prova, chiedendole di scrivere un assurdo pezzo sulla storia vera di trentamila paperelle di plastica finite in mezzo all’oceano dopo un incidente navale. La consegna naturalmente è fissata tra sette giorni. Parte così il conto alla rovescia: Amelia ha sette giorni per scrivere l’articolo più cool della sua carriera ed evitare di essere licenziata, sette giorni per cercare di capire se è ancora innamorata – e di chi – e cosa vuole veramente dalla vita: meglio continuare ad annaspare o tuffarsi e lasciarsi trasportare dalla corrente?


9 Febbraio – Mondadori

Quarta di copertina: «Posso evocare i volti dei bambini del quartiere della Ribera con cui a volte giocavo o facevo a botte per strada, ma non ce n’è nessuno che desideri riscattare dal paese dell’indifferenza. Nessuno tranne quello di Blanca.» Si apre così la raccolta di racconti che lo scrittore dell’indimenticabile saga del Cimitero dei libri dimenticati ha voluto la-sciare ai suoi lettori. Un ragazzino decide di diventare scrittore quando scopre che i suoi racconti richiamano l’attenzione della ricca bambina che gli ha rubato il cuore. Un architetto fugge da Costantinopoli con gli schizzi di un progetto per una biblioteca inespugnabile. Un uomo misterioso vuole convincere Cervantes a scrivere il libro che non è mai esistito. E Gaudí, navigando verso un misterioso appuntamento a New York, si diletta con luce e vapore, la materia di cui dovrebbero essere fatte le città. La città di vapore è una vera e propria estensione dell’universo narrativo della saga di Zafón amata in tutto il mondo: pagine che raccontano la costruzione della mitica biblioteca, che svelano aspetti sconosciuti di alcuni dei suoi celebri personaggi e che rievocano da vicino i paesaggi e le atmosfere così care ai lettori. Scrittori maledetti, architetti visionari, edifici fantasmagorici e una Barcellona avvolta nel mistero popolano queste pagine con una plasticità descrittiva irresistibile e la consueta maestria nei dialoghi. Per la prima volta pubblicati in Italia, i racconti della Città di vapore ci conducono in un luogo in cui, come per magia, riascoltiamo per l’ultima volta la voce inconfondibile dello scrittore che ci ha fatto sognare come nessun altro.


10 Febbraio – Ediziono E/O

Quarta di copertina: Fine Ottocento. Nel famoso ospedale psichiatrico della Salpêtrière, diretto dall’illustre dottor Charcot (uno dei maestri di Freud), prende piede uno strano esperimento: un ballo in maschera dove la Parigi-bene può “incontrare” e vedere le pazienti del manicomio al suono dei valzer e delle polka. Parigi, 1885. A fine Ottocento l’ospedale della Salpêtrière è né più né meno che un manicomio femminile. Certo, le internate non sono più tenute in catene come nel Seicento, vengono chiamate “isteriche” e curate con l’ipnosi dall’illustre dottor Charcot, ma sono comunque strettamente sorvegliate, tagliate fuori da ogni contatto con l’esterno e sottoposte a esperimenti azzardati e impietosi. Alla Salpêtrière si entra e non si esce. In realtà buona parte delle cosiddette alienate sono donne scomode, rifiutate, che le loro famiglie abbandonano in ospedale per sbarazzarsene. Alla Salpêtrière si incontrano: Louise, adolescente figlia del popolo, finita lì in seguito a terribili vicissitudini che hanno sconvolto la sua giovane vita; Eugénie, signorina di buona famiglia allontanata dai suoi perché troppo bizzarra e anticonformista; Geneviève, la capoinfermiera rigida e severa, convinta della superiorità della scienza su tutto. E poi c’è Thérèse, la decana delle internate, molto più saggia che pazza, una specie di madre per le più giovani. Benché molto diverse, tutte hanno chiara una cosa: la loro sorte è stata decisa dagli uomini, dallo strapotere che gli uomini hanno sulle donne. A sconvolgere e trasformare la loro vita sarà il “ballo delle pazze”, ossia il ballo mascherato che si tiene ogni anno alla Salpêtrière e a cui viene invitata la crème di Parigi. In quell’occasione, mascherarsi farà cadere le maschere…


11 Febbraio – Bao Publishing

Quarta di copertina: La vita va in una direzione precisa. Dalla A alla Z, dal principio alla fine. Questa storia invece va al contrario, dalla Z di Zeno, libraio, sognatore, eterno studente, alla A di Ana, sessantenne che ha fatto il sindaco del suo paese per una vita, e ora è pronta a cominciare a vivere davvero. Li incontriamo a inizio della storia che si ritrovano, dopo anni, emozionati come ragazzini. Li ritroviamo, alla fine del libro, che si incontrano per la prima volta, perché in questo libro di Jordi Lafebre i capitoli sono numerati da 20 a 1, e la storia d’amore di Ana e Zeno è raccontata in ordine inverso, ma se gli anni diminuiscono, man mano che la lettura procede le emozioni aumentano. Un racconto perfetto, che sa raccontare i complessi incastri del cuore.


16 Febbraio – Mondadori


25 Febbraio – Garzanti

Quarta di copertina: Alix è una donna e una madre di successo. Tutto, intorno a lei, è perfetto. Nel suo blog dispensa consigli su come realizzarsi ed essere felici, ma soprattutto esorta le persone a confidare nell’importanza delle buone azioni. Nell’importanza di aiutare chi è meno fortunato. Lei, che è una privilegiata, non crede nei privilegi e nei preconcetti. Per questo affida la figlia a Emira, una giovane donna di colore, anche se nella sua cerchia di conoscenti una scelta del genere potrebbe rappresentare un problema. Ma un giorno, al supermercato, Emira viene accusata di aver rapito la bambina: non può certo essere la baby-sitter di una famiglia così perbene. Nessuno le crede, tutti si limitano a giudicarla in base al colore della pelle. In risposta a quest’ingiustizia, Alix decide di accrescere il proprio impegno: tesse le lodi di Emira ogni volta che ne ha l’occasione, le offre un contratto a lungo termine e si scaglia contro tutti coloro che l’hanno ritenuta colpevole senza appello. Inizia una lotta contro i pregiudizi. Una lotta un po’ troppo appariscente. Forse Alix ha qualcosa da nascondere. Forse teme che il velo di ipocrisia di cui per anni si è fatta schermo scivoli via e metta a nudo la verità. Perché le buone azioni non sempre sono spontanee. A volte dissimulano segreti e false intenzioni. A volte dietro il bene può celarsi il male.
Un caso editoriale per mesi in vetta alle classifiche in Inghilterra e in America, venduto in tutto il mondo e selezionato per il Man Booker Prize. Un esordio che scardina le leggi della letteratura e della società e che ha fatto parlare di sé su quotidiani e riviste di ogni paese. Non si è più gli stessi dopo averlo letto. Una storia senza tempo. Un romanzo potente e schietto. Un romanzo necessario.


25 Febbraio – Guanda

Quarta di copertina: Sud Italia, un’estate sulla Costiera amalfitana. A causa di un guasto alla loro imbarcazione, un gruppo di giovani americani si ritrova a soggiornare in un hotel frequentato da attempati turisti poco inclini al divertimento. Lì conoscono Raúl, personaggio riservato e imperscrutabile, sempre seduto in disparte con il suo taccuino. Finché un giorno si avvicina al loro tavolo: accortosi che Mark soffre visibilmente a una spalla, gli posa una mano sul punto dolorante, alleviandone il fastidio. Non contento, procede rivelando dettagli personali, anzi intimi, su tutti i presenti, informazioni che nessuno avrebbe mai potuto conoscere… Per vincere la diffidenza dei giovani, spiazzati dalle sue scomode verità, decanta loro le meraviglie della zona: una zona che frequenta d’estate fin da quando era bambino, piena di risonanze legate al mondo della mitologia, come i Lugentes Campi, i campi del pianto, dove gli amanti infelici errano ricordando le loro pene d’amore. L’unica del gruppo che non sembra lasciarsi ammaliare dal suo fascino e dalla sua retorica è Margot, che Raúl inizialmente aveva chiamato con quello che secondo lui doveva essere il suo vero nome di battesimo, Maria. Ma con il passare delle ore e dei giorni, dopo un pranzo condiviso e lunghe camminate sulla spiaggia, Margot comincia a fidarsi di lui, ad aprirsi… E Raúl la condurrà in un viaggio indietro nel tempo, verso un passato che li lega molto da vicino. Prenderà corpo una storia d’amore e di mistero, nel segno di quella delicata profondità nel raccontare i sentimenti che è un marchio inconfondibile di André Aciman.


Febbraio ancora non si sa quando:

L’anomalia, La Nave di Teseo

Quarta di copertina:

Nell’estate 2021 un killer di professione, uno scrittore abbastanza giovane ma condannato da un cancro, una montatrice cinematografica in mezzo a una relazione sentimentale complicata, un nigeriano omosessuale… Non c’entrano niente l’uno con l’altro, ma hanno in comune una coincidenza: tutti prenderanno un volo Parigi-New York. Il volo subirà una turbolenza molto pesante e rischiosa, ma alla fine atterrerà come da programma, senza danni alle persone.

Appare però una anomalia: è come se il volo che atterra a giugno a NY fosse il doppio di un altro volo (stesso boing, stesso equipaggio, stessa lista di passeggeri) già atterrato al JFK il 10 marzo. Immediatamente scatta l’inchiesta e in gran segreto il volo viene dirottato di nascosto presso un aeroporto militare. La CIA inizia a indagare, tutta l’intelligence è coinvolta, lo stesso Trump è presente in prima persona e si occupa di gestire la situazione con Macron e il presidente Xi Jinping. Quale sarà la spiegazione di questa strana anomalia.


Viola e il blu, Matteo Bussola

Quarta di copertina:
Un libro per capire la forza della diversità e l’importanza di crescere nella bellezza e nel rispetto delle sfaccettature che la vita ci propone.

Perché qualcuno crede che ci siano cose “da maschi” e cose “da femmine”? Perché una bambina che gioca a calcio è un maschiaccio e un bambino che vuole fare danza è una femminuccia?

In questo libro, ispirato dalle conversazioni con le sue figlie, Matteo Bussola indaga gli stereotipi di genere attraverso gli occhi di una bambina.

Partendo dal più elementare fra questi: è sconveniente che ai bambini piaccia (o indossino) il colore rosa, ed è allo stesso modo sconveniente che alle bambine piaccia (o indossino) il colore blu.

Questa polarità è già paradigma di tutto il resto, e diventa l’innesco per raccontare la storia di Viola. Una bambina a cui piacciono tutti i colori, ma in particolare il blu…